Capitolo 25- Il segreto di Logan

Jeanne's POV

Il signor Blaze mise giù i suoi fogli e disse:

-Bene, signora Knight. La sua situazione è tornata stabile. Può uscire, ma deve comunque tenersi riguardata.-

-Grazie, dottore. Voglio proprio rivedere i miei ragazzi dopo quella splendida vittoria...-

Dissi sorridendo, mentre mi alzavo e lui toglieva la farfallina.

-In questi giorni, il caldo sta aumentando. Le consiglio di portare sempre con lei dell'acqua fredda o una borsa di ghiaccio.-

-Non mancherò. Arrivederla.-

Ad aspettarmi fuori dall'ospedale c'era mio fratello.

-Avresti anche potuto salutare il signor Blaze...-

-E poi cosa? Prenderci un caffé? Gli ospedali mi deprimono, sorellina, e lo sai.-

-Posso guidare io...-

-No, no...-

Mi disse, muovendo le mani.

-Ti voglio far vedere come sono migliorato. A tutto gas!-

"Aiuto..."

Pensai, sorridendo ed alzando gli occhi al cielo mentre mi sedevo accanto a lui.

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Mark's POV

Presi il pallone al volo e dissi:

-Mandamene un'altra.-

Axel annuì e tirò su la palla per eseguire la sua nuova tecnica, che aveva battezzato...

-Incendio!-

Mi preparai e provai a pararla:

-Guardia aurea!-

Pensai di avercela fatta, ma entrò.

-Due su tre dentro.-

Annunciò Erik, felice.

-Che fai? Scommetti sul fallimento di Mark?-

-Guarda che vi ho sentito!-

Replicai, piccato.

-No, constato solo che il tuo Scudo di fiamme e il tuo Incendio sono tecniche impeccabili!-

Li raggiunsi.

-Sono d'accordo... Dovrò migliorare il mio gioco se vorrò essere alla tua altezza, Axel.-

Lui mi sorrise.

-Ci stupirai, me lo sento.-

Dall'altro lato del campo, Byron dribblò Steve prima di passarla a Max.

-Liz!-

Lei la prese e cercò il passaggio con Jude, ma lo vide che rivolgeva lo sguardo altrove. In quell'attimo di esitazione, vidi Eve approfitarne per soffiarle la palla.

-Te l'ho presa!-

-Torna subito qui! Quel pallone è mio di diritto!-

E prese a rincorrerla, mentre lei l'aveva già passata ad Ezra, che la palleggiava per non farsela soffiare. I passaggi di Eve erano enormemente migliorati e non vedevo l'ora di vedere come sarebbe evoluta ancora.

-Riprendiamo? Scommetto che riesco a fartene dieci di fila.-

-Uuuh... Rilancio di dieci!-

Commentò Bobby.

-Questo lo vedremo!-

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Jude's POV

Mentre stavo correndo, alzai gli occhi per vedere se l'allenatrice stava tornando, ma quel rumore di passi non era lei. Quando vidi chi era, però, esclamai:

-Nathan: occupati tu dell'allenamento per un attimo, io torno subito. Devo solo riposare la caviglia.-

-Ma certo. Non ti sforzare troppo o va a finire che dovremo fare a meno di te anche nella prossima partita.-

Mi disse il difensore, prima di subentrare nel litigio tra Ezra e Liz per togliere loro la palla ed ordinare:

-Adesso basta giochetti! Victoria: torna in posizione. Riprendiamo lo schema di prima.-

Seguii chi ci stava spiando fino ad urlargli:

-Ehi.-

Logan si bloccò. Era di schiena e non ebbi la fortuna di vedere che faccia aveva fatto.

-Ultimamente, passi molto spesso davanti ai nostri allenamenti o sbaglio?-

Lui si volse, con la sua solita faccia inespressiva.

-Sai com'è, andiamo nella stessa scuola... A volte mi capita di passare davanti al campo da calcio.-

-E ti capita anche di spiare le nostre riunioni?-

I suoi occhi guizzarono.

-Non credere che non ti avessi visto prima della partita contro la Frostbite, mentre facevi capolino alla nostra finestra.-

Logan non replicò.

