Capitolo 14- Il morso della manticora

Jeanne's POV

Il giorno della partita, il cielo era limpido, in contrasto con l'ansia che provavo all'idea di affrontare la Manticore. Io me li ricordavo bene, loro... O almeno, mi ricordavo quello che mi aveva detto James appena finita la partita amichevole dell'anno scorso.

-Ci hanno sotterrati di goal. È stato incredibile... Nemmeno Jacob ha saputo bene cosa fare.-

Avevo paura... Mi aveva detto che nessuno si era fatto male e che era stata una partita pulita. E nonostante ciò...

-Signora Knight... Qualcosa non va?-

-Mh? No, Sabrina... Solo... Forse l'ansia...-

-Non si deve preoccupare. Anche con questi ragazzi, riusciremo a fare una buona partita.-

-Sei di umore buono dopo l'incontro con Jacob...-

-Tu impari a farti gli affari tuoi?-

Nathan rise insieme a Mark, mentre Myrna arrossiva.

-Steve? Steve?-

Il castano sembrò non aver sentito. Max lo scosse e lui smise di guardare fuori dalla finestra.

-Eh? Cosa?-

-Sembri più nervoso dell'allenatrice...-

-Io... Ero solo... Sovrappensiero...-

Max lo squadrò: non gli credeva.

-Scendete.-

Tutta la squadra scese. Eve saltellò sul posto.

-Oggi spero di giocare!-

-Non ti entusiasmare troppo... Ti ricordo che è una partita seria.-

-Andiamo, Frederik: non importa se vinciamo o perdiamo, oggi.-

-Mi prendete in giro? DOBBIAMO vincere!-

Bobby sospirò, ormai rassegnato.

-Forza, entriamo.-

Uscito dagli spogliatoi, la folla che ci aspettava in campo era immensa. C'erano anche persone da fuori il Kanto, il che non fece che incrementare la mia ansia.

-Salve.-

Mi volsi e trovai a guardarmi un uomo alto almeno un metro e novanta, i capelli verdi legati quasi con uno chignon basso ed una ciocca libera che ricadeva dolcemente sulla destra del suo viso. Aveva la carnagione olivastra e gli occhi grigio chiaro.

-Sono l'allenatore della Manticore. E lei sarebbe...?-

-Sono Jeanne Knight, l'allenatrice della Oaks.-

Dissi, cercando di sembrare calma e seria.

-Allora lei è la sorella di James. Un piacere fare la sua conoscenza.-

E mi porse la mano. Io non la strinsi.

-E lei è?-

-Oh. Ma dove sono le mie buone maniere?-

Fece lui, gesticolando.

-Mi chiamo Barry Denzel. Molto piacere.-

Stavolta, la strinsi.

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POV generale

-Speriamo che questa sia una partita memorabile.-

-Non chiedo di meglio.-

Lui sorrise per poi andarsene verso la sua panchina. Jeanne tentò di calmarsi, mentre il suo cuore continuava a battere forte. La tensione la stava uccidendo...

-Ehi, allenatrice!-

Lei raggiunse la sua panchina.

-Allora? Lo schema?-

-Sempre uno base a specchio...-

-Signora Knight: è un po' pallida. Sicura che vada tutto bene?-

Chiese Axel, quasi preoccupato.

-Non è nulla...-

-Signora allenatrice: stia tranquilla! Non si deve agitare così!-

Disse Dan. L'allenatrice sorrise.

-Grazie, Schneider. Allora... In porta, Evans. Owlreed, Swift, Carter e Shearer in difesa. Eagle, Carson, Sharp e Grim a centrocampo. E ovviamente Bullet e Blaze come punte.-

Steve saltò un battito. Avrebbe giocato... Per istinto, guardò verso la panchina e vide gli altri giocatori. Quello con cui si era incontrato si era messo la fascia da capitano.

"Ecco. Lo sapevo. Era della Manticore..."

Max diede un colpetto ad Eve e le disse:

-Sono io o Steve è strano oggi?-

-Dici?-

-So che è solito essere teso, ma ieri è tornato a casa tardissimo... Lo so perché ho chiamato a casa sua perché mi ero preoccupato del suo allenamento straordinario. E poi di solito non è così assente...-

-Immagino tu abbia ragione... Ma ehi: questo può essere anche solo dovuto alla tensione! Dopotutto... Deve giocare ed oggi abbiamo la finale.-

-Forse hai ragione...-

Ezra si sedette accanto a Sabrina.

-Peccato che non possa giocare oggi... Però magari è meglio così! Se giochiamo con i nostri giocatori migliori, avremo più possibilità di vittoria.-

-Non dire così, Ezra!-

-Ma è vero! Non sono ancora migliorato abbastanza per giocare una partita di così tanta importanza... In difesa mi confondo sempre su chi seguire.-

-Ma non è colpa tua.-

Le due squadre si misero in campo, la palla alla Manticore.

-Signorine e signorini, ecco la partita definitiva! La mia squadra contro la Oaks! Certamente, cercherò di essere il più imparziale possibile... Ma non vi posso nascondere che la favorita è proprio la vincitrice dell'anno scorso. Il Top of the Mountain sta arrivando al suo culmine!-

La palla venne messa al centro.

-Forza: cominciamo.-

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Axel's POV

Il loro capitano rise, una risata sottile e quasi inudibile. Credo che fummo gli unici ad aver sentito la frase che seguì:

-Avevate l'opportunità di arrendervi, ma non è troppo tardi, perciò ci andremo piano: vi faremo solamente due goal.-

Sentii il sangue ghiacciarsi nelle mie vene.

"Cosa? Ho sentito bene?"

Frederik cercava di nasconderlo, ma anche lui era piuttosto scioccato. Batterono il calcio d'inizio e cercai di non pensarci. Il capitano la passò subito alla sua seconda punta, che riconobbi solo dopo aver sentito il suo nome:

-Seller ha la palla.-

Era Jonathan, uno degli amici di Neil. Io gli andai contro mentre Frederik, riluttante, si mise davanti al capitano. Jonathan la passò alla sua compagna con le lentiggini.

-Fermatela!-

-Tackle fulmineo!-

Max riuscì a bloccarla.

-Grande Max!-

-Avete un Max anche voi, eh?-

Commentò la ragazza. Che strano commento da fare... Max avanzò e me la passò. Il centrocampo e la difesa avanzarono, ma mentre i primi ci seguivano nel centrocampo avversario, gli ultimi restavano sulla linea del centrocampo. Questa strategia era un'idea dell'allenatrice e di Jude. Tenere la difesa a centrocampo sarebbe servita per un loro possibile contropiede.

-Ehi. Voi a centrocampo: fermateli.-

Il tono del capitano era così tranquillo. Non sembrava per nulla preoccupato... E la cosa preoccupò me. Due dei loro giocatori riuscirono a riprendersi la palla.

-Un attimo: non dovevano muoversi a specchio?-

Chiese Bobby, prima di indietreggiare. Infatti, nello schema ideato da Jude, due dei quattro difensori sarebbero indietreggiati, mentre due di loro sarebbero rimasti a centrocampo per provare a bloccare gli attaccanti prima che lo superassero. Ma in soli venti secondi quella tecnica fu resa vana. Frederik si fece saltare dal capitano che avanzò.

