Capitolo 8- (S)cotta
Ezra's POV
Steve mi passò la palla ed io la colpii di testa. Logan stava provando a dribblare Jude, sempre senza successo.
-Arriva di nuovo!-
Io diedi uno sguardo alla panchina e vedere solo Myrna e l'allenatrice mi fece tristezza.
-Ezra!-
-Eh? AH!-
La palla mi colpì in faccia e caddi a terra di schiena.
-Ezra! Tutto a posto?-
Mi chiese Steve, prendendo il pallone.
-Ahi... Sì, scusa. Mi sono distratto...-
Mi spolverai la maglia e mi misi seduto.
-Ehi, tutto bene? Sono passati due giorni dalla partita con la Elm e sembri piuttosto distratto. Non è da te.-
-Scusa, è che... So di essere stato io a dire a Sabrina che poteva lasciare la squadra, eppure...-
Avevo raccontato cos'era successo nel viaggio di ritorno in autobus, dopo che Myrna aveva insistito tanto per saperlo. Steve mi squadrò.
-Eppure cosa?-
-Agh! Mi manca, ok? È senza dubbio una manager eccellente e poi... Avere solo Myrna come aiutante mi mette ansia...-
-Come biasimarti.-
Concluse Steve guardando la panchina. Io sospirai, sconsolato.
-Ascolta... Il fatto che abbia lasciato la squadra non vuole mica dire che non la rivedrai mai più. Sta in 2^A, no? Valla a trovare.-
-Ma certo. Hai ragione Steve! Perché non ci ho pensato subito? GRAZIE MILLE!-
E mi diressi verso l'istituto.
-FERMO, EZRA, NON ORA! L'ALLENAMEN... e se n'è andato.-
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Jude's POV
Logan si muoveva in modo molto strano. Poggiava sempre il piede dove si sarebbe mosso. Dopo avergli di nuovo rubato la palla chiesi:
-Come mai Jonas ti conosceva?-
Mi sembrò impreparato alla domanda.
-Io... Andavo alla Zeus e... Eravamo compagni di classe. Ma nulla più.-
Mi volsi per guardarlo. Stava guardando tutto tranne i miei occhi, o almeno, occhiali.
-Ma davvero? Da quanto ne so, però, tuo fratello va alla Raimon.-
-Eh già... Non ti sfugge nulla. Dai, riprendiamo.-
-Perché anche lui non va alla Zeus?-
-Diciamo che... La Raimon è un istituto fatto su misura per lui. Ma basta parlare di me, continuiamo l'allenamento!-
"Lo sospettavo. È andato nel pallone. Ancora non gli chiederò nulla sul perché stia mentendo. Qualcosa mi dice che non è ancora il momento..."
-Subito.-
E ripresi a dribblarlo.
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Erik's POV
-Tua!-
Eve e Liz andarono insieme a prenderla e poco mancò che la prima inciampasse sulla seconda.
-Scusa, non intendevo...-
-Attenta a dove metti i piedi.-
-Voi due! Chiamatela!-
Urlò Nathan. Dan provò a prendere la palla a Max.
-Tua, Frederik.-
Il passaggio andò a vuoto.
-Beh? Frederik?-
-Guarda meglio, salame, stavo tre metri avanti a marcare Bobby! Ci sei o ci fai?-
-Scusa, mi dispiace...-
Axel tirò in porta e Dan provò a bloccarla, andando addosso a me.
-Attento, Dan!-
-Scusa... Non ti avevo visto.-
Io e Nathan andammo da Mark.
-Oggi siamo davvero un disastro...-
-Lo eravamo anche ieri. Sembra che nessuno riesca coordinarsi bene.-
-Volete sapere di cosa è colpa? Manca la fiducia!-
Ci voltammo verso Mark, confusi.
-La fiducia?-
-Ma certo, Erik! Io, te, Nathan e gli altri ci conosciamo da una vita!-
-Tre anni non sono una vita...-
Feci per dare un colpetto a Max, ma poi vidi che si stava allontanando.
-Mentre con Eve e Dan... Ci conosciamo solo da quest'anno.-
-Che cosa possiamo fare per aumentare il rapporto di fiducia?-
-Oh! Oh! Lo so io!-
Fece Eve.
-Perché non facciamo le prove di fiducia?-
-Chiedo scusa?-
-Sai? Quando ti butti all'indietro fidandoti del fatto che qualcuno ti sorregga? Oh, ho sempre voluto farlo!-
Buttò i suoi capelli all'indietro.
