¹Haikyuu

FudouKido

«Fudou!»

Akio si riscosse nel momento esatto in cui l'alzatole gridò il suo nome, riuscì appena a fare tre passi e saltare prima che la palla andasse troppo in alto, diventando irraggiungibile. Atterrò piegando le ginocchia, sollevato per il punto appena segnato, ma Kido non sembrava dello stesso parare. Difatti, solo quando l'alzatore gli si avvicinò, Fudou si rese conto del rischio che avevano appena corso. 

«Si può sapere che hai, oggi? Camelia ti ha fatto le corna di nuovo?»

Fudou, stranamente, non ribattere alla sua provocazione e spostò lo sguardo verso l'altro campo: i giocatori stavano parlando tra loro, ormai demotivati a causa della più che schiacciante sconfitta, ma non sembravano troppo presi. In fondo, la Raimon era una delle squadre più forte delle prefettura. vedendo che Fudou non rispondeva alla domanda, Kido si accigliò: non mancava mai di ribattere con irritazione ad ogni sua frase, ma quel giorno sembrava davvero un'altra persona. Il suo silenzio lo rendeva estraneo agli occhi del suo migliore amico.

«Fu-»

«Sto bene.»

Ribattere, finalmente, Fudou, sospirando irritato e abbandonando il campo voltando le spalle. Ma se c'era una cosa di cui Kido era certa, quella era certamente che Fudou non stava bene. Ed avrebbe indagato.

🌙🌙🌙🌙🌙

«Mi hai fatto preoccupare, all'ultimo punto, Fudou!»

«Perchè mai? Tanto era ovvio che Fudou facesse punto, Fubuki.»

Shirou alzò gli occhi al cielo, ma non disse nient'altro, sapendo che Shuuya avrebbe trovato comunque un modo per avere ragione. Fudou camminava passivamente tra loro, ignorando completamente i suoi amici, con lo sguardo vacuo fisso sulle mani intrecciate di Yuuto e Sakuma. La sua mente era un turbinio di emozioni e sentimenti contrastanti: delusione, nel vedere Yuuto così intimo con qualcuno che non era lui; rimpianto, per il povero Genda, che aveva saltato gli ultimi allenamenti pur di non vedere quei due; rabbia, verso Sakuma, che pur sapendo tutto di Fudou aveva comunque affrettato il passo e glielo aveva strappato via.

«Scusate, devo andare.»

Sussurrò all'improvviso, Fudou, proprio nel momento in cui Sakuma e Kido decisero di stringersi un po' di più, per il freddo. Fubuki e Goenji lo osservarono confusi mentre se ne andava di corsa verso casa sua, osservando pieni di imbarazzo il varco che si era creato tra loro. Per Sakuma fu come udire nulla, ma Kido provò la fortissima tentazione di seguirlo. 

«Saku, sarà meglio che lo segua.»

«Perchè? Avrà solo fretta di tornare a casa.»

«E' questo il problema: non sta tornando a casa.»

🌙🌙🌙🌙🌙

Purtroppo, quando Fudou entrò nella palestra, questa era occupata dalla pallavolo femminile. Il gruppetto lo salutò con allegria, saluto che Fudou non imitò. Era conosciuto dalla squadra solo a causa del loro capitano che, sfortuna voleva, fosse la sorella del secondo alzatore della Raimon. Kazemaru fece cenno alle ragazze di continuare a giocare e disse a quella con i capelli corti e gli occhiali di prendere il suo posto come libero, poi corse verso Fudou, proprio mentre questo si chiudeva la porta alle spalle e si avvicinava agli spogliatoi.

«Fudou? Che cosa ci fa-»

«Quando finite l'allenamento?»

Izumi inarcò le sopracciglia: da quel che ne sapeva (ed era certa di sapere più o meno tutto) la Raimon era appena tornata da una partita di allenamento da Kyoto, e le risultava strano che non fosse ancora sfinito. Doveva essere successo qualcosa, Fudou sembrava davvero distrutto emotivamente.

«Tra un'ora, ma posso svuotarlo prima.»

Fudou annuì e grugnì, Kazemaru lo prese come segno di ringraziamento e, mentre Fudou entrava negli spogliatoi, domandò con nonchalance:

«Ti serve un'alzatore?»

Non vide se sorrise o meno, ma fu felice di udire la risposta da parte di Akio.

«Andrebbe bene anche un libero inesperto.»

«Ti aspetto a rete.»

Fudou chiuse la porta e sospirò afflitto, levandosi la tuta, grato anche di avere già la divisa da allenamento sotto. Era frustrato, sì. Soprattutto perché quella scassapalle di Kazemaru lo aveva preso in un momento di debolezza e lui non era riuscito a dirle di no, troppo scosso, incazzato, deluso, irritato, triste per fare altro. per quanto avesse cercato di cancellarla dalla mente, l'immagine di Kido e Sakuma, le loro mani intrecciate e quello sporco verme di Sakuma che baciava il suo Yuuto continuava a riproporsi sempre più insistente. Udì risate di ragazza entrare negli spogliatoi ed entrare in quello femminile e Fudou lo prese come un buon momento per uscire. Ma solo quando varcò la soglia della palestra alzò lo sguardo dal pavimento, e i suoi occhi si puntarono su quelli coperti da quella lurida lastra scura che per anni aveva desiderato di vedere. Kido stava parlando con Kazemaru, e sembrava anche sorpreso di vederlo lì. Izumi vide Akio digrignare i denti e si morse una guancia, intuendo che ci fosse una certa tensione tra loro. Il fatto che fosse sessuale, però, non le aveva sfiorato la mente.