-Da quando sei entrato in squadra, non ho fatto altro che farmi domande sul tuo conto. Sei un ex-giocatore della Zeus che per qualche inspiegabile motivo è calato di rendimento da un giorno all'altro e non ha più toccato un pallone da allora, almeno fino a quest'anno. A te piace giocare a calcio, non hai paura del gioco violento della Manticore e sicuramente non hai problemi con gli altri della squadra. Allora perché hai deciso di abbandonare?-

Lui aspettò prima di rispondere.

-Questi non sono affari tuoi. Non tutti possono avere la tua fortuna...-

Disse, voltandosi di schiena.

-Fortuna di cosa?-

Ignorò quest'ultima domanda e se ne andò a passo lento. Il mio mantello ondulò a destra a causa di una brezza prima che anch'io mi voltassi per tornare dai miei amici. Appena arrivato, notai che nessuno si stava più allenando e si erano tutti assiepati intorno ad una chioma bionda molto familiare.

-Sono contenta di vedere che sta meglio, allenatrice!-

Esclamò Eve, trillante di gioia.

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Axel's POV

-Vi ringrazio. Mi siete mancati tutti... Mi dispiace di avervi tenuta nascosta la verità, avevo paura che Donovan lasciasse la squadra a qualcun altro... Non voglio lasciarvi: siete una squadra fantastica.-

Mark cominciò a lacrimare di commozione.

-Dice davvero, allenatrice?-

-Anche lei ci è mancata.-

Disse Sabrina, mentre Myrna sorrideva e basta. Jude ci raggiunse.

-Sharp.-

-Allenatrice.-

-Come stai con la caviglia?-

Lui diede due bottarelle di punta al terreno.

-Niente di grave, sto benissimo...-

-Menomale.-

Io sorrisi: avevamo finalmente ritrovato l'allenatrice.

-Il nostro avversario è ancora sconosciuto: la partita tra la Bullseye e la Luna Park avrà luogo tra due giorni.-

Erik commentò:

-La Luna Park è la squadra di Osaka ed anche Suzette ne fa parte.-

-Ah sì? E tu come lo sai?-

Lo punzecchiò Bobby, beccandosi una spinta.

-Sarebbe fantastico potersi nuovamente confrontare con Suzette! Spero che vincano loro...-

Disse Victoria, mentre Archer fece una domanda cruciale:

-Ma della Bullseye? Non sappiamo nulla?-

Myrna intervenne:

-Due anni fa, abbiamo giocato contro di loro in finale.-

-Allora sono bravi...-

-Ovviamente...-

Proseguì lei, tirandosi indietro i capelli.

-Jacob e gli altri non hanno avuto problemi a vincere contro di loro.-

Jude incrociò le braccia.

-Anche se fosse, per arrivare in finale devono avere un'ottima tecnica.-

Mark batté le mani.

-È inutile pensarci adesso. Aspetteremo il riscontro della partita per decidere. Intanto proseguiamo l'allenamento!-

-Sì!-

Replicammo prima di tornare in campo mentre la signora Knight si sedeva in panchina.

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Logan's POV

"Non vedo mio fratello dalla partita di ieri. Sono tornato a casa ed ho subito fatto finta di dormire per non parlarci. Mi chiedo come sta..."

Arrivato vicino al campo della Raimon, sentii delle voci:

-Perché ti rifiuti di ammetterlo? Sai che ho ragione!-

-Sta' zitto! Tu non conosci mio fratello!-

Questa era la voce di Wally. Mi fermai, per ascoltare.

-Per favore... Sta tra gli spalti e non partecipa ad un incontro dalla finale? Sai che ho ragione, ma ti rifiuti di ammetterlo!-

-Benjamin: adesso smettila!-

Finalmente mi decisi a fare capolino sul campo. Tale Benjamin con i capelli biondi era stato fermato dal loro capitano Tod, mentre mio fratello lo stava fulminando con lo sguardo. Quando Tod mi vide, toccò la spalla di Wally e mi puntò:

-Guarda: c'è tuo fratello.-

Lui alzò gli occhi e il suo sguardo incrociò il mio: era lo stesso che aveva alla partita, il che mi fece rabbrividire. Senza dire altro, Wally mi raggiunse. Ebbi il tempo di scrutare il volto dei suoi compagni: mi stavano tutti fissando. Cominciammo ad andare verso casa e provai a fare conversazione...

-Allora? Come è andata oggi?-

Mi stava accuratamente evitando con lo sguardo.

