¹Shadowhunters
Dalla fantasia di Born_Nobody💕
Spero di aver capito bene
Minakura
Doug lo stava cercando da quasi venti minuti, esattamente da quando era cambiato tutto. Mentre i Nascosti si abbracciavano indipendentemente dalla loro origine e gli Shadowhunters venivano acclamati dalla moltitudine di tutte la altre comunità, Michael era scomparso. Doug, all'inizio, non ci aveva fatto troppo caso. Cioè, si, non riusciva a stargli lontano tre minuti, ma non voleva che la madre di lui si insospettisse ulteriormente. Quando però Kara stessa andò a chiedergli se avesse visto suo figlio, Doug sentì il cuore sprofondare e, lasciando la donna così su due piedi, si lanciò alla sua ricerca. Cercò di evitare di chiedere a Gabi o Aitor, perché, sicuramente, Michael non avrebbe gradito vederli insieme. Eppure, dopo quasi un'ora di ricerca cominciava ad essere davvero preoccupato.
Girò l'angolo dell'enorme edificio ed immediatamente venne investito da un acre odore di sangue. Sempre più allarmato si avvicinò alla figura che se ne stava seduta accanto al muro. Nonostante pregasse con tutto se stesso che non fosse Michael, sapeva benissimo che era lui. Il colore dei capelli, la postura storta, perfino il suono frastagliato del suo respiro glielo fecero capire. Si avvicinò di corsa e gli scostò i capelli dalla faccia, scoprendo che era cosciente. Lo scosse delicatamente, riuscendo chissà come ad ignorare il sangue che colava per le sue mani, e cercano di mantenere la calma e con il suo solito fare raffinato, domandò:
«Che cazzo è successo? Perché... Chi?»
Michael sbatté le palpebre, adattandosi all'improvviso bagliore che proveniva dal volto dello stregone. Poi sollevò un angolo della bocca:
«Non sapevo... Fosse velenoso...»
Quasi non completo la frase che le parole vennero spezzate da un improvviso fiotto di sangue. Doug constatò con orrore che oltre ad essere di un colore strano si muoveva anche con estrema lentezza. Doveva curarlo immediatamente, altrimenti non ce l'avrebbe fatta. Uno scoppio improvviso li informò dell'inizio dei fuochi d'artificio, e che si stava quindi avvicinando la mezza notte. Cercando di tranquillizzare Michael (ma prima di tutto tranquillizzare se stesso) lo sollevò per le ascelle, circondandogli le spalle, e lo prese in braccio afferrando anche le gambe. Grazie al cielo, Michael era pesante quanto etero, e Doug riuscì a trascinarlo senza troppa fatica fino ad un portale di emergenza. Era illegale usarli in quei luoghi, ma a Doug non poteva fregargli di meno, in quel momento. Sperò solo che il viaggio non scombussolasse quella strana sostanza per il corpo del suo ragazzo.
Arrivarono nel bel mezzo del suo immenso salone, e, arricciando il naso, imparò che aveva dimenticato di accendere l'incenso. Michael era ancora sveglio, ma Doug non lo avrebbe fatto camminare neppure per una manciata di millisecondi. Così, schioccò le dita e le lenzuola del letto si fecero da sole, accogliendo lindamente il corpo sanguinante di Michael. Mentre il bianco si macchiava di bordeaux, Doug gli pettinò i capelli all'indietro, così da capire se fosse effettivamente sveglio, e Michael tossì di nuovo, sporcando la tunica sbrilluccicosa di Doug e facendolo preoccupare ancora di più.
Doug gli sussurrò di restare calmo e prendere grandi respiri, mentre questo si allontavana per afferrare qualche ampolla dallo scaffale. Vuote, sperperate quello stesso pomeriggio. Mandò al diavolo gli Shadowhunters in inglese, latino, greco ed ebraico, e poi lanciò un occhiata a Michael e tossiva sempre più spesso. Cominciando egli stesso a temere per la vita di Michael, cercò ovunque qualcosa che potesse aiutarlo, ma era senza niente.
