Capitolo 22- Un'ondata calda
Byron's POV
Intercettai un passaggio destinato a Nathan ed ignorai i suoi richiami prima di tirare in porta.
-Sei fiero di te stesso? Quel passaggio non era per te.-
-Voglio giocare nella prossima partita e se Mark vede che faccio dei progressi sono certo che mi fará entrare in campo.-
Risposi quasi piccato a Max. Victoria mi rimproverò:
-Ma insomma! Max e Liz non hanno giocato nell'ultima partita, ma li senti che si lamentano?-
-In effetti no... Ci terranno meno di me.-
Max scosse la testa e mi arrivò un pallone in faccia.
-Ahia! Ehi!-
-Scusa... Non ti avevo visto.-
Disse Liz, con un tono tutt'altro che dispiaciuto.
-Andiamo, smettetela. È normale voler giocare...-
Disse Jude, offrendomi il suo aiuto che io disdegnai.
-Adesso tornate ad allenarvi.-
-Agli ordini.-
Rispose Nathan, seguito dagli altri. Io mi girai verso Steve, che stava provando a rubare il pallone ad Axel.
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Sabrina's POV
Quando arrivò la pausa, i ragazzi parevano più stanchi del solito ed anch'io mi accorsi di star sudando.
-Che caldo che fa oggi...-
-Si sta avvicinando l'estate... È normale.-
-Vero. Ciò non toglie che allenarsi è uno stremo totale...-
Commentò Ezra, distrutto. Io gli porsi una borraccia.
-Sete?-
-Grazie, Sab.-
E se la finì in meno di venti secondi. L'allenatrice, paradossalmente, sembrava essere la più stanca di tutti.
-Sta bene, signorina?-
Chiese Axel, che come me doveva essersene accorto. Jeanne si asciugò la fronte con il braccio prima di annuire.
-Ho solo caldo...-
-Buone nuove, squadra della Oaks.-
Come una molla, Bobby scattò e si nascose dietro Archer.
-Oh no... È il signor Donovan...-
-Non sembrate contenti di vedermi... Signora Knight. Ragazzi.-
-Salve, signor Donovan.-
Lo salutò educatamente il capitano. Anche il resto della squadra, ma solo dopo Mark, accennò un salutino.
-Dovete sapere che ultimamente la popolarità della nostra scuola è tornata alle stelle.-
-Tornata, ha detto?-
-Una volta siamo stati campioni. Ma da allora nulla. Ed è stato grazie all'allenatrice.-
Spiegai a Victoria, che non sapeva delle peripezie della squadra di Jacob.
-Per questo siamo riusciti a raccogliere i fondi sufficienti. Venite allo spogliatoio e vi spiegherò.-
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Liz' POV
-Fondi sufficienti? Ma sufficienti per cosa?-
Chiese Nathan. Appena entrammo nello spogliatoio maschile, vedemmo appesi una felpa con i colori della nostra divisa ed un pantalone bianco con una riga rossa al centro.
-Queste sono delle tute ufficiali?-
-Esatto! Siamo riusciti a mettere abbastanza soldi da parte per poterci permettere di rinnovare il design.-
-Alla grande! Finalmente possiamo smettere di indossare la nostra divisa scolastica in trasferta!-
Esultò Erik.
-È molto calda, in effetti...-
Commentarono le due manager.
-Ah. Certo. Anche voi due avrete una nuova divisa.-
-Ora sì che si ragiona.-
Ci provammo la nuova tuta e le due manager andarono in bagno per cambiarsi. Quando tornarono, ci stavamo ancora mettendo addosso le felpe. La mia mi entrava, anche se un pochettino larga, ma la cosa che più mi infastidì fu dovermi togliere la mantellina.
-Mi calza a pennello!-
Commentò il capitano, mentre notai Myrna passare in rassegna i miei amici, squadrandoli un po' stizzita.
-Myrna: che stai facendo?-
Chiese Nathan, pronto probabilmente a difenderla di nuovo.
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Axel's POV
Mentre Erik si infilava la felpa, lei balzò verso Bobby e gli tirò su la cerniera per far sì che fosse totalmente alzata, sotto lo sguardo perplesso di questi e quello francamente stizzito del mago del pallone.
