Capitolo 10- Una squadra di cacciatori
Bobby's POV
-Questo ritiro è stato totalmente inutile! Fare battaglie di cuscini non conta come fare amicizia.-
-Qualcosa mi fa pensare che tu non sappia cosa sia l'amicizia...-
Disse Ezra sottovoce.
-Come?!-
-AH! NO, NULLA, SCUSA!-
E si nascose dietro a Myrna. Eravamo in campo per la partita e nel momento in cui arrivarono gli avversari, mi venne naturale urlare:
-Quello è Eagle!-
-Hai chiamato?-
-Non Eagle tu! Steve!-
-Che c'è?-
-Ngh! No! Parlo di lui!-
E puntai a Steve ed Erik il loro numero 11.
-Ah! Quello della Wild!-
-Chi?-
Chiese Erik.
-Tu non eri ancora in squadra. Facevano parte del girone regionale, sono i primi che abbiamo affrontato nel Football Frontier.-
-Ah. Capisco. In realtà no, però...-
Il capitano, invece, si avvicinò a noi e riuscii a riconoscerlo immediatamente, come anche Mark.
-Evans! Che piacere riincontrarci!-
-Neil Turner! Sei tu il nuovo capitano della Hunter?-
Lui ridacchiò.
-Eh già. Sono molto lusingato che mi sia stato affidato questo ruolo, contando che abbiamo anche giocatori del secondo e terzo anno...-
-Sono sicuro che tu sia più che qualificato!-
Neil arrossì e distolse lo sguardo, grattandosi la nuca. Notai solo in quel momento che Falco non parlava con nessuno dei suoi compagni.
-Tu e Steve quando vi siete conosciuti?-
-Bobby: ma anch'io ero in squadra contro la Brain...-
-Non tu! Eagle!-
-Falco ed io ci siamo conosciuti durante la vostra finale contro la Zeus e poi siamo stati chiamati da Thomas per far parte della vostra squadra di riserva contro la Alius. E sebbene segua ogni mio ordine... Non credo che sia abituato a parlare con altri esseri umani.-
Erik era molto confuso.
-Vedi, Erik, la Wild è una squadra composta da giocatori... peculiari!-
Spiegai alla meglio.
-Si comportano un po' come animali.-
Io e Steve cercammo di far tacere Max, ma Neil annuì sospirando.
-La prima partita è andata bene, ma... Chissà.-
Ci fece un leggero cenno di saluto e tornò dalla sua squadra augurandoci buona fortuna.
-Chi lo sapeva che avremmo ritrovato così tante vecchie conoscenze?-
-Evans. Ricordatevi lo schema e la nostra strategia.-
-Certamente, allenatrice.-
Dan stava fissando la signora Knight insistentemente.
.
POV generale
-Ecco la partita tra gli Hunter e la Oaks! Una partita memorabile, contando che questi ultimi hanno già perduto contro i cacciatori! Ma oggi la squadra sarà sotto il comando di Neil Turner.-
La formazione della Hunter era uguale a quella della Oaks, entrambe le squadre avevano scelto quello base, due punte e quattro centrocampisti e difensori, con una grossa differenza: la Hunter non aveva riserve. Il loro allenatore, infatti, sembrava alquanto nervoso. Le sue gambe tremavano ed era sudato. Prima della partita, aveva fatto un discorso al capitano, dicendogli che gli affidava la squadra e di non deluderlo.
-Se non troviamo in fretta riserve, potrebbe essere la fine di questa squadra. Se riusciamo a vincere oggi...-
Jeanne capiva bene le paure di quell'uomo, in fondo erano anche le sue. Aveva sempre paura che potessero succedere dei falli. Sapeva di avere tre riserve, eppure... Il pensiero che anche solo uno dei ragazzi in campo si ferisse la terrorizzava. Aveva paura di non essere abbastanza brava per la squadra del nipote di Evans...
"No. Smettila, Jeanne. Ci riuscirai."
Ed annuì al vuoto.
-La Oaks batte il calcio d'inizio.-
-Ottimo. Cominciamo.-
-Odio questo piano.-
-Tu non sei l'allenatrice O il capitano. Quindi segui gli ordini.-
Frederik alzò gli occhi al cielo e passò la palla ad Axel.
-Blaze e Bullet si lanciano subito all'attacco.-
-Andiamo!-
Max ed Erik li seguirono. Neil li osservò attentamente. Loro quattro stavano davanti e dietro stavano gli altri due centrocampisti, Sharp e Trevors.
-Becky! Carl! Fermate quei due.-
I due centrocampisti bloccarono Jude e Logan.
-Falco. Con me, pronto ad avanzare. Mentre la difesa blocca i loro attaccanti.-
Lo schema sembrava funzionare bene.
-Turner ha un ottimo controllo del campo, come Robin Hood con i suoi complici. Non vi ha fatto ridere, eh?-
Axel teneva la palla ed i difensori si misero davanti a lui e bloccarono anche Frederik e Max.
