23)‡Takuran‡
Richiesta da nagxcchan💕
Consiglio!
La canzone che ho utilizzato è questa
Del cartone con cui sono in fissa al momento, "Sing". Vi consiglio di ascoltarla mentre leggete il capitolo😍
(P.s. Ho preso solo le parole della canzone, non il ritmo. Ritengo che al piano possa rivelarsi un vero incubo un brano del genere, ma amo questa canzone.)
Notp
"il Musicista"
12 febbraio, martedì. Ciò significava che dalle 15 alle 19 sarebbe andati in biblioteca a fare i compiti. In teoria. Ma, come ormai tutti i martedì da tre mesi a quella parte, Riccardo non girò a destra. Casa sua distava poco più di 500 metri sia dalla biblioteca che dal luogo in cui sarebbe andato. Perciò, anziché voltare verso l'edificio di marmo, Riccardo girò a sinistra. Prima di cominciare a cambiare strada, non sapeva l'esistenza di quel vicolo. Ma poi aveva sentito la musica. Che lo conosce bene, sa che la musica era tutto ciò che Riccardo amava di più. Suonava il pianoforte, ma anche sentir quella chitarra strimpellare e qualcuno cantare... Dio, quella voce! Riccardo era certo di non aver mai udito nulla di più bello! Arrivò davanti alla casa e si sedette alla fermata dell'autobus lì davanti. Tirò fuori penna e spartito e chiuse gli occhi, attendendo che iniziasse a suonare. Riccardo, ormai, sapeva che il Musicista iniziava a suonare alle 15:03 minuti e terminava alle 17:46, con pause di durata a volte anche minore di tre minuti. Dopo pochi secondi di puro silenzio, la musica cominciò. Riccardo si segnò ogni nota e, poiché si bloccava più spesso del solito per ricominciare, riuscì anche a segnarsi ogni parola:
This is my kiss goodbye
You can stand alone and watch me fly
'Cause nothing's keeping me down
I'm gonna let it all out
Come on and say right now, right now, right now
Riccardo rimase lì tutto il pomeriggio, fino a quando la musica non cessò. Si rese conto che il Musicista aveva smesso prima del previsto, ma non volle farsi troppe domande e se ne andò a casa di corsa, voglio di chiudersi in camera a suonare.
«mmh» mugugnò Riccardo premendo con forza sui tasti. Ancora non capiva come girassero quegli accordi! Suonati dal Musicista sembravano così... Belli? No, sarebbe un eufemismo. Riccardo tentò di nuovo, si rendeva conto che erano ormai le 9 di sera, ma si era ripromesso che non sarebbe andato a dormire finché non l'avesse migliorata almeno un po'. Borbottò qualcosa si insensato, poi si schiarì la voce e, con lo spartito sotto, unì alle note del piano anche la voce, sussurrando le parole con cautela, come se potesse spezzarle:
This is my kiss goodbye
You can stand alone and watch me fly
'Cause nothing's keeping me down
I'm gonna let it all out
Come on and say right now, right now, right now
Si bloccò di nuovo. Non era stato l'unico a cantare. Si alzò dallo sgabello ed aprì la porta della sua stanza: la televisione accesa e sua madre che urlava "amore, aiutami a lavare i piatti" gli fecero pensare che se lo fosse immaginato. Così scrollò la testa, chiuse la porta e tornò al piano. Si morse un labbro pensieroso, poi ricominciò con cautela, prendendo sempre più familiarità con gli accordi. Ricominciò a cantare, ma questa volta, si fermò.
This is my kiss goodbye
You can stand alone and watch me fly
'Cause nothing's keeping me down
I'm gonna let it all out
Come on and say right now, right now, right now
Terminò il pezzo. Era venuto davvero bene, questa volta. Guardò distrattamente fuori dalla finestra: se solo il Musicista potesse sentirla...
Non poteva rubare la sua canzone così! Riccardo sorrise e prese immediatamente la penna appoggiata sul tavolo lì affianco, scrivendo furiosamente diverse righe, come preso da un'illuminazione. Copiò gli stessi accordi di prima e ricominciò a cantare.
This is my big "hello"
'Cause I'm here and never letting go
I can finally see,
It's not just a dream
When you set it all free,
all free,
all free
Riccardo era più che fiero della sua opera. Aprì la finestra, sospirando, e si appoggiò con i gomiti, reggendosi il mento con una mano: il sole stava appena tramontando. «Se solo tu potessi sentirla...» Non ebbe tempo di sussurrare quella frase che il campanello suonò. Riccardo inarcò le sopracciglia, sorpreso: erano quasi le dieci di sera, chi mai potrebbe arrivare a quell'ora? Riccardo, curioso, si fiondò di sotto, scendendo le scale a due falcate. «Mamma, vado io!» Riccardo aprì la porta, senza in realtà sapere cosa aspettarsi, e la madre lo raggiunse poco dopo. Davanti alla porta c'era un ragazzo, credo, poco più basso di lui, dai lunghi capelli rosa legati in codini e gli occhi azzurri spalancati. «Ma» sussurrò Riccardo. Si, avrà avuto circa la sua età, ma non lo aveva mai visto! «Non ti ricordi?» Chiese il ragazzo. Riccardo giurò di aver già sentito quella voce «Dovevamo provare insieme la canzone.» continuò il ragazzo, sorridente. La signora Di Rigo mise le mani sui fianchi e sorrise: «Entra pure, cara. Riccardo, accompagnala di sopra, su!» Il ragazzo avrebbe quasi ribattuto, se la donna non la avesse spinto a forza su per le scale alle costole di Riccardo. Quando furono al sicuro in camera, Riccardo si decise a cominciare con le domande: «Chi sei? Che ci fai qui? Sei maschio o femmina?» Il ragazzo si guardò attorno, sfiorando con le dita i tasti del piano e poi afferrando lo spartito. Si voltò verso Riccardo, sventolandogli il foglio davanti alla faccia: «Sai che questa è violazione di copyright?» Riccardo spalancò la bocca, esterrefatto: era lui il Musicista? Ecco perché aveva riconosciuto quella voce! Il ragazzo sorrise e sedette sul tavolo, dopo aver appoggiato lo spartito sul pianoforte. Riccardo si sedette sullo sgabello e fece partire la base, per poi cantare in coppia con lo sconosciuto. Per Riccardo fu come ritrovarsi davanti a casa del Musicista, solo che, questa volta, il Musicista aveva un volto. «Wow... Non avevo sentito il pezzo aggiunto... Mi piace!» commentò il ragazzo. Riccardo tese la mano verso il ragazzo: «Sono Riccardo, comunque» L'altro sorrise e gli strinse la mano. Riccardo sentì una scossa per tutto il corpo e, a giudicare dalla reazione del rosa, non era stato l'unico: «Io sono Gabi. Cioè, Gabriel García, in realtà...»
Non so cos'altro successe, quella sera. So solo che Gabi se ne andò sul tardi, per poi tornare la mattina dopo ed andarsene di nuovo sul tardi. Cosa facessero, non lo so. Ma data la frequenza con cui si videro in quei tre anni, non credo che fosse solo per suonare o fare i compiti.
Ho postato oggi questa perché domani voglio pubblicare la Hiromido richiesta da asharaMF perché vi giuro mi piace tantissimo com'è venuta, ma dopo quella aspetterò un po' per postare la Fase2 di Goufubu... Scoprirete poi perché💕
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