-Mi sto assicurando che non la indossiate in modo scialbo!-
"Aiutò" Eve che stava dannando con la cerniera (e ringraziò sinceramente) e poi mi lanciò un'occhiataccia. Io sono solito tenere le felpe un po' scollate, perché soffro abbastanza il caldo, ma appena mi guardò in quel modo alzai gli occhi al cielo e la tirai tutta su.
-Smettila, Myrna. Ognuno la indossa come vuole. Anzi... Col caldo che fa, sarebbe meglio tenerla larga la felpa, ragazzi.-
Commentò Sabrina, lasciando un bottone libero. Ezra diede una gomitata a Max.
-I suoi occhi stanno sopra.-
-Scusa, amico...-
-Bene! Ora che abbiamo anche delle divise ufficiali, siamo una squadra a tutti gli effetti!-
-Lo eravamo anche prima, Mark...-
Disse Jude, prima di girarsi di scatto verso la finestra. Notai che l'allenatrice era uscita, ansante, con una borraccia. Tutto questo caldo sembrava averle dato alla testa...
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Tod's POV
-Che te ne pare?-
-Sono queste le vostre tute ufficiali?-
Chiesi io mentre Wally saltava intorno a Nathan come una cavalletta.
-Ce le hanno date ieri. Come vanno le cose qui?-
-Tutto bene. Siamo arrivati alle fasi nazionali del Football Frontier. È stato un lavoro di squadra.-
Benjamin mi evitò con lo sguardo mentre lo dicevo, mentre Tim esordì:
-Ed è tutto merito del capitano!-
-Non essere ridicolo, Timmy... È merito di tutta la squadra.-
-Sono contento, Tod. Sembra che tutti i tuoi compagni ti tengano in considerazione.-
Wally ci raggiunse.
-Il capitano è davvero forte! Sa cosa dire sempre al momento giusto! Oh? Ehi, fratellone!-
Mark e Nathan si girarono nello stesso istante verso la collinetta per vedere Logan. Appena vide che c'erano anche loro, impallidì, girò i tacchi e se ne andò.
-Dove vai, Logan? I tuoi co...-
-Lascia stare, Wally. Tod. Sarà il caso che ce ne andiamo.-
-Ma come? Così presto?-
-Ci dispiace Austin... Ma le nostre mamme saranno già preoccupatissime. Andiamo, Mark.-
-Sì. È sempre un piacere incontrarvi, nuova Raimon.-
Il capitano fece un inchino prima di seguire Nathan. Che bugia grossolana... Perché volevano andarsene?
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Archer's POV
-Frostbite. È questo il nome dei nostri prossimi avversari.-
Annunciò Jeanne, spostando i magneti sulla lavagnetta con i nostri numeri.
-Frostbite?-
-Mai sentita prima d'ora.-
Erik guardò verso le manager, ma loro scossero la testa.
-Che vi aspettavate? Sia la Alius che la Mary Times Memorial sono squadre che si sono rivelate da poco e che Jacob non ha mai avuto il piacere di affrontare.-
Commentò Myrna. L'allenatrice si scansò, per permetterci di vedere lo schema alla lavagna. Byron esultò e Steve tirò un sospiro di sollievo.
-Abbiamo cambiato schema? Come mai?-
Chiese Axel.
-Sembra che questa squadra non sia micidiale... Ha superato le fasi regionali vincendo sempre per il rotto della cuffia.-
-Un po' come la Raimon ai suoi inizi.-
-Max!-
Strillarono all'unisono tutti i membri della Raimon.
-Che c'è? È vero.-
-Per questo ritengo che sia inutile tenere troppi uomini in difesa... Ma nonostante ciò, voglio comunque tenere il centrocampo ben piazzato, perché sembra che finora a regalargli le vittorie sia stato il loro capitano. Qualcuno in grado di segnare una moltitudine di goal per riparare agli errori grossolani dei suoi compagni.-
-Ecco spiegato lo schema a doppia M.-
Disse Bobby.
-Precisamente. Come avete visto qui, voglio i numeri 7, 3 e 4 in difesa, 8, 2, 14 e 6 a centrocampo e 9, 10 e 13 in attacco. Hooligans.-
Ezra annuì.
-Nel secondo tempo entrerai al posto di Eagle e Love scalerà a centrocampo, mentre Hawkins lascerà il suo posto a Shearer. Avete delle domande?-
Eve alzò la mano e l'allenatrice la puntò.