-Vai, Liz, sorreggimi!-
E si buttò all'indietro mentre la ragazza col cappuccio la fissava inespressiva.
-Ahio... Liz... Dovevi prendermi al volo, lo sai, vero?-
Liz la ignorò e tornò sul campo a palleggiare.
-Sono d'accordo con Liz. Questa è una grandissima perdita di tempo.-
Ed anche Frederik si allontanò. Io aiutai Eve ad alzarsi.
-Ma che fai? Sei pazza? E poi farlo con Liz...-
-Perché?-
-Perché... Lascia stare...-
-Allora facciamolo con qualcun altro! Sorreggetemi!-
Io andai nel panico e feci in tempo a prenderla prima che cadesse.
-Ah! Grande, Erik! Grazie mille!-
Io sospirai.
-Non che non mi piaccia, ma dobbiamo trovare un modo che stia bene anche a Frederik e Liz...-
-Sono d'accordo con Nathan. Penserò ad una strategia!-
Disse Mark. Non so perché, ma quella frase mi fece un po' paura.
.
Max's POV
-Che vuoi? Non ti stavi allenando con Ezra?-
-Se n'è andato.-
-Se n'è cosa?-
-Sì, andato. Ma piuttosto...-
Guardò dietro di me con un'espressione corrucciata. Io mi girai e vidi Eve che parlava con Nathan, sorridente.
-Perché sorride così tanto?-
-Ancora con questa storia? Certo che sei proprio fissato! Se ci tieni tanto, chiediglielo...-
-Nasconde qualcosa... Vabbè, non è per questo che ti ho chiamato! Non riesco a non pensare all'ultima partita.-
-Ah sì?-
-So che l'allenatrice l'ha fatto per vincere e Liz è stata davvero brava, ma... Il fatto che ci abbia messo in panchina mi ha dato da riflettere.-
Io guardai il mio amico: teneva un pallone in mano e lo fissava, come perso nei suoi pensieri.
-È indubbio che Mark e gli altri siano molto più bravi di noi... Per questo voglio allenarmi e migliorare per arrivare al loro livello. E tu? Sei con me?-
Io sorrisi.
-Sicuro! Puoi contarci!-
Ci battemmo il cinque e cominciammo a fare passaggi correndo verso il lato opposto del campo.
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Ezra's POV
Arrivai di corsa fino alla 2^A ed entrai sbattendo la porta, poi fermandomi a riprendere fiato. Un ragazzo con i capelli grigi mi fissò, perplesso, mentre l'eco di alcuni strumenti si perdeva nell'etere.
-E tu chi diavolo sei?-
-Salve... Questa è la 2^A, vero?-
-Sì. E?-
-C'è... Puff... Sabrina Tortoise? Sono del club di calcio... E le devo parlare...-
Il ragazzo con i capelli grigi si appoggiò al suo leggio e mi squadrò, seccato.
-Tu non sei un ragazzo molto sveglio, non è così?-
-Come?-
Chiesi con un filo di voce.
-Le lezioni sono terminate e questa è l'aula di musica. Tutti quelli della 2^A saranno tornati a casa...-
-Oh... Eheheh... Sono scemo. Non ci avevo pensato.-
-Però nella nostra orchestra c'è qualcuno di 2^A.-
-Ma davvero?-
Gli saltai addosso.
-E chi?-
Mi spinse e tossicchiò.
-Io! Che vuoi, primino?-
-Sai dove abita Sabrina?-
-No.-
-Le puoi dare questo messaggio?-
-Non vedo perché no...-
-Spero che insegui i suoi sogni! E che presto... Ci rincontreremo.-
Feci un piccolo inchino.
-Grazie mille.-
-Figurati. Ora esci: dobbiamo provare.-
Ed uscii, felice.
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Steve's POV
Durante le lezioni, mi toccava non solo ascoltare il professore, ma anche sorbirmi le vampate di Eve, che, continuando a sorridere, diceva:
-Chissà che dovremo affrontare la prossima volta..-
Mi guardai alla destra: almeno Liz era silenziosa, coperta dal suo cappuccio della mantellina anche in classe. Mi morsi le labbra e cominciai a formulare una frase nella mia mente.
-Vorrei che fosse già la prossima settima...-
-Me la levi una curiosità?-
La interruppi e lei sembrò prenderla abbastanza bene.