-Incredibile. Ci sono cascati davvero.-
Commentò Steve dalla panchina. Axel sorrise e alzò la palla dandola ad Erik, che ormai era in area. I difensori, che si erano concentrati su quei tre, non riuscirono a fermarlo.
-Colpo di Pegaso!-
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Erik's POV
-GOAAL! Attenzione: la Oaks comincia la partita stroncando immediatamente i propri avversari!-
-Ho segnato! Evviva!-
-Bravo, Erik! Ottimo lavoro di distrazione, Frederik, Axel, Max.-
Max fece il pollice in su ed Axel sorrise, mentre Frederik brontolò:
-Avrei potuto benissimo segnare io... Ma basta che abbiamo segnato.-
Lo sapevo: non è irrecuperabile.
-Ok. Ora passiamo al secondo schema difensivo. Per la prossima azione, voglio che Frederik o Axel segnino. Non cadranno nello stesso tranello due volte, quindi facciamo meglio a scombussolarli facendo quello che si aspettavano.-
-Ottimo piano, Mark.-
Approvò Jude.
-Noi forniremo supporto e tenteremo di marcare i loro difensori.-
-E noi difensori invece marcheremo i loro due attaccanti! Non è vero...-
-Non mi rivolgere la parola!-
Fece Liz ad Eve e tornò in difesa, farfugliando cose come:
-Dovevo restare ferma al mio posto...-
Eve fissò il terreno tristemente, ma ciò che più mi stupì furono Nathan e Jude: si stavano dicendo qualcosa all'orecchio mentre la guardavano. Non è come se Eve fosse permalosa, se avevano qualcosa da dire, potevano farlo.
-Non ti preoccupare, Eve. Avremo bisogno che tu e Liz facciate entrambe del vostro meglio. Ricordati di provare sempre ad avanzare con la palla.-
-Sì, grazie capitano. Non mancherò.-
Ma il suo tono era molto meno allegro.
-Adesso ci pensa la Hunter ad attaccare: come faranno?-
Neil e Falco si scambiarono il pallone ed avanzarono subito. Il mio doppione aveva effettivamente una velocità che aveva un qualcosa di animalesco.
-Per questo il nome Falco? Accidenti, che velocità.-
.
Neil's POV
"Prima di entrare in squadra, Falco era un centrocampista. E si lamentava spesso di come il suo capitano gli ordinasse di passare la palla alle due punte. Era convinto di poter segnare benissimo anche da solo, e piano piano la cosa iniziò a farlo sentire inutile. Sommato al fatto che contro la Raimon nessuno era riuscito a segnare, non gli dava una mano. Nella partita contro la Zeus, la Brainwashing e la Wild si erano sedute sugli spalti per vedere la partita e c'era stato modo di interagire e lui... Era l'unico con cui mi sentivo a mio agio. Sono stato io a proporlo al capitano come membro della squadra di riserva. Insieme a Jonathan... Eravamo un trio in attacco imbattibile! Finché un giorno..."
Un loro difensore basso che indossava il cappuccio riuscì a sottrarmi la palla ed a metterla in fallo laterale.
-Ehi! Complimenti. Sei bravo.-
-Guarda che sono una ragazza.-
Io sobbalzai ed arrossii, imbarazzato.
-A...Ah! Scusami! È che...-
-No, non c'è bisogno. E poi senti chi parla.-
E mi diede le spalle.
-Ehi! A me piacciono i miei capelli, ok?-
E me li accarezzai. Una delle mie compagne mi passò la palla.
-Forza, Falco, è il tuo momento!-
Ed alzai il pallone. Una ragazza con i capelli lunghi tentò di andare a prenderla saltando.
-È troppo alto! Non ci arrivo!-
Falco seguì i miei ordini e saltò, mentre una scia di piume si estendeva per segnare la sua traiettoria. Prima bloccò la palla tra i due piedi e poi fece una capriola e cadde in picchiata verso la porta.
-PICCHIATA RAPACE!-
Si mise a testa in giù e fece una rovesciata fulminea.
-Parata Suprema!-
Vidi Mark faticare nel tentativo di bloccare il colpo e la palla entrò in rete.
-Attenzione! L'immancabile Evans fa passare un pallone! Sembra proprio che questa partita abbia preso una piega diversa, miei cari amici!-
Falco atterrò dolcemente, quasi fosse fatto di penne, a terra.
-Bravissimo, Falco, bel goal.-
Lui mi diede uno sguardo e mi batté il cinque senza sorridere.
-Mark. Tutto bene?-
Evans si stava fissando il palmo della mano, come incantato, e poi esplose:
-Che tiro fantastico! È stato come essere attaccato da un vero falco in picchiata! Ragazzi! I nostri avversari sono di un calibro maggiore rispetto alla Elm. Non abbassiamo di nuovo la guardia!-
-Certo, capitano!-
Replicò la squadra al completo eccetto per uno o due membri.
-Evans è davvero un capitano esemplare. Non solo riflette sulle strategie, ma sa anche dare una spinta ai suoi compagni quando ne hanno bisogno. Noi restituiremo loro pan per focaccia...-
Falco si volse verso di me.
