Capitolo 17- Facciata
Jeanne's POV
Lessi la lettera che mi era stata inviata dall'associazione e mi schiarii la gola.
-Hanno deciso il nostro primo avversario...-
-La Mary Times Memorial.-
Dissero Max e Victoria all'unisono. Io tentennai. Non mi aspettavo che lo sapessero già... Mi ero preparata tutto un discorso. Sperai che la squadra non si fosse accorta che ero arrossita (anche se il sorisetto di Axel mi fece dubitare) e misi via la lettera.
-Come saprete, la Mary Times Memorial è famosa per il loro gioco aereo e le loro mosse acquatiche.-
-Lo sono?-
Chiese il nuovo ragazzo biondo, scettico.
-La smettete di interrompere l'allenatrice?-
Disse Jude. Il biondo sbuffò.
-Il loro capitano li guida come un meccanismo perfetto ed uno dei loro difensori è un vostro vecchio amico o sbaglio?-
-Certo! Hurley!-
-Chi?-
-Hurley Kane! Seriamente, Liz, hai vissuto sulla luna finora?-
La ragazza alzò gli occhi al cielo dopo l'ennesima interruzione di Ezra.
-Non si preoccupi, allenatrice. Anche se Hurley è un nostro caro amico, non lasceremo che la cosa ci distragga!-
Disse Mark con un sorriso.
-Non lo metto in dubbio, dato che l'avete già fatto durante questo torneo. Ora vi spiego la nostra strategia...-
.
Steve's POV
-Sono confuso... La Mary Times Memorial non era una scuola media?-
-È anche un liceo.-
Rispose Axel.
-Sennò come spiegheresti l'ammissione di Hurley nella squadra di calcio?-
Disse Victoria, dando una pacca a Max.
-Non ci avevo pensato...-
Archer si stava pettinando. Mi avvicinai a Max.
-Senti... Non ci ha detto neanche una parola da quando è arrivato. Come avete fatto tu e Mark a convincerlo?-
-Ecco... Vedi...-
-Cosa state facendo ancora lì? Vi stiamo aspettando!-
-Senti Nathan? Dobbiamo sbrigarci!-
E lo raggiunse. Strano... Non mi aveva risposto.
-Allora Byron e Max devono avanzare sulle due fasce per passarla ad Axel o ad Ezra. Faranno loro le punte, non vi dispiace giocare a centrocampo, no?-
-Chi è Max?-
Tutta la squadra si volse verso Byron.
-Come sarebbe a dire "chi è Max"? Sono io!-
Disse il mio amico, chiaramente piccato.
-Ah... Sì, ora ricordo... Tu sei quello che si era slogato il polso nella finale!-
Axel mandò un'occhiataccia a Byron, ma io non mi sarei limitato a quello.
-Ascolta un po', signorino. Si sarà anche fatto male per colpa tua...-
Enfatizzai l'ultima parte della frase il più possibile, ma quel Byron ancora non si girava. I miei compagni sembravano spaventati.
-Intanto abbiamo vinto noi! Quindi non interrompere il capitano e segui le istruzioni.-
-E tu... Saresti?-
-Come... Sono Steve! Steve Grim! Io ho giocato la finale! Sono entrato al posto di Tim!-
.
Byron's POV
Gli davo le spalle, guardandomi le unghie.
"Mi serve un nuovo smalto..."
-Come fai a non ricordartelo?!-
Il suo tono così piccato mi inacidì, così mi girai.
-E dimmi: tu cosa hai fatto durante quella partita?-
Questa domanda lo spiazzò, al punto che rimase inizialmente senza parole. Le persone intorno a lui alternavano gli occhi tra noi due, confusi ed un po' preoccupati.
-Io...-
Provò a difendersi, ma lo interruppi:
-Hai per caso segnato? O fatto qualsiasi cosa degna di nota?-
Le occhiatacce di Axel si stavano facendo più intense.
-È...-
-Adesso basta, Byron.-
Bobby interruppe quella risposta di Steve.
-Che c'è? Stavo esprimendo un dato di fatto. Non lascerò che una persona come lui mi dia ordini senza autorità!-
-Pensavo che esserci liberati di Frederik fosse un sollievo, invece pare che abbiamo trovato il suo gemello.-
Commentò la ragazzina bassa con la mantella.
