Capitolo 20- Licenziato?

Jeanne's POV

Mi ero seduta accanto a lui e mi stava tatticamente evitando con lo sguardo.

-Che è successo? Si sono finalmente stancati di veder Clyde fare quello che gli pareva?-

Lo sentii sospirare e mi sentii un po' in colpa.

-Magari...-

Mi volsi verso di lui. La sua espressione sembrava effettivamente affranta.

-Avrei dovuto darle retta, signora Knight. Ho commesso un errore imperdonabile a dare fiducia ai miei ragazzi... Però...-

-Non sei riuscito a prendere posizione.-

Barry annuì. Mi sentivo così anch'io. Quando si trattava dei miei ragazzi, non riuscivo a mettere bocca. Mancavo di convinzione.

-E quindi? Cos'è successo?-

-Dopo la partita contro la Mary Times Memorial... Sono andato dal direttore per lamentarmi. E...-

.

(Qualche giorno prima)

Barry's POV

-Le proibisco di cacciare il signor Clyde dai titolari.-

-Chiedo scusa?-

Il signor Hemingway sistemò la targhetta del suo ufficio prima di proseguire:

-Da quando lui è a capo della squadra di calcio, abbiamo continuato a vincere. Finalmente la nostra squadra si sta facendo una reputazione e ora lei vorrebbe cambiare tutto solo per un suo capriccio?-

-Alcuni giocatori della Mary Times Memorial si sono feriti. Per non parlare della Owlreed, che è finita in ospedale!-

-Finché continuerà a regalarci la vittoria, non voglio che Clyde sia criticato.-

-Quello che sta dicendo è che il fine giustifica i mezzi?-

-Esattamente.-

Strinsi i denti e sbattei il pugno sul tavolo.

-Questa cosa è inaccettabile!-

-Lei conosce Ray Dark?-

Esitai.

-Era il preside della Royal Academy e... Un presidente della associazione calcistica giovanile. Giusto?-

-Molti dei suoi metodi erano poco ortodossi, ma grazie a lui, la Royal Academy è rimasta in cima alle classifiche per quarant'anni.-

Non riuscivo a credere alle mie orecchie.

-Lei... Approva questi metodi?-

-Se lei ha qualche problema, non deve far altro che dare le dimissioni.-

Sentii il mio cuore saltare un battito.

-Io... Non trovo giusto questo modo di giocare a calcio.-

Mi fissò dritto negli occhi e fu lì che sentii sei sudori freddi scendermi lungo la schiena.

-Certamente. Signor Barry Denzel: lei è ufficialmente licenziato.-

Io quasi caddi all'indietro.

-Ho bisogno di un allenatore disposto a spingersi fino al limite per la squadra.-

Temperò una matita, facendomi capire che non aveva più nessun interesse nei miei confronti. Io deglutii, chinai il capo ed uscii dalla stanza. Mentre camminavo, troppe cose mi si sovrapponevano nella mente.

-Mister.-

Alzai gli occhi e vidi Jonathan con la borsa a tracolla.

-Stai andando ad allenarti?-

-Sì. E lei dove va?-

-Torno a casa.-

E lo superai, vedendo che mi seguiva con lo sguardo. Mi fermai.

-Jonathan.-

-Cosa?-

Strinsi i denti.

-Mi dispiace. Davvero tanto.-

-Per cosa?-

-Devo lasciare la squadra.-

Lui sobbalzò.

-Sta scherzando?-

-Purtroppo no.-

Strinsi anche i pugni.

-Ma lei non può andarsene ora!-

-Ho fatto il passo più lungo della gamba. Mi sono lamentato dell'ultima partita e... Mi hanno sostituito.-

Mi volsi per vedere la sua reazione. Jonathan sembrava perso.

-Non so come sarà il nuovo allenatore... Ma obbeditegli.-

-Ma... E suo figlio?-

Gli poggiai le mani sulle spalle.

-Lui non lo deve venire a sapere! Non voglio che lo sappia... Devi promettermi che non glielo dirai!-

Sembrava un po' spaventato dalla mia agitazione. Indietreggiai.

-Scusa.-

Mi volsi e tornai a casa.

.

Jeanne's POV

-E quindi hai lasciato i tuoi ragazzi in mano a...?-

-Henry Blitz. L'ha scelto il direttore in persona. Credo che non si farà scrupoli e lascerà Hershel fare quello che gli pare.-

Guardai la fontana. Non seppi cosa dirgli.

-Non volevo farti perdere tempo, Jeanne.-

-Mh?-

-Sono stato un disastro come allenatore. Ho deluso sia me stesso che tutti i miei ragazzi. E inoltre ora sono anche disoccupato! Io e mio figlio siamo da soli... Come farò a mantenerlo?-

Io mi torturai il lembo della maglietta. Doveva pur esserci qualcosa da fare per aiutarlo... E poi perché mi importava così tanto di aiutarlo?