-Intendi dire...-
-Sì. Passiamo al modulo Beta. Ora si fa sul serio!-
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Jude's POV
-Attenzione: la Hunter decide di cambiare le carte in tavola. A quanto pare, il numero 11 ed il numero 3 si scambieranno di posto, quindi Seven passerà in attacco ed Eagle in difesa.-
-Ma come sarebbe a dire? È una mossa rischiosa da fare...-
-Soprattutto nel primo tempo. Semmai dovessero fare una mossa così, aspettare il secondo tempo sarebbe consiglia...-
Logan sembrò rendersi conto che c'era troppo silenzio e che lo stavo fissando, così tossicchiò e fece finta di nulla.
-Logan, è inutile che fai questa scenata: ho parlato con Jonas.-
-E allora?-
-Se giocavi nella Zeus, perché ti sei presentato al resto della squadra come un novellino?-
Seguì silenzio, nel quale ebbi modo di vedere Neil che rassicurava il suo allenatore.
-A differenza di te, io non sono lo stratega geniale... O il mago del pallone... Mi hanno cacciato dalla Zeus perché non sapevo giocare ed ho voluto riprovarci con voi.-
Mi fissò dritto negli occhi, con il suo sguardo penetrante.
-Tutto qui.-
E tornò al suo posto.
"No. Non è tutto qui e lo sai bene. Voglio scoprire chi sei veramente, Logan Trevors."
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POV generale
-La partita riprende. Che questa nuova formazione aiuti la Hunter a riguadagnarsi il vantaggio?-
Appena Frederik ebbe la palla sotto i piedi, scattò in avanti.
-Ma che diavolo fai?-
Gli urlò appresso Max.
-Mark ha detto a me o ad Axel di segnare, no? Sto seguendo i suoi ordini!-
-Incorreggibile...-
Disse Nathan, esasperato. In poco tempo, l'attaccante si trovò davanti a Falco.
-Che tecnica ridicola! Ora vado a segnare.-
Falco lo squadrò e poi gli andò incontro. Saltando due volte e poi atterrando e creando un'onda verde.
-Onda d'urto!-
Frederik cadde a terra e la palla finì sotto i piedi dell'avversario.
-Ho capito.-
-Cosa?-
-Difesa, state pronti!-
Strillò Logan mentre Jude lo guardava confuso. Eve, Liz e Bobby si prepararono mentre Nathan tornava dal centrocampo. Falco piegò una gamba e poi scattò in avanti. Provarono a fermarlo sia Erik che Nathan, ma quello era troppo veloce.
-Accidenti!-
Liz ed Eve entrarono in scivolata e Falco le saltò.
-Bobby, attento!-
-Tuono del vulcano!-
Invece di essere fermato, fu Falco a fermarsi da solo e passò di tacco al suo capitano.
-Maledizione! Mark!-
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Steve's POV
Neil tese la gamba in avanti tenendo la palla in equilibrio, poi la tirò un po' su ed urlò: due raggi verdi uscirono dal terreno ed entrarono nel pallone illuminandolo e circondandolo di due anelli che giravano.
-Tiro atomico!-
Neil colpì la palla che esplose e poi si diresse verso il capitano, mentre gli anelli le vorticavano intorno.
-Parata suprema!-
Di nuovo sembrò che Mark potesse farcela, ma la palla entrò.
-Incredibile! La Parata Suprema è stata sconfitta ben due volte!-
-Dovevamo aspettarcelo. Le tecniche usate finora non ci serviranno a nulla. Ora che siamo dei liceali, dobbiamo evolvere anche il nostro stile di gioco.-
Commentò Axel in risposta a Nathan.
-Avremmo dovuto fermarlo noi...-
-Smettila di parlare sempre al plurale.-
-Andiamo, Liz, se vogliamo vincere dobbiamo collaborare.-
-Stiamo collaborando! Ma non per questo dobbiamo diventare amici per la pelle!-
-Ma Liz...-
-Chiudi il becco! Invece di pensare sempre agli altri, pensa a te stessa!-
E la lasciò così su due piedi. Io Liz proprio non la capivo... Eve cercava solo di aiutarla e lei la respingeva.
"Mi chiedo cosa si celi sotto quel cappuccio."
Il primo tempo finì piuttosto in fretta, e la Hunter era riuscita a fare altre due azioni pericolose sventate prima da Bobby e poi da un colpo di testa del capitano.
-Ho capito perché hanno spostato Falco in difesa.-
-Uh?-
Chiese Mark a Jude.
-Ce ne hai messo di tempo...-
-Come?-
-Non ho detto niente.-
Squadrai Logan. Di che stava parlando? E gli altri l'avevano sentito?
-Usando la sua nuova tecnica micidiale e ripartendo fulmineamente in avanti è riuscito a coglierci di sorpresa.-
-Quindi si è evoluto da centrocampista a libero?-
-Così pare.-
Erik sospirò.
