Shawn Froste X READER
Faccio l'ennesimo respiro profondo a occhi chiusi mentre cercavo di placare la mia agitazione.
Lo sto aspettando nel luogo in cui io e lui ci siamo dati l'appuntamento da ormai cinque minuti e trentasei secondi....
Le gambe mi iniziano a tremare e il cuore mi batte all’impazzata nel petto, fatico quasi a respirare. Più che essere in attesa di un appuntamento, mi sento come una che sta correndo su un tapis roulant.
È in ritardo. Quando arriverà dovrò mostrarmi offesa perché mi ha fatto aspettare? No, anche volendo, non ci riuscirei mai. Me ne sono innamorata perdutamente. Accidenti a me!
Sospirando affondo maggiormente il viso nella morbida sciarpa di lana che mi avvolgeva dolcemente il collo fino a coprirmi la punta del naso, tentando di riscaldarmi un po’ a causa del freddo invernale.
Mi soffermo ad osservare il mio respiro condensarsi in una nuvoletta prima di dissolversi nell'aria. La neve continua a scendere…
Sì sta facendo pian piano sempre più buio e intorno a me non si vede anima viva. D'un tratto, sento una sensazione strana, come se qualcuno mi stesse osservando da lontano.
Mi guardo intorno, cercando di capire a cosa è dovuta questa sensazione strana e pronta a fulminare con lo sguardo chiunque mi stesse fissando senza pudore.
Istintivamente giro la testa verso il supermercato che è difronte a me, dove per pochi secondi vedo un'ombra passare velocemente, che poi sparisce dalla mia visuale, insieme alla sensazione di essere osservata.
«Ma che diavolo…!» Borbotto spaventata. Rimango ferma ad osservare il punto dell'apparizione ma non intravedo più nulla. Devo esserselo immaginata.
Mi guardo ancora attorno col cuore a mille ma tutto sembra tranquillo, non vedo nessuno di strano o familiare che potesse essere interessato a seguirmi, e mi convinco che sono troppo paranoica e che dovrei smetterla.
Eppure, nel profondo del mio cuore, sento che c’è qualcosa che non vada.
Con un sospiro rassegnato abbasso gli occhi scuotendo lievemente la testa, cercando di scacciare il senso di preoccupazione che mi affligge.
Cerco di distrarmi seguendo con lo sguardo numerosi candidi fiocchi di neve cadere lentamente dal cielo e posarsi silenziosamente a terra con la massima leggerezza.
Quei cristalli, che ad un occhio disattento possono sembrare tutti uguali, sono al contrario tutti diversi fra loro, non ne esiste uno che è esattamente identico all'altro...
Senza un avvertimento, delle mani mi coprirono gli occhi e una voce bassa, leggermente roca, mi sussurra nell'orecchio: «Indovina chi sono?»
Come non potrei non riconoscerlo? Tirando un sospiro di sollievo, poso le mie mani sulle sue e rispondo con un sorriso: «Mm non saprei, probabilmente un maniaco pervertito»
Lui dietro di me fa il finto offeso e per risposta comincia a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio gelato. Il contatto con la sua bocca ardente mi fa fremere.
«Ahi! Eh va bene! Possibile che vinca sempre tu? Sei Shawn» decido a rispondere.
Poi tolgo le sue mani dagli occhi e mi giro mettendo le braccia intorno alle sue spalle continuando a sorridere.
Scoute leggermente la testa, liberandosi dei fiocchi di neve che gli si sono impigliati tra i suoi capelli, spettinandoli un po'. Dio quanto è adorabile.
Shawn mi sussurra un “Giusto” all’orecchio prima che mi imprigionasse con le sue braccia in un caldo abbraccio.
«Shwan! Sono così felice che tu sia qui! Ho temuto che non saresti più venuto» Mormoro imbarazzata e divento silenziosa verso la fine.
«Perché non sarei dovuto venire, (T/N)?”» Replica Shawn inarcando un sopracciglio con aria sospettosa.
I suoi occhi penetranti mi fissano così intensamente che non riesco a sostenerne lo sguardo. Abbasso il capo e, fissando per terra rispondo: «Che ne so, magari avevi cambiato idea e non volevi più vedermi»
«Non dire sciocchezze, (T/N)!»
Mi interrompe Shawn.