-A te? Come fate con le ragazze voi?-

Ridacchiai, inventandomi una storia sul momento:

-Lo sai... Liz si lamenta ancora del tempo che le tocca aspettare ai bagni per cambiarsi.-

Sentii i suoi passi cessare, così anch'io mi fermai.

-Allora è vero?-

-Di che?-

Ma il mio sorriso scomparve appena mi voltai per guardarlo: i suoi occhi erano inumiditi dalle lacrime e sembrava frustrato. Alzò la testa e mi fissò, dicendo solo:

-Mi hai mentito. Non fai più parte della squadra!-

Il mio cuore mancò un battito, mentre tentavo di trovare una frase da dire per scagionarmi, ma ormai anche a me fu evidente che sarebbe stato come arrampicarsi sugli specchi. Rimasi immobile, senza sapere cosa fare.

-Io...-

-È così, vero? Se facessi parte della squadra, sapresti che hanno costruito uno spogliatoio per le ragazze!-

Aspettava una mia risposta, quindi mi decisi a dire la verità.

-È così. Sono uscito dalla squadra dopo la finale contro la Manticore.-

Lui mi fissò prima di stringere i denti mentre le lacrime continuavano a bagnargli il viso.

-Io rifiutavo di credere a quello che ha detto Benjamin... Non sopportavo l'idea che ti chiamasse codardo...-

-Wally, non ho lasciato perché Hershel mi spaventa, ma...-

-Come hai potuto mentirmi?! Hai continuato a far finta di far parte della squadra per tutto questo tempo?-

Io provai a gesticolare per spiegarmi, ma non mi veniva nulla. Fissai il suolo.

-Mi raccontavi le tue giornate... E tutto quello che dicevi erano bugie?!-

-Io... Volevo solo... Che tu non fossi deluso da me...-

Si asciugò le lacrime con la manica e corse via urlando:

-Pensavo di conoscerti!-

-WALLY! DOVE VAI DA SOLO?! È PERICOLOSO!-

Le mie gambe si mossero troppo tardi e lo vidi svoltare l'angolo, scomparendo dalla mia visuale. Presi ad inseguirlo con il cuore che batteva forte nelle mie orecchie.

"Una volta, era tutto più semplice... Quando sono entrato nella squadra della Zeus, la vita per me era perfetta... Mi sentivo felice di far parte della squadra..."

Il pensiero corse a quelle giornate incessanti passate ad allenarsi, gli incoraggiamenti dei miei amici ed anche dei miei genitori, che durante quei Natali mi regalavano sempre tute nuove e attrezzamenti sportivi.

"Ma per ogni persona amata, ce n'è una ignorata."

Il volto deluso e offeso di mio fratello nel vedermi ricevere tutti quei regali, quando lui invece aveva sempre dei calzini o dei quaderni per scuola mi faceva ancora rabbrividire.

"E pensare che all'epoca non capivo, e non sapevo. Ma mio fratello... Mi odiava."

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(Due anni e mezzo prima)

Mi affacciai alla nostra stanza. Era buio dentro e Wally era steso di schiena.

-Fratellino? La cena si raffredda. Vieni?-

Lui mi scrutò.

-Devi indossare per forza la tua divisa?-

Io notai che non mi ero ancora cambiato.

-Oh. No, posso toglierla. Se ti fa comodo.-

Pausa.

-D'accordo.-

Ci sedemmo a tavolo e nostra madre mi chiese:

-Allora, Logan caro? Com'è andato l'allenamento oggi?-

-Benissimo! Sono a tanto così...-

E avvicinai il mio indice ed il mio pollice.

-Dal creare una tecnica micidiale! Jonas ha promesso di aiutarmi dopo la scuola domani!-

-È fantastico, tesoro.-

Commentò nostro padre, mentre mangiava. Io mi girai e notai che mio fratello fissava il suo piatto senza mangiare.

-Fratellino: e a te come è andata?-

Mi guardò e poi cominciò:

-Oggi in classe abbiamo fatto un compito e...-

-Interessante, Wally, ma Logan non ha ancora finito di parlare. Che tipo di tecnica stai cercando di perfezionare?-

-Una... Tecnica di dribbling, ma...-

-Stavo dicendo che era un compito di matematica...-

-Suvvia, Wally, non interrompere tuo fratello mentre parla.-

Non capivo: perché i miei genitori si ostinavano ad insistere? Quando Wally andò a dormire, cercai di parlare con loro, e origliai:

-La pagella di Wally è ancora peggiore dell'anno scorso... Cosa faremo con lui?-

-Non sarà mai all'altezza di Logan. È pure negato a calcio.-

-Come è possibile che uno dei nostri figli è un prodigio e l'altro, beh, non lo è.-

"È impossibile... Perché? Ma è sempre stato così? Come ho fatto a non accorgermene prima?"