-Stanno facendo quello che abbiamo fatto noi con la Elm. Certo che Neil è in gamba.-
-Così e così...-
-Logan, perché hai la parlantina solo a bassa voce?-
Il ragazzo accanto a me si strozzò con l'acqua.
-Perché non ci dici APERTAMENTE cosa ne pensi?-
Lui finì di bere e disse:
-Nulla. Mi pare solo una mossa azzardata e...-
-Grazie, ma continuo io.-
Lo zittì l'allenatrice.
-Signorina?-
-Ricordatevi che possiamo rispondere al fuoco con il fuoco.-
-Parla di Liz?-
-Io?-
-Sto parlando di Ezra.-
Ezra scattò in piedi come una molla.
-Signorasì!-
-Mica siamo all'appello...-
Commentò Myrna. Sabrina batté le mani:
-Evviva, Ezra! Potrai giocare!-
-Un attimo! Come io?-
Insistette Liz.
-Anche tu sei un libero. Ti ricordi?-
-Io NON SONO un libero! Io sono un difensore e basta! Smettetela con questa storia!-
Bobby non disse più nulla, rimanendo con un sorriso incerto sul viso.
-Liz: con la tua capacità di analisi e il tuo tiro solcante, potresti davvero...-
-Capitano. Io non sono nient'altro che un difensore. Chiaro?-
Mark fece due passi all'indietro, improvvisamente spaventato. Io mi alzai.
-Ehi! Dacci un taglio! Che motivo hai di essere così scortese?-
-Qualcuno ha chiesto il tuo parere, riserva?-
Io ci rimasi malissimo.
-ADESSO BASTA, LIZ! NON HAI NESSUN DIRITTO DI AVERCELA CON NOI PER QUELLO CHE TI È SUCCESSO!-
Eve... che urlava? Tutta la squadra, anche avversaria, rimase di stucco. Ma Liz non si impressionò e rispose:
-A te ho detto di chiudere il becco! Fatti gli affari tuoi!-
-È per Jeremy? Lui era un libero? Oppure tu eri un libero ed ora non vuoi più esserlo per...-
-TI HO DETTO DI STARE ZITTA!-
-Adesso basta, tutte e due!-
Liz ed Eve si volsero verso l'allenatrice.
-Già è tanto il fatto che stiamo perdendo! Se proprio non ti va di darci una mano, ti sostituisco! Ezra rimarrà sulla linea di difesa per rispedire al mittente i propri tiri e così avremo un modo di contrastarli! Sto facendo del mio meglio per guidare questa magnifica squadra perché so che avete tutti un potenziale eccezionale! Ma se continuate a non parlarvi, io...-
Si fermò. E notai che stava ansimando. E tanto. Io e Dan ci buttammo insieme alle manager, preoccupati.
-Allenatrice! Cos'ha?-
-Nulla... Anf... Non sono abituata a... Strillare così.-
Dan prese le redini della situazione:
-Liz! Se devi rompere così tanto, entro al posto tuo!-
Sembrò proprio che Liz era rimasta a corto di parole. Biascicò:
-Rimango.-
-Steve.-
Io mi volsi verso l'allenatrice.
-In campo al posto di Logan.-
-Certamente.-
Logan non sembrò contrario, anzi... Sembrava quasi contento di potersi sedere in panchina.
-Il secondo tempo sta per cominciare.-
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Neil's POV
-Facciamo del nostro meglio!-
-Sì!-
La squadra di Mark sembrava carica, ma avevo sentito delle loro discussioni. Ed ero sinceramente preoccupato.
-Capitano! Sicuro di voler continuare con questo schema?-
-Sì. Contro una squadra come quella di Mark Evans, non possiamo permetterci lussi. Andremo fino in fondo con questa strategia.-
Frank annuì insieme al resto della squadra.
-Andiamo.-
-Certo!-
Appena fischiarono, mi lanciai all'attacco.
-Non questa volta!-
Fu Jude a fermarmi.
-Sharp.-
Lui avanzò e passò la palla a Blaze, sperando di poter evitare il confronto diretto con Falco.
-Tattica difensiva: cambio di fronte!-
-Sì!-
Fulmineamente, i difensori alla destra passarono a sinistra, così Blaze si ritrovò davanti Falco.
-Accidenti.-
La passò dietro a Max e Riven intervenne, intercettando il passaggio e dandola a Falco.
-Quindi per questo hanno messo il loro difensore centrale in attacco. Per bloccare le nostre azioni sul nascere.-
-Non esiste!-
Axel andò incontro a Riven ed i due si scontrarono. Era un contrasto bello e buono, colpirono sia la palla che le proprie caviglie, entrambi stringendo i denti per il dolore. Il mio compagno fu il primo a riprendersi mentre il loro attaccante ricadde sul suo ginocchio.
-Mia!-
Prima che la potesse raggiungere, Steve entrò in scivolata, mandandola fuori.
-Non credo proprio!-
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POV generale
-Axel!-
-Sto bene. Grazie, Steve...-
L'arbitro fischiò ad un cenno di Turner ed Evans. Jeanne si precipitò sul posto non prima di urlare:
-Voi due preparate il ghiaccio spray!-
Myrna e Sabrina annuirono.