-Ma è velocissimo!-

-Clyde avanza verso Owlreed! Attenzione: tenterà di imbucarsi per ricevere il passaggio?-

-Eve: non farlo passare!-

Lei lo marcò.

-Ridicolo.-

Con un uno-due rapidissimo, Eve si ritrovò da sola.

-Ma come ha fatto a fare dei passaggi così veloci?-

Liz cercò di intercettare altri passaggi tra Clyde e Seller, ma fu come se si muovesse al rallentatore.

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Mark's POV

-Non è possibile! La palla è talmente veloce che non riesco a prevederne la traiettoria!-

Nathan partì in quarta per affiancarsi a Clyde. Lui la alzò di tacco.

-Ci hai provato!-

Commentò il mio amico, saltando per prenderla di testa. Come se fosse la cosa più normale del mondo, il loro capitano saltò girandosi a mezzaluna e colpì la palla di tacco in una specie di rovesciata al contrario. La palla andò a Seller, che avanzò, riuscendo a superare Bobby. Mi preparai al tiro. Inaspettatamente, preferì tirare normalmente piuttosto che usare una tecnica, però era un tiro angolato piuttosto potente e mi buttai.

-Aspetta, Mark: arriva dall'altro lato!-

Lo vidi solo in quel momento: Hershel che si staccava di dosso Nathan con uno scatto improvviso e deviava la palla con un colpo di testa. Ormai mi ero buttato. La palla entrò.

-Incredibile! Con una finta, Clyde è riuscito a segnare! E non sono neanche passati tre minuti di gioco! Non c'è nulla da dire: il nostro capitano è un gran fuoriclasse.-

Hershel sbuffò.

-Che faticaccia... Siete davvero bravi, vi meritate la vostra fama.-

-M...Ma che fa? Ci prende in giro?-

Chiese Nathan, digrignando i denti.

-Bada a come parli!-

Aggiunse Frederik, livido.

-Guardate che non vi prendo in giro! Voglio dire: tre minuti per il primo goal! Cavoletti... Significa che oggi mi toccherà sudare.-

E senza dire altro, tornò verso la sua metà campo.

-Ma chi si crede di essere quello lì?-

-A me stranisce il suo modo di passare da persona carina a inquietante. Non è che ha la doppia personalità, come Shawn?-

-No.-

Rispose Steve. Axel lo guardò.

-Non è un qualcosa del genere... È solo una grandissima faccia di bronzo!-

-In effetti.-

-Calmatevi, ragazzi. Ci sono dei limiti tra quello che qualcuno dice e quello che qualcuno fa. Hanno solo segnato un goal. Restituiamo loro subito il favore!-

I miei compagni annuirono.

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Myrna's POV

-Quando hanno cambiato il loro schema?-

Io mi volsi per guardare l'allenatrice: era tesa, sudata ed abbastanza pallida. Stava guardando i suoi fogli degli appunti.

-Dovevano muoversi a specchio... È così che hanno fatto nelle ultime tre partite di campionato. Non capisco...-

-Si calmi, signora Knight.-

Dissi, cercando di non sembrare troppo dura.

-Se hanno cambiato strategia è solo perché hanno paura di noi!-

-Ma certo! Sapevano che li avremmo ricercati e quindi hanno cambiato schema! Anche se nessuno di noi ha visto le loro partite precedenti...-

Commentò Dan, mentre Ezra annuiva.

-Esattamente. Ci basta solo cambiare strategia.-

-Ma... Come?-

Chiese Jeanne, le mani tra i capelli.

-Signora, tutto bene? Da quando è tornata, si comporta in modo strano.-

Ci voltammo verso Logan.

-N...Non è nulla, Trevors.-

Lei si alzò, cercò di riacquistare la sua calma e fece cenno a Jude. Lui la vide e fece l'ok.

-Myrna: che ne pensi? Tu l'hai vista l'amichevole dell'anno scorso?-

-Sì, però le partite loro di quest'anno erano introvabili. Devono aver nascosto tutte le registrazioni per paura che li studiassimo.-

Sabrina guardò l'allenatrice mentre si risedeva.

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POV generale

-Palla alla Oaks.-

Hershel alzò l'indice.

-Ed è uno. Vi lasceremo un po' di libertà prima di fare il secondo... O preferite riceverlo immediatamente?-

Axel acchiappò Frederik per la maglietta prima che potesse perdere il controllo.

-Giochiamo e basta. Si pentiranno di lasciarci tirare...-

La partita riprese, con la Oaks proiettata in avanti. I giocatori della Manticore intercettavano qualche passaggio, ma la palla rimaneva in possesso dell'altra squadra.

-Stiamo andando bene!-

Disse Max quasi sollevato, passandola a Steve.

-Questa sensazione... Perché? Anche se stiamo riuscendo a far girare la palla... Mi sento con un topo in gabbia...-

Commentò Jude. Non aiutava il fatto che i giocatori della Manticore sorridevano, come se stessero aspettando qualcosa.

-Basta. Voglio segnare!-

Frederik superò un loro difensore e tirò, senza usare la sua tecnica. Il loro portiere la seguì e la prese, buttandosi.

-Arena riesce a bloccare il tiro di Bullet.-

-È incredibile! Ha bloccato tranquillamente un tiro di Frederik!-

L'attaccante ringhiò:

-Ma uno basso come quello come fa a bloccare qualunque tiro?-

Fernando tirava e riprendeva la palla al volo.

-Solo perché sono basso non significa che non possa essere bravo in porta! E poi questo tiro, sinceramente...-

Fernando sorrise.

-Quel tiro non era nulla di speciale.-

Frederik digrignò i denti, infuriato.

-Ce ne vuole per bloccare un tiro di Frederik con così tanta facilità. Quel portiere è forte...-

Commentò Axel sottovoce. Jude diede un segnale a Bobby. Fernando batté la rimessa e Jude la prese al volo.

-Ma come ha fatto a sapere da dove sarebbe arrivata?-

-Non lo sapevo! Questa possiamo chiamarla fortuna!-

Rispose Jude passandola a Bobby. Lui la passò a sua volta ad Axel che tirò subito:

-Tornado di fuoco!-

"Vediamo se questa la para con così tanta facilità..."

Arena sembrò preoccupato solo per un istante, poi soffiò sul terreno sotto i suoi piedi che si trasformò in sabbia. La colpì e questa inglobò il pallone:

-Soffio sabbioso!-

La palla rotolò fino alla sua mano, dopo aver perso tutta la sua potenza.

-È riuscito a fermare il Tornado di fuoco! E senza neanche toccare la palla!-

Commentò Nathan, quasi spaventato.

-Ma è incredibile...-

-Calma, ragazzi, era solo il Tornado di fuoco... Axel ha tecniche molto più forti e se tirate con tiri combinati, possiamo farcela!-

Tutti guardarono Eve e Steve fu il primo a commentare:

-Ma infatti, ragazzi, non ha mica bloccato la Tormenta di fuoco o l'Avvitamento esplosivo! Se tiri di nuovo, Axel, fallo con tutta la tua potenza!-

L'attaccante sorrise ed annuì. Mark diede una pacca sia ad Eve che a Steve.

-È questo lo spirito che mi piace, ragazzi! Nulla è perduto! Cerchiamo di pareggiare!-

-SÌ!-

Micah vide il suo capitano avvicinarsi.