Quel weekend, mi allenai con lui, che inciampò sulla palla. Lo aiutai a rialzarsi:

-Va tutto bene?-

-Sì...-

I nostri genitori ci osservavano da lontano.

-Forza, so che puoi riuscire a dribblarmi.-

-Invece no... Non ci riuscirò mai. Sei troppo bravo.-

-Certo che no! Sei... Bravissimo anche tu.-

-E allora perché papà e mamma non vengono mai alla mie partite?-

-Sono... Impegnati, lo sai.-

Si rialzò, sdegnando il mio aiuto.

-Ma alle tue partite vengono sempre.-

E prese a condurre la palla da solo. Fu in quel momento che presi una decisione.

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-Hai preso il palo?!-

Mi disse Jonas.

-Non è da te.-

-Fatti gli affari tuoi.-

-Che...-

Ignorai i richiami di Jonas ed andai semplicemente a riprendere il pallone.

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-Logan, ti dobbiamo parlare.-

Misi giù il mio controller e lasciai mio fratello giocare da solo per un po'.

-Puoi spiegarci perché nel compito di letteratura hai preso un voto così basso?-

Chiese mio padre.

-È il minimo sindacale, no?-

Mia madre si inginocchiò e mi posò le mani sulle spalle.

-Tu devi puntare più in alto, Logan. Vuoi finire come tuo fratello?-

In uno scatto d'ira, scostai le sue mani con irruenza.

-Mi dispiace di aver fatto male il compito, a volte capita! Ho fatto del mio meglio ed è quello che conta!-

Diedi loro le spalle e tornai in camera sbattendo la porta. La schermata di "game over" sullo schermo era l'unica luce che illuminava la stanza.

-Va tutto bene?-

Annuii senza guardarlo e ripresi il controller per giocare.

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Jonas mi raggiunse negli spogliatoi.

-Posso sapere che ti prende? Se avessi segnato nel secondo tempo, avremmo potuto almeno pareggiare.-

Mi strofinai l'asciugamano sui capelli e risposi:

-È stato un mio errore.-

-No, non lo è stato. Stai giocando male di proposito o sbaglio?-

Chiusi il mio armadietto con violenza.

-Tanto ha poca importanza. Ho intenzione di lasciare la squadra.-

-Come sarebbe a dire? Questa squadra è persa senza di te!-

Mi disse lui, quasi disperato.

-Non vi serve il mio contributo. Il capitano sa cosa fa.-

-Il capitano si diplomerà quest'anno, Logan. Ripensaci...-

Io gli passai accanto e me ne andai senza salutare.

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Il viaggio di ritorno fu un disastro.

-Hai giocato malissimo!-

-Stai peggiorando in tutto quello che fai. Non ti vergogni di essere così mediocre?-

Non risposi.

-Abbiamo perso una riunione importante per venire a vederti perdere...-

-Wally gioca questo weekend, tesoro. Forse dovremmo andare a vedere se uno dei nostri figli può vincere una partita...-

E fu così che cominciò: più io sprofondavo nello sfondo, più i miei genitori finalmente si accorgevano di mio fratello. Cominciai a dargli ripetizioni in tutte le materie e ad aiutarlo ad allenarsi a calcio perché migliorasse, e divenne presto la stella della squadra ed uno degli alunni modello, a tal punto che il mio aiuto non gli servì più.

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(Tempo presente)

"Per quanto mi concerneva, avevo deciso che col calcio avevo chiuso. Ma non riuscivo a pensare ad altro... Il giorno in cui fu disputata la finale tra la mia squadra e la Raimon io ero tra gli spalti, e non potei fare a meno di essere colpito dalla bravura di Mark Evans, Jude Sharp, Axel Blaze e tutti i loro compagni. Giocare a calcio mi mancava... Ed è per questo che avevo deciso di entrare nella squadra quando Erik me l'ha proposto. Purtroppo, ogni volta che gioco a pallone, mi viene naturale trattenermi, perché se tornassi a giocare come sapevo, significherebbe che mio fratello..."