-Axel, come va?-
-Non è nulla di grave...-
Rispose il ragazzo a denti stretti.
-Ci credo, ma potrebbe diventarlo se non vai in panchina.-
-Non ci penso proprio!-
-Non hai scelta, Axel!-
-Ma Jude...-
-Posso fare da unica punta.-
-Niente, non ce la fai proprio A STARE ZITTO!-
Strillò Bobby.
-Calmatevi ora! Blaze, tu devi andare in panchina.-
-Allenatrice...-
-Al tuo posto entrerà Ezra e così possiamo passare al piano.-
-Ma allenatrice: Ezra non è un attaccante.-
-Se non sbaglio, il signorino Swift ha giocato come attaccante, o sbaglio?-
Il cuore di Nathan mancò un battito e sia Max che Steve si volsero automaticamente verso di lui.
-Mi sbaglio?-
Passò un attimo di silenzio.
-No.-
-Sarai tu la nostra seconda punta. Facciamo come fanno loro, mettiamo un difensore all'attacco. Tanto il nostro scopo sarà attirarli in area ed affidare tutto al contrattacco.-
Axel ci rifletté. Chiaramente, non voleva sedersi. Ma se non l'avesse fatto, era probabile che non sarebbe stato in grado di giocare la partita seguente.
-D'accordo.-
-Forza. Le ragazze hanno il ghiaccio.-
E come farebbe una madre, lo alzò e lo accompagnò in panchina.
-Il capocannoniere della Oaks è costretto a sedersi in panchina, mentre sembra che il giocatore della Hunter non ha intenzione di arrendersi.-
-Non posso... Capitano... Non vi lascerò in dieci!-
Neil e Falco lo fissarono dritto negli occhi.
-Se sei così convinto.-
-Axel non è il capocannoniere... Posso esserlo io.-
-Lascia perdere, Frederik. Non ci pensare!-
Gli urlò Erik.
-Vedrai come lascio perdere...-
Bobby batté la palla passandola a Frederik e lui, senza dire nulla, tirò. Il portiere della Hunter riuscì a deviarla, ma colpita la traversa, la palla entrò comunque.
-Ah! Chi è il capocannoniere ora?-
-Come mai fai sempre di testa tua?-
-Bravo, Frederik, hai segnato!-
Interruppe Mark. Nathan lo squadrò perplesso.
-Ma Mark...-
-Poco importa! Abbiamo segnato, no?-
Nathan diede un'occhiata ad Axel. I due non ebbero bisogno di dire niente per capire che stavano pensando alla stessa cosa.
-I ragazzi della Oaks hanno acciuffato il pareggio, ma per quanto durerà, mi chiedo!-
La palla venne messa al centro e Neil e Seven si scambiarono un'occhiata.
-Questa strategia... Funzionerà?-
-Ci dobbiamo almeno provare.-
Ed al fischio, si passarono la palla.
-Dove andate?-
Nemmeno si accorsero dell'arrivo di Nathan che sottrasse loro il pallone e poi avanzò.
-Max. Dietro di me, forza. Cerchiamo di aggirare Falco.-
-Arrivo!-
Intanto, Eve e Liz stavano avanzando sotto ordine del capitano.
-Liz... Ti prego, ascoltami.-
-Non voglio ascoltare!-
-Va bene! Io parlo e basta! Poi tu fai quello che vuoi delle mie parole!-
Liz strinse i denti: la odiava... Perché era così gentile con lei?
-Noi non siamo come Jeremy! Noi possiamo diventare tuoi amici... se solo ce ne dai la possibilità!-
-Io non voglio degli amici!-
-Non è vero! Tu vuoi degli amici diversi! Le persone non sono tutte uguali! Hai nella testa una visione distorta dell'amicizia. Lascia che io... Anzi, che noi tutti, la cambiamo!-
-LASCIAMI STARE! NON VOGLIO PIÙ CREDERE A CHI MI TRATTA COSÌ GENTILMENTE! SMETTILA DI ESSERE COSÌ GENTILE!-
Bobby ed Ezra guardarono le due avanzare e si guardavano preoccupati.
-Dovremmo raggiungerle?-
-Non so... Capitano?-
Mark stava osservando le ragazze senza parlare.
-Mi fa stranissimo...-
Nathan diede una sbirciatina dietro di lui.
-Avere tutti i miei compagni dietro.-
-Nathan! Non darci troppo peso!-
Gli strillò Max, ma proprio mentre era distratto...
-Ma dove guardi?-
Scherzò un difensore rubandogli il pallone.
-Difesa! Agh... Non sono più un difensore...-
-Perché non me l'hai passata?-
-Tu stai zitto e torna con noi!-
Disse Jude per evitare altri litigi. Liz ed Eve sbarrarono la strada al difensore e la seconda rubò il pallone, poi ritrovandoselo tra i piedi.