-Non ti preoccupare. Ti capisco.-

Barry mi guardò senza capire.

-Anch'io ho spesso paura di deludere i miei ragazzi. Mark Evans e i suoi compagni di squadra sono fantastici. E sento che la sconfitta contro Clyde è colpa mia.-

-Ma Jeanne...-

-Il compito di un allenatore è assicurarsi della vittoria, ma in primo piano dell'incolumità dei propri giocatori. Ed io ho fallito. Ho lasciato Eve in campo anche se era già ferita...-

Vidi con la coda dell'occhio che avvicinava la sua mano alla mia, ma poi la ritrasse e disse solo:

-Non c'entri tu.-

-Vorrei fosse vero.-

Passarono due minuti di totale silenzio in cui guardavamo la strada, dove alcuni bambini stavano mangiando zucchero filato.

-Se non sbaglio...-

.

Barry's POV

-James mi aveva detto che cercavano personale.-

-James? Intendi... Tuo fratello?-

-Lavora in un supermercato e fa i turni pomeridiani e notturni. Se cerchi lavoro... Anche se la paga non è molta, ma può bastare per un turno part time...-

-Davvero lo faresti per me?-

Lei mi evitò con gli occhi.

-Solo finché non ti rimetterai sui tuoi piedi! Dopotutto... Mi hai aiutato a licenziare quell'arbitro.-

Io sorrisi sinceramente.

-Ti ringrazio, Jeanne.-

Lei mi guardò negli occhi e sembrò arrossire, ma forse me l'ero solo immaginato...

.

Mark's POV

-Attaccate!-

Nathan partì in quarta, seminando Axel. Poi la passò a Byron che provò a tirare, ma venne bloccato da Eve.

-Bell'intervento, Eve! Ora torna in difesa e passa la palla ad Axel.-

Lei mi fece l'ok e la passò a Liz che le stava più vicino, che la smistò all'attaccante. Mi battei il pugno sul palmo.

-Di nuovo!-

Axel avanzò e dribblò Nathan.

-Occhio per occhio, eh?-

Disse il difensore.

-Sono qui.-

Axel la passò ad Ezra e lui si trovò immediatamente marcato da Liz.

-Sono libera!-

La palla volò alta verso Victoria, che decise di passarla alta verso la difesa.

-Prova a tirare!-

Eve vide la palla arrivare mentre Ezra veniva marcato da Liz. Cercò di colpirla al volo, ma sbagliò il tempismo e la forza che aveva messo nella gamba le fece perdere l'equilibrio.

-AAH!-

-Atten...-

Cercò di rimettersi in equilibrio sbattendo le braccia, ma cadde di schiena, sotto lo sguardo perplesso di Liz ed Ezra. Bobby la raggiunse preoccupato e chiese:

-Tutto bene?-

Verso il centrocampo, Byron, marcato da Jude, si lasciò scappare una risatina, interrotta da una gomitata sulla schiena del regista.

-Ouch!-

Gli occhi di Byron incrociarono gli occhialini di Jude e sbuffò.

-Ok! Scusa.-

.

Bobby's POV

La aiutai a rialzarsi.

-Stai bene?-

-Sì... Scusatemi... L'ho lisciata...-

-Non ti devi scusare sempre... Non stare a sentire Byron.-

-Ehi! Ho già detto che mi dispiace!-

Jude sospirò.

-Non è facile abituarsi a giocare più avanti.-

-Sì ma... È impossible che riesca nuovamente a fare quel tiro con Erik.-

Victoria le diede una pacca.

-Non ce ne sarà bisogno! E poi...-

Si girò verso l'altra porta.

-Dubito che ora voglia provarlo.-

-AAAAH!-

Erik tirò in porta, beccando il palo.

-C'ero quasi!-

-Si sta impegnando quasi quanto Steve.-

Risposi io. Lui, Max ed Archer si erano messi a lato. Mentre provava a dribblarli, loro due provavano in contemporanea a togliergli la palla. La teneva alzata per la maggior parte del tempo, ma era bloccato in circa due metri quadri e non riusciva a toglierseli di dosso. Archer gli tolse la palla.

-Che nervi!-

-Ti concentri troppo sui nostri piedi... Perché hai paura che ti rubiamo il pallone.-

-Archer ha ragione. Devi fare attenzione anche ai tuoi stessi movimenti, sennò è totalmente inutile.-

Steve ascoltò i consigli di Max ed annuì, sorridendo.

-Allora riproviamoci.-

Mark ci raggiunse.

