La vera forza di Fabio
Il primo goal lo aveva segnato Francesco con il suo solito "Corso del Po". Paolo era rimasto in centrocampo, osservando attentamente i movimenti degli avversari, e con la sua esperienza riusciva a vedere che utilizzavano solo metà potenza. Il vero problema era che Francesco non si sentiva molto bene (stranamente XD), e i suoi tiri non erano potenti come al solito. Paolo guardava sempre in direzione degli alberi che circondavano il campo, cercando sua sorella tra gli alberi: se lei non si affrettava, lui avrebbe dovuto usare la Spada Micidiale, svelando così la sua identità. Il problema era che, dopo il primo goal, il portiere si era rivelato un osso molto duro, con il suo "Fischio Oscuro". La parata di Manuel non voleva saperne di evolversi, e la situazione stava precipitando; Francesco era stato marcato e la palla era di Paolo. Lui si era girato, preoccupato, perchè era l'unico attaccante a non essere marcato... Era Fabio, l'unico attaccante che non aveva una super tecnica. Paolo non poteva attaccare, quindi:"Fabio! Confido in te!". Certo che urlare come sua sorella era veramente difficile! Fabio l'aveva presa, sorpreso, e si era diretto alla porta avversaria. Il portiere dei brutti ceffi, come li chiamava sua sorella, aveva detto:"Oh, guarda chi sta arrivando, il "magnifico" Fabio, che adesso cercherà di spaventarmi con la sua super tecnica... Ops, dimenticavo: tu non hai una super tecnica! Che peccato, non riuscirai a superarmi". Fabio non era intimidito, anzi, si era arrabbiato. Dietro di lui si era formata una specie di aura blu, e un piccolo drago blu aveva seguito il pallone, tirato dal potente calcio di Fabio. Guardavo la scena con occhi spalancati, mentre Fabio riceveva i complimenti di tutta la squadra. Tra i vari sorrisi che Fabio donava alla squadra, uno era dedicato a me: ero io che lo avevo spronato a credere in se stesso, ed il mio cuore scoppiava di gioia.
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