-Vi sbagliate. Byron non è affatto come Frederik. È solo... Molto diretto.-
-È Steve che ha cominciato a darmi ordini!-
-Byron!-
Mi volsi verso Jude.
-Due parole.-
Lo seguii riluttante, passando davanti uno sconfortato Steve.
-Io ci ho messo una buona parola con Mark e la squadra, ma anche tu devi impegnarti per far in modo che gli altri non ti odino.-
-Frederik era... La vostra punta precedente, giusto?-
-Byron: ascoltami bene. La squadra ora è molto tesa e non credo che sopporterebbe un altro attaccante che non ha peli sulla lingua.-
-Ma io non volevo...-
-Offendere nessuno, lo so bene. Non ti piace prendere ordini, ma devi capire che questa squadra non è l'Eden o la Zeus. Qui ci rispettiamo tutti.-
Questa volta era troppo.
-Pensi davvero che l'Eden non sia così? Ho imparato la mia lezione! Eravamo una squadra perfetta, ed ognuno lavorava per aiutare la squadra. Ed io li ho delusi!-
Stavolta fu lui ad accusare il colpo.
-Mi dispiace se non riesco a ricordarmi i nomi di tutti i tuoi amici e mi ci vorrà del tempo, ma non mi puoi chiedere di reprimere il mio orgoglio.-
-Questo mai. Sarebbe come chiedere a Liz di non fare battutine taglienti.-
-Già. Qual è il problema di quella bassa?-
Jude mi fissò storto.
-Volevo dire Liz.-
-Sono sicuro che ci farai l'abitudine. Cerca solo di non riversare la tua rabbia sui tuoi compagni e soprattutto su Steve.-
-Perché?-
Lui sospirò.
-Segui lo schema di Mark e stai zitto.-
Io deglutii e annuii controvoglia.
.
Steve's POV
Le parole di Mark a fine allenamento mi rieccheggiarono nella mente:
"Basta così per oggi! Questo schema sta andando benissimo. Ottimo lavoro, Byron e Max."
-Signorino: cosa sta cercando?-
La voce dell'infermiera mi riportò al presente.
-Oh. Sono qui per Owlreed. Sta nella camera 214...-
-Di nuovo tu? Non è la terza volta questa settimana?-
Strinsi la presa sul bouquet e boccheggiai, ma fortunamente questa sorrise.
-Sono contenta di vedere che ci tieni tanto alla tua amica! Sai: non ho visto nessun adulto visitarla da quando è qui.-
-Sul serio?-
Entrai nella stanza e lasciai i fiori ai piedi del letto. Stava dormendo. La luce arancione del tramonto faceva brillare i suoi capelli.
-Si sente la tua mancanza. Con te, l'atmosfera in campo era diversa. Ora non facciamo altro che litigare... Se ne sono accorti anche Erik e Bobby. I nuovi arrivati sono quasi tutti cupi... Tranne Victoria. Mark aveva ragione su di lei. È una persona affidabile e sono certo che sarete grandi amiche, appena ti riprenderai.-
Guardai l'orologio, tenendo gli occhi fissi sulla lancetta dei secondi.
-Se devo dire la verità, sono solo invidioso. Oggi Mark non ha fatto altro che lodare Byron per la sua prontezza. Ed anche se si è scusato, quel ragazzo continua a darmi sui nervi.-
Strinsi i pugni, ma poi li rilassai.
-Ma forse è solo un problema mio. Ho solo paura che con Byron in squadra... Io tornerò a scaldare la panchina.-
Stetti zitto ad osservare l'orologio. Era tardi. Sarei già dovuto essere a casa. Che scusa mi sarei inventato con mio padre?
-Sono per me questi?-
-AH!-
Sobbalzai all'indietro, con il viso in fiamme. Eve si era sporta per prendere i fiori con il braccio sano, il suo quieto sorriso sul volto. Sentii il sangue pompare più forte ed il cuore accelerare.
-Da... Da quanto sei sveglia?-
-Dal punto in cui dici... Che sei invidioso eccetera. Ed hai torto.-
-Come prego?-
-Ho detto che hai torto.-
Non mi stava guardando negli occhi: stava annusando i fiori. Eppure quella frase mi fece un certo effetto.