-Davanti a tanto impegno, non possiamo essere da meno. Non pensi anche tu, Eve?-

A lei tornò il sorriso.

-Ovvio, capitano!-

Io le diedi una pacca amicale sulla spalla.

-Forza allora!-

Tornando in difesa, sentii Byron dire:

-Andiamo, dovete ammettere che un po' era divertente...-

Le ragazze ci guardavano sorridenti mentre l'allenatrice scriveva su un pezzo di carta. Che stesse scrivendo gli schemi?

.

Hurley's POV

Le stanze d'ospedale mi mettevano tristezza... Non vedevo l'ora di vedere i miei compagni uscirvi e venire dimessi.

-E quindi ve la vedrete con Xavier? Che ricordi, eh?-

-Ci puoi scommettere.-

Mi rispose Victoria. Lei, Mark ed Axel erano venuti a farmi visita pensando fossi uno degli ospedalizzati, ma mi era andata bene. Io reggo bene i colpi.

-Come stanno?-

-Betty si è ripresa del tutto. Mackenzie è un po' giù e gli hanno rotto gli occhiali, ma quello che sta peggio di tutti è Kelian.-

-Il portiere?-

Annuii.

-Posso immaginare.-

Disse Mark. Axel mi chiese:

-Tu come stai?-

-Ah! Sto bene!-

.

Victoria's POV

-Ho solo un po' di lividi, ma capite bene che abbiamo passato di peggio...-

Annuimmo, senza sapere cos'altro dire.

-Vi faccio tutti i miei auguri per la vostra prossima partita.-

Riconoscevo quella voce...

-Cadence? Tu come stai?-

Lui sorrise debolmente.

-Non ho niente. Mi dispiace solo che non siamo riusciti a vendicarvi.-

-Fa nulla! Pensate a riprenderci e a fare il tifo per noi dagli spalti!-

Disse Mark, sorridendo.

-Lo faremo senz'altro.-

.

Xavier's POV

-Alza quelle ginocchia, Katie!-

-Ci sto provando...-

Guardai dalla panchina mentre i miei compagni si riscaldavano. Isabelle mi raggiunse, prendendo una borraccia.

-Nervoso?-

-L'ultima volta che ho visto Mark, eravamo nella stessa squadra. E la volta prima...-

Mi strinsi la fascia da capitano.

-Non ne parliamo...-

-Non fartene una colpa. Siamo pronti per questa partita, ma mi chiedevo se non fosse il caso di mettere in campo Zack al posto di...-

-Vedrai: non si distrarranno tra di loro.-

Dissi, guardando Jordan mentre si stirava con Nial.

-Se lo dici tu... A quando le nozze?-

-Quando glielo dirà. E quindi...-

-Tra un milione di anni.-

Io ridacchiai. Quasi tutta la squadra si divertiva a canzonare Jordan per la sua cotta apparente. Mi alzai e raggiunsi i miei compagni mentre parlottavano tra di loro.

-Silenzio.-

Intimò Isabelle con un tono che non ammetteva repliche. Si misero tutti involontariamente sull'attenti.

-Grazie. Anche se l'allenatrice non è ancora arrivata, vorrei che ripassassimo i nostri schemi. Ne ho ideato uno nuovo che secondo me ci darà la possibilità quasi certa di segnare per primi.-

-Questa tattica fa di nome Claude Beacons?-

Scherzò l'attaccante con un sogghigno beffardo. Bryce, accanto a lui, sbuffò:

-Sbruffone.-

Qualche risolino si era levato tra i miei compagni.

-Fai meno lo spiritoso. Vinceremo tutti insieme e per questo voi due dovete piantarla con la vostra dannata competizione.-

-Non è una competizione! È una scommessa.-

-Me ne frego di cosa sia. Dovete comportarvi civilmente sul campo.-

Nelson sussurrò a Lewis:

-Mi sono perso: di quale scommessa parlano?-

-Vogliono vedere chi tra loro due riesce a segnare più goal. Per ora sono pari.-

.

Nial's POV

-Non vi voglio vedere mentre vi scannate sul campo solo per il punteggio!-

-Non ti preoccupare, capitano, quello non lo vuole vedere nessuno...-

Commentai sottovoce guadagnandomi una risata di Jordan.

-Che cosa hai detto?-

Il capitano batté le mani.

-Ordine. In porta Nelson, come sempre. Stavolta in difesa ci voglio Lewis, Alan e Claire.-

Il primo sembrò sorpreso di giocare, ma annuì contento, mentre i due fratelli si battevano il cinque.

-A centrocampo metteremo Isabelle, Nial, Jordan e Katie.-

-Fammi capire bene: io non gioco?-

-Già. Anch'io avrei tanto voluto giocare.-

Lo sguardo del capitano si fece serio mentre si alzava dal foglio ed Ethan e Nigel quasi si ritrassero dallo spavento.