In tutto questo, ero finalmente arrivato a casa, e la porta era aperta. Entrai e buttai la borsa sul divano per bussare alla nostra camera.

-Va' via! Non ci voglio parlare con te!-

-Wally, non fare così! Tanto abbiamo la camera in comune, prima o poi dovrai farmi entrare!-

-Sei solo un bugiardo!-

Stava singhiozzando.

-Un bugiardo e un codardo!-

Io fui tentati di bussare di nuovo, ma poi mi sedetti con la schiena premuta sulla porta.

"Un codardo... Ha ragione. Invece di affrontare i problemi di petto io... Non so far altro che farmi odiare da tutti. Anche da quelli della squadra."

Sospirai e trattenni le lacrime, rialzandomi per fare i compiti in salone.

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Max's POV

-Passa passa!-

Byron me la passò, ma venne deviata da Victoria. La palla in aria fu contesa tra Liz ed Axel, prima che il secondo avesse la meglio.

-Avanza, Ezra!-

Il passaggio gli arrivò dritto sui piedi e tirò:

-Spettacolo pirotecnico!-

-Parata suprema!-

Il capitano parò senza problemi.

-Accidenti...-

-Ottima conclusione, Ezra.-

-Però per la prossima partita non basterà...-

Axel chiese:

-A che pensi?-

-Che? Oh. Lascia stare.-

-Tua, Eve.-

Lei si impanicò, ma Steve le stava già dettando il passaggio. Lei gliela passò e la palla era quasi precisa.

-Brava, Eve! Decisamente meglio!-

Si congratulò Victoria. Steve cercò di dribblare Byron, ma lui la prese.

-Ah no! Non mi sfuggi.-

Tornò alla carica, ma Byron era già più avanti.

-Salto temporale!-

Me la passò. Io provai a tirare di testa ed il capitano si buttò per prenderla.

-Bravo, Max! Ottimo tiro!-

Feci l'ok.

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Byron's POV

La palla passò ad Archer e lui la passò a Jude. Naturalmente, lui riuscì a dribblare sia Bobby che Liz, ma Nathan approfittò dell'ultimo dribbling per prenderlo in contropiede e rubargliela, per poi passarla a me. Axel era marcato ed Ezra non era in posizione per tirare. L'unico libero era Steve. Temporeggiai per un po' cercando di dribblare Eve.

"Devo passarla per forza."

La passai alta per Max, che però era marcato da Bobby che prese la palla. Vidi Steve stringere i denti, ma lo ignorai.

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L'allenamento terminò e mentre ci rinfrescavamo con le borracce, sentii qualcuno toccarmi la spalla.

-Mh? Che c'è?-

Max e Jude mi stavano osservando.

-E adesso che ho fatto?-

-Perché non hai dato la palla a Steve prima?-

-Ah. Quello.-

Dissi, asciugandomi il sudore con l'asciugamano.

-Pensavo fosse qualcosa di serio...-

-È serio, Byron!-

-Vedi, il fatto è che Steve ha solo una tecnica di tiro e non è neanche molto forte... Ho pensato che Max avrebbe avuto molte più possibilità di segnare.-

-Ehi! Steve può segnare anche senza usare delle tecniche!-

Mi rivolsi ad Eve:

-E tu che c'entri? Nessuno ti ha interpellata, perché prendi le sue difese?-

Lei balbettò qualcosa e tornò a riprendere i palloni, rossa in viso.

-Max era marcato e Steve era in posizione ottimale: quando imparerai a fidarti dei tuoi compagni?-

-Io mi fido dei miei compagni. A partire da Max, qui. Mi ha davvero sorpreso vedere come è migliorato... Ti avevo sottovalutato, te lo concedo.-

Lui sembrò stranamente lusingato, ma il suo viso mi fece capire che non sapeva se prenderlo come un complimento. Jude proseguì:

-Ascolta, Byron. So che Steve può sembrare un giocatore di seconda mano agli occhi del centrocampista di punta della Corea, ma so anche che se gli dai un'opportunità, anche lui come Max ti potrà sorprendere.-

Io finii l'acqua.

-Che lo facesse. Ma fino ad allora, continuerò a giocare come credo.-

Mi osservarono mentre andavo via. Dopotutto, avevo da fare quel pomeriggio. Proprio mentre stavo arrivando nel luogo di rendez-vous, sentii il mio telefono squillare.

