Hera Tadashi
One-Shot richiesta da: _lucky_fangirl_
Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia
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"Se un giorno incontrassi cupido lo manderei a fanculo"
Ti ripetevi questa frase mentre cammini a passo spedito, non sai se piangere dalla tristezza o dal nervoso.
Entri nel parco vicino a casa tua e da lontano vedi la tua migliore amica, Silvia Woods, correrti incontro.
«(T/N) che succede? Mi hai mandato un messaggio dove hai detto che dovevi dirmi una cosa importante.»
Ed eccole lì, un lacrima solca la tua guancia, poi un'altra e un'altra ancora fino a quando non ti ritrovi ad abbracciare Silvia mente piangi come una disperata.
«M-mi...ha...ha...r-rifiutata.» Dici tra una lacrima e l'altra.
«Cosa? Com'è possibile?» Silvia ha spalancato gli occhi mentre ricambiava l'abbraccio.
Il minuto dopo vi siete sedute su una panchina lì vicino.
«Dio, mi sento tremendamente in colpa per averti costretta a dichiararti...» Dice la verde non appena ti sei calmata, ovvero 15 minuti dopo.
«Tu non c'entri niente. -hai detto asciugandoti gli occhi con la manica del giubbotto- Doveva andare così... lui non provava i miei stessi sentimenti.» Mentalmente ti ripeti questo, ma dentro di te pensi che sia un'ingiustizia.
«Non me lo sarei mai aspettato da Axel.»
«Ha molte pretendenti...»
«Ma voi due siete amici da più di tre anni.»
«È proprio per questo che mi ha rifiutata, ha detto che non voleva rovinare la nostra amicizia è che mi vede solo come un'amica.»
«Ma lurido! Come osa friendzonarti così?! Appena lo vedo lo picchio!» Ha esclamato Silvia e giureresti di vedere un'aura viola e per nulla rassicurante intorno a lei.
«Silvia, apprezzo che tu voglia fare qualcosa, però mi serve tempo e per un po' voglio stare lontana da tutto ciò che riguarda l'amore.»
«Allora è meglio che non ti dia il tuo regalo.» Borbotta a se stessa.
«Regalo? Ma il mio compleanno non è tra poco.» La guardi confusa.
Silvia ruota leggermente il busto per prendere la sua borsa, e da lì tira fuori una confezione a forma di cuore e un piccolo peluche.
«Te lo volevo dare domani per festeggiare... ma a quanto pare si è trasformato in un regalo di consolazione...»
Prendi tra le mani la scatola di cioccolatini al latte, sono della Lindor, e il piccolo peluche.
«So che non ti piacciono i peluche, ma era in dotazione alla scatola.» Dice la ragazza al tuo fianco.
«Oh tranquilla...- guardi attentamente il peluche: è un cupido, indossa una piccola toga, ha i capelli castani e lunghi fino alle spalle, gli occhi sono grigi ricamati col fil d'argento, noti anche che ha un difetto sulla fronte e una fascetta (sempre d'argento) sulla testa- anzi questo cupido è quasi carino.» Dici abbozzando ad un leggero sorriso.
«Oh mi fa piacere.» Silvia sorride rincuorata quando vede che sorridi appena.
«Dividiamo i cioccolatini?» Le chiedi aprendo la scatola.
«Speravo che me lo chiedessi.»
🍫🍫🍫
Appena rientri a casa la trovi completamente al buio e vuota.
Accendi la luce del corridoio e quella della cucina per poi andare in quest'ultima.
Sul tavolo trovi un biglietto:
"Ciao amore, sono andata un attimo a trovare la nonna, torno domani pomeriggio, papà dovrebbe arrivare verso sera tardi. Ti ho lasciato del ramen da scaldare in frigorifero.
Baci mamma❤️"
Appoggi il cupido sul tavolo vicino al post-it.
Sei da sola...che male c'è a sfogarsi un po' adesso?
Ormai la tristezza se ne è andata ed ha lasciato il posto alla rabbia e alla frustrazione.
«Senti, lo so che non mi hai fatto niente, -inizi a parlare col peluche- ma te sei la cosa più vicina a sembrare cupido quindi sentiti il mio sfogo.» Onestamente non sai perché hai fatto questa piccola premessa, è un oggetto inanimato.
Prendi un profondo respiro e ti liberi.
«Ma come cavolo ha potuto Axel?! Tutti gli abbracci, i baci sulla guancia, quando mi sistemava i capelli dopo che avevo corso per arrivare a scuola in orario. Dopo tutto il tempo che sono stata ad ascoltarlo, a confortarlo per Julia. E vogliamo parlare di tutti quei gesti e frasi d'affetto?! Sei uno stronzo! -indichi il peluche che ti guarda sorridendo- Vaffanculo te, vaffanculo Axel e vaffanculo anche tutti gli altri che mi hanno spronato a confessarmi e a continuare a dire che Axel mi ricambiava. Detesto tutto ciò! Mi sento umiliata e affranta! Non ho più il coraggio di guardare quel maledetto porcospino negli occhi!»
