¹Accademia Del Bene e Del Male
Come ho detto in passato, ambientare una coppia omosessuale in un universo in cui i ragazzi sono divisi in buoni e cattivi e maschi e femmine è un po' impossibile. Perciò, ho mantenuto sostanzialmente il rapporto tra Sophie e Aghata, ma ho dovuto cambiare quasi tutto il resto. Mi dispiace per i fan.
Bangaze
Il fatto che il loro rapporto fosse nato da una punizione non dava ormai nessun fastidio a Bryce. Da quando, quasi due anni prima, i genitori di Claude lo avevano obbligato a portare un dono alla madre di Bryce come benvenuto nella città, Bryce aveva trovato un senso alle giornate grige e vuote che trascorreva a Raimon. Viveva di fianco al cimitero, e il fatto che fosse bianco cadaverico e si cambiasse poco i vestiti (non poteva permettersi altro, e sua madre lavorava fin troppi di suo) aveva sparso la voce che fosse lui stesso un morto e che vivesse dentro una bara, con una lapide in cui vi era inciso il nome di quando era vivo. A Bryce non dava fastidio, odiava quando qualcuno gli rivolgeva la parola ed era felice che tutti avesse troppa paura di lui per farlo. Infatti, quando Claude si era presentato alla sua porta con un dolce fatto in casa, Bryce aveva rifiutato di aprirgli. Poi sua madre aveva accolto il loro vicino, e Bryce era stato costretto (se voleva che il suo gatto, Camper, non rimanesse fuori tutta la notte) a passare un po' di tempo con lui. Ben presto, Bryce si rese conto che Claude era il suo completo opposto: gli piaceva parlare con la gente, adorava essere al centro dell'attenzione ed era costantemente allegro. Inutile negarlo, Bryce lo trovava insopportabile, all'inizio.
Ciò che gli fece cambiare idea fu il modo in cui, nonostante Bryce lo insultasse, ignorasse o si allontanasse, Claude riuscisse in qualche modo a sorridere, a stare al suo fianco e a seguirlo per non lasciarlo solo.
In poco più di due mesi, Claude prese l'abitudine di suonare al suo campanello appena sorto il sole e, mentre sua madre apriva il negozio, Bryce usciva con il rosso e passavano la giornata insieme, da soli, in giro per il villaggio.
La cosa che divertiva di più Claude, ed come tutti i passanti fuggissero a gambe levate quando Bryce gli passava davanti:
-Se ti conoscessero come ti conosco io, non vorrebbero mai allontanarsi!-
Disse un giorno Claude, mentre entrambi se ne stavano seduti sotto alla quercia del cimitero, l'uno seduto all'ombra, rannicchiato contro il tronco, e l'altro steso al sole, con un sorriso a trentadue denti e lo sguardo fisso sul cielo. Bryce gli lanciò un'occhiata e mormorò, sprezzante:
-Neanche tu mi conosci, Claude.-
-Sì, invece!-
Protestò il rosso, alzandosi di scatto. Improvvisamente il suo sorriso si tramutò in una smorfia offesa, e Bryce se ne stupì: non era la prima volta che Bryce gli rispondeva così, e non capiva come mai se la fosse presa tanto, ma Claude neanche gli permise di fare domande, perché prese immediatamente a giustificarsi:
-So che preferisci il silenzio assoluto alle persone. So che il tuo colore preferito è il rosso anche se fingi che sia il nero. So che adori il profumo dei fiori, ma solo quelli del cimitero perché sanno di "rimpianto vero che non può essere espresso in vita". So che piuttosto che stare un minuto sotto il sole ad abbronzarti ti mangeresti un braccio. So che non sopporti il 100% delle persone di questo villaggio perché tutti ti odiano e ti scherniscono. E tu credi che io non ti conosca abbastanza?-
Per la prima volta in tutta la sua vita, Bryce non trovò nessun commento tagliente da dirgli. Era rimasto sbalordito da come Claude avesse snocciolato tutte quelle frasi spaventosamente vere e sentì le guance andare a fuoco e gli occhi riempirsi di lacrime. Voltandosi di scatto, rise istericamente e Claude perse la sua espressione offesa:
-E ora che ti prende?-
-Ora lo vedi che non mi conosci?-
Domandò Bryce, che nel frattempo si era asciugato le lacrime senza destare sospetto. Quando si voltò, si ritrovò il viso di Claude a pochi centimetri dal viso, ma non perse la sua compostezza e sorrise:
-Hai detto che odio il cento percento delle persone di questo villaggio, ma hai torto. Odio solo il 99%, non potrei mai odiare te.-
Claude fece un leggero sorriso e appoggiandogli una mano sulla spalla gli diede una spinta:
-Mi hai fatto preoccupare, Ghiacciolo!-
Bryce fece un saltò indietro dopo la leggera spinta ed improvvisamente la sua espressione si fece curiosa:
-Ghiacciolo?-
-Si, è un soprannome. Ne hai mai sentito parlare?-
-Certo che ne ho sentito parlare!-
-Bene, allora tocca a te darmene uno.-
Esclamò Claude, osservando il cielo ed alzandosi in piedi: era ora di tornare a casa. Tese una mano verso Bryce e, stranamente, il Ghiacciolo non esitò ad afferrarla:
-Come preferisci, Tulipano.-
-È una fiamma!-
Mi piace questo Fandom? Troppo.
Mi piace questa ship? Assolutamente.
Mi piace questa Shot? Sni, ma vi dovrete accontentare, temo.
A presto, spero, con una nuova Mayumi🌈
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