A meno che.
Doug afferrò la pietruzza e lanciò uno sguardo colmo di terrore verso il corpo pallido dello Shadowhunter. Non tossiva più, ma il sangue colava dalla bocca e dal petto, e gli occhi erano spalancati ma tremolanti, come se fosse sul punto di chiuderli per sempre. Con un balzò raggiunse il letto e fece ingoiare la pietra al ferito. In un primo momento, Michael rischiò di soffocare, ma poi la lasciò scivolare per la gola e riprese a respirare. Il sangue riprese il suo normale colorito, ed anche la pelle del diretto interessato. Sospirando di sollievo, Doug sorrise pulì a Michael il sangue che colava giù per il labbro.
«Che... Che cosa era quel...»
«Un bezoar. Lo utilizzo per gli antidoti, in genere. Ma bisogna trattarlo, e il procedimento è molto, troppo lungo. Non lo avevo mai provato su qualcuno che non fosse già morto.»
Michael quasi sorrise, anche se non del tutto rassicurato, e lasciò che Doug lo aiutasse ad alzarsi a sedere. Lo aiutò a levarsi la giacca di pelle, le spade angeliche e la maglietta, per poi afferrare un panno bagnato e pulirgli le ferite. Completamente in imbarazzo, ma anche grato del suo tocco leggero, Michael non fiatò.
Dopo aver constatato che Michael riusciva a stare in piedi da solo, Doug aspettò che si facesse una doccia e gli lasciò sul letto dei vestiti puliti. Poi uscì in giardino.
Poteva morire. Michael poteva davvero lasciarci le penne. E perché? Perché non era immediatamente corso a cercarlo! Se fosse arrivato prima... Magari non sarebbe servito rischiare tanto con un bezoar intero.
Doug si nascose il viso tra le mani e prese un bel respiro, pronto a rientrare, ma un tocco leggero gli sfiorò una spalla, facendolo sobbalzare. Palesemente stanco e in imbarazzo, Michael era ora dietro di lui, con addosso i suoi vestiti che, essendo almeno il doppio di lui, lasciavano scoperta buona parte della clavicola. Il viso di Michael era troppo rosso per essere solo in imbarazzo, e Doug si alzò in piedi, posando le nocche sulla sua fronte.
«Ci mancava la febbre, torna de-»
«Scusami»
Lo aveva detto in un sussurro, senza alcun contesto, e Doug non capì a cosa si riferiva. Michael si tolse la mano di Doug dalla fronte e se la strinse in grembo con entrambe le mani.
«Ti ho fatto preoccupare, sarei dovuto venire subito da te, io, mi... Mi dispiace, volevo... Volevo solo stare lontano...»
Doug capì che stava parlando a causa della stanchezza e della febbre, e decise che avrebbe ignorato i sensi di colpa e lo avrebbe tenuto lì, con sé. Che Kara andasse a farsi fottere. Strinse la mano di Michael e gli scostò i capelli dalla fronte, dove lasciò un baciò umido.
«Non preoccuparti, va tutto bene, tu stai bene, sei vivo. E quindi lo sono anche io.»
Michael affondò il viso nel suo petto e gli lasciò la mano solo perché questo potesse abbracciarlo.
«Ti amo, lo sai?»
«Ti amo anche io, sempre.»
Doug lasciò andare un po' la presa, e Michael spostò il viso solo per baciargli l'angolo della bocca. Doug, non contento, lo baciò sulle labbra e lo strinse più forte, come una sfida verso i genitori di lui. Come a dire: "lui è mio".
Sono viva! Scusate, davvero, ho avuto un sacco di robe da fare ed è un miracolo che abbia comunque pubblicato qualche cosa ora.
Comunque, spero di esservi mancata almeno un po' e spero di fare passare meno pause tra una shot e l'altra,d'ora in avanti.
\\Personaggio preferito?
\\Ship preferita?
Personaggi Izzy e Alec, senza dubbio. La Malec regna sovrana, ma shippo anche l'ncesto che non è incesto aka Clace e la Sizzy.
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