-Ehm...-
Provò a guardarsi intorno: Liz era marcata, ma le consigliò:
-Passala dietro ad Ezra! Coraggio!-
Eve andò nel panico vedendo un avversario andarle addosso e la spazzò in avanti.
-È mia!-
E Jude corse per raggiungerla. Sospirò sollevato e dribblò un centrocampista.
-Dobbiamo segnare!-
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Jude's POV
-Ma più li attacchiamo direttamente, più non funziona!-
-Tu passala a me e vuoi vedere come funziona!-
E mi rubò la palla.
-Ma che fai, Frederik?-
Provò a tirare, ma stavolta la difesa fu pronta:
-Fucilata pesante!-
-Onda d'urto!-
Il tiro era troppo forte da essere fermato così, ma almeno finì fuori.
-Falco! Tutto bene?-
Lui non rispose, ma accettò la mano di Neil e si rialzò.
-Ha ragione Nathan... Attaccare direttamente non ci serve. Dobbiamo trovare un modo di aggirarli...-
Liz ed Eve ci avevano raggiunti in attacco e la prima ansimava; forse la corsa era troppa con le sue gambe corte. Eve sembrò tentata dal dire qualcosa, poi si morse le labbra ed infine parlò:
-Ti prego, Liz! Abbiamo bisogno di una come te per vincere! Ti devi fidare di noi...-
-Perché non vuoi stare zitta? Ti ho già detto... Che è facile parlare per una come te! Tu hai tanti amici ed io invece, la prima persona a cui ho provato a dare fiducia, BOOM! Tradita! Mi ha gettata via quando ho cominciato ad essergli di peso!-
Non capivo molto, ma vedendo gli occhi di Eve brillare ed inumidirsi, capii che quelle due avevano parlato di qualcosa a noi sconosciuto. Del passato di Liz, forse...
-Tu non puoi capirmi! Nessuno di voi può farlo!-
Mark ci raggiunse seguito dai difensori.
-Liz: tu sbagli a dire così.-
Liz ed Eve sembrarono stupite di sentire che qualcun altro si stava intromettendo nella discussione.
-Tutti noi siamo esseri umani con delle sfaccettature, Liz. Anche io ho provato i tuoi stessi sentimenti...-
-Non farmi ridere... Tu? Mark Evans? La leggenda che vince grazie al potere dell'amicizia? Non ci credo.-
-E invece è così. Anch'io mi sono sentito in colpa per non aver prestato abbastanza attenzione ad un amico... Mi sono comportato male e prima che me ne accorgessi, se n'era andato. Ed anche a me è capitato di fare amicizia con le persone sbagliate e questo fa parte della vita. Tutti noi. Almeno una volta. Ci siamo sentiti come te. Questi sentimenti sono del tutto normali, Liz...-
Guardando il suo volto da sotto il cappuccio, capivo che le parole di Mark stavano andando a segno.
-Non so cosa ti sia successo...-
.
Mark's POV
-Ma sono sicuro che sia stato grave se ti comporti sempre così... Sappi che nessuno ti costringe ad essere nostra amica. Ma se continui a vivere sotto il tuo cappuccio...-
E provai a toglierglielo. Pessimo errore. Mi schiaffò la mano.
-Ahi!-
-Se continui a non vivere la tua vita, non vorrai più viverla!-
Ci voltammo verso Eve: sembrare sull'orlo delle lacrime. Vidi Steve azzardare due passi in avanti, forse per confortarla, poi arrossì ed indietreggiò sotto lo sguardo curioso di Max. Liz non rispose a nessuno ed abbassò la testa, così tanto che non riuscii a vedere più il suo viso.
-Dai, riprendiamo la partita.-
.
POV generale
-La Oaks batte il calcio d'angolo. Fate tutti attenzione, sembra un momento da paura!-
Nathan cercò di formulare le parole e, anche se tra i denti, disse:
-Frederik. Ho bisogno di te.-
-Uh?-
Il ragazzo sorrise.
-Scusa, hai detto? Non ho sentito...-
-Hai sentito benissimo! Non farti idee!-
-Guarda, ho talmente tanta voglia di segnare, che non insisterò.-
-Allora seguimi.-
Fece cenno a Bobby e lui annuì e gliela passò. Nathan avanzò verso i difensori e Falco era pronto.
-Tua Frederik!-
-Cambio fronte!-
E i difensori si scambiavano.
-Vai, Liz, è tua!-
La palla ad effetto, invece di andare da Frederik, disegnò un arco.
-Cosa?-
-Frederik era un diversivo!-
Nathan sorrise.
-Parabola micidiale! Vai, Liz!-
La ragazza prese il pallone e cominciò ad avanzare, pensando:
"E se avessero ragione loro? Se io stessi esagerando? Ho avuto solo un amico... Forse è il momento di uscire dal mio guscio e riprovare... Per quanto provassi a farmi odiare... Per quanto non volessi affezionarmi... Eve continuava ad essere gentile... E sorridere... E così il resto della squadra. È il momento... Di mostrare al mondo chi sono."