-Siete stati bravi nell'ultima partita, così come Zack, ma i nostri avversari sono Mark Evans ed i suoi compagni. Abbiamo bisogno di essere imprevedibili...-

-Per me, dovresti fare entrare Nigel al posto di Jordan e Ethan al posto di Nial.-

Commentò Claude.

-Sono d'accordo. Formano un'accoppiata vincente ed il loro Brivido Solare è...-

-Un tiro potente, non lo metto in dubbio. Ma contro Mark Evans non basterà.-

Xavier addolcì lo sguardo.

-Voi due... Siete riusciti a mettere a punto quella tecnica, giusto?-

Io e Jordan annuimmo all'unisono. Durante una sessione di allenamento di qualche settimana prima, ci eravamo quasi infortunati colpendo la palla insieme, ma da quell'impatto si era generata una forza che aveva sbaragliato Nelson.

-Allora fine della discussione.-

-E ovviamente in attacco ci sarete voi tre.-

Commentò Zack, un po' amareggiato.

-Se avremo bisogno di cambi, so che potrò contare su di voi. Adesso cominciamo ad allenarci.-

-Va bene!-

.

Jeanne's POV

-Le squadre si stanno preparando! Presto saremo tutti testimoni di uno scontro che verrà segnato nel firmamento. La temutissima Alius Academy, che nella finale della sua regione ha segnato addirittura sei reti, se la dovrà vedere con quelli della Oaks, che come tutto il Giappone sa bene, conosce gli "alieni". Come andrà questa partita?-

Io e Lina ci stringemmo la mano.

-È raro trovare un'altra donna ad allenare una squadra. Spero che le nostre due squadre siano all'altezza delle aspettative.-

-Certamente.-

"Caspita, quanto è alta..."

Mentre se ne stava andando verso la sua panchina, preso coraggio, deglutii e dissi:

-Signorina Schiller.-

Lei si volse.

-So che un tempo era lei ad allenare Mark, Jude, Axel e la maggior parte dei miei ragazzi. Perciò spero non rimanga delusa dal mio modo di allenare.-

Lei mi studiò con gli occhi, poi buttò all'indietro una delle sue ciocche in un gesto secco e disse:

-Ne dubito. Ma vedremo.-

E se ne andò. Io mi sedetti.

-Aquilina Schiller ha un profilo quasi sconosciuto agli annali calcistici, ma nonostante ciò ormai tutti la conoscono in Giappone per quello che ha fatto.-

Commentò Ezra, con gli occhi che scintillavano.

-Quella donna è un mito. Eh? MARK, GUARDA!-

Fece il ragazzo tirando la maglietta del nostro capitano.

-X-Xavier Foster sta venendo nella nostra direzione!-

-Mark! Da quanto tempo!-

-Ciao, Xavier.-

Ezra si era nascosto dietro Axel, con le gambe che gli tremavano. Io rimasi a guardare senza intervenire.

-E così... Siamo di nuovo in squadre diverse.-

-Eh già. Ma non ci andremo leggeri solo per questo.-

-Posso immaginare.-

Xavier sembrò notare solo in quel momento Ezra. Axel sorrise e lo spinse in avanti.

-Xavier. Ti presento Ezra. È la nostra seconda punta.-

-Ah. Ho sentito molto parlare di te. A quanto pare, sei stato un elemento sorpresa per tutto il torneo.-

Ezra ridacchiò.

-Non esageriamo...-

-Ci vediamo sul campo. Qualcosa mi dice che non mi annoierò. Ma nemmeno voi vi annoierete, di questo statene certi.-

E saluto con la mano mentre tornava dai suoi compagni.

-Che vocabolario forbito! Come vorrei essere bravo quanto lui...-

Fece Ezra, fissandolo. Byron gli schioccò le dita davanti alla faccia.

-Terra chiama Ezra. In campo.-

-Oh, giusto! Scusate!-

La nostra formazione era composta da Eve, Victoria, Bobby e Nathan, Jude, Erik, Steve e Byron, Axel ed Ezra ed ovviamente tra i pali Mark.

-Forza! Fate vedere agli alieni che la guerra contro di loro non è finita!-

Commentò scherzosamente Myrna, mentre Max alzava gli occhi al cielo accanto a lei.

-Le squadre sono in campo! È tutto pronto per il calcio d'inizio.-







Nel prossimo episodio

Mark e gli altri affrontano i loro vecchi nemici a viso aperto e si trovano a dover superare un ostacolo rimasto invalicabile per anni. Questa volta però, hanno nuovi assi nella manica...

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