-Ma li senti? Sono davvero patetici. Quella è la tecnica più debole di Fernando, quella che usa contro i tiri che sono poco più forti di uno sputo...-

-È strano che non siamo ancora riusciti a segnare il secondo goal.-

-Micah: rilassati. Sto dando loro un po' di vantaggio... Prima di distruggerli nel secondo tempo.-

Micah guardò Hershel, senza commentare.

-Non ti fidi? Guarda e impara. Nerris!-

La ragazza con le lentiggini si volse.

-Tu e Maximilian sulla fascia destra e passatemela a sinistra, mi raccomando. Jonathan, avanza subito. Ora segniamo il secondo goal.-

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Liz' POV

-È probabile che riprovino a tenderci una trappola, Liz. Voi siete gli unici che possono fermarli e ripartire repentinamente in attacco.-

Io e Nathan ascoltavamo il capitano.

-Vorrei che seguiste i due attaccanti, ma dopo aver ricevuto il pallone.-

-Eh?-

-Spiegati meglio, Mark.-

-Siete entrambi veloci... Perciò Liz seguirà l'esca e Nathan seguirà la persona che vuole davvero tirare. Ecco perché dovete aspettare la palla.-

Io e Nathan ci scambiammo un'occhiata confusa.

-Mark: spieghi come tuo nonno, è una cosa incredibile...-

Mark ridacchiò.

-Io forse ho capito... So cosa fare, non ti preoccupare.-

-Aspetta, Liz, ma io non so cosa fare...-

-Lo capirai appena attaccheranno.-

Dissi, tornando al mio posto. Sentii loro due parlare in lontananza:

-Dai... Lascia stare... Liz è sempre Liz.-

-Hai ragione...-

La cosa non mi diede fastidio, anzi, mi fece un po' sorridere. Sì. Liz sono io. E sono disposta a rendermi più amichevole solo a quelli che mi accettano per chi sono davvero.

-Ecco la Manticore che attacca.-

Fernando la passò a Nerris che la diede a Maximilian.

-Ottimo!-

Jonathan partì subito in quarta ed io mi accollai a lui. Lui mi guardò per un attimo, per poi dire:

-Sei appiccicosa...-

Io non risposi. Nel momento in cui la palla volò verso di noi, sentii Nathan dire:

-Ma certo, ho capito!-

"E menomale..."

Invece di andare a Jonathan, la palla fu intercettata da Hershel, ma Nathan gli si mise davanti. Non mi sarei più dimenticata la faccia del loro capitano in quel momento: era talmente sorpresa che avessimo capito il loro trucchetto che, anche solo per un secondo, ero convinta ce l'avremmo fatta. Ma solo per un secondo. Hershel passò di tacco a nessuno.

-Che sta facendo?-

Eve tentò di andarla a prendere e successe tutto in quell'istante. Hershel saltò all'indietro ed atterrò sulla palla come se fosse una piattaforma.

"Una tecnica? No... Non è una tecnica micidiale..."

Sorrise. Prese la palla e la alzò, e quando Nathan cercò di prenderla di testa, la alzò di nuovo e tirò. Mark aveva Nathan davanti e non la vide arrivare.

-Goal! Questo sì che è incredibile! La Manticore ha raddoppiato contro una squadra che non aveva mai passato un tempo senza segnare prima d'ora!-

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POV generale

L'arbitro fischiò due volte.

-Ed infatti ecco il duplice fischio dell'arbitro! Non lasciate i vostri posti, amici spettatori, perché questa partita è lungi dall'essere scritta!-

Nella panchina della Oaks regnava un silenzio tombale. Myrna e Sabrina si guardavano, preoccupate, mentre l'allenatrice non sapeva che dire. I tre panchinari, invece, guardavano i loro compagni.

-Beh? Cos'è tutto questo silenzio?-

-Stiamo perdendo, Ezra. Secondo te?-

Rispose Liz, fredda.

-Andiamo! Sono soltanto due goal! Voi della Raimon dovreste saperlo! Nulla è perduto finché continuiamo a crederci! Capitano? Axel?-

Mark si alzò.

-Anch'io credo che nulla sia terminato. Ragazzi, non dobbiamo demoralizzarci. E va bene: hanno bloccato una nostra tecnica ed io non ho parato due dei loro tiri. Questo non vuol dire niente.-

-Ha ragione il capitano.-

Fece Eve, alzandosi anche lei.

-Erik sta ancora cercando di perfezionare quel tiro combinato, no? Provalo in partita! Può darsi che con quello potremo segnare.-

-Ma se non riuscisse per qualche motivo a completarlo?-

L'umore di Steve, che prima era buono, era calato del tutto al secondo goal.

-Allora useremo ogni singola occasione che ci capita per bombardarli di tiri!-

Disse Max.

-Quel Fernando è bravo, ma nessuno ha resistenza infinita. Prima o poi, un pallone lo farà passare!-

La squadra si riavvivò un poco.

-Andiamo, è solo il primo tempo! Questa formazione funziona, allenatrice.-

Lei alzò gli occhi: sembrava troppo pallida...

-Se lo dici tu, Evans...-

Dan la fissò, preoccupato.

-Rimontiamo!-

-Certo.-

Quell'urlo era meno motivato del solito... Invece, dalla Manticore, i giocatori sbadigliavano.

-Che strazio... Perché non possiamo giocare al massimo delle nostre forze? Stiamo lasciando loro troppo vantaggio!-

Hershel ridacchiò.

-Con calma, Scott... Abbiamo dato loro l'opportunità di ritirarsi ed uscirne indenni, però... Nel secondo tempo, non ci risparmieremo. Ho intenzione di distruggerli come hanno fatto loro con i nostri sogni.-

Micah guardò il capitano, ma non disse nulla. Come sempre. Sugli spalti, i giocatori della nuova Raimon reggevano uno stendardo.

-Stiamo perdendo...-

-Perché il mio fratellone non gioca? Che aspettano a farlo entrare? Lui sì che potrebbe aiutare la squadra ora...-

-Sei piuttosto pretenzioso, Wally! Pensi davvero che tuo fratello da solo possa aiutare in una situazione in cui nemmeno Axel riesce a segnare?-

Fece Benjamin, sbuffando.

-Jude non sembra in grado di prevedere le mosse degli avversari... Interessante.-

Fece Ritter. Timber disse:

-Non importano queste cose: perché non stiamo vincendo? Devono riuscire a fare qualcosa!-

-Date fiducia al capitano e gli altri!-

Disse Tod.

-Riusciranno a rigirare la situazione a loro favore! Date loro un po' di tempo!-

Da qualche altra parte, tra gli spettatori...

-È incredibile quanto Mark e gli altri siano migliorati...-

-Non vedo l'ora di confrontarmi di nuovo contro Nathan per vedere chi è il più veloce!-

-In una partita più tranquilla, stavolta...-

-Sì, hai ragione!-

Chi saranno mai questo persone, che commentano con tanta foga dei nostri eroi? Lo scoprirete più in là. Per ora, concentriamoci sul secondo tempo.