Falco riuscì comunque a raggiungerla. Liz accellerò: dei funghi, alti poco più del difensore, crebbero sul campo e Liz ci saltò sopra come fossero trampolini.
-Trompette de la mort!-
E proprio mentre saltava, il suo cappuccio si sfilò e tutti la videro: i suoi capelli corti e neri, alzati, con due ciuffi rossi ed i suoi occhi gialli.
-Cosa?-
-Ma quella è...-
Eve sorrise.
-È lei. La vera Liz!-
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Liz' POV
Atterrai prima della palla e prima che cadesse, la calciai in aria. Il tiro non era particolarmente potente, ma era veloce. Il portiere si gettò e sfiorò la palla con le dita, ma entrò.
-Incredibile! La Oaks è riuscita a recuperare aggirando la difesa indissolubile della Hunter.-
-Cosa?-
-Ma lei non è un difensore?-
Io mi volsi, con un mezzo sorriso, e risposi a Seven:
-No. Io sono un libero. Liz Carter, il libero.-
-Bravissima Liz! Ce l'hai fatta!-
-Aaaah!-
E colpii di nuovo la mano del capitano.
-Ahio!-
-Scusa... No, non mi scuso. Ho segnato e sono pronta a darvi una chance, ma datemi tempo di abituarmi... Vi prego. Per favore... Come si dice?-
-Brava, Liz!-
Ed Eve mi abbracciò. Arrossii.
-STACCATI!-
Ma non opposi molta resistenza.
-Ahahah. Tutto è bene quel che finisce bene.-
Fece Ezra, mentre anche gli altri ridevano e sorridevano. Diedi uno sguardo alla panchina: Dan stava saltando contento, Logan non ci guardava nemmeno ed Axel batteva il cinque a Sabrina, mentre Myrna poggiava la sua mano sulla spalla dell'amica.
-Andiamo, la partita non è ancora finita.-
E mi staccai finalmente da Eve a quelle parole. Mentre tutti tornavano a posto, sentii Frederik urlare:
-Avevi detto che ti servivo! Pensavo mi avresti lasciato segnare.-
-Ero certo che non si sarebbero aspettati di vedere un difensore tirare.-
-Questo perché voi difensori non dovete tirare!-
-Smettila, Frederik! Non so neanche perché ti ho chiesto aiuto.-
-Perché non sei capace da solo! Ne hai bisogno!-
E gli diede una spallata, lasciandolo sul posto con un'espressione misto tra arrabbiata e terrorizzata. Quel tizio... Io ero difficile, ma lui...
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Neil's POV
-Calmi, ragazzi! Possiamo recuperare! Siamo sotto solo di un goal!-
-Mancano cinque minuti...-
-Come faremo?-
Io fissai i miei compagni. Era vero... Contro uno come Evans, ora che la difesa si era riorganizzata... Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
-Neil. Giochiamo fino all'ultimo.-
Era la prima volta che sentivo Falco parlare così. Anche i miei compagni erano esterrefatti.
-D'accordo. Forza! Tutto nell'ultimo tiro.-
Quattro minuti passarono in cui la Oaks e la mia squadra ci contendevamo il pallone.
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POV generale
Neil superò Max e Steve.
-Dannazione!-
-Sembra che il tempo stia finendo. Ultima azione!-
-Possiamo pareggiare. Tua, Falco!-
Lui saltò e poi tirò:
-Picchiata rapace!-
Il tiro partì, solcando il campo.
-La fermo io!-
Bobby cercò di bloccarla con il corpo, ma non funzionò.
-Bobby!-
Urlò Erik, preoccupato. Ezra si vide arrivare il pallone addosso.
-Ezra! Togliti!-
Gli ordinò Mark, ma quello non stava sentendo. Appena il pallone si avvicinò, divenne serio, piegò le ginocchia, e come aveva già fatto in allenamento, provò a bloccarla.
-Ma cosa fa? È matto?-
Fece Neil, seriamente preoccupato. Invece, Ezra riuscì a respingere il tiro, e la colpì così forte che la palla viaggiò dalla parte opposta del campo.
-Ma come ha fatto?-
La palla arrivò davanti al portiere della Hunter, che era così stupito che nemmeno si buttò. Si volse solo quando la palla era già entrata e rimase a fissarla, senza parlare.
-Ezra ha sfruttato la forza impressa da Falco e l'ha usata a suo vantaggio per tirare dalla sua posizione.-
Fece Axel, pallido dallo stupore.
-Allenatrice... Ha visto?-
-Sì, Schneider. Nemmeno io potevo prevedere una cosa così.-
Ezra non sembrava aver realizzato a che punto la sua azione fosse stata clamorosa e fissò tutti quelli che gli stavano puntando gli occhi addosso.
-Cosa?-
-Come hai fatto?-
Chiese Eve. Ezra alzò le spalle.
-Non ne ho idea! È stato come... Una scossa. Ho avuto... Un riflesso.-
-Non mentire. Quello non può essere stato un colpo di fortuna.-
Fece Frederik puntando la porta avversaria.
