8)|Enkaze|

(Pls leggete le parti in grassetto alla fine. Crazie)

Otp

"Social"

Nathan non era mai stato un tipo molto socievole. I suoi genitori erano dello stesso parere e gli avevano fatto cambiare scuola almeno tre volte quell'anno. Anche Jade era molto introversa, ma nell'ultima scuola aveva conosciuto qualche amico ed era rimasta là, così Nathan era rimasto davvero solo. Durante il viaggio in treno aveva guardato incessantemente fuori dal finestrino, fino a che Jade, prima di entrare a scuola, non lo aveva chiamato:
«Nii-san
«Hey, Jade...»
«Nat, mi dispiace...»
Nathan fece una smorfia, il treno passò davanti ad una stazione.
«...sei sicuro starai bene? Posso prendere un altro treno e iscrivermi alla Raimon, se-»
«Jade, va tutto bene. Jordan come sta? Hai già incontrato Shinon e Gaia?»
Jade, dall'altro capo del telefono, sospirò:
«Nathan, smettila di fingere che ti interessi. Sii sincero: starai bene?»
Nathan guardò il cartello che segnalava l'arrivo a Tokyo e fece un sospiro.
«No, Jade, non starò bene.»

Nathan guardò con timore la grande struttura a forma si saetta che si stagliava davanti a lui e per un momento pensò di tornare alla vecchia scuola: la migliore amica di Jade, Shinon, aveva un fratello della sua età, magari sarebbe entrato a far parte del suo gruppo e... Nathan scosse la testa sospirando e si incamminò verso la scuola, non sarebbe mai riuscito a farsi degli amici, neanche impegnandosi. E poi era troppo tardi per tornare indietro. Passando davanti all'aula di educazione fisica, notò diversi cartelli per le iscrizioni ai club sportivi e uno di quelli attirò la sua attenzione:

Club di Atletica

Dalle 15:00 alle 17:00

Crediti scolastici, gare non programmate

Nathan prese in considerazione l'idea di andarci: anche nelle altre scuole faceva atletica, ed era anche molto bravo e veloce. Certo, qui non c'era Jade a fare il tifo per lui alle gare, ma se avesse partecipato forse... «Guardi per il Club di Atletica?» Nathan sobbalzò, non si era accorto che fosse arrivato qualcun altro: erano solo le 7:45. «Si» rispose neutro Nathan, girandosi per vedere in faccia il suo interlocutore: era un ragazzo poco più alto di lui, con i capelli castani scompigliati ed una larga fascia arancione a tenerli fermi. Il sorriso che aveva stampato in faccia era tanto contagioso che quasi Nathan non sorrise a sua volta. Il ragazzo, però, non si fece scoraggiare dal suo fare introverso e incrociò le braccia dietro la testa: «Peccato, sarebbe stato bello averti in squadra.» fosse stato per Nathan, non avrebbe neppure risposto. Ma una vocina gli ricordò che se non si fosse trovato bene lì si sarebbe dovuto allontanare ancora di più dalla sua famiglia, forse tanto lontano da doversi trasferire. «Non fai parte del Club di Atletica?» si sforzò di chiedere Nathan. Lo sconosciuto, sempre sorridendo, scosse la testa e abbassò le braccia, mostrando due paia di guanti spessi e sporchi. Nathan, capendo, fece una smorfia di disgusto: «Io odio il calcio.» affermò, ma il viso dello sconosciuto non diede segno di dispiacere. Anzi, sembrò ancora più motivato: «E perché mai? È lo sport più bello del mondo!» Nathan alzò gli occhi al cielo: Jade glielo ripeteva sempre, anche se preferiva guardarlo che praticarlo, ma Nathan aveva sempre preferito l'atletica. «Mi dispiace, continua a non piacermi.» ribatté il turchese. La campanella suonò e, per la prima volta, Nathan ne fu dispiaciuto. Il ragazzo si avvicinò per stringergli la mano: «Mark Evans, 3° B» Nathan inclinò un angolo della bocca e gli strinse la mano: «Nathan Swift, anche io 3° B.»