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Mark's POV

-Siete pronti per il secondo tempo?-

Io mi ricordai di quello che Axel mi aveva detto prima della ripresa:

-Non so cosa intendesse, ma Hershel prima di iniziare ha detto che nel primo tempo ci sarebbero andati leggero... E avrebbero fatto solo due goal. Anche se la palla sta avanti, tu stai sempre pronto.-

La partita riprese con il nostro calcio d'inizio. Frederik non aspettò nessuno e partì a testa bassa da solo.

-Ma che cavolo, Frederik!-

-Non cambierà mai.-

Commentarono Nathan ed Erik, partendo anche loro. Eve restò dietro insieme a Liz mentre Bobby si fermava vicino al centrocampo. Hershel restò vicino a quest'ultimo, senza accennare ad avanzare. Il loro difensore Micah andò verso Frederik.

-Credi di potermi fermare così facilmente?-

I capelli di Micah si mossero come spinti da un vento invisibile e tagliò l'aria con il taglio della mano, creando una scia di fuochi fatui nell'aria prima di circondargli la gamba.

-Fuoco fatuo!-

Urlò, saltando e prendendo la palla, circondando Frederik con le fiamme sulla sua gamba.

-Frederik! Stai bene?-

Strillò Eve. Lui uscì dalle fiamme, indenne.

-Non l'avevo proprio previsto questo...-

Micah stava sorridendo mentre avanzava con la palla. Io strillai:

-Ricordatevi cos'ha detto l'allenatrice! Difendere alto!-

-Ricevuto!-

Disse Bobby, andando a fermare Micah.

-Tuono del vulcano!-

L'avversario tenne la palla in equilibrio su un piede, mentre con l'altro creava di nuovo la tecnica di prima.

-Fuoco fatuo!-

Invece di colpire Bobby, le fiamme avvolsero lui, che si buttò a capofitto nella lava creata dal mio compagno.

-Ma che cosa sta facendo?-

Ne uscì indenne, superandolo.

-Ha usato una tecnica di difesa per contrastare un'altra tecnica di difesa?-

Fece Erik, mentre tentava di tornare in difesa.

-Questa è nuova.-

Micah la passò subito al suo capitano.

-Ora ci divertiamo...-

Sembrava un'altra persona rispetto al primo tempo, ma non aveva nulla a che vedere con la personalità multipla di Shawn. Aveva solo nascosto il vero se stesso fino a quel momento.

-Tanto non mi sfuggi!-

Furono le parole di Max mentre gli andava incontro.

-Oh? Davvero?-

Con un calcio molto preciso, il pallone finì dritto addosso a Max, sullo stomaco.

-Non avranno mica intenzione...-

-Max!-

Dopo la botta, il ragazzo cadde a terra tenendosi il punto colpito con entrambe le braccia. Steve ringhiò e raggiunse l'amico.

-Stai bene?-

-Ngh... Io... Abbastanza...-

Jude accellerò il passo.

"Hanno intenzione di fare come alla Royal..."

Pensai, leggermente più preoccupato. Riuscivo a leggere negli occhi di Jude che la pensava come me ed era chiaramente infuriato.

-Cercate di prendere la palla senza farvi del male! Hanno intenzione di tirarci pallonate fino a che non stravaccheremo a terra per la fatica! La vostra incolumità è più importante del risultato ora.-

Dissi, pronto anch'io a rivivere tempi che speravo non sarebbero mai tornati. Dan si volse lentamente verso di me con un'aria terrorizzata:

-Che cosa vuoi che facciamo?-

-Vado io!-

-Aspetta, scema!-

Strillò Liz ad Eve, troppo tardi. Lei si era già fiondata verso Hershel per tentare di bloccarlo.

-Una ragazzina? Non farmi ridere!-

-Volo del barbagia...-

La pallonata la colpì dritta in faccia, prima di tornare sui piedi del capitano della Manticore.

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POV generale

A quanto pare, nemmeno Francis sapeva cosa dire della partita. Liz venne dribblata con una facilità assurda, come anche Nathan che si era mosso troppo tardi.

-Para questa!-

Il tiro arrivò talmente forte che Mark sapeva benissimo che non avrebbe fatto a tempo per la Parata Suprema e nemmeno per la Mano di Luce.

"Mi resta solo..."

Colpì la palla con il pugno.

-Pugno di fuoco!-

La palla passò ugualmente.

-Goal! Siamo 3 a 0 per la Manticore!-

Mark si tastò il pugno.

-Che male...-

Hershel ridacchiò.

-E sono tre! Chissà quanti altri riusciamo a farne.-

Jude lo fissò storto mentre gli passava davanti.

-Tutto bene?-

Chiese Axel.

-Sì... Che tiro forte... Non ne vedevo uno così dai tempi della Alius Academy...-

Liz stava fissando Eve, sdraiata a terra.

-Quando la smetterai di buttarti a capofitto senza pensare?!-

La redarguì acidamente. Eve non disse nulla, ma accusò il colpo. Liz aveva ragione. Notato il cambio d'umore, il numero tre ammorbidì un po' lo sguardo, rendendosi conto di essere stata troppo dura. Sbuffò.

-Forza, alzati.-

E le porse la mano, quasi cadendo all'indietro per aiutarla.

-Non era niente. La prossima volta farò più attenzione.-

-Voglio ben sperare...-

-Max?-

Steve stava reggendo il suo amico.

-Tranquillo, capitano, ho passato tempi peggiori...-

Mark diventò serio.

-So esattamente cosa hanno in mente e credo proprio che quel risultato non sia recuperabile.-

-Mark! Mi stupisco di sentirti parlare così!-

Disse Nathan.

-Lo so, però...-

-Non importa chi sono i nostri avversari, noi daremo il tutto per tutto come sempre, e cercheremo di vincere!-

La squadra annuì. Il capitano li guardò uno ad uno.

-D'accordo. Se proprio insistete... Cerchiamo di recuperare e puntiamo almeno al pareggio.-

-Sicuro!-

La partita riprese, la palla sul dischetto e gli animi infuocati.

-Incolumità prima di tutto... Certo che Mark ne spara di stupidaggini...-

Axel non commentò, ma Frederik era vicino dal passare il limite.

-Adesso segno io, vuoi vedere?-

La palla finì sui piedi di Axel e il suo compagno gliela tolse.

-Ma che stai facendo?!-

-Fucilata pesante!-

Hershel lasciò che il tiro gli muovesse i capelli.

-Ah... Hai capito che roba...-

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Axel's POV

Fernando prese un bel respiro e soffiò di nuovo sul terreno di gioco, rendendolo sabbioso, però poi aprì le gambe, mettendo un piede davanti e l'altro dietro, e le braccia aperte . Il piede che stava davanti si mosse per fare una specie di cerchio e chiuse le braccia per poi riaprirle con un urlo. La sabbia si mosse e andò intorno ad esse. Con un cenno, davanti a lui si aprì un gigantesco tunnel di sabbia, dentro cui finì la palla.

-Trappola della baia!-

La palla perse tutta la sua potenza e gli finì in mano.

-Facilissimo.-

-È riuscito a bloccare la mia tecnica micidiale così facilmente?-

Hershel fece un sorrisetto.

-Sembra proprio che vi comportiate da amichetti... Ma in fondo in fondo, nemmeno voi riuscite ad andare tutti d'accordo.-

Fernando la rinviò e Micah si fece strada tra i centrocampisti colpendoli con delle pallonate.