Sospiri e ti asciughi una piccola lacrima che si è appena formata all'angolo del tuo occhio destro.
Ti giri verso il frigo e lo apri per cercare il ramen.
«Hai finito? Cavolo non la smettevi più.» Senti dire alle tue spalle.
Ti viene la pelle d'oca e ti giri dinuovo.
Seduto sul tavolo, al posto del peluche, c'è un ragazzo in toga e sandali grechi.
Lanci un urlo.
«Okey, questa è la parte dove mi urli contro chi sono, io te lo dico e svieni.»
«CHI DIAVOLO SEI TU?! E COME SEI ENTRATO IN CASA MIA?!» Strilli.
Il ragazzo scende dal tavolo e ti si avvicina porgendoti la mano.
«Ciao, sono quello stronzo di cupido.»
«C-Cosa?» Chiedi allontanandoti di qualche passo da lui.
«Oh strano non sei svenuta, beh, allora credo che ti devo dare delle spiegaz...» Il ragazzo non finisce la frase che il barattolo di zucchero gli finisce dritto in faccia.
«PORCO BYRON! -Dice mentre si tiene il naso- MA CHE PROBLEMI HAI?!»
«FUORI DA CASA MIA PSICOPATICO!»
«PSICOPATICO A ME?! IO SONO CUPIDO!»
«SI CERTO, E IO SONO LA FATA DEI DENTI!»
«MI SPIACE LEI È PIÙ FIGA!»
«MA BRUTTO STRONZO!»
Il secondo dopo gli lanci il barattolo del sale.
«SANTO APHRODI! MA CHE PROBLEMI HAI COL MIO NASO?!»
Gli stai per lanciare un altro barattolo, ma ti fermi non appena il ragazzo fa comparire tra le sue mani un arco d'oro e una freccia rossa con la punta a forma di cuore.
Alzi le mani al cielo facendo cadere il barattolo di plastica a terra.
«Senza offesa...ma le frecce a forma di cuore non intimoriscono nessuno.»
Il cupido sospira e fa sparire l'arco e la freccia.
«Ora mi stai ad ascoltare?»
Annuisci.
«Bene, sediamoci.»
Il tuo stomaco brontola.
«Okey, te lo spiego mentre mangiamo.»
«"mangiamo"?» Chiedi.
«Si, ho fame pure io.»
Qualche minuto dopo siete entrambi seduti uno difronte all'altra mentre mangiate il ramen, per fortuna tua madre esagera sempre con le porzioni.
«Quindi fammi capire: Tu sei realmente cupido.» Dici.
«Si, è da mezz'ora che te lo dico.» Conferma il ragazzo mangiando un po' di spaghetti.
«E perché sei qui?»
«Per aiutarti. Sono il Dio dell'amore, creo coppie e aggiusto i cuori infranti.»
«Se certo.» Dici .
«Ei! Sono stato io a creare la ship tra Selena Gomez e Justin Bieber!»
«Si sono anche lasciati però.»
«Io le creo, poi non è affar mio se durano o no.»
«Inutile.» Dici a bassa voce.
«Cosa?!»
«Niente, niente eheheh.»
«Ad ogni modo sono qui per aiutarti a trovare un ragazzo.»
«Grazie, ma no grazie. Sono appena stata friendzonata dal ragazzo che mi piace e non sono in vena di...»
«Posso colpirlo con le mie frecce così che si innamori di te.» Ti interrompe.
«Che aspetti a farlo?» Gli chiedi spalancando gli occhi.
Okey, non è moralmente corretto costringere qualcuno ad amarti però vai dietro ad Axel da più di un anno e mezzo, e si sa che quando si è innamorati persi la ragione va a quel paese.
«Sei sicura?» Ti chiede inarcando un sopracciglio.
«Si.» Rispondi decisa.
«Sicura sicura?»
«Si.»
«Sai che è una decisione molto importante e potresti anche pentirtene.»
«Quale parte di "si" non hai capito?»
«Okey, okey, calma. Domani a scuola lo colpiró.»
«Grazie ti adoro...ehm...posso chiamarti con un altro nome? Cupido suona strano.»
«Puoi chiamarmi Henry House, oppure Hera Tadashi.»
«Meglio Hera...Henry fa un po' cagare come nome.»
«Wow non riesco a capire come Axel non si sia innamorato di te, sei così sincera.» Commenta sarcastico Hera.