-Pronto? Sorellina, non mi interessa che c'è per cena. Non ti ricordi? No. Di' alla mamma che vado da Jonas e farò tardi! Uh?-

Una figura mi apparve davanti: Steve mi stava osservando, decisamente contrariato.

-Ti posso richiamare?-

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Steve's POV

Spense il telefono e mi fissò dritto negli occhi.

-Spero per te che sia importante...-

-Il tuo appuntamento può aspettare.-

Incrociò le braccia.

-La devi smettere di trattarmi con sufficienza! Anch'io sono un membro della squadra e come tale vorrei che tu mi passassi il pallone!-

-Altrimenti?-

Strinsi i denti.

-Altrimenti? Mi stai prendendo in giro?-

-Cosa farai? Mi darai un pugno come hai fatto con Hershel? Bel destro, tra l'altro, hai vendicato molti della mia squadra...-

Ignorai le sue finte lusinghe e dissi:

-Quello è stato un incidente.-

-A me è sembrato piuttosto doloso...-

-Fatti gli affari tuoi!-

-Dimmi che vuoi in fretta, che devo andare.-

Ringhiai e risposi:

-Voglio che tu la smetta di trattarmi come un giocatore qualunque! Io sono un centrocampista titolare!-

-Come ti pare... Com'è che ti chiamavi?-

-Mi chiamo Steve!-

-Posso leggertelo negli occhi, Steve... Posso leggere il tuo timore.-

Il suo sguardo si era fatto più serio ed abbandonai la mia aria spavalda.

-So esattamente a cosa stai pensando. E lascia che ti dica una cosa; tu sostieni di essere un giocatore fondamentale per la squadra?-

Io esitai prima di annuire, ancora un po' spaventato.

-Dimostramelo.-

Tentennai.

-Se vuoi proprio essere visto come "Steve" e non come un giocatore qualunque, dimostrami che non lo sei.-

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Byron's POV

Detto questo, lo superai e lo vidi seguirmi con la testa e voltarsi verso di me mentre mi allontanavo.

"A questo mondo, solo le persone che eccellono vengono trattate bene dalla società. Quando sono entrato nella nazionale coreana, la prima cosa che il capitano mi ha detto è che avrei dovuto lavorare il triplo degli altri per guadagnarmi il posto di titolare e ci sono riuscito prima della partita contro la Inazuma. Nulla è gratis, e a chi si aspetta rispetto tocca dimostrare di esserne degno."

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Jeanne's POV

-La partita che determinerà i nostri avversari si svolgerà domani ed ho pensato di fare una cosa un po' diversa.-

La squadra era seduta davanti a me.

-Certo, allenatrice.-

-Vorrei proporvi di vedere la partita insieme per studiare entrambe le tecniche degli avversari.-

-Dice davvero?-

Eve squittì contenta.

-GITA DI SQUADRA!-

E cercò il batti pugno di Liz, che arrivò a rilento e flebile, mentre Victoria non se lo fece ripetere due volte.

-Per quanto mi piacerebbe fare una cosa del genere, purtroppo non ho i fondi necessari per potervi portare tutti allo stadio.-

-Aaaw... Che peccato...-

Commentò Ezra.

-Ma per l'occasione ho chiesto a Donovan di prestarci un televisore che metteremo qui in sede per poter visualizzare la partita da qui.-

Replicai, cercando di farmi perdonare.

-Vi sembra un compromesso ammissibile?-

-Scherza? L'allenatrice è lei.-

Mark mi fece l'ok con il pollice.

-Seguiremo sempre i suoi ordini, signorina Knight.-

Io arrossii.

-Ti ringrazio, Evans...-

Myrna mi porse una bottiglia d'acqua ed io bevvi, ringraziando.

-Ci ritroviamo qui dopo le lezioni.-

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Jacob's POV

"Chi potrebbe mai scambiare un manga shounen con un isekai?"

Pensai, mentre lo rimettevo a posto. Sentii un libro cascare e feci per raccoglierlo, ma incrociai degli occhi verdi che non mi faceva piacere rivedere.

-Ops. Sono proprio maldestro.-

-Hershel. Che ci fai qui? Non dovresti stare a lezione?-

-E vedo che tu non ti fai problemi a mancare ai tuoi esami.-

-Al momento sono libero.-

-Mia madre stamane mi ha portato dal dentista. Quindi oggi ho saltato scuola.-

Io annuii disinteressato e cercai comunque di prendere quel libro, che lui tirò su con un piede.