-Non posso lasciare che continui così...-

Steve cercò di fare del suo meglio per prenderla, ma anche lui venne colpito.

-Steve!-

Nathan seguì il passaggio diretto a quel certo Maximilian. I due se la contesero un po', almeno finché Nathan non riuscì a spazzarla, cadendo a terra subito dopo, il che era strano, dato che non aveva ricevuto colpi. Frederik la intercettò.

-Vediamo se riesci a fermare que...-

Poi successe l'inaspettato: Eve entrò in scivolata per toglierla al proprio compagno di squadra e buttarla fuori. Anche Jude non sembrava aver capito il motivo, per non parlare di Frederik stesso. Le urlò contro:

-Ma che ti prende? Con quella palla avremmo potuto segnare e tu...-

Eve lo ignorò completamente ed andò verso al difensore caduto. Si piegò e disse solo:

-Appoggiati a me. Ti accompagno in panchina.-

Maximilian stava per battere la rimessa laterale, ma Micah gli fece cenno di aspettare. A questo punto, anche la squadra avversaria si era fermata a guardare la scena. Nathan esitava, quindi la ragazza insistette:

-Questa non è una domanda. È un ordine. Devi farti sostituire o quella caviglia peggiorerà.-

Mark li aveva raggiunti e sentita quella frase capì subito che era il caso dei chiedere del ghiaccio a Sabrina.

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Mark's POV

Nathan era seduto con il ghiaccio poggiato sulla caviglia destra.

-Quando avevi intenzione di dirci che quello scontro col loro centrocampista ti aveva fatto male alla caviglia?-

-A fine partita?-

Rispose il mio amico, guardando tutto tranne i miei occhi.

-Swift: ti saresti potuto fare seriamente male! Appena avete un problema, dovete dirmelo.-

Intervenne l'allenatrice. Non sembrava arrabbiata, ma agitata. Nathan annuì.

-Scusate. Pensavo di poter reggere un altro po' in campo.-

-Che ti serva da lezione. Non giocare questo secondo tempo è solo il prezzo da pagare per poter continuare a giocare.-

Fece Erik, ovviamente molto alterato. Nathan, invece di risponderci, guardò verso il campo e seguendo il suo sguardo notai che stava fissando Eve.

-Io non capisco... Volevo tenerlo un segreto, e allora come ha fatto lei ad accorgersene?-

Erik alzò le spalle, confuso quanto lui.

-Mark: te lo dirò adesso. Quella ragazza riesce a capire i sentimenti degli altri manco fosse telepatica. Non so il perché... È come se percepisca il dolore a distanza.-

-Dici?-

L'allenatrice sospirò e disse:

-Dovremo sostituire Swift. Schneider: prendi tu il suo posto.-

-Io... Ecco... Preferirei di no.-

Io, Erik e la signora Knight ci voltammo verso Dan, esterrefatti.

-Ma come sarebbe a dire? Avevi tanta voglia di scendere in campo: ora è la tua occasione.-

Ci stava dando le spalle, quindi cercai di muovermi per vederlo in faccia: era terrorizzata, rivolta verso il basso.

-Dan?-

-Io... Non...-

L'allenatrice mi guardò ed io le feci cenno.

-D'accordo allora. Hooligans. Entra tu.-

Ezra scattò in piedi come una molla.

-Agli ordini!-

-Ezra... Sicuro di...-

-Non preoccuparti, Sabrina! Adesso li recuperiamo!-

Ma non fu così. Anzi. Senza Nathan che dirigeva la difesa, andò sempre peggio. I tiri di Hershel erano difficili da prevedere e troppo rapidi per me. Anche i nostri centrocampisti si erano schiacciati nella nostra metà campo per aiutare la difesa, e venivano tutti colpito dalle pallonate avversarie.

-Ma è possibile che non siano capaci di fare nulla? Né la difesa né Mark?-

Axel perse totalmente il controllo e urlò a Frederik:

-Smettila di comportarti come se la cosa non ti riguardasse! Quelli sono i tuoi compagni! E Mark è il TUO capitano: comincia a mostrargli un po' di rispetto! E se hai così tanto fiato per lamentarti, usalo per tornare in difesa!-

.

POV generale

Detto questo, lo lasciò da solo per andare a dare una mano dietro. Frederik ingoiò amaro, ma strinse i denti.

"È compito dei difensori difendere. Io devo solo segnare."

Un tiro da parte di un ragazzo coi capelli verdi venne respinto da Mark, che però finì a terra. La palla fu mandata dentro da Jonathan.

-Meteora Spiovente!-

Però...

-Clamoroso! Blaze è tornato fino in difesa per dare una mano al portiere!-

Fu il commento di Francis, che finalmente parlava di nuovo. Il portiere alzò gli occhi e vide Axel che provava a fermare la Meteora Spiovente da solo. Dopo essere scivolato verso la porta, finalmente il tiro perse potenza e Axel riuscì a spazzarla, sudato dalla corsa e la fatica.

-Grazie Axel...-

Lui porse la mano a Mark per aiutarlo a rialzarsi: era coperto di lividi. A Hershel piaceva colpire prima lui prima di fare goal.

-Stai bene?-

-Certo! L'importante è che stiate bene voi.-

-Questa sarà difficile...-

Metà della squadra era già esausta. Erano coperti di lividi anche loro. Axel alzò gli occhi al pannello, ancora ansante: 7-0.

-Se non segniamo almeno un goal... Ci faremo una figuraccia...-

-Questo non importa, Axel. Questa partita non serve a farci passare, pensate alla vostra incolumità.-

Axel fissò il suo amico. Anche così dolorante, continuava a sorridere e a preoccuparsi per gli altri. Strinse i pugni.

-Erik!-

-Presente...-

Commentò lui, cercando di rialzarsi mentre la Manticore si preparava per la rimessa laterale. Senza dire niente, l'attaccante lo fissò dritto negli occhi. Erik capì.

-Non ti preoccupare, Mark. Adesso segniamo.-

E tornò verso la metà campo avversaria. Erik prese un gran respiro e fece un cenno a Bobby.

"Io ed Axel stavamo lavorando ad una tecnica combinata, ma non so ancora cosa ci manca... Forse i nostri due tiri non possono combinarsi, dopotutto... Devo provarla con tutti finché non funziona. Mi sento che possiamo farcela."

Battuta la rimessa, Bobby scattò subito.

-Fermateli!-

Strillò Jude. Micah tentò di colpire Bobby, ma lui strinse i denti e si rialzò.

.

Axel's POV

Micah rimase impressionato dalla cosa.

-Uh. Ma allora... Giocare con loro non è una perdita di tempo come dice il capitano...-

La palla arrivò ai piedi di Erik: anche se eravamo lontani dalla porta, non c'era altro modo: per non perdere quella palla per cui Bobby si era fatto male, dovevamo tirare da lì.

-Colpo di Pegaso!-

-La palla viaggia, ma verso l'alto! Eagle non ha tirato in porta. Era...-

Io saltai e cominciai a girare su me stesso.

-Un tiro combinato!-

-Avvitamento Esplosivo!-

La palla cominciò a viaggiare verso la porta, ma si indebolì.

-Trappola della baia!-

Ovviamente, Fernando non ebbe problema a bloccarla.

