8