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Hershel's POV

Presi a tenerlo in equilibrio sull'indice tanto per indispettirlo.

-Come mai così teso? Rilassati.-

Lui mi mandò una fulminata con gli occhi e vidi uno dei suoi occhi strizzarsi.

-Vero... Dimenticavo che se c'è alcun tipo di disordine, ti viene un infarto.-

E glielo tirai. Lui lo acchiappò al volo e lo rimise al suo posto.

-Perché sei venuto qui?-

-Sono venuto a dirti che la tua squadra verrà spazzata via.-

Non sembrò per nulla preoccupato dal mio tono.

-Quella ormai è la squadra di Mark Evans e ti posso assicurare che qualsiasi cosa tu possa scatenargli contro, ti batterà. Lui e tutti i suoi amici.-

Strinsi i pugni, indignato da quel trattamento di sufficienza e dal fatto che mi stava ignorando.

-Vedrai... I loro prossimi avversari faranno arrivare al capolinea il loro treno della vittoria. Conosco il loro capitano piuttosto bene...-

Mentre mi allontanavo, sentii Jacob farmi una domanda:

-La partita tra la Luna Park e la Bullseye si svolgerà domani: conosci entrambi i capitani o cosa?-

-Oh no, so già chi vincerà.-

E senza aggiungere altro, me ne andai.

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Nathan's POV

-Byron!-

Lui bloccò il mio passaggio e poi avanzò, provando a dribblare Bobby. Si trovò costretto a passare la palla ad Axel. Lui se la vide soffiare da Jude, che fece velocemente retromarcia per cercare di arrivare alla porta.

-La prendo io!-

Jude saltò la scivolata di Eve, che rimase di sasso, e tirò dritto in porta. Mark corse per prenderla, ma il tiro girò all'ultimo istante.

-Che cosa?-

Liz la colpì di testa per mandarla dentro.

-Brava, Liz.-

-Bel passaggio, Jude.-

Ezra si intromise:

-Non vorresti avere anche tu una tecnica di tiro, Liz? Magari una in combinazione?-

Il libero sembrò prenderlo davvero in considerazione.

-Ma sì, Liz.-

Dissi anch'io.

-Se anche tu potessi tirare con una tecnica micidiale, il nostro reparto offensivo si espanderebbe ulteriormente.-

Anche gli altri della squadra sembravano d'accordo con me.

-Una tecnica di tiro?-

-Se vuoi, ti posso aiutare io a trovarne una.-

Si offrì Ezra. Axel lo guardò, con un'espressione ponderante.

-Ti ringrazio, Ezra, ma credo che aspetterò per una cosa del genere.-

Disse Liz, chiaramente poco convinta.

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Bobby's POV

Ma dal nulla, fu la voce di Steve a intervenire:

-Ezra: potresti aiutare me?-

Ezra lo guardò, sorpreso di sentirlo intervenire.

-Io? Ad insegnare a quello che mi ha fatto da guida?-

Byron lanciò un verso di scherno mentre Steve gli lanciò un'occhiataccia.

-Sì, Ezra. Ho molto da imparare da uno come te.-

Ezra arrossì visibilmente e farfugliò qualcosa sottovoce.

-Traduco io: ha detto sì.-

Disse Axel, scompigliandogli i capelli. Steve sorrise sereno.

-Cominciamo subito allora...-

-Ragazzi! La partita comincia tra mezz'ora.-

Disse Sabrina, mentre raggiungeva la squadra.

-E allora? Abbiamo ancora un sacco di tempo...-

-Questo è vero, ma ora come ora il televisore si trova nell'ufficio di Donovan e l'allenatrice non può fare lo sforzo di portarlo...-

Myrna aggiunse:

-Noi due insieme abbiamo degli spaghetti al posto delle braccia, perciò serve che qualcuno di voi lo vada a prendere.-

Si volsero tutti all'istante verso di me.

-Oh vi prego, non fatemelo fare da solo almeno...-

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Jeanne's POV

BAM! Il tonfo che fece la TV quando si posò sul banco fece quasi tremare gli armadietti, mentre Bobby ed Archer si asciugavano il sudore dalla fronte.