-Accidenti... Se foste state più vicini...-

Disse Ezra.

-No.-

Sia lui che Erik si volsero a guardarmi.

-La palla ha perso potenza prima di raggiungere il loro portiere. Non sarebbe comunque entrata...-

-Hai mirato bene alla porta?-

Chiese Jude. Io annuii.

-Non è la mira il problema. Ma mi sembra ovvio che i miei tiri e quelli di Erik non possono combinarsi.-

Calò il silenzio.

-Ehi, però, non ci abbattiamo! Dobbiamo riprovare! Anche Frederik ha un colpo speciale e anche Max!-

-Ha ragione Eve.-

Fece Ezra.

-Sfrutta ogni occasione, Erik.-

-Ci proverò.-

Steve guardò da lontano: sembrava molto scoraggiato... Provammo più volte: nulla funzionò. E la partita non prese una piega diversa. I goal divennero nove e le persone a terra dieci, compreso me. Non volevano vincere... Sembrava che volessero proprio buttarci giù ed il risultato non importava...

.

Mark's POV

Tutti i miei compagni erano a terra. Ed anch'io non ero ridotto meglio. Una risata si levò dal campo e distolsi gli occhi dai miei compagni. Il loro capitano stava ridendo spasmodicamente.

-Mark Evans... Tu non sai quanto ho aspettato questo momento!-

Il suo viso mi terrorizzava. Aveva qualcosa in più rispetto a Janus o a Jude... Lui sembrava fregarsene dei goal finché eravamo tutti sistemati.

-Ma... Perché? Finora non avevate giocato partite pulite?-

-Finora! Ma ora che siamo contro di te...-

-Se hai qualche problema con me, allora prenditela con me e basta! Sono io il portiere e capitano della squadra. Loro non c'entrano!-

-Proprio non capisci...-

.

POV generale

-Ti ritieni sopra ad ogni cosa, così tanto da non vedere che non sei null'altro che un raccomandato! Tu e tutti i tuoi amichetti della Inazuma Japan!-

Mark era confuso: cosa voleva dire? Perché tutto quell'odio?

-Siete così perfetti... I campioni del mondo... A voi la gloria e a noi le POLVERI?!-

Tirò. Il portiere gliela rimandò indietro, ma venne sbalzato lui in porta. Si rialzò faticosamente, incurante dei lividi. Jeanne era a corto di fiato: voleva sospendere la partita. Non aveva la forza di alzare un dito. Lo stesso si poteva dire di Dan: tremava come una foglia e batteva i denti, mentre Logan e Nathan accanto a lui fissavano il tutto, infuriati. Jeanne ebbe l'istinto di guardare verso la loro panchina: l'allenatore con cui aveva parlato prima aveva un volto... Strano. Sembrava contrariato. Un altro tiro che mandò Mark in porta convinse l'allenatrice ad andare verso l'arbitro.

-Signor arbitro!-

-Non lo faccia, signora Knight!-

Disse Steve, alzandosi col fiatone.

-Stiamo bene! Ne abbiamo passate di peggiori...-

Anche gli altri, ancora piegati a terra, annuirono. Hershel schioccò la lingua.

-Pensavo di avervi detto di STARE TUTTI A TERRA!-

La palla finì addosso a Steve.

-STEVE!-

Strillarono Eve e Max all'unisono.

-Che volto antipatico che hai...-

Fece Hershel, prendendo la palla avvicinandosi.

-Hai la faccia da uno che non sa prendere le sue decisioni da solo... Odio le persone così!-

E tirò di nuovo in porta. Stavolta entrò.

-Ahahah! E sono dieci! Ne segniamo altri due o riconoscete che siamo noi i migliori del Giappone?!-

-Perché...?-

Mark si alzò, lentamente.

-Tutto questo odio... Se devo essere picchiato, voglio almeno sapere il perché!-

Hershel fissò Mark.

"Questo ancora non si arrende... Che tenacia. Patetico..."

Sorrise.

-Se proprio non riesci a capirlo da solo, te lo spiegherò. Mi piace far sentire stupide le persone...-

Axel era ancora piegato sulle sue ginocchia, sennò avrebbe veramente perso le staffe.

-L'anno scorso è cominciato il Football Frontier International. Come be saprai, il Giappone non era mai stato famoso per il calcio, ma c'era comunque la possibilità di partecipare e cambiare questa convinzione. Ero contento di sapere che finalmente avevamo una possibilità di riscattarci con il mondo! Ma indovina un po'? Era un torneo... Per sole medie. Ed io... Come puoi vedere da te, sto già alle superiori ed è il mio terzo anno.-

Mark ascoltava tutto con attenzione.

-"E così sei solo invidioso?" mi dirai, ed io ti dirò...-

Digrignò i denti.

-Che tu sei solo stato aiutato! La persona incaricata di scegliere la squadra per la nazionale non era altri che l'allenatore della Raimon Junior High! E non mi venire a dire che è solo un caso... Hurley Kane... Thor Stountberg... Hanno la mia età, eppure sono stati ammessi in via del tutto eccezionale! Ed anche Austin Hobbes... Non avrebbero dovuto partecipare, ma siccome erano tuoi amici, i giudici hanno chiuso un occhio... Mentre nel resto del Giappone è pieno di persone chiaramente superiori a voi! Guarda: quanto mi ci è voluto per segnare dieci goal? Nel primo tempo, mi stavo trattenendo. Eppure nessuno di noi è stato chiamato per rappresentare il NOSTRO paese!-

Mark deglutì: non sapeva come replicare.

-Ora mostreremo al Giappone che i loro campioni non sono nient'altro che un gruppetto di raccomandati! E questo conta anche per gli altri giocatori nella vostra squadra!-

-Ma tutto ciò non ha alcun senso! Capisco come ti senta... Anch'io non potevo crederci di essere ammesso per rappresentare il Giappone... Però...-

-Non mentire, Evans! Con un nome come il tuo, non potevi che essere tu il portiere del nostro paese! Mentre Fernando può benissimo superare la tua Parata Suprema...-

-Adesso basta!-

Eve si alzò.

-Basta prendersela con il capitano! Basta prendertela con i miei compagni! Se hai fegato, prenditela con me!-

-Ma cosa fa? È impazzita?-

Commentò Frederik. Hershel la vide avvicinarsi la colpì con la spalla, facendola cadere.

-E questo è solo un avvertimento!-

Disse, tornando verso la sua metà campo. Frederik lo apostrofò:

-Ma come ti permetti? Quello era un fallo bello e buono!-

Hershel sorrise.

-Non le darò più problemi se si limita a non causare danni. E comunque...-

E gli passò accanto.

-Se controlli le regole ufficiali, quello era un contrasto regolare!-

Frederik sbarrò gli occhi e rimase paralizzato, senza replicare.

-Tutto bene?-

Chiese Erik, aiutando Eve a rialzarsi.

-S... Sì...-

Fece, reggendosi il braccio.

-No invece.-

Disse Steve.

-Ti sei fatta male o sbaglio?-

-Non importa. Posso ancora giocare...-

-Certo che sei proprio un'ipocrita...-

-Liz!-

Disse Bobby, impaurito della reazione di Eve.

-Prima insisti che Nathan vada in panchina e poi tu decidi di non farlo?-

Eve strinse i denti.