«Fudou. Oggi hai fatto schifo.»

«Non rompere, abbiamo vinto lo stesso.»

«Quante te ne hanno murate?»

Certo che Kazemaru potrebbe anche cucirsi quella bocca!, pensò Fudou, sempre più furente.

3 volte. Lo avevano murato tre volte, tutte e tre le volte la palla era stata salvata da Endou.

«Lo hanno murato, e questa dovrebbe essere una sconfitta di per sé.»

Fudou strinse i pugni e fece cenno a Kazemaru di passargli la palla. Izumi, deglutendo e comprendendo di essere finita in una pessima situazione, annuì e gli alzò la palla al meglio, mentre questo prendeva la rincorsa e saltava in direzione di Kido. Yuuto fece appena in tempo a chinarsi per salvare la palla, evitando così di farsi male al contatto. Le braccia gli bruciarono, ma ancora di più bruciava lo sguardo che gli lanciò Fudou. Disprezzo. Puro disprezzo, questo vide.

«Alza.»

Sussurrò Izumi, sorpassandolo e posizionandosi dall'altra parte della rete, mentre Fudou si risistemava in campo. Kido, anche se confuso dal comportamento di Fudou, alzò una veloce e, come se non la partita di quel pomeriggio non fosse mai avvenuta, schiacciò con sicurezza nell'altro campo. Kazemaru era un'ottimo libero, ma era bassa per murare, ed era perciò indietreggiata verso fondo campo, riuscendo per un pelo a tenere la palla in gioco. Se non fosse stata l'unica in campo, avrebbero certamente continuato.

«Ancora.»

Ordinò Fudou, ma il coro di risate dagli spogliatoi li fecero voltare tutti nella direzione delle ragazze. Una di loro in particolare si sporse e si sbracciò verso Izumi.

«Kaze, andiamo o no? Se arrivi tardi tuo fratello mi fucila.»

Trovandola un'ottima scusa per lasciare che i due risolvessero da soli, afferrò di corsa la sua borsa e la sua borraccia e, facendo l'occhiolino ad un povero Fudou che la guardava basito, uscì insieme alla sua squadra. Il silenzio non se ne andò finché Kido, sbuffando, andò verso il pallone.

«Ora puoi dirmi cosa ti prende, Akio? E' davvero per Camelia?»

«La Travis se la fa con una ragazza da almeno un mese ed io già lo sapevo quando ci siamo lasciati due settimane fa. Adesso smettila di tirare in ballo quella zoccola.»

«Ne deduco che non è per quello.»

«No, ed ora alza.»

Kido lasciò cadere la palla a terra, suscitando una smorfia spaesata da parte di Fudou.

«Finchè non la smetterai di comportarti in modo tanto infantile non alzerò mai più per te.»

Silenzio. Fudou non poteva credere alle sue orecchie, ma l'espressione ferita e decisa di Kido non lasciava dubbi. Loro erano l'arma d'attacco più forte che la Raimon possedesse, non poteva alzare nessun'altra per lui. Ma, allo stesso tempo, non poteva dire nulla a Kido di ciò che provava, appunto, per Kido. Sarebbe stato stupido, e soprattuto egoista. Kido stava bene con Sakuma, era felice. Ed era inutile farlo sentire in colpa così. Non udendo risposta, Kido alzò le spalle, anche se decisamente demotivato, e tornò verso di lui, forse diretto alla sua roba, di fianco alla porta. ma non lo sapremo mai, perché quando Kido gli passò di fianco, Fudou lo bloccò per un braccio e lo baciò.

Quando si staccarono, dopo che Kido ebbe ricambiato il bacio, tutto ciò che Fudou riuscì a dire, incredibilmente sull'orlo delle lacrime, fu:

«Ora, ti prego, alza per me ancora una volta.»










Ignoriamo tutti i doppi-sensi presenti in questo meraviglioso anime che ho iniziato ieri (calme, nei commenti, perché sono al 9° episodio, quindi niente spoiler), e diciamo tutti insieme "Kagehina is real".

Forza, con me:

💕💕💕💕💕💕Kagehina Is real💕💕💕💕💕💕💕

Molto bene, ora, so di averci messo tanto a pubblicare visto che l'ultima è stata tipo... sei giorni fa? beh, pensavo peggio, dai.

Comuuuunque.

Vi dirò, i commenti sotto i post mi sono mancati un sacco e spero che mi accontenterete con qualche commentino durante i momenti trash di questo capitolo.

E poi volevo dirvi che stavo cercando ('sta volta ci sto provando davvero, ve lo giuro)  di scrivere una storia a capitoli, con la Goufubu come ship di base. tratterà di Frozen, ma ho deciso che prima di pubblicarla la finirò (quindi aspetta e spera) e voglio, anzi devo, arrivare ad almeno venti capitoli.

Sono all'uno, ma il prologo l'ho già fatto, gn.

Okay, ora ho finito davvero.

E voi che mi raccontate? Come è andò il primo quadrimestre?

\\Personaggio preferito?

\\Ship preferita?

Come ho già detto, sono solo agli inizi, ma per ora Suga, Hinata, Nishinoya e Kageyama. Ship, per ora solo Kagehina.💕💕💕💕

[16-06-2019]
KENMA È IL MIO PICCOLO CUCCIOLO INDIFESA, SUGA LA MIA MAMMA PREFERITA E OIKAWA LA TRASH BITCH DEL MIO CUORE.
THE BEST SHIP IS ANCORA KAGEHINA, MA SI SONO AGGIUNTE LA ASANOYA, DAISUGA, KUROKEN E IWAOI.

non volevo urlare, sono solo molto gasata. scusate. ciao.

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