-Sì Owlreed?-
-Quello che stiamo cercando di fare è segnare per primi ed ottenere uno scarto tale da permetterci di rilassarci nel secondo tempo?-
Giurai di aver visto Jude e Liz voltarsi verso di lei, anche se ignoravo il perché.
-Ci sei andata vicina... Quello che vogliamo fare è sì ottenere un buono scarto, ma nel secondo tempo rafforzare la parte offensiva per continuare a segnare cercando di non farci superare.-
-Se mi permette, questa è una tattica parecchio rischiosa. Senza contare che i nostri attaccanti si stancheranno nel primo tempo.-
L'allenatrice non parlò per un attimo, ma poi chiese:
-Quindi cosa suggeriresti di fare, Sharp?-
-Il suo modo di pensare è giusto e non oserei mai metterla in discussione, ma se invece alla pausa cambiassimo totalmente schema?-
La signorina Knight fece un passo di lato e mostrò la lavagna a Jude, invitandolo a mostrare il suo ragionamento. Lui si alzò e cominciò velocemente a muovere le calamite sulla lavagna prima di spostarsi anche lui, ma dalla parte opposta rispetto all'allenatrice.
-Vi propongo un 4-3-2-1.-
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Mark's POV
-È uno schema che non abbiamo mai provato prima d'ora...-
Commentai io.
-È per questo che lavoreremo alla sua esecuzione da qui fino alla partita. Che sarà tra...?-
-Cinque giorni.-
Rispose l'allenatrice, decisamente preoccupata.
-È davvero poco tempo...-
Disse Archer.
-Andiamo, ragazzi! In cinque giorni può succedere di tutto! Se ci mettiamo d'impegno e seguiamo le istruzioni dell'allenatrice, sono certo che ci riusciremo!-
Axel, Nathan e Jude furono i primi ad assecondarmi, seguiti a ruota da Eve, Max e Victoria e dopo gli altri. Cercai di uscire per ultimo, ma sentii dietro di me la signora Knight dire a Jude:
-Tu sei sicuro che possiamo farcela, Sharp? Lasciare a Carson tutto il peso dell'attacco nel secondo tempo mi sembra una mossa un po' pericolosa... Se si stancasse troppo e si infortunasse?-
Mi fermai a guardare Jude che inclinò un po' la testa di lato.
-Signorina Knight... Siamo sicuri che lei conosce Max?-
-Certo, però...-
-Ci riusciremo, allenatrice. Ma le prometto che se a due giorni dalla partita lo schema non le sembra stia funzionando, possiamo benissimo tornare alla sua idea.-
Lei deglutì ed annuì, anche se un po' pallida.
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Nathan's POV
-Alla tua destra!-
Seguii le indicazioni di Jude, ma arrivai troppo tardi e Byron riuscì a superarmi, tirando in porta. Mark la parò, ovviamente.
-Mi sono mosso troppo lentamente...-
-Max. Perché non sei scattato in avanti subito?-
Lui arrivò dove stava Byron.
-Scusa... È stato Bobby. Ci siamo scontrati e ci siamo presi una testata.-
-È alto almeno trenta centimetri più di te.-
-E va bene: MI sono beccato una testata! Contenti?-
Rispose risentito a Liz mentre io e Steve ridacchiavamo.
-Steve! Concentrati su quello che stai facendo.-
Lo riprese Axel, superandolo.
-Scusami, Axel, hai ragione...-
Jude sistemò il suo mantello prima di dire:
-Ricominciamo da capo!-
Max aveva difficoltà condurre un'azione senza l'aiuto di Axel, che dal canto suo provava ad imparare quella tecnica che gli aveva permesso di sbaragliare Bryce durante l'ultima partita. Noi cercavamo con tutti noi stessi di abituarci ai repentini cambi da difesa a attacco.
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Jude's POV
Dopo una giornata stremante in cui Archer era quasi inciampato su Liz, Eve e Nathan si ostacolavano involontariamente e Max non era riuscito a tirare in porta neanche una volta, decidemmo di terminare l'allenamento verso il tramonto. Mentre Mark e gli altri si rinfrescavano stremati sotto gli occhi preoccupati dell'allenatrice, mi volsi a guardare l'allenamento speciale di Axel e Steve. Il primo avanzava a grandi falcate con un'onda d'urto arancione davanti al suo corpo, ma entrato in contrasto con Steve, scomparve e perse la palla.