-Non voglio abbandonare il campo ora!-

-D'accordo allora. Ma se non fai attenzione, giuro che ti ammazzo.-

-È una promessa!-

Liz fece un sorrisetto e tornò in difesa.

-Dobbiamo segnare questo dannato goal! Non voglio passare le finali perdendo dieci a zero!-

Ringhiò Erik, pronto.

-A chi lo dici...-

Axel notò che Frederik stava troppo zitto. Che fosse per quello che gli aveva detto Hershel prima?

-Tocca alla Oaks battere il calcio da centrocampo.-

Jude cercava di scervellarsi per trovare una combinazione adeguata ad Erik. Doveva essere qualcuno con un tiro forte, ma veloce abbastanza da tenere il passo del Colpo di Pegaso.

"Mi viene in mente solo una persona capace. E sta in panchina. E non parlo solo di Nathan..."

Però, a ripensarci... Qualcun altro c'era.

"Ma non posso chiederle questo sforzo. Non lo farebbe mai... Erik dovrà tirare da solo."

Frederik si fece fregare la palla da subito e di nuovo cominciarono a colpire tutti con le pallonate.

"Mancano cinque minuti... Dobbiamo dare il tutto per tutto!"

Una pallonata stava per colpire Erik, quando Jude si mise davanti. Puntò i piedi a terra, e la palla finalmente perse potenza, rotolando davanti a lui mentre cadeva, tenendosi la pancia. Erik lo fissò, senza parole. Perché l'aveva fatto? E fu allora che la sua domanda ebbe una risposta:

-Che cosa fai lì impalato?! Quello è un passaggio per te! Vai a prendere quella palla!-

Quella voce... Erik lo vide con la coda dell'occhio: Logan si era alzato e gli stava urlando contro. Questo lo svegliò. Prima che la loro giocatrice con le lentiggini riuscisse a prendere il pallone, Erik la alzò e se la portò avanti. Si ritrovò affiancato da Eve.

-Eve... Che cosa...-

-Voglio provare a tirare!-

-Sei impazzita?-

.

Erik's POV

-Io voglio fare di tutto per aiutare! E se questo significa segnare questo goal, allora lo farò!-

Io ci riflettei, mentre continuavo ad avanzare. Durante le nostre sessioni speciali per potenziare l'attacco, i suoi tiri erano risultati molto potenti. Quelli di Ezra erano i migliori anche per precisione; Eve aveva un tiro sbilenco, però molto forte.

-Eve... Non lo so...-

-Abbiamo conquistato questo pallone! Non possiamo sprecarlo!-

-Forza voi due! Tirate!-

Strillò Myrna dalla panchina. Avevano ragione: dovevamo quanto meno tentare.

-Allora corri avanti e attenta al fuorigioco!-

-Ricevuto!-

E corse in avanti.

.

POV generale

"Eccola..."

Pensò Jude, tenendosi la pancia dolorante. Quel colpo l'aveva davvero steso. Erik tirò.

-Colpo di Pegaso!-

-Sembra che Eagle, nonostante tutti i tentativi con Blaze, Carson e Bullet siano falliti, abbia intenzione di riprovarci con Owlreed!-

Micah cercò di bloccarla.

-Ah! Vogliono far tirare un difensore. Dai, Micah, lasciali tirare!-

-C-Capitano, ma...-

-NON DISCUTERE!-

Micah obbedì e la lasciò passare. La palla la raggiunse e lei la seguì. Sotto i suoi piedi cominciò a crearsi una scia dorata e Jude capì di non essersi sbagliato come anche Logan, mentre il resto della squadra rimaneva sbalordita. Colpito il pallone, andò verso l'angolo, tanto che sembrava sarebbe uscita, ma soprattutto il Pegaso si trasformò in...

-Un grifone.-

Fece Sabrina, estasiata. L'espressione di Hershel cambiò immediatamente e realizzò che lasciarla tirare era stato un errore.

-Fernando, parala!-

-Trappola della baia!-

La palla, invece di finire nel tunnel, siccome era spostata, finì suoi fili di sabbia creati e li cavalcò, finendo senza nemmeno possibilità di resistenza nella porta. Fernando la guardò entrare, inespressivo. Ci fu silenzio prima che dagli spalti si alzò un boato.

-Abbiamo segnato...-

Fece Erik allucinato, prima di sorridere.

-Non ci credo, abbiamo segnato!-

Eve ancora non ci credeva. Teneva gli occhi fissi sulla porta. Erik la abbracciò.

-Hai visto? Abbiamo segnato per davvero!-

-Io...-

-Sei stata bravissima!-

Eve sorrise, mettendosi una mano tra i capelli.
Axel aiutò Jude ad alzarsi.

-Che combinazione...-

-Non è stata una combinazione, Axel. Il motivo per cui quest'accoppiata è stata vincente è semplice: tu, dalla distanza, cercavi di mettere più precisione che forza nel pallone, disperdendo così l'energia. Eve non si fa di questi problemi perché non sa come si tira correttamente: lei tira e basta. Spazza e basta. Anche se la palla non era particolarmente dritta, è riuscita ad avere il movimento giusto per eludere la Trappola della baia.-

-Ma allora non è stato un caso che abbiano segnato...-

Chiese Steve, un po' confuso e geloso.

-Un po' sì. Quel tiro poteva uscire. Siamo fortunati che Mark abbia affidato ad Erik l'incarico di allenare i difensori a tirare!-

Tutti sorrisero: finalmente la luce in fondo al tunnel. Anche se sarebbe presto tornato il buio.

.

Hershel's POV

-Stanno festeggiando un singolo goal?-

-Lo sanno che stiamo vincendo di nove reti, sì?-

-Questo non importa.-

Dissi, troncando i commenti di Nerris e Fernando.

-Capitano, in che...-

-Come avete potuto lasciare che questa banda di ragazzini segnasse?! Ci siamo allenati duramente solo in vista di questa partita e voi li fate segnare.-

Micah tossicchiò.

-Con il dovuto rispetto... Se avessi fermato quella ragazza, non avrebbero...-

-ZITTO!-

Lui si zittì immediamente. Sentivo il mio cuore accelerare e il sangue ribollire e darmi alla testa. Non potevamo subire un'umiliazione simile... Non potevo accettarlo... Io che mi ero impegnato per superare l'Inazuma. E avevo trascurato i loro altri compagni.

-Quella ragazza è pericolosa.-

-In realtà, è stato tutto merito di Eagle. È stato lui ad indirizzare la palla e darle la forza adatta per...-

-Mi stai contraddicendo, Fernando?!-

-No, io non...-

-Lascialo perdere, Fernando. Che hai in mente, capitano?-

Io risi, la mano poggiata sulla fronte per scompigliarmi i capelli.

-Ora vedrai.-

Il suo volto mi faceva chiaramente capire che aveva paura, ma lo ignorai.

.

POV generale

-Evento rarissimo: la Manticore dovrà effettuare un calcio d'inizio!-

Il tono di Francis sembrava alleggerito dopo quel goal, quasi gli avesse dato più verve. Hershel ebbe la palla sotto i piedi e la tirò in aria.

-Che sta facendo?-

-Ci provoca!-

Ma il suo sguardo sembrava tutt'altro che provocatorio... Era vacuo e decisamente terrificante. La squadra era ancora provata dai colpi, ma a fatica Eve arrivò sulla palla.