Si avvicina a me e mi sfiora la guancia con le sue dita gelide, e mi sorride, per poi prendermi il viso tra le mani, costringendomi a guardarlo negli occhi, mentre l'ansia mi divora all'interno. Il suo tocco caldo, anche solo al contatto con la mia pelle, mi manda in subbuglio riesce sempre in ogni momento a provocarmi brividi lungo tutto il mio corpo.
«Non avrei rinunciato per nulla al mondo ad una serata speciale con te» Fa una pausa lanciandomi un'occhiata dall'alto in basso, poi ricomincia a parlare guardandomi negli occhi. «Sei bellissima stasera»
«Perché vorresti dire che gli altri giorni sono brutta?» Scherzo io.
«No, però vestita così mi fai un certo effetto» mi sussurra con voce roca e scende avvicinandosi sempre di più.
Ci guardiamo intensamente negli occhi senza dire una parola, nessuno osa spezzare quel contatto visivo. Non ci ho mai fatto caso ma ha degli occhi stupendi...
Si guarda intorno prima di tornare ad osservarmi. I suoi occhi azzurri, così intensamente scintillanti, si avvicinarono sempre di più, fino a sfiorare con le sue carnose labbra le mie labbra, la distanza tra noi si riduce....
È un momento quasi magico, vedo in lui il desiderio di baciarmi, lo stesso desiderio che ho io. Ma non possiamo concludere quello che abbiamo iniziato….
«(T/N), ora ci tocca a correre!»
Poi d'improvviso sento la sua voce calda nell'orecchio e una scossa elettrica mi percorre la schiena e per un momento sono incapace di reagire dopodiché si allontana sorridendomi e mi prende per mano intrecciando le sue dita con le mie e iniziando a correre mi trascina dietro di lui lungo il sentiero sempre più in profondità nel parco.
«Dove stiamo andando?» Chiedo a voce alta mentre fisso i nostri piedi che vagano veloci senza un obiettivo. La mano di Shawn stringe la mia e mi sprona ad andare più veloce.
«In un posto lontano da tutto e tutti!» Risponde vagamente continuando a correre e trascinandomi con lui.
Quando ci fermiamo dietro un albero abbiamo entrambi il fiatone. Ho le guance arrossate e i capelli in disordine.
La corteccia dell'albero alle mie spalle mi premeva sulla schiena. Shawn era in piedi accanto a me. Sempre più vicino bloccandomi ogni possibile via di fuga con le proprie braccia.
«Beh, li abbiamo seminati.»
«Cosa?»dico confusa. È come se fosse indeciso se dirmi qualcosa o meno. Inclino la testa da un lato, facendole capire che sto aspettando che si decida a parlarmi.
Shawn si gratta la nuca leggermente imbarazzato per il mio viso confuso, ma la sua faccia rimane completamente invariata. Anche il suo respiro è accelerato e gli ci vuole un momento per rispondere.
«C'era un tipo inquietante davanti al supermercato dall'altra parte della strada. Quando eravamo li ha cercato di avvicinarsi a noi. Ho pensato che sarebbe stato meglio portarti in salvo.»
Senza pensarci due volte mi fiondo tra le sue grandi e possenti braccia. Preso alla sprovvista dal mio assalto cadiamo entrambi per terra.
Amo questo profumo, quest'abbraccio mi infonde calore, protezione e una sicurezza che nessun altro fino ad ora mi aveva dato.
«Grazie,Shawn. Ti amo»
«Ti amo anch'io, (T/N)»
Ridacchia lui alzandosi in piedi e porgendomi la mano per alzarmi. Prendo la sua mano e torno a reggermi sulle mie gambe.
«Fin troppo» Rispondo in una piccola risata dandogli un piccolo bacio sulla guancia.
-SPAZIO AUTRICE-
Io: Ed ecco a voi la terza x reader sul nostro principe azzurro Shawn! Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento merika2004. Scusami tanto se ci ho impiegato un'eternità a pubblicarlo-
Aiden: IO MI OPPONGO-
Io: A cosa ?
Aiden: A QUESTO MATRIMONIO!
Io: Ma non è un matrimonio... ma un APPUNTAMENTO BAKA!
Aiden: Ah- MI OPPONGO LO STESSO!
Io: *facepalm* *lo colpisce con un peluche a forma di pinguino che lo mette fuori combattimento*
Comunque cambiando argumento è normale secondo voi che cambio Cover ogni volta che pubblico un capitolo? Questa domanda mi affligge molto.
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