«Ti tiro un altro barattolo.» Dici fulminandolo con lo sguardo.
«Scusa scusa.» Dice proteggendosi istintivamente il naso.
💘💘💘
Ed eccoti a scuola, è il 14 febbraio quindi è tappezzata ovunque di cuori e altre decorazioni a tema San Valentino.
Prendi un profondo respiro e guardi Hera alla tua destra, il fatto che sia più alto di te ti fa sentire strana, eri da sempre convinta che cupido fosse alto come un neonato.
«Gli altri possono vederti?» Chiedi sotto voce.
«Si, altrimenti non starei indossando la divisa scolastica.» Ti risponde.
«Giusto.»
«Ei Hera, vecchio mio!» Sentite una voce alle vostre spalle, vi girate entrambi e per poco la tua bocca non tocca terra.
Verso di voi sta camminando Byron Love, uno dei ragazzi più belli e popolari della scuola
(Lo so, Byron fa parte della Zeus, ma facciamo finta che ha avuto una crisi esistenziale e ha cambiato scuola alla cavolo.)
«Ciao Byron!» Hera sorride e gli batte il cinque.
Te sei ancora sorpresa per reagire.
«Oh ciao (T/N).» Ti saluta il biondo.
«Mi conosci? No Aspe, come fai a conoscere Hera?» Chiedi con un mix di sorpresa e perplessità.
Il biondo guarda prima Hera e poi te.
«Beh, visto che Hera è qui vuol dire che sai chi è veramente.»
Annuisci.
«Per farla semplice: sono anch'io cupido.»
«...Non ho capito.»
«Nel mondo ci sono più cupidi, c'è troppa gente da far innamorare. Ci dividiamo il lavoro e tutti sono contenti.» Spiega Hera.
«Aaah Okey. Byron impara a spiegare da lui.» Dici indicando il ragazzo dai capelli marroni al tuo fianco.
«Gne gne gne.» Il biondo ti fa il verso.
Alzi gli occhi al cielo e solo in quel momento ti rendi conto che quasi tutta la scuola sta osservando voi tre. Vedi moltissime ragazze parlottare tra loro gelose del fatto che una come te sia circondata da Byron e dal nuovo ragazzo super carino. E poi vedi lui.
I vostri occhi si scontrano e una scarica ti parte dal cuore fino a raggiungere le guance che diventano rosse.
In quel momento non sai cosa provare, Axel ti piace ancora, tanto, tantissimo, però ripensare a come ti ha rifiutato fa male.
«Ragazzi...stiamo attirando l'attenzione.» Dici sottovoce ai due, questi ultimi si guardano attorno e notano che è vero.
«Okey, tra poco iniziano le lezioni. (T/N), Byron, andate in classe io vi aspetterò fino a ricreazione dove io e te -ti indica- effettueremo il piano. Tutto chiaro?» Chiede Hera.
«Chiarissimo!» Dite contemporaneamente te e l'altro cupido.
Li saluti e vai verso l'entrata della scuola per cercare Silvia, Celia e Nelly; i due cupidi rimangono indietro.
«Tu non me la racconti giusta, Hera.» Dice Byron non appena si è accertato che tu sia abbastanza lontano per non sentirli.
«Che vuoi dire? Sto solamente facendo il mio lavoro.»
«In tutti i 3000 anni che ci conosciamo non ti sei mai fatto vedere, hai sempre scoccato la freccia senza farti prendere in prima persona dall'incarico.»
«Volevo provare il tuo metodo, hai sempre detto che ti diverti a risolvere da vicino gli incarichi, non vedo che male c'è se lo faccio anch'io.»
«Non mi hai convinto...ma tanto so già cosa hai in testa.»
«E cosa di preciso?»
«Ti dico semplicemente quello che mi ha detto una volta Jordan: "Quando Cupido si innamora non vuole nessuno a fianco della sua amata".»
Per un secondo si crea un silenzio tra i due in cui Byron si autocomplimenta mentalmente.
«Questa non te l'ha detta Jordan, l'hai letta su Pinterest o in uno dei tuoi stupidi siti di Tumblr.» Dice Hera mettendosi le mani in tasca e allontanandosi.
«Non insultare Tumblr!» Gli urla dietro l'amico.
Ma mentre il moro si avvicina all'ingresso della scuola non può non pensare che Byron ci abbia azzeccato in pieno: Hera in tutti i momenti per te più importanti c'è sempre stato, tu non lo potevi vedere, ma lui ti ha sempre osservato e vegliato su di te come un angelo custode.
Questa storia stava andando avanti da un anno, ovvero da quando ha scoccato la sua freccia su Mark Evans che si è innamorato di Nelly Raimon.