-Vuoi che ci fermiamo qui, Axel?-
Chiese il centrocampista, un po' preoccupato. L'attaccante era poggiato su un ginocchio, sudato e ansante. Dopo ancora un attimo, annuì, e ci raggiunse. Lo spogliatoio si svuotò abbastanza in fretta e presto mi sembrò di essere rimasto solo. Controllavo i messaggi per sapere se dovevo tornare con Robert o a piedi, quando sentii un fruscio. Alzando gli occhi, notai solo una coda rossa che usciva dalla porta.
"Che ci faceva Max ancora qui?"
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Julia's POV
Sedevo al tavolo del salone, colorando con i miei pastelli un disegno che avevo cominciato in classe mentre intonavo un motivetto che avevo in testa da alcuni giorni.
-La la la!-
Intenta nella mia opera, ondeggiavo le gambe sotto il tavolo, alle volte colpendolo. Andai avanti per un altro paio di minuti con la mia canzoncina prima di sentire le chiavi nella toppa. Ascoltai attentamente e riconobbi il rumore di passi, perciò abbandonai il disegno per alzarmi e correre verso il mio fratellone.
-Axel! Sei tornato!-
Lui si tolse le scarpe per infilarsi le ciabatte entrando ed accolse il mio abbraccio, sorridendo.
-Eccoti!-
Mi accarezzò i capelli.
-Caspita: chi ti ha dato il permesso di crescere così in fretta?-
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Axel's POV
-Smettila! Lo dici tutte le sere!-
-Non è colpa mia se cresci di un centimetro tutti i giorni.-
Ribadii mentre poggiavo il borsone e mi tiravo un po' giù la zip della felpa, che mi stava strangolando.
-Stavo disegnando un paesaggio per la maestra! Ti va di vederlo?-
-Con piacere.-
Mi mostrò il disegno fatto con i pastelli e poi cominciò a parlare sorridente della sua giornata.
-E dopo tutto il pomeriggio siamo finalmente riusciti a trovare Hermit. Figurati che era riuscito a scappare dalla gabbietta e si era nascosto nello scivolo! Nessuno sa come ha fatto a risalirci, ma fortunatamente io e Dennis siamo capaci.-
-Dimmi... Non ti sarai stancata troppo spero.-
-Andiamo... Puoi smetterla di preoccuparti. È passato più di un anno ormai, sto benissimo...-
Io le accarezzai i capelli.
-Hai ragione. Mi dispiace.-
-Ma voi invece? Con tutte le volte che sono andata a fare il tifo per la Raimon, non sono mai riuscita a vedere le tue partite di persona...-
Mi disse con un'espressione delusa.
-È vero che le partite coincidono... Ma sappi che loro hanno bisogno del tuo supporto più di noi.-
-Ma uffi! Io voglio fare il tifo per il mio fratellone! Quand'è la vostra prossima partita?-
Io mi tolsi la felpa e presi il pigiama.
-Tra cinque giorni.-
-Ho deciso: invece di andare alla partita della Raimon contro la Cloyster, verrò alla vostra partita contro?-
-La Frostbite.-
Notai che se lo stava appuntando sul diario (scrivendolo male, tra l'altro) come una vera manager e mi scappò un sorriso. La mia sorellina stava crescendo... Dopo tutto quello che aveva passato, non era cambiata di una virgola. E mi chiesi perché mi venne una piccola morsa allo stomaco in quel momento...
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Liz' POV
-E questo che cos'è?-
Chiesi, con la schiena torta davanti ad una seconda strana struttura accanto allo spogliatoio dei maschi.
-Sembri proprio un gattino quando fai così...-
-Zitta, Eve.-
Da dietro la struttura apparve il signor Donovan, facendoci quasi prendere un infarto.
-Signor Donovan: si spieghi.-
-È per quello che ho detto alla squadra di tennis?-
Chiese Myrna.
-Ho chiesto scusa, no?-
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Victoria's POV
-No, non c'entra... E comunque, dopo parliamo del tennis e mi spieghi cos'è successo di nuovo.-
Myrna incrociò le braccia e guardò altrove.