Incredibile ma vero, Nathan si trovò bene con gli amici di Mark. Mark lo trascinò alla mensa subito dopo l'ultima lezione della mattinata, e Nathan si ritrovò a parlare con gli amici di Mark in meno tempo di quanto avrebbe mai sperato. Axel era un tipo di poche parole, come lui, e spesso si ritrovava a parlare solamente con l'altro ragazzo, Shawn, il contrario del primo ragazzo ma anche lui abbastanza timido. C'era anche Jude, un tipo intelligente con gli occhi coperti da strani occhialini neri, ma era spesso assente, troppo occupato con i compiti e con i messaggi Whatsapp ad una certa "C". Tutti lo trattarono come uno del gruppo, Nathan dimenticò addirittura di scrivere a Jade e, il pomeriggio, uscì da scuola chiacchierando con Mark e Axel. Sorrideva. Sorrideva davvero. «A domani, ragazzi!»«Ciao, AX, salutaci Julia!» Axel si avviò verso la strada di destra, scendendo i gradini e chiamando un taxi. Mark, invece, si offrì di accompagnare Nathan fino in stazione, per quanto quello avesse cercato di dissuaderlo: «Davvero, Mark, vai pure a casa.» «Nah, a casa dovrei fare i compiti! E poi non mi dispiace passare del tempo con te, Nat.» Nathan sobbalzò: solo Jade lo chiamava così. Mark, ancora con le braccia incrociate dietro la testa, notò il suo disagio ma non ne capì il motivo e si fermò: «Ho detto qualcosa di male?» Nathan scosse la testa e tirò fuori dalla borsa la tessera del treno «No, Mark, solo che... Niente, non importa.» Le porte del tornò si aprirono, Nathan fece per salire ma Mark lo bloccò: «A che ora arriva il tuo treno, domani?» Nathan inarcò le sopracciglia, poi controllò l'orario: 7:25. «Bene, allora ti aspetto qui dalle 7:20! A domani, Nat!» Mark gli diede una leggera spinta e le porte si chiusero davanti a lui, mentre Mark gli sorrideva dall'altra parte del finestrino. Nathan rimase a guardarlo finché non scomparì dalla sua vista. Il telefono squillò e Nathan, ancora scosso, si portò il cellulare all'orecchio:
«Onee-chan»
«Nat! Sono ore che non rispondi ai miei messaggi! Dov'eri? Una punizione? Corsi pomeridiani non programmati? Maledizione, mi sono spaventata!»
Nathan staccò il telefono dall'orecchio, notando messaggi da un gruppo sconosciuto, dove vide il numero di Mark e Axel e, suppose, anche Jude e Shawn. Nathan sorrise e portò il telefono all'orecchio:
«Scusa, Jade, ero... Con un amico.»


Nota autrice:

Vi prego di leggere queste poche righe, soprattutto a chi ha commentato negli ultimi capitoli:

1) Goufubu
Ho impostato la trama ma è molto corta e non mi convince, perciò ho deciso di ripartire da zero. Chiedo scusa se ci metterò tanto a pubblicarlo ma con la scuola e gli impegni temo non riuscirò prima di sabato.

2) Herafu
Apprezzo molto il commento,( la richiesta, il consiglio, come volete chiamarlo) anche perché non avrei mai pensato a questa ship (poiché non compare spesso) ma l'idea mi è piaciuta. L'unica pecca è che, visto quanto presentino poco il personaggio di Hera, mi toccherà inventarne il carattere e il modo di fare, adattandolo alla trama che sceglierò. Pertanto mi scuso se sarà diverso dalla vostra immaginazione, ma la telepatia non è tra le mie doti e vi assicuro che se anche voi poteste vedere nel mio cervello capireste la confusione che vi riposa (riposa si fa per dire, sapeste i film mentali) anche senza l'arte della legilimanzia.

In conclusione, scusate se da oggi pubblicherò meno spesso ma vi giuro che non trovo io tempo per gli anime per i libri, e ciò vuol dire che è grave davvero.
Ancora SKS e cia'.

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