-Come fai a stare sempre a sorridere? Sei peggio di Mark. Perché lo fai? È irritante...-
Distolsi gli occhi dalla mia interlocutrice e sospirai, sentendomi un po' in colpa.
"Mi sento una persona orribile, ma qualcuno doveva pur dirglielo..."
-Vedi.-
Questo suo tono improvvisamente meno arzillo mi fece girare verso di lei e notai che aveva un'espressione alquanto più seria di prima, quasi spaventosa.
-Se le persone intorno a te ti vedono sorridere, anche loro diventano di buonumore. E se sorridi, stai meglio con te stesso, come se il mondo ti sorridesse a sua volta.-
Riprese la sua espressione pacata e sorridente e proseguì:
-Quindi mi sono ripromessa di sorridere sempre, anche quando le cose non vanno bene!-
Poi si volse verso di me.
-E poi... Non trovi che sia bello far sorridere le persone a cui tieni?-
La sua espressione gaia ed il suo sorriso ebbero all'improvviso un'accezione completamente diversa e, stranamente, sentii il cuore martellarmi nel petto mentre mi diceva ciò. Distolsi lo sguardo da lei, per riflesso.
-Cioè... Sì, immagino di sì.-
-Tu invece me la puoi fare una promessa?-
Tornai a guardarla, ora sentendomi le guance in fiamme. Che sensazione strana...
-Io?-
-Sì. Ti vedo sempre così serio... Potresti provare a sorridere un po' di più?-
Senza aspettare la mia risposta definitiva, mi porse la mano e guardò dritto negli occhi.
-Me lo prometti?-
Gliela strinsi, sorridendo di rimando anche se incertamente.
-C... Certo.-
Lei tornò a seguire la lezione assorta, mentre io mi guardai la mano che mi aveva stretto come inebetito. Quasi per istinto, presi il libro di geografia e lo tirai su, per coprirmi il volto che sentivo scaldarsi inesorabilmente, mentre il cuore non accennava a rallentare.
"Che mi prende? Perché la faccia scotta? Possibile che io... Mi sia innamorato?"
.
-Quella dannata di storia... Mica sapevo che mi avrebbe interrogato oggi. Ho preso un mezzo sette...-
Io camminavo accanto a Max. Stavamo tornando a casa insieme come sempre, ma io avevo tutt'altro per la testa.
-Ehi, amico. Sei piuttosto silenzioso. Stai bene?-
-Max. Tu perché sorridi spesso?-
Lui sembrò stupito dalla domanda.
-Che razza di domanda è? Perché sono un ottimista.-
-Ma lo fai anche per rendere felici gli altri?-
Lui ci pensò su, occhi al cielo.
-Beh, immagino che quando sorridi, anche gli altri si mettono di buonumore.-
-Mh.-
-Steve, cos'hai? Perché mi fai queste domande?-
-Niente. Ero solo curioso.-
Replicai, con gli occhi incollati al terreno. Non volevo ancora dirlo a nessuno, ma era probabile che Max mi avrebbe scoperto. Anzi, forse ero rosso in viso mentre gli facevo quella domanda.
.
Jude's POV
-Ragazzi: ho finalmente trovato un modo di aumentare la nostra fiducia!-
Mark mi avevo seguito il giorno prima e ci eravamo fermati a casa mia. L'ho aiutato a fare i compiti e poi mi ha fatto una proposta che mi pareva ottima ed avevo accettato. Poi avevamo chiamato anche Axel, ovviamente.
-Noi faremo...-
-Capitano!-
Si volsero tutti verso la voce che sembrava quella di...
-Sabrina!-
Esclamò Ezra, contento. Sembrava diversa, e mi accorsi dopo che si era tagliata i capelli, quelle specie di basette.
-Che ci fai qui?-
-Ho deciso di restare! Voglio accompagnarvi nelle vostre partite! Mi sono imposta con mio padre e sono riuscita a tagliarmi i capelli, vi piaccio?-
Chiese lei facendo una piroetta.
-Stai una meraviglia!-
Disse Ezra. La ragazza arrossì. L'allenatrice disse:
-Sono contenta che tu ci abbia ripensato.-
-SABRI!-
Myrna la raggiunse e l'abbracciò.
-Mi sei mancata...-
Si accorse che la stavamo guardando ed urlò, rossa:
-SE LO DITE A QUALCUNO, VI FRIGGO!-
-Non ti preoccupare!-
Disse Bobby.