-Non so che dirvi...-
-Lasciamo stare come ha fatto! Bravissimo, Ezra!-
Fece Steve andando a battergli il cinque.
-Tutto grazie a te, se sto migliorando.-
Jude diede uno sguardo alla panchina: nemmeno Logan sembrava pensare che quello fosse "solo un colpo di fortuna", a giudicare di come fissava esterrefatto il difensore. Che avesse paura di non riuscire a superarlo? O c'era dell'altro? L'arbitro fischiò tre volte.
-Incredibile! Un finale che ci ha spiazzato! In tronco! Incredibile sfida che si ricorderà nei secoli! Dal vostro Francis Defoe, è tutto!-
Le squadre tornarono verso le panchine.
.
Liz' POV
Mentre ci stavamo riposando, vidi il loro numero 11 avvicinarsi a me. Eve mi fece cenno ed io alzai le spalle, ma poi lo sentii chiamarmi col mio nome intero:
-Lisette.-
-Ci conosciamo?-
Chiesi, adesso un po' spaventata. Neil, da dietro, ci squadrava perplesso, e la sua espressione divenne di pura incredulità quando il suo compagno si sfilò il suo cappuccio, mostrando i suoi capelli dritti ed il suo viso in maniera più chiara. Ora riuscii a vedere le sue cicatrici, i suoi penetranti occhi verdastri e quell'espressione che mi fece subito scattare una lampadina.
-Ora mi riconosci?-
-Steve!-
-Proprio io. Ti vedo cresciuta.-
-Non lo sono.-
-Hai ragione. Non lo sei.-
-Che vuoi da me?-
-Sei stata brava oggi. Non sapevo giocassi a calcio. Appena hanno detto Carter avevo pensato potessi essere tu e poi ti sei tolta il cappuccio...-
-Io invece non ti avevo riconosciuto. Col cappuccio, intendo...-
Riuscivo a sentire l'imbarazzo che ci invadeva.
-Ascolta... Scusami se sono stata... Scostante. In passato. Era solo che...-
-Non fa nulla. Sono contento di aver potuto conoscere la vera te e non la facciata che facevi con i nostri compagni.-
Io ridacchiai.
-Devi ammettere che alcuni di loro erano strani.-
Lui mi sorrise e mi fece un cenno prima di rimettersi il cappuccio.
-Lo conosci?-
-Andavamo alle medie insieme e stavo nella sua stessa classe.-
-Tu andavi alle medie alla Wild?-
Chiesero in coro quelli della Raimon.
-Che c'è di strano, scusate?-
Ribattei acida.
-Lui ti ha chiamata Lisette...-
-Vuoi dire che Liz è solo un soprannome?-
Io lanciai un'occhiataccia a Dan e Max e loro sobbalzarono.
-Io mi chiamo Liz! Punto!-
-Lisette... Lisette...-
Cantilenò Myrna.
-HAI DETTO QUALCOSA?!-
Lei si ritrasse.
-Nulla! Nulla...-
-Io trovo che Lisette sia carino...-
-Io no!-
Sabrina rabbrividì e si abbracciò ad Ezra.
-Dai, ragazzi, datele pace!-
Intervenne il capitano.
-Se vuole essere chiamata Liz, la accontentiamo.-
Io annuii.
-Ed ora che farai con questo?-
Chiese Erik muovendo il mio cappuccio.
-Te lo toglierai?-
-Non so...-
Dissi, stringendomelo al petto.
-Ormai mi ci sono affezionata.-
-Decidi tu, Liz.-
Fece Nathan sorridendo. Io sorrisi incerta. E poi seppi cosa fare.
.
Axel's POV
Il giorno dopo la partita stavo già meglio con il piede, ma preferii non partecipare agli allenamenti.
-Potrai giocare al prossimo incontro, ma per ora...-
-Certo, Jude.-
-Ragazzi!-
Sentii la voce di Liz e ci voltammo tutti. Era cambiata! Ed in meglio! Aveva accorciato la parte davanti, che ora le copriva solo il petto con uno spacco in mezzo, ed ora sembrava più una mantellina simile a quella di Jude, se non fosse stato per il cappuccio.
-Che vi pare?-
Fece beffarda, eppure un po' incerta. Le due ragazze accanto a me commentarono subito:
-Stai una favola!-
-Sì, dai, non stai male...-
.
Liz' POV
-Wow! Liz! Stai davvero meglio!-
-Ormai questo cappuccio fa parte di me. L'ho tagliato e cucito da sola.-
-Dai, ragazzi. Non perdiamo tempo e cominciamo ad allenarci.-
-Santo cielo, Mark. Con calma, eh!-
E risero tutti. Anch'io mi lasciai scappare una risata.
"Forse con loro, potrò ricominciare... Ed essere di nuovo Lisette Carter."
Nel prossimo episodio
L'allenatrice scompare misteriosamente e viene sostituita dal fratello, che si guadagna subito la reputazione di pallone gonfiato e l'odio di Erik. Intanto a casa di Eve, le cose potrebbero andare meglio.
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