-Vi ringrazio infinitamente, Hawkins e Shearer.-

-Nessun problema! Anzi... In presenza di Archer, il signor Donovan è stato quasi sopportabile...-

Archer disse solo:

-I perditempo mi fanno innervosire.-

-E deve averlo capito anche lui, ma adesso sedetevi, che state davanti allo schermo!-

Disse Mark, sporgendosi dalla sedia per vedere qualcosa. Il calcio d'inizio lo batteva la Luna Park, e l'inquadratura passò dal loro capitano a quella della Bullseye. Hawkins sembrò sussultare, ma poi si sedette e non disse nulla. Calcio d'inizio...

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-E si conclude qui questa partita! È stata dettata fin dall'inizio e il risultato era scontato.-

Furono le ultime parole di Francis Defoe, prima che attaccasse la pubblicità di un pacchetto di patatine. Io guardai la squadra: erano tutti tesi. Erik commentò per primo:

-Suzette ha perso... Quella Bullseye li ha praticamente arati.-

-È stata una partita a senso unico sin da subito... Il capitano della Bullseye ha segnato i quattro goal con una facilità impressionante.-

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Jude's POV

Osservò Axel, visibilmente preoccupato.

-Come fai ad essere così calmo mentre lo dici?!-

Gridò Eve, sotto shock.

-Calmi, ragazzi-

Disse Mark, alzandosi in piedi. I mormorii smisero.

-È vero, sono molto forti, ma non dimenticatevi che c'è tempo prima della partita. Abbiamo visto come giocano e ci basterà fare altre ricerche per poter studiare una strategia!-

-Io li conosco.-

Ci voltammo tutti verso Archer.

-Cosa intendi, Hawkins?-

-Il capitano... E molti membri della squadra. Sono alcune mie vecchie conoscenze.-

-Dove vi siete conosciuti? Se non mi sbaglio, tu hai cominciato a giocare a calcio solo con l'Inazuma.-

Disse Victoria.

-È perché loro facevano parte di una della bande con cui mi sono scontrato quando ero ancora un teppista...-

-Che cosa?!-

Facemmo tutti quasi all'unisono.

-D-Dici sul serio?-

Chiese Ezra, rabbrividendo.

-Sì... E il loro capitano era una delle peggiori.-

-Hai mai perso contro di loro?-

Chiese Liz. Archer scosse la testa, facendo tirare un sospiro di sollievo ad Eve.

-Nonostante ciò, prediligono il gioco violento.-

-Quindi dovremmo vedercela con una squadra al pari della Manticore?-

La domanda di Bobby restò a mezz'aria senza risposta. L'allenatrice batté le mani.

-Allora prendetelo come un test!-

Mark ed Erik si scambiarono un'occhiata.

-Un test?-

-Vi ho visti fare l'impossibile tante volte... So che ne siete capaci. E se vincerete contro la Bullseye, sarete un passo più vicini a battere la Manticore.-

Il discorso sembrò aver rimontato il morale di tutti, perlomeno quello di Axel.

-L'allenatrice ha ragione: torniamo ad allenarci!-

-Sono d'accordo.-

Replicò Nathan.

-Ezra: andiamo insieme a tirare in porta.-

-Certamente!-

-Posso unirmi?-

Chiese Max, seguendo Ezra e Steve. E così riprendemmo gli allenamenti.

.

Hershel's POV

La ragazza guardò la foto in questione, gongolando soddisfatta.

-Questi saranno i vostri prossimi avversari.-

-Grazie per la foto! Lui è così carino...-

Disse, accarezzandola sorridendo come un'ebete.

-Come avrai capito, il pilastro della squadra è il suo capitano. Sarebbero tutti persi senza di lui...-

-Come biasimarli?-

"Devo davvero affidarmi a questa lunatica? Beh... Ha dimostrato di essere degna di fiducia nella partita contro la Luna Park..."

Sembrava davvero ipnotizzata dal ragazzo nella foto. Ringhiai e le schioccai le dita davanti al viso.

-Concentrati! Hai capito cosa voglio che tu faccia?-

-Non hai di che preoccuparti. Hershel, vero?-

Annuii. Mi fissò dritto negli occhi con un sorriso quasi terrificante:

-Anche se significherà dover fargli del male, io ho il mio asso nella manica e nessuno può battere una squadra come la nostra.-










Nel prossimo episodio

Mark si ritrova davanti il capitano del prossimo avversario, chiaramente innamorata di lui. Nel mentre, Byron cerca di conoscere Logan per provare a convincerlo a tornare.

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