-Byron non ti sostituirebbe mai! Sono sicura che la tua è solo la voglia di entrare in campo, ma sei frustrato perché non potrai farlo nella prossima partita.-
Diceva tutto questo continuando a sorridere. Sentivo di non poter stare ancora per molto in quella stanza. Da solo. Con lei. Indietreggiai verso la porta.
-Devo andare.-
-Aspetta, Steve! Non abbiamo finito di...-
Chiusi la porta dietro di me. Avevo il fiatone. Perché? Perché stare con lei mi faceva questo effetto? No, ovviamente lo sapevo il perché. Scossi la testa e tornai a casa.
.
Victoria's POV
-Torre Inespugnabile!-
Sentii la torre sgretolarsi e caddi a terra.
-Ahio! No, Archer, devi usare la tua supertecnica solo prima della mia o in un'altra direzione! Sennò neutralizzerai la mia difesa e la tua non andrà a segno!-
Nathan ci fissava entrambi. Sembrava voler dire qualcosa e non capivo perché non lo facesse. Lui mi aiutò a rialzarmi con un'espressione fredda e poi disse:
-Mi dispiace...-
-Riprendiamo da capo. Facciamo conto che un avversario riesce a saltarmi.-
Bobby si mise dietro di me.
-Eccellente! E ricordati...-
-Il Tuono del Vulcano non servirà.-
-Ottimo. Liz: cosa devi fare se superano Archer?-
Lei provò a mettersi dietro di lui, ma Archer era completamente distratto.
-No e no! Archer.-
Lui mi fissò: continuava a tenere quell'espressione.
-Devi passarla avanti e se ti superano corri verso il centrocampo. Stavi almeno ascoltando?-
-Certo!-
-Non sembra!-
Il capitano ci raggiunse.
-Che succede qui?-
-Mark... Non è nulla. Stiamo imparando degli schemi e...-
-Tranquilla, Victoria. Ci penso io con Archer. Tu vai con Erik un attimo a vedere la situazione a centrocampo.-
Io non dissi nulla e seguii il suo consiglio, seguendo con la coda dell'occhio il loro discorso.
.
Archer's POV
-Tutto bene, amico?-
Io solcai la terra con la punta del piede.
-So che sei distratto... Ma Victoria sta solo cercando di dare una mano.-
-Lo so, capitano! Basta che farai quello che hai promesso e ce la metterò tutta in questa partita.-
-Lo spero davvero. Se sarà la tua ultima partita, almeno fa' in modo che sia memorabile.-
Tornò in porta. Io lo seguii con gli occhi.
-Vogliamo ricominciare?-
Spostai lo sguardo verso la ragazzina tappa e grugnii.
-Lo prendo per un sì?-
.
Mark's POV
-Ottimo allenamento, ragazzi! Il tempo di Byron è migliorato di sei secondi!-
Lui sorrise.
-Come se ci fossero dubbi...-
-Direi che è un ottimo risultato per soli tre giorni di allenamento insieme. Domani abbiamo la partita. Sono sicuro al cento percento che daremo tutti il meglio di noi!-
-Ben detto, capitano.-
Disse Nathan, sorridendo. L'allenatrice guardò il suo orologio e poi alzò gli occhi.
-Evans.-
-Che c'è, signorina?-
Seguendo il suo sguardo, vidi arrivare qualcuno.
-Oh Santo cielo.-
Notai Max mentre dava un colpetto per attirare l'attenzione di Steve.
-Ahio! E quello per cos...-
-Ciao, ragazzi!-
-Eve!-
Esclamò la squadra all'unisono. Lei ci stava salutando allegramente col braccio sinistro, mentre l'altro era ingessato e tenuto da una fascia. La squadra la raggiunse.
-Ti hanno dimesso!-
-A quanto pare, ho un'ottima capacità di guarigione! Dicono che può essere dovuto all'abitudine...-
-Abitudine di cosa?-
Chiese Max. Lei alzò le spalle e Bobby rispose:
-Dev'essere per tutte le volte che ti sei allenata. Certo, seguire gli allenamenti del capitano è dura...-
-Già! Dev'essere per quello!-
-Ma non ci siamo ancora presentate! Io mi chiamo Victo...-
-Victoria! Certo. Ho sentito parlare di te. Che bello avere un'altra ragazza in squadra.-
Disse allegramente Eve stringendole la mano. Steve si sistemò una ciocca, arrossendo.