-Mi sono dimenticato di dirvi che con ciò che era rimasto siamo riusciti a costruire uno spogliatoio per voi ragazze!-
Io esultai.
-Finalmente non dovremo più cambiarci nel bagno affollato!-
-È stato un pensiero molto gentile, signor Donovan.-
Disse Sabrina.
-Forza, riproviamo lo schema!-
-Certo.-
L'allenamento riprese e non mi sembrava che stessimo facendo grossi miglioramenti da ieri. Io colpii la palla di testa e andò a finire in faccia ad Erik.
-Cielo! Stai bene?-
Chiesi, andando a controllare. Lui mi fece l'ok, massaggiandosi per un attimo il naso. Nathan tirò e Liz la respinse, mandandola fuori. Ezra la guardò:
-Mi spieghi come facevo a prenderla?-
Un passaggio per Max era troppo alto e Nathan ne approfittò per tirare, mentre Mark parava.
-Ricominciamo, forza.-
-A me serve una pausa...-
Dissi, sudata, mentre anche Ezra era piuttosto provato. Jude ci guardò e sembrò improvvisamente capire che erano due ore che provavano senza sosta.
-Va bene. Facciamo una pausa.-
Eve si buttò schiena a terra.
-Finalmente...-
Mi sedetti accanto a Sabrina e bevvi tutta la borraccia.
-Andiamo, Victoria, quella la dovevamo condividere...-
Si lamentò Eve.
-Scusami... Ero troppo assetata...-
Le manager ci tolsero le borracce vuote dalle mani ed andarono a riempirle di nuovo.
-Mi secca far fare loro avanti e indietro, ma con questo caldo...-
Commentò Bobby. Era vero che si moriva dal caldo ed anche l'allenatrice stava sudando i litri.
-Questo schema è davvero complesso...-
-È solo perché non l'abbiamo mai usato prima d'ora. Siamo già meno impacciati di ieri, mi sembra.-
Cercò di incoraggiarci Mark. Nessuno sembrava davvero convinto, ma annuimmo comunque.
-Ma quei due come fanno?-
Chiese Ezra. Io rivolsi gli occhi verso il campo e vidi Axel che si allenava con Steve. Erano entrambi stremati, eppure continuavano.
-Axel vuole a tutti i costi tirar fuori quella nuova tecnica per la partita contro la Frostbite, e Steve si è offerto gentilmente di aiutarlo.-
Byron li fissava con un'aria pensierosa. Vorrei tanto sapere cosa gli frulla nella testa a quello lì...
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Steve's POV
Gli altri ripresero il loro allenamento mentre noi continuavamo. Dopo altri tre tentativi, Axel era sdraiato pancia all'aria.
-Gli altri hanno fatto una pausa... Perché non ne facciamo una anche noi?-
-Non sono stanco.-
-Axel... Poi dici a tua sorella...-
Lui mi lanciò un'occhiataccia.
-E tu come fai a saperlo?-
-Mentre stavate sull'isola di Liocott, mi occupavo della squadra della Raimon e dell'Inazuma Kids... Tua sorella veniva sempre a fare il tifo con noi anche quando c'eravate voi in TV.-
-E ti ha detto tutto, eh?-
-Non parlava d'altro.-
Lui sospirò.
-L'ultima volta.-
-D'accordo.-
Gli passai la palla e lui mi diede contro. Quell'onda d'urto arancione continuò a precederlo, ma piano piano si trasformò in una fiamma.
"Cosa?"
Mi dribblò con facilità e l'eco della fiamme smorzò col vento, lasciando il nulla.
-È fantastico, Axel! Ce l'hai fatta!-
Lui si fissava le mani prima di dire:
-No. Non era così. Ho sentito qualcosa, ma contro Bryce era tutt'altro... Come un enorme calore che mi percorreva da cima a fondo.-
Io inclinai la testa.
-Allora... Cosa vogliamo fare?-
Lui tirò su la palla e la afferrò con una mano.
-Innanzitutto, una pausa. Fa un caldo bestiale...-
Mentre ci stavamo riposando, Jude ci raggiunse con gli occhi ancora rivolti al campo.