-Capitano: stavi dicendo?-
Chiese Dan.
-Ah, sì: questo week-end, facciamo un ritiro!-
-Un ritiro?!-
-Qui a scuola?-
-No. Dormiremo tutti a casa di Jude!-
-Come? Tutti noi?-
-Non vi preoccupate: c'è spazio a sufficienza anche per l'allenatrice...-
Risposi con un sorriso.
-Ma che storia è questa?-
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Dan's POV
-Lunedì c'è la seconda partita e tutto quello a cui riuscite a pensare è un pigiama party?-
Nathan si trattenne a stento dal picchiare Frederik, ma l'allenatrice salvò la situazione:
-A mio avviso, è un'idea grandiosa! Shearer, ti andrebbe cortesemente di andare a dare a Donovan la buona notizia?-
Bobby assunse un'espressione stralunata e tossicchiò, prima di spingermi in avanti.
-Ci andrà Dan. Mi pare di averlo sentito insistere...-
-Come? Ma io non...-
-Fantastico, Schneider! Voialtri, ad allenarvi.-
Fece Knight con un tono un po' più duro. Liz e Frederik avevano l'aria di chi aveva ingoiato un riccio: si capiva che avevano zero intenzione di venire.
-Bobby!-
-Scusami, Dan. Ma è la terza volta che mi ci manda ed il signor Donovan mi fa saltare i nervi! Tu sei più paziente di me... Fammi questo favore.-
E mi fissò, con le mani unite.
-Ugh... Va bene.-
-Grazie, amico! Ti prometto che ti ripagherò.-
-Non ce n'è bisogno...-
Mi fece l'ok prima di andare a correre per il riscaldamento. Era la prima volta che entravo nell'ufficio del signor Donovan e mi sembrava tutto ordinato.
-Schneider! Salve!-
-Salve.-
-Gli allenamenti come vanno? Ho sentito che avete vinto! Bravissimi!-
-Grazie. Mi manda Knight e...-
-Ah sì. È in gamba, eh?-
-Molto. In ogni caso, l'allenatrice voleva dirle di questo raduno questo weekend e...-
-Frena un attimo, Schneider.-
Disse lui facendo cadere sul tavolo un qualcosa che stava lucidando.
-Hai detto "allenatrice"?-
-Certo. L'allenatrice Knight. In ogni caso...-
-No, no, no... Allenatrice?-
Insistette alzandosi e prendendomi per le spalle.
-Ah! Sì! Mi lasci, per cortesia...-
Ora capivo perché Bobby lo trovava irritante. Donovan mi lasciò.
-Qualche problema?-
-L'allenatore che ho chiamato io era James Knight, suo fratello.-
-Sul serio?-
-Sì! Jeanne mi ha detto che suo fratello ci aveva ripensato e quindi...-
-Io non so che dirle, signor Donovan. La signora Knight è sempre stata la nostra allenatrice...-
Donovan ci pensò su mentre io mi guardavo intorno, nervosamente.
-Schneider. Voglio affidarti un compito.-
-Ascolto.-
-Non dire nulla alla squadra per il momento. Se questa Jeanne vi ha fatti vincere, forse è un bene.-
-Un bene cosa?-
-Un bene che non sia venuto James.-
-Perché?-
-Non ci pensare, Schneider.-
Disse Donovan dandomi una pacca e spingendomi verso l'uscita.
-Non ti intromettere per nessun motivo! Ciao!-
E chiuse la porta. Io ci pensai su.
-Qualcosa mi dice che devo impicciarmi!-
Tornai al campo ed invece di raggiungere gli altri, mi fermai vicino alla panchina. L'allenatrice era troppo lontana per sentirmi.
-Myrna, Sabrina. Posso parlarvi?-
-Che diamine vuoi?-
-Myrna. Non essere scortese!-
-Grazie, Sabrina. Mi piace come stai con i capelli.-
Lei arrossì.
-Dici sul serio? Wow... Un'altra persona che mi fa i complimenti...-
Myrna fece una smorfia.
-Parla, ragazzino! Che vuoi?-
-Oh! Voi due conoscete già l'allenatrice, giusto?-
-Certo che sì!-
-Veniva a tutte le nostre partite ed a volte veniva agli allenamenti. L'anno scorso c'è stata poco, però...-
-Come mai?-
-Non ce l'ha voluto dire. Ma che vuoi?-
-Myrna! Basta!-
La ragazza strinse i denti.