-La prendo io!-

E saltò con la Difesa del barbagianni, trovandosi faccia a faccia con Hershel. I due si scambiarono di posto, mentre la palla stava in mezzo.

-Ma che...?-

Atterrati, Hershel tirò su la gamba. Capirono tutti troppo tardi.

-EVE, ATTENTA!-

Hershel calciò il pallone e anche Eve con lui, che provò a pararsi con le braccia. Il colpo fu tale da mandarla fino alla porta della Manticore, tanto che Fernando si scostò e lasciò che entrassero entrambi in porta. L'intero pubblico e le squadre (sì, anche il restante della Manticore) fissarono con orrore la scena.

-S-Signori... Abbiamo appena assistito ad un autogoal...-

Hershel respirò, riacquisendo la sua espressione beffarda.

-E anche questa è sistemata. Avevo detto che quello di prima era un avvertimento...-

Ma nessuno oltre a lui ci trovava niente da ridere. Anche i suoi stessi compagni di squadra erano inorriditi dall'idea che si potesse spingere a tanto. Fernando la fissava e notò...

-Non... Non si rialza.-

Jeanne fece una specie di cenno rapido una mano, senza riuscire a distogliere gli occhi, e Sabrina scattò a prendere il kit.

-Che fai? Il kit non basta! Io vado a chiamare l'équipe di medici!-

Fece Myrna correndo verso gli spogliatoi. La Oaks si precipitò verso di lei.

-Eve!-

-Rispondi!-

-Eve? Ci senti?-

Liz vide che si teneva il braccio e non lo muoveva.

-Idiota. Ma perché non ascolti i consigli?-

Soffiò la ragazza, irritata e sconcertata insieme. Steve si sentiva di svenire: era ovvio che si era rotta il braccio. E con un colpo del genere, era un miracolo che non si fosse anche rotta anche qualche costola. L'équipe di medici la mise su una barella, mentre Sabrina costringeva Nathan a stare fermo mentre provava ad alzarsi e a raggiungere gli altri con la caviglia in quello stato.

-Non ci credo...-

-Ma quanto le ci vorrà per guarire?-

-Signorino Clyde.-

Hershel alzò gli occhi e si ritrovò faccia a faccia con l'arbitro, che tirò fuori un cartellino giallo.

.

Bobby's POV

-Era chiaro che volesse colpire il pallone, però ha comunque ferito una sua avversaria. Per questo mi vedo costretto ad ammonirla.-

-Certamente, signor arbitro.-

Quel figlio di... Era ovvio che aveva tutte le intenzioni del mondo di colpire LEI e non il pallone. Digrignai i denti. Il loro allenatore si scusò con l'arbitro per "il comportamento del capitano" e fu allora che assistemmo ad una scena che non mi scorderò mai nella mia vita...

.

POV generale

-Scusi, signor arbitro...-

-AAAAAAAAH!-

-Fermo, Steve!-

Tutti si volsero d'istinto verso quest'urlo, sconcertante quanto spaventoso, e l'unica cosa che fecero in tempo a vedere fu Max che bloccava il suo miglior amico con il corpo, impedendogli di raggiungere Hershel che intanto era rimasto di sasso, indietreggiando di un passo. Steve aveva il pugno chiuso e chiaramente, se non fosse bloccato dal numero 9, non avrebbe esitato a colpirlo.

-Non fare pazzie! L'arbitro l'ha ammonito: ha avuto quello che si meritava! Non avrai mica intenzione di farti espellere!-

Il castano strinse i denti ed il suo pugno, chiaramente contrariato. Entrambe le squadre osservavano la scena tesi, senza sapere se intervenire. Steve fece un passo indietro, così l'amico lo mollò, dicendogli:

-Controllati.-

Con un tono molto agitato. Il numero 6 aveva ancora il fiato corto, ma abbassò gli occhi, così Hershel tornò a sghignazzare. Appena il suo sguardo si poggiò sulla barella e vide Eve tenersi il braccio, però, la sua rabbia riaffiorò ancora più forte.

-Quello che ha avuto non è abbastanza.-

Max lo squadrò confuso e, senza preavviso, Steve scattò e mollò un pugno dritto in faccia del loro capitano. La Oaks intera sussultò ed anche la Manticore si preoccupò, soprattutto Micah, visto che il colpo aveva fatto uscire sangue dal naso ad Hershel, che cadde seduto, più sorpreso che effettivamente ferito.

-Capitano!-

Lo chiamò il numero 3, mentre il colpito di copriva il naso, mandando un'occhiataccia a chi gli aveva inferto il colpo. Steve stava ancora a braccio teso con il viso coperto dai suoi capelli, mentre il suo miglior amico lo fissava, confuso. Qualcuno della Manticore gridò:

-Portate del ghiaccio!-

Nessuno riusciva a credere ai propri occhi. Steve aveva VERAMENTE mollato un cazzotto ad Hershel. Nessuno parlò. Nessuno trovò la forza. Tranne l'arbitro.

-Signorino Grim!-

Steve sembrò svegliarsi da un sogno, come se nemmeno si fosse accorto di aver tirato quel pugno, e il suo viso fece intendere che ormai aveva paura delle conseguenze.

-Questo è un comportamento estremamente scorretto e violenza gratuita! Di conseguenza...-

Tirò fuori il cartellino rosso.

-La dichiaro espulso! Per questo incontro e il prossimo disputato. E se la vedo in campo, sarà un'espulsione a vita!-

Steve fissò l'arbitro come in trance.

-Steve... espulso?-

Disse Sabrina con un fil di voce. Max guardava il suo migliore amico ed Eve: lui sapeva perché l'aveva fatto. Però... Aveva esagerato.

-Tutto ciò è ridicolo! È stato Hershel il primo a...-

Axel tirò una gomitata in pancia a Frederik.

-Chiudi il becco o te ne tiro un'altra sotto la cintura...-

Frederik ingoiò amaro. Steve deglutì, mentre Micah e gli altri davano il ghiaccio ad Hershel, e poi fece un piccolo inchino.

-Ha ragione. Mi scusi, signor arbitro.-

Detto questo, andò a sedersi accanto a Nathan, distanziandosi un pochettino. I tre panchinari lo guardavano manco fosse un genocida: all'improvviso, avevano tutti paura di lui. Compreso Hershel.

"Come si è permesso?! Lurido..."

Il sangue non smetteva, perciò fecero entrare l'unica riserva della Oaks e lasciarono Hershel sedersi in panchina. Ma quando le squadre tornarono in campo, l'umore era totalmente diverso. Jude alzò gli occhi per guardare quel 10 a 2 stampato sul tabellone. Anche Mark era scioccato. Ebbero tempo per un solo passaggio e l'arbitro fischiò la fine della partita. La Manticore non si sentiva felice di aver vinto. La Oaks non sapeva cosa pensare. Regnava il silenzio per tutto il viaggio di ritorno, un silenzio quasi spettrale, che nessuno volle o osò spezzare.











Nel prossimo capitolo

Sconfitti sia nel fisico che nel morale, la squadra si deve risollevare ed anche maturare per ritrovare la voglia di giocare, voglia che a quanto pare non è condivisa da tutti.

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