-E tira su le ginocchia mentre corri, Liz!-
-Come sta andando?-
-Potrebbe andare peggio...-
Sentii qualcuno cascare e la voce di Nathan strillare:
-Guardate dove andate!-
Max e Victoria erano a terra.
-Già...-
-Ma a te invece?-
-Manca ancora qualcosa... Ascolta, Steve. Apprezzo il tuo aiuto ma sento che solo dribblando un difensore potrò davvero ritenermi soddisfatto.-
-Certo. Capisco.-
Bevve una sorsata prima di dire:
-Jude: me ne presti uno in cambio di Steve?-
-Sicuro. Vuoi Bobby, Archer o...-
-Voglio Eve.-
Io sobbalzai.
-Eve, hai detto?-
Chiese calmo Jude. Lui annuì.
-Sento che solo allenandomi con una del suo calibro riuscirò a capire come fare...-
Anche io annuii.
-D'accordo allora. Steve: vieni ad allenarti con noi e cerca di non inciampare sul tuo migliore amico.-
-Tenterò...-
Risposi mentre lo seguivo.
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Mark's POV
Finito l'allenamento, prima di cena, decisi di andare ad allenarmi al solito posto vicino alla Steel Tower come non facevo da prima della partita contro la Alius, ma mi accorsi subito di non essere solo.
-Max! Sei tu.-
Lui smise di guardare la città per voltarsi verso di me.
-Ah. Sì. Scusa, me ne vado subito...-
Lo raggiunsi e gli diedi una spintarella amicale.
-Perché tanta fretta? Non mi offendo mica se ci sei anche tu qui. Dimmi... Ma come hai fatto a sapere di questo posto? Da quanto mi ricordo, non ci sei mai venuto o sbaglio?-
-Me l'ha raccontato Jude. Mi ha detto che era il posto in cui venivi per schiarirti le idee e mi ha dato da pensare.-
-Ho capito.-
Restammo in silenzio a contemplare la città colorata di arancio per il tramonto. Lui era completamente appoggiato alla ringhiera di ferro a braccia incrociate mentre io tenevo il pallone sul fianco.
-Sai, Mark? Riconosco che Steve sia una testa calda e che esageri sempre... Ma non posso negare che a volte ha ragione.-
Io rimasi ad ascoltare, perché mi sembrava fosse quello che gli serviva.
-Dire che non mi è dispiaciuto quando sono stato scartato per la nazionale sarebbe una bugia. Già essere stato chiamato era un grande onore e se penso a quanto mi sia impegnato nella partita di selezione, mi resta un bel po' di amaro in bocca. Certo, sono contento di avervi visto vincere, però...-
Non sapevo ancora se intervenire, perciò preferii aspettare.
-Ed ora che mi avete affidato un ruolo così importante... Condurre un'azione tutto da solo è qualcosa che non ho mai fatto prima d'ora. Jude conta su di me e so che anche voialtri lo fate. Ma io vorrei tanto sapere come fate voi campioni ad essere sempre così perfetti...-
Io poggiai la palla a terra e mi appoggiai sulla ringhiera come lui.
-Ti dirò una cosa, Max. Sai cosa faccio quando ho il morale a terra?-
-Vieni qui?-
-Corretto! Ma oltre a quello mi alleno.-
-Ovviamente... Dov'è la novità?-
-Nessuna novità! Ed è proprio questo che conta.-
Lui mi osservò.
-Non... Capisco...-
-Tu hai chiesto come facciamo noi ad essere tanto perfetti e la verità è che non lo siamo! Noi ci alleniamo senza sosta esattamente come te! E...-
Mi fermai a ripensare al sorriso del capitano della Manticore.
-Che c'è, Mark? Qualcosa non va?-
-Niente. È che stavo ripensando a quello che ha detto Hershel. E a dir la verità ci ripenso spesso.-
Strinsi la ringhiera con le mani.
-Alla fine... Il suo ragionamento è sensato.-
-Stai scherzando, spero.-
-Quello che intendo dire è che, come te, si è sentito escluso e posso immaginare che centinaia di altri ragazzi come lui si siano sentiti umiliati nel vedere che la prima squadra di Football Frontier International giapponese era formata da membri della Raimon e giocatori di cui nessuno aveva sentito parlare prima dell'anno prima. Posso capire come si sia sentito e non lo biasimo per quello che prova. Non ti saprei dire se io avrei preso bene un'esclusione anche solo dalla chiamata a far parte della nazionale.-
Max ascoltava tutto probabilmente curioso di sapere dove volessi andare a parare.