-Ehi.-
-No che non mi sono dimenticata di te, Liz. Ora siamo tre ragazze. Non sei contenta?-
-Stai meglio. Questo mi fa sentire meglio.-
-Aaaw...-
Fece la ragazza con gli occhi che luccicavano.
-Non cominciare a piangere e non facciamone un affare di Stato!-
Fece Liz, voltandosi dall'altra parte. Byron raggiunse Eve e le fece il baciamano.
-Byron Love. Piacere mio. Eve, giusto?-
-Oh. Certo! Piacere.-
-Lasciale un po' di spazio...-
Fece Steve, con un tono tutt'altro che amichevole. Byron non se lo fece ripetere.
-E tu, invece?-
Archer la fissò.
-Archer Hawkins. Mi hanno convinto ad entrare per dare una mano.-
-Come?-
Un'occhiataccia di Archer fece indietreggiare la ragazza.
-Non fa niente...-
-Quindi verrai allo stadio domani?-
-Certo! Non mi perderei la partita per nulla al mondo.-
-Mi fa piacere! Ti accompagno io a casa, se vuoi.-
-Non fa nulla, capitano, non ho bisogno di qualcuno che mi accompagni...-
Mi chiedo perché stesse evitando il mio sguardo in quel momento... Ma cercai di non soffermarmi su quei dettagli.
.
Nathan's POV
-L'arrivo di Eve mi ha fatto riflettere su una cosa.-
-Sarebbe?-
-Tu e Max non ci avete mai raccontato come avete fatto a convincere Archer ad entrare in squadra... Diciamo che lui non è esattamente uno... Facile. Quindi...-
-Io vado.-
Steve uscì dallo spogliatoio e Max non provò nemmeno a fermarlo.
-Che gli prende ultimamente?-
Chiese Axel. Max alzò le spalle. Io tossicchiai.
-Allora?-
-In effetti sono curioso anch'io. Convincere Byron è stato molto difficile.-
Commentò Erik. Mark fece per dire qualcosa, ma poi scosse la testa.
-Non è stato così difficile.-
Stava mentendo. Io ed Axel ci scambiammo un'occhiata di intesa.
-Vabbè, vado anch'io.-
Fece Max, caricandosi la borsa in spalla. Mark lo seguì senza aspettarmi bofonchiando un:
-Oggi torno da solo, Nathan.-
-D'accordo...-
Lo guardai uscire e poi sospirai.
.
Max's POV
Mark mi raggiunse.
-Mi pesa troppo non poterlo dire agli altri... Quasi quasi...-
Io lo fermai subito.
-Non esiste! Abbiamo promesso di non dire nulla a nessuno... Vorresti davvero tradire una promessa fatta ad una branda come Archer?!-
Non poteva che essere d'accordo con me. Senza contare le ragazze, noi due eravamo i più bassi della squadra. La mente tornò al giorno in cui avevamo trovato Archer grazie alle indicazioni di Justin...
.
(Tre giorni prima)
-So che Archer va spesso al cantiere del nuovo grattacielo quando vuole schiarirsi le idee, ma... Non mi ha mai voluto parlare.-
Io e Mark ci guardammo.
-In che senso, scusa?-
-Da quando l'hanno sospeso, non mi ha più voluto rivolgere la parola.-
-L'hanno sospe... Per che cosa?-
-Sembra che abbia perso il controllo con alcuni bulletti e sia stato costretto a due giorni di sospensione.-
-Scusa, ma perché non vorrebbe parlare con te?-
Justin alzò le spalle. Si vedeva che anche lui moriva dalla voglia di ricevere la risposta a quella domanda.
-È andata ancora peggio quando l'hanno sospeso per la seconda volta.-
-Scusa, voi due siete nella stessa scuola?-
Justin annuì. Mark sembrò star ragionando.
-Che ti prende, Mark?-
-Andiamo a fare quattro chiacchiere con Archer.-
E si volse. Io salutai il ragazzo mentre seguivo il mio capitano. Arrivati al cantiere, era già il tramonto. Ancora prima di svoltare l'angolo, riuscivo a sentire dei colpi. Ma non si trattava di un pallone... Anche Mark, mentre correva, mi lanciò uno sguardo eloquente. Stava colpendo con il tacco del piede un cumulo di macerie. Indossava una felpa nera con effetti di fuoco ed un paio di pantaloni neri.
