¹FullMetal Alchemist

Dalla fantasia di Jupiter013, che ringrazio tanto tanto tanto❤

Almeno qualcuno come me ora è fissata con questa ship e questo anime dimenticato dal Padre. Lei capirà quale.

Desuein

L'Alchimista Celestiale vagava avanti ed indietro per la stanza, mentre i suoi colleghi rimaneva seduti in silenzio o bisbigliando sottovoce, in attesa dell'arrivo del Führer. Sael lanciò un'occhiata a destra della tenda: gli alchimisti di Fuoco e di Vetro stavano sussurrando tra loro senza alcuna formalità, ed al suo fianco l'Alchimista Acqua cercava di attirare silenziosamente l'attenzione dell'Alchimista di Polvere, che invece la ignorava beatamente. Sael alzò gli occhi al cielo: l'alchimista Acqua non si sarebbe di certo arreso, visto che voleva probabilmente chiedere qualcosa di importante, ma sapeva che Polvere era una tipa fin troppo riservata per degnarlo di uno sguardo. Il Führer entrò in silenzio, ma tutti lo notarono immediatamente e si alzarono, facendo il saluto con la mano sinistra. Lui annuì ma si portò la mano alla fronte tirandosi su gli occhiali con il medio. Non sedette alla scrivania, e Sael lo interpretò come un male. Il Führer parlò:

«Potete abbandonare il campo, se siete troppo deboli per fare la cosa giusta. Ma altrimenti, non dovete avere pietà.»

Fu questo ciò che uscì dalla sua bocca, e per quanto Sael avesse sperato in qualcosa di più corposo non rimase deluso della parlantina del Führer e attese che questo uscisse prima di stringere i pugni e socchiudere gli occhi. Non ce la faceva più, per quanto fosse convinto che fosse necessario.

«Velvet, dove vai?»

«Vedi di mantenere una certa formalità, Kane. E dove vado non è certo affar tuo. Piuttosto, vedi di essere utile, almeno questa volta.»

Sputò acida e sprezzante la donna, lanciandogli un'occhiata di fuoco ed uscendo dalla tenda. Nessuno si stupì del suo comportamento, ne osò contraddirla: era giovane e da poco arruolata, ma con una grandissima capacità di scomposizione. Le sue formule le permettevano di trasmutare il metallo in ottime armi ma, soprattutto, aveva il pallino delle esplosioni. Sael non disse nulla quando uscì dalla tenda, ma almeno rispose ai colleghi con un cenno verso il campo di battaglia quando quelli gli chiesero che aveva intenzione di fare.

«Veniamo con te, Sael.»

«No, Blaze, non occorre. Tenete d'occhio quella nuova, però. Prima che faccia qualcosa di cui si penta.»

Neanche a dirlo che si udirono gli spari.

🌙🌙🌙🌙🌙

Sael si nascose nuovamente dietro al muro, stringendosi la mano sulla spalla sinistra. Non sapeva se per fortuna o sfortuna, ma il proiettile lo aveva oltrepassato e per quanto sangue perdesse sapeva che la metà del sangue avrebbe fatto più male. Il problema era non riuscire ad alzare il braccio, e ciò significava niente Alchimia. Imprecò ad alta voce e Velvet, dall'altra parte della via disseminata di spari, lo guardò quasi con compassione. Quasi.

 «Sto bene!»

Le urlò Sael, e questa fece una smorfia, come a dire "chi te l'ha chiesto." Un urlo in una lingua sconosciuta li fece entrambi sobbalzare. Sael, visibilmente preoccupato, si schiacciò contro il muro, mentre alcune ombre si avvicinavano. Velvet distolse lo sguardo poco dopo e facendo scattare lo sguardo attorno a lei infilò entrambe le mani in una cassa e trasmutò qualcosa. Poi gli lanciò uno sguardo in modo determinato e lanciò un fiammifero nella cassa:

«CORRI, VELOCE!»

Urlò la donna, lanciandosi alla parte opposta, proprio mentre la cassa esplodeva con un boato. Sael ebbe appena il tempo di voltarsi che il fumo, le fiamme e le urla invasero il suo campo olfattivo, uditivo e visivo, costringendolo a a correre alla ceca, annaspando alla ricerca di aria quasi inesistente. In pochi secondi si ritrovò trascinato da qualcuno e immediatamente cercò di prendere la pistola che aveva nel taschino con il braccio libero, ma il dolore alla spalla lo fece quasi gridare. La donna che lo stava trascinando a fatica disse qualcosa che Sael non capì, forse perchè il fumo gli stava oscurando le idee. Sentì gli occhi socchiudersi nel buio, nonostante le gambe che continuavano a camminare a passo lento seguendo quella sconosciuta. Finchè la donna, forse a causa di troppo peso, finì per terra, trascinadolo con sè.

🌙🌙🌙🌙🌙

«E' un'Alchimista di Stato! Per quanto ne sappiamo potrebbe essere stato lui ad aver causato l'incendio!»