-Io capisco Hershel, ma mi fa anche un po' di tristezza.-
-Che intendi dire?-
-La sua invidia gli ha fatto completamente perdere di vista che si gioca innanzitutto per il piacere di farlo. E certo, vincere è bello, ma la cosa non dovrebbe interferire con le amicizie che si stringono in campo anche con gli avversari. Se non avessimo giocato alla nostra maniera, a quest'ora Jude, Byron, Victoria, Bobby ed Erik non sarebbero qui con noi, non pensi anche tu?-
-E non avremmo conosciuto nemmeno... Chi era il vostro numero 9 in nazionale?-
-Shawn!-
-Ah. Vero.-
-Un ragazzo straordinario... Capace di passare da difesa a attacco in un battibaleno. Credo che a velocità è secondo solo a Nathan.-
Mi resi conto di star andando fuori tema e mi apprestai a correggermi:
-Quello che voglio dire è che...-
-Insomma, mi stai dicendo che sono uguale ad Hershel? È questo che vuoi dire?-
Lo guardai: i suoi occhi erano quasi del tutto oscurati dal suo berretto. La sua schiettezza mi lasciava spesso perplesso, ma seppi riprendermi:
-Certo che no. Quello che intendo è che non importa cosa ci succede, sta a noi agire di conseguenza.-
Lui inclinò il capo ed io mi girai per poggiarmi di schiena, provando a spiegare:
-Vedi... Anche se tu sei stato scartato durante le selezioni... Tu come hai reagito? Ti sei allenato e ti sei impegnato al fine di realizzare una nuova tecnica micidiale ed ora eccoti qui! Non ti sei messo a giocare violentemente per puro sprezzo...-
-Sì, invece.-
Sobbalzai e mi corressi, mortificato:
-Ignora quella volta! Guardati ora. Sei migliore di Hershel perché hai deciso di andare avanti. Hai ignorato tutti quelli che ti dicevano che non ce l'avresti fatta e ce l'hai fatta! Le scelte che hai fatto ti rendono una persona migliore, Maxwell. Non dimenticarlo mai.-
Lui nemmeno mi riprese per aver usato il suo nome completo, segno che in quel momento stava davvero ascoltando.
-E ultima cosa. Quando mi sento a terra, io chiedo aiuto ai miei amici.-
-Ma Jude ha detto...-
-Il fatto che tu debba condurre un'azione da solo non significa che non puoi chiedere consiglio ad Axel, Byron o Ezra. Noi ci siamo per te! Anche io ho fatto molte volte l'errore grossolano di voler fare tutto da solo... Ma poi voi mi avete fatto capire che è un comportamento inaccettabile.-
Max guardò di nuovo davanti a sé.
-Io so che ci riuscirai. Jude si fida di te ed anche noi.-
Gli diedi una pacca sulla schiena.
-Perciò provaci!-
Lui mi guardò e sorrise come me.
-Lo farò! Grazie, capitano!-
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Axel's POV
-Oggi è il peggio di tutti...-
Commentò Bobby, seduto e grondante di sudore. Erik aveva con sé un ventilatorino portatile che passava ad Eve, Victoria e Liz a turno.
-Lo so che fa caldo, ragazzi, ma mancano tre giorni alla partita e non possiamo fermarci adesso. Ci andremo piano, ve lo prometto.-
Li rassicurò Jude.
-Eve. Tu ed io ci alleneremo sulla tecnica solo all'inizio. Poi ci uniremo agli altri. Anch'io devo studiare lo schema di Jude.-
Lei annuì, lamentandosi del caldo. Arrivati al campo, presi la palla.
-Sono pronto. E tu?-
Lei si stiracchiò, ancora sudata.
-Sì...-
Avanzai, con l'onda di fiamme davanti. Lei riprese la sua espressione agguerrita e mi prese il pallone senza problemi. Le fiamme smorzarono subito.
-Lo sapevo. Non basta con un difensore...-
Lei tornò a sorridere.
-Che te ne pare?-
-Ho fatto bene a scegliere te e Steve per aiutarmi. Riproviamo.-
Ai lati del campo vidi l'allenatrice piegata sulle sue stesse gambe.