-Archer.-
Appena si girò, vidi che stava indossando anche una maglietta bianca con un drago rosso disegnato sopra. Il suo solo sguardo mi fece indietreggiare.
-Oh. Mark Evans. È un po' che...-
-Che ti prende, Archer? Farti espellere in quel modo... Pensavo che fossi cambiato!-
Archer sbuffò.
-Non mi hanno espulso. Mi hanno solo sospeso.-
-Due volte!-
Mark si avvicinò, mentre io lo seguivo titubante. Quel tizio sembrava più alto di noi di almeno venti centimetri...
-Sai che alla terza scatta la sospensione!-
-Tch!-
Ci si avvicinò. La sua stazza mi fece sentire minuscolo, mentre Mark non sembrò intenzionato a lasciarsi intimidire.
.
Mark's POV
-Non tutti sono perfetti, Mark Evans!-
Con la coda dell'occhio, vidi Max farsi più piccolo, terrorizzato, ma io mantenni il contatto visivo.
-Un gruppo di ragazzi che si credevano i re del mondo avevano bisogno di una lezione! Caso chiuso.-
Si volse di nuovo e tornò a colpire le macerie, con più forza quella volta.
-E comunque... Non ce ne sarà bisogno. Ho deciso di lasciare gli studi.-
-Tu COSA?!-
Esclamai io.
-Mi hai sentito. Non ho intenzione di discuterne, soprattutto non con uno come te che non capisce...-
-Frena un attimo! Il caso non è chiuso. È aperto. Molto aperto, anzi!-
Gli andai accanto ed anche Max sembrò aver superato il suo timore iniziale.
-E cosa hai intenzione di fare?-
-Non lo so. Ma la scuola non fa per me.-
-Tutto ciò è ridicolo, Archer! Hai bisogno di studiare per trovare un lavoro.-
-Che rottura che sei...-
Spaccò una maceria. La paura di Max tornò a galla e lo vidi allontanarsi. Archer lo guardò con la coda dell'occhio e sbuffò.
-Nessuno vuole più vedermi a scuola e io non voglio vedere loro.-
-Che ne è di Justin?-
Lui non rispose.
-Ti ho fatto una domanda...-
-Come sei pesante!-
Mollò un calcio ad una roccia, mandandola a schiantarsi sul muro del grattacielo che stavano costruendo.
-Che ne è di tutto quello che hai imparato mentre stavi con noi e giocavi a calcio? Non avrai smesso?-
-Dare calci ad un pallone non mi servirà a nulla nella vita, Mark.-
Io deglutii e provai ad ignorare quella frase.
-Non stavo parlando di quello! Il calcio non è solo "dare calci ad un pallone" e tu lo sai meglio di chiunque altro!-
Archer fissò il vuoto, con un'espressione indescrivibile.
-Non posso tornare alla mia scuola, Mark. Non posso e basta. E mi dispiace che tu abbia fatto tutta questa fatica per trovarmi e farmi cambiare idea.-
Si piegò per raccogliere il suo pettine che gli era caduto nella foga dei colpi.
-In realtà siamo qui per tutt'altro...-
-Voglio proporti un accordo.-
Max sembrò confuso.
-Che genere di accordo?-
-Dai un'ultima possibilità alla scuola. Vieni a studiare al liceo della Oaks Siècle ed entra nella nostra squadra di calcio.-
-Per fare cosa? Farmi umiliare come nella vostra ultima partita?-
Aveva seguito le nostre partite. Almeno c'era una buona notizia quel giorno...
-No. Siamo a corto di giocatori.-
.
Archer's POV
-Convincerò il preside a metterti nella stessa classe mia e di Axel.-
-E se per caso, cosa ovvia, decidessi comunque di lasciare gli studi?-
Lui sembrò esitare.
-Dopo averci aiutati nella prossima partita, puoi fare quello che vuoi.-
-Quindi lascerò la scuola dopo la prossima partita. E d'accordo.-
Mi pettinai i capelli, mentre quei due mi fissavano.
-Ci si vede in giro.-
E li superai, dirigendomi verso casa mia, ma prima...