Tu eri lì, bella e solare, e lui si è innamorato all'istante.
Ma Byron e i suoi siti Tumblr hanno ragione, cupido fa innamorare gli altri e lui non può innamorarsi di una comune umana.
💔💔💔
Finalmente arriva la pausa pranzo, per tutte le tre ore di lezione non riuscivi a pensare ad altro se non a quel momento.
Ti precipiti velocemente fuori dalla classe, solo che per l'euforia vai a sbattere contro il petto di qualcuno.
Stai per cadere all'indietro, ma per fortuna vieni afferrata per i fianchi.
Apri gli occhi, che avevi chiuso istintivamente, e ti ritrovi il volto di Hera davanti al tuo.
In quel momento non fai altro che pensare che sia davvero molto bello ed arrossisci.
«Stai attenta Okey?» Dice lui con un po' di preoccupazione nella voce.
«S-si...» Rispondi rendendoti conto che non riesci a formulare una frase di senso compiuto.
«Dobbiamo effettuare il piano.» Ti ricorda.
Annuisci per poi ritornare composta e coi piedi per terra.
Girate per i corridoi alla ricerca di Axel e finalmente lo trovate, è circondato da un paio di ragazze che gli stanno dando della cioccolata. In questo momento non sai cosa provare: rabbia? Tristezza? Indifferenza?
Aspettate che le ragazze se ne vanno e ti avvicini a lui mentre Hera diventa invisibile agli occhi degli altri.
«Axel...» Lo chiami.
«Oh, ciao (T/N)» Ti saluta.
«Volevo chiederti una cosa...» Avevi immaginato questo momento per tutta la mattina, le tue mani sudano e nella tua gola si forma un nodo. «Volevo parlare con te della cosa successa ieri.»
«Oh, quella...senti, mi dispiace tantissimo...»
Lo interrompi. «Sei veramente sicuro di non provare della per me? Che siamo solamente amici?» Ed è in questo momento che Hera dovrebbe scoccare la freccia.
Sorridi, è fatta, finalmente Axel si innamorerà di te.
«Si, mi spiace, ma non riesco a vederti se non come una carissima amica, spero che un giorno questo cotta ti passerà.» Dice il porcospino per poi girarsi e andarsene.
Spalanchi gli occhi e la bocca, ti giri a guardare Hera. Lui ha uno sguardo indecifrabile sul volto, si volta e se ne va.
Un'improvvisa rabbia si impossessa di te e lo segui fino al giardino sul retro.
In quel momento la campanella suona e tutti gli altri tornano in classe, tutti tranne te.
«HERA!» Lo chiami.
Lui si gira però non ti guarda in faccia.
«SPIEGAMI COSA CAZZO È SUCCESSO!» Gli urli
«Scusa, non ce l'ho fatta...»
«Che vuol dire che non ce l'hai fatta? Dovevi semplicemente colpirlo con una delle tue frecce! Mi spieghi cosa diamine è andato storto?!»
«Tu mi piaci.» Dice velocemente.
Ti zittisci.
«Tu mi piaci, è da più di un anno che ti sto a guardare da lontano e questa volta mi sono fatto vedere perché volevo stare il più possibile vicino a te. Volevo parlarti, toccarti, ridere e scherzare con te. Però sono stato uno stupido, un cupido non si può innamorare di un'umana. Tu eri il mio incarico, dovevo colpire ieri Axel con la freccia d'amore, ma invece ho chiesto a Caleb di colpirlo con una freccia anti-amore.»
«Caleb?» Chiedi.
«Un tizio che si diverte a infrangere le relazioni perché è solo e triste.» Risponde Hera con un rapido gesto della mano.
«Ad ogni modo non ce l'ho fatta. Odio l'idea di vederti con qualcun altro, qualcun altro che non sono io. Ma io non sarò mai quel qualcun altro. Mi spiace.» Ti si avvicina e ti bacia la fronte.
«L'effetto dovrebbe finire tra un'ora, provaci di nuovo, sono sicuro che ad Axel piaci veramente. Addio.» Dice mentre una lacrima solca la sua guancia destra e sparisce.
«Hera!» Ti riprendi dal tuo stato di shock e allunghi una mano verso il nulla per cercare di afferrarlo, ma è troppo tardi.
Non molto lì distante, Byron ha guardato tutta la scena, nascosto dietro ad un albero.
«Vecchio mio, te lo avevo detto.»
Eiiiii
Finisce in modo triste? Si.
Mi piace lo stesso? Si :3
Stranamente questa one-shot mi piace, quindi onestamente non so che dire.
Sono troppo pigra per andare a ricontrollare.
Se il capitolo vi è piaciuto commentare e lasciate una stellina💫.
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