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Sabrina's POV
La signora Jeanne sembrava veramente stanca. Non aveva occhiaie, ma la sua espressione era veramente distrutta.
-Allenatrice... È sicura che vada tutto bene?-
Lei esitò, ma poi annuì boccheggiando:
-È solo il caldo...-
-Dovrebbe andare a rinfrescarsi un attimo. Ci sono le fontanelle accanto allo spogliatoio dei maschi. Sennò ci sono i rubinetti dentro.-
-Credo che opterò per quest'ultima. Grazie, Myrna.-
Appena si allontanò, dissi:
-Siamo sicuri che starà bene?-
-Deve solo sciacquarsi la faccia e vedrai che starà meglio.-
Sarà...
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Max's POV
Raggiunsi Axel mentre si rimetteva in posizione.
-Un'altra volta.-
-Axel. Ti posso chiedere un consiglio?-
Lui mi guardò dritto negli occhi, tirò su il pallone ed annuì.
-Quando attacchi... Come ti muovi solitamente? A sinistra, e fin qui ok, ma...-
-Intendi come dribblo? Bisogna pensare in anticipo in che direzione andare. Eve, stai...-
Lei stava appollaiata sulla sua spalla ed ascoltava tutto.
-Quello lo so bene, ma se mi ritrovo a dover cambiare direzione repentinamente?-
-Ascolta: tu possiedi un ottimo controllo.-
Senza preavviso, mi lanciò la palla e la tenni in equilibrio sulla gamba prima di rimetterla a terra.
-Amico!-
Passò un secondo.
-Oooh... D'accordo... Pensi che dovrei sfruttarlo?-
Lui annuì, sorridendo.
-Ti ringrazio molto, Axel.-
-Chiedi quando vuoi.-
Tornai ad allenarmi, tenendo a mente quello che aveva detto.
-Nathan!-
Bobby fermò la sua corsa appena in tempo e Liz riuscì a passare e rubare in scivolata. Archer la spazzò di testa facendo attenzione a Victoria e Byron tirò. Stavamo tutti migliorando... Jude si volse verso la panchina, ma rimase un po' sorpreso di non vedere l'allenatrice.
-È mia.-
Lo stop di Erik era impreciso e ne approfittai per infilarmi.
-Ottimo intervento, Max!-
Mi strillò Jude.
"Il capitano ha ragione. Sono pieno di amici che mi tengono in considerazione. Devo solo riuscire a convivere con gli errori che faccio per imparare da essi e diventare più forte."
Cercai di andare a sinistra, ma Archer mi puntò in scivolata.
-Attento!-
La alzai di tacco, cercando di non cadere e la colpii per mettermela davanti al piede. Poi mi diedi lo slancio anche con le braccia. Nathan, però, riuscì a togliergliemela. Ringhiai e mi colpii il ginocchio con un pugno.
-Di poco!-
-Sei stato bravo, Max.-
-Ma non è abbastanza... Jude, tu che mi consigli di fare?-
Lui sorrise.
-Pensavo non l'avresti mai chiesto...-
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Axel's POV
La pausa arrivò prima del previsto. Io ero quasi riuscito a superare Eve, ma nulla.
-Sono contento che facciamo progressi! Possiamo anche lasciar stare l'altro schema.-
-Evita di correre troppo, Mark.-
Lo redarguì Jude.
-Mi sto sciogliendo...-
Disse Bobby.
-Ho lasciato il ventilatore nella mia borsa.-
-Resta. Lo prendo io. Dovevo comunque poggiare la felpa.-
Risposi ad Erik prendendola al volo ed andando verso lo spogliatoio, anche per rinfrescarmi un po'. Arrivato lì, dissi, soprappensiero:
-Allenatrice: farà meglio a tornare di là, gli altri la stanno aspe...-
Il sangue mi si gelò nelle vene. Era a terra, pallida, sudata, svenuta, ed aveva un espressione affranta mentre il petto si alzava e si abbassava irregolarmente.
-A-ALLENATRICE!-
Nel prossimo episodio
Costretta a letto, l'allenatrice sarà nuovamente sostituita da un pentito James. La strategia per battere la Frostbite sembra inutile, però, dato che la squadra sembra avere zero possibilità di vittoria.
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