«Nathan, adesso calmati! Se ti sta così antipatico allora-»

«Antipatico? Pensi che sia questo che penso di lui?»

Nathan lasciò cadere la testa all'indietro e si voltò verso Destra, che fino a quel momento non aveva aperto bocca.

«Hai sentito? Antipatico! Mark, io lo odio, okay?»

Mark si passò una mano sul viso nascondendo gli occhi cremisi e guardando verso Destra con uno strano sorriso triste. Ma Destra non ricambiò, troppo arrabbiato. In prima persona con sè stesso, per aver portato lì un nemico e poi con Mark, che voleva lasciarlo in vita.

«E' stato un errore portarlo qui.»

Affermò Destra, dopo interminabili secondi di silenzio. Nathan alzò le braccia con un'espressione a dir poco sconvolta ed adirata:

«Un errore? Solo un errore? Destra, quello che è successo ti ha sfondato il cervello?»

«Nathan, adesso calmati...»

Mark si alzò e mettendogli una mano sulla spalla e cercando di calmarlo, ma Nathan si divincolò, il suo viso si stava colorando di rosso, quasi dello stesso colore dei suoi occhi.

«E' morta, Mark, lo capisci?»

Gli urlò contro, e Destra non potè far altro che voltare lo sguardo verso l'Alchimista svenuto al suo fianco. Provava un certo ribrezzo a stargli così vicino, ma gli dava anche una certa sicurezza. Forse per la pistola che gli aveva tolto dal fodero. Strinse gli occhi, furioso: per quanto ne sapeva, poteva essere stato lui a causare l'esplosione.

«E' un uomo come tutti noi, Nathan! Non è stato lui a causare la guerra, non credi? Perché dovrebbe pagare lui solo perché difendeva la sua patria? In quanti dovrebbero morire solo con questa scusa?»

«Ha ucciso mia sorella. Lei, l'unica che credeva fosse tutto un errore. Questa guerra, questo odio reciproco.»

 Nathan stava dando nuovamente di matto, e questa volta neppure Mark riuscì a calmarlo. Il blu si avvicinò a Destra con passo feroce e gli sfilò la pistola di mano, puntandola verso l'uomo addormentato:

«Nathan, fermati!»

«Ora anche tu, Destra? Lo difendi anche tu?»

La mano di Nathan tremava fin troppo, ma il suo sguardo era serio e deciso nonostante le lacrime. Destra si lanciò verso la pistola e cercò di riprendersela, ma Nathan non glielo permise e l'altro si vide costretto a spiegargli tutto:

«Jade lo stava portando in salvo! Davvero vuoi rendere vani i suoi ultimi sforzi?»

Nathan allentò la presa sulla pistola, ma Destra non riusciva ancora a levargliela di mano. Fino a che non abbassò la canna, lasciando che le ultime gocce salate si prosciugassero sul suo viso. Poi lasciò andare la pistola e dopo un ultima occhiata di disgusto all'uomo uscì dalla stanza senza voltarsi indietro. Mark si  passò una mano sulla fronte e lo ringraziò, poi uscì a sua volta e Destra rimase solo con quell'uomo. Lo odiava ancora, ma Mark aveva ragione. Era un essere umano ed aveva diritto ad una possibilità. Guardandolo bene, notò che oltre alla ferita medicata alla spalla ne aveva una sulla fronte ed una sul labbro. Non era un medico, ma un po' di sangue sarebbe riuscito a pulirlo, no?

«Cosa... dove sono? Ma che, un Ishvalianio? Vuoi uccidermi? Che ci faccio qui?»

Destra maledisse quella sua pessima opinione di lascialo in vita in quei secondi esatti, ma di lì a poco imparò che non era un uomo così spregevole. Non aveva ideali sbagliati ma solo mal posizionati. E Destra avrebbe imparato a volergli bene, e anche di più.(⚠Sta diventando molto lunga ma mi piace tipo tantissimo. Volete un continuo più dettagliato? Allora non leggete la frase che segue e rispondete con un si o con un no ;)⚠)Se avesse saputo quanto avrebbe sofferto alla sua morte prematura, probabilmente lo avrebbe ucciso quella sera stessa.  















Siete contete che non sono morta e che non ho dimenticato questa raccolta? Eh eh, lo so che vi sono mancata.

...vero?

Chi tace acconsente, ma ora siamo seri.

Sono personalmente molto contenta di essere riuscita a scrivere qualcosa e questo grazie a quelle che hanno cercato di aiutarmi vi intagram, direct e commenti.

Grazie al cielo ci siete voi, ora ho tipo quattro tracce bellissime per le shot.

ma vi ringrazierò meglio al capitolo a voi dedicato.

Un bacio!

\\Personaggio preferito?

\\Ship?

Gli amori miei sono Roy, Ed ed Envy, ma c'è il problema che shippo si Edvy che Edwin. Già... Gn.

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