-Non arriva dritto al punto! Mi manda in bestia!-
-Dan: dicci cosa vuoi. Per favore!-
Sabrina sottolineò l'ultima frase con maggior enfasi. Non sembrava più la stessa Sabrina di quando il torneo era iniziato.
-Il vostro allenatore si chiamava James!-
Le due si ammutolirono e diedero un rapido sguardo a Jeanne, prima di chiedere sottovoce:
-Come fai a saperlo?-
-L'allenatrice ci aveva detto di tenerlo segreto!-
-Significa che dovremo ucciderti!-
La presi sul serio e saltai all'indietro terrorizzato, ma Sabrina bloccò la sua amica per una spalla.
-Me l'ha detto Donovan. Non sapeva che avessimo una femmina a farci da allenatore.-
-E questo che cosa significa?!-
-AH!-
-Myrna, non intendeva in quel senso!-
Sabrina bloccò di nuovo Myrna che si era alzata ed io mi ero rannicchiato, spaventato.
-Volevo dire che non sapeva dell'allenatrice! Era convinto che Knight fosse questo James!-
-Beh, è un bene che sia venuta lei al posto suo.-
Replicò Myrna sedendosi. Io, invece, mi rialzai.
-Perché dite tutti così?-
-Vedi, Dan... Diciamo che... James era... Un modo carino per dirlo, Myrna?-
-Totalmente negato.-
-Più carino...-
-Non esiste...-
-E quindi non era bravo!-
-Questo non spiega i due trofei in esposizione nel corridoio che porta alla mia classe!-
.
(Qualche giorno addietro)
Io stavo seguendo Nathan e Max verso la classe.
-Spero di venire schierato! Voglio bloccare tutti con il mio Blocco Glassato! A te piace quella tecnica, vero Nathan?-
-Eheh... Certo...-
Fece con una voce incerta.
-Che onore! Il grande Nathan dice che gli piace la mia tecnica!-
E saltellai per la gioia.
-La chiude mai la bocca?-
Chiese Max all'orecchio di Nathan.
-A me piace il suo entusiasmo...-
-Ti idolatra...-
-Questo mi mette un po' più in soggezione.-
-Guardate qui! Anche noi ne avremo uno! Non è così?-
I due si fermarono.
-Aspetta. Sono due trofei del TOM.-
-Ma com'è possibile? L'allenatrice non era pessima? Hanno perso al secondo turno, l'altr'anno.-
-Dan: tu che ne pensi?-
Io ero troppo impegnato a saltellare andando in classe per ascoltarli.
-Santo cielo.-
-Aspettaci, Dan...-
.
(Presente)
-Quelli da dove sono spuntati?-
-Non saprei... Io ero qui solo l'anno scorso e...-
-Due anni fa abbiamo vinto.-
-Eh?!-
Sia io che Sabrina guardammo Myrna, increduli.
-Sì. Abbiamo vinto. Non certo grazie all'allenatore, ma grazie all'allenatrice.-
-Che intendi?-
-Knight mi ha detto di tenerlo segreto, quindi gira a largo, ragazzino!-
Io mi allontanai, troppo spaventato. Raggiunsi i miei compagni con un pensiero che mi offuscava la mente:
"Che intendeva?"
.
Liz' POV
Era venerdì pomeriggio e stava piovendo. Dopo gli allenamenti, mia madre mi sarebbe dovuta venire a prendere, e invece... Rilessi il suo messaggio:
"Tesoro, scusami tanto. Mi hanno trattenuta a lavoro, ma arrivo appena posso! Aspettami fuori da scuola, ok? Bacini! <3"
Strinsi la presa sul telefono, furiosa.
"Dannazione... Mia madre ci metterà tanto ad arrivare e qui sta diluviando."
Strinsi anche i denti.
"È possibile mai che mi vada sempre tutto..."
I miei pensieri vennero interrotti appena smisi di sentire le gocce che picchiettavano sul mio cappuccio. Alzai gli occhi, sorpresa di vedere un ombrello coprirmi.
-Attenta.-
Fece una voce ormai riconoscibile. Eve mi stava coprendo con il suo ombrello e lei si stava prendendo la pioggia in pieno, eppure mi sorrideva.
-Anche con il cappuccio, rischi un malanno.-
Nel prossimo episodio
Il primo raduno di squadra rischia di prendere una brutta piega quando i segreti dell'allenatrice vengono a galla e Liz rifiuta di prendere parte alle attività di gruppo.
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