-Ah. A proposito. Non voglio che diciate nulla ai vostri compagni della situazione.-
-Eh? E perché?-
Chiese il ragazzo col cappello che mi pareva si chiamasse Max, ma sono un disastro coi nomi io...
-Così.-
Strinsi il pugno.
-Non mi va che lo sappiano.-
Mi godei l'effetto sortito dalle mie parole e salutai.
.
(Presente)
Max's POV
-Ha stretto il pugno... Ci concerà per le feste se svuotiamo il sacco...-
-Lo so... Vorrei solo che Archer cambiasse idea.-
-L'hai sentito, no? Non sembra intenzionato a ripensarci...-
-Ma cosa gli è successo? Perché all'improvviso non vuole più studiare?-
-Lui non mi è mai sembrato uno studioso...-
-Deve essere grave se l'ha portato addirittura alla decisione di abbandonare gli studi.-
-Mh.-
E continuammo a camminare in silenzio, senza sapere cosa dire.
.
POV generale
Jeanne guidava il pullman, controllando con lo specchietto cosa faceva la squadra. Eve stava tartassando Liz, che sembrava non essere tanto spazientita. Myrna e Sabrina stavano spettegolando e Nathan e Mark parlavano con Axel e Jude. Victoria sembrava a disagio accanto a Byron, ma stava comunque provando a fare conversazione, mentre Ezra si era arreso con Archer e stava parlando ad Eve. Arrivati sul campo, una cascata di coriandoli li investì.
-Ma che diamine...?-
-Eccovi qui, Oaks! Per fortuna che siamo riusciti a battervi sul tempo!-
-Questa voce...-
-Già.-
Fece Jude, togliendosi un coriandolo dai capelli e sgrullandosi il mantello, infastidito. L'allenatore della Mary Times Memorial cominciò a mettere delle collane di fiori a tutti i membri della squadra, aiutato dai giocatori. Appena si avvicinarono a Liz, lei li cacciò con uno schiaffo.
-Ahio! Ma che ha lei?-
Chiese un ragazzo con i capelli verde alga ondulati che gli ricadevano su un occhio.
-Nessuno mi aveva avvertito che l'allenatrice della Oaks fosse così carina!-
Commentò il loro allenatore facendole il baciamano. Jeanne sembrò imbarazzata.
-Ehm... La ringrazio.-
Ritrasse la mano.
-Dove sono le mie buone maniere? Sono Trent Marlin! E lei?-
-Jeanne Knight...-
-Molto piacere.-
Hurley andò dritto da Mark e gli passò una mano intorno al collo prima di prendere a scompigliargli i capelli con un pugno.
-Eccolo qui, il nostro pezzo grosso!-
-Andiamo, Hurley... Non devi fare così ogni volta che mi vedi...-
-Insisto! Grazie a te, ora sono popolare!-
Axel si intromise:
-È anche merito tuo. Ci hai aiutato a vincere!-
-Ma certo! Ehi. Ma guarda chi si vede...-
Perse subito interesse in Mark appena vide arrivare Victoria. Lei fece una piroetta.
-Come mi sta la divisa?-
-Un incanto! Hai parlato con tuo padre.-
-Assolutamente. Ed ha detto di sì.-
-Non vedo l'ora di scontrarmi con te sul campo.-
-Ditto!-
E si batterono il pugno. Jude si scambiò un saluto con Cadence ed Erik e Bobby parlarono con altri membri che si ricordavano di loro.
-E lei chi è?-
Chiese Steve, puntando una ragazzina seduta sulla loro panchina. Aveva i capelli verdi a caschetto, una spilla a forma di stella marina rossa tra i capelli ed un paio di occhi rossi.
-Oh. È mia sorella Lizbeth.-
-Tua sorella... cosa?-
-Elizabeth. Ma io la chiamo Lizbeth per fare prima...-
-Mentre noi la chiamiamo Betty e basta!-
Disse Hurley, le mani dietro alla nuca. Il ragazzo con i capelli ad alga chiamò a gran voce:
-Lizbeth! Vieni a salutare gli sfidanti!-
Lei diede un'occhiata rapida e scosse la testa.
-È timida... È una vostra grande fan.-
-Capisco.-
-Sta per essere fischiato il calcio d'inizio.-
L'allenatore della Mary Times Memorial sussultò.
-Ok! Basta gli auguri! Prepariamoci!-
-Certo!-
Fece la squadra all'unisono. Hurley diede una pacca a Mark.
-Ci vediamo dall'altra parte.-
-Sicuro! Anche noi dobbiamo prepararci!-
.
Ezra's POV
Io mi allacciai le scarpe, le dita che tremavano leggermente.
-Nervoso?-
Mi chiese Sabrina, poggiando gli asciugamani.
-Un po'. Farò da punta.-
-Ma sei un talento naturale, Ezra...-
Disse lei, prendendomi per mano.
-Gioco in attacco da poco tempo... Non so se riuscirò a reggere il ritmo di uno come Axel!-
-Io credo che sarai bravissimo! Devi pensare di meno e giocare di più.-
Esitai.
-Pensare di meno, dici?-
-Ezra! Vieni!-
-Arrivo.-
Sabrina mi diede un bacio sulla guancia.
-Buona fortuna.-
Le strinsi la mano e sorrisi.
-Grazie, Sab.-
Mentre mi allontanavo, mi sembri di sentire Myrna:
-Certo, per la fortuna...-
.
POV generale
-Siete tutti incollati alle vostre sedie? Quest'oggi ci aspettiamo uno tsunami di emozioni! La Mary Times Memorial è la squadra che ha sorpreso tutti. Infatti, per colpa loro, avremo sei turni invece di cinque. Dovete sapere che sono riusciti a qualificarsi battendo la Seaweed High School, che era rimasta l'imbattuta da anni per Okinawa. Ma non dilunghiamoci su questi convenevoli. La partita sta per cominciare.-
-Forza, Oaks Siècle e Mary Times Memorial!-
Myrna commentò:
-Quell'allenatore fa il tifo per entrambe le squadre? È una cosa legale?-
Tra gli spalti, alcuni ex studenti della Mary Times Memorial stavano tenendo uno striscione. E un'altra figura si era seduta tra gli spalti ad osservare, da sola.
-Calcio d'inizio per la Mary Times Memorial.-
Disse Francis. Cadence picchiettava il suo braccio col dito.
-Vinciamo!-
-Certo, capitano!-
Shark passò la palla al ragazzo con i capelli ad alga.
-Ed ecco Porphyra che avanza verso la porta.-
-Fate attenzione!-
Superò Max, ma Erik fu pronto a recuperare la palla per passarla a Byron. Il passaggio era troppo alto. L'americano non tardò a scusarsi:
-Mirerò meglio la prossima volta!-
Byron si limitò ad annuire. Dora la passò a Cadence, che cominciò a contare. Jude non tardò a imitarlo. I due si scontrarono a centrocampo e il pallone finì fuori.
-Non male.-
Fece il capitano della squadra avversaria mentre Jude sorrideva. La palla passò da Hurley a Porphyra ad una velocità impressionante.
-Hanno aumentato di tre battute.-
-Ricevuto.-
Fece Bobby, poco convinto. Era un po' che non usavano quello schema, ma riuscì miracolosamente a prendere la palla e passarla ad Ezra.
.
Francis' POV
Hooligans si trovò immediatamente pressato da due difensori.
-Sono qui.-
Intimò Blaze. Gli passò la palla e l'attaccante si trovò a confrontarsi con la piccola Porphyra. Invece di difendere, lei si scostò terrorizzata. Blaze ne approfittò per tirare.
-Avvitamento Esplosivo!-
Il portiere Sandbag, con indosso un cappello che sembrava quasi un secchiello, si appese alla porta con un braccio e si dondolò, creando un'onda.
-Corrente contraria!-
Si lasciò andare ed un getto d'acqua rallentò la palla, facendola finire nelle sue mani.
-Bravissimo, Kelian! E ottimo tiro, Axel!-
-Fa sul serio?-
-Dai, Myrna...-
Io sorrisi.
-Tenetevi forte! Sembra che questo incontro sarà davvero incredibile!-
Nel prossimo episodio
La guida sinfonica e ritmica di Cadence ha trascinato la sua squadra fino a qui. Insieme ad Hurley ed ai loro nuovi amici, riusciranno a tener testa ad una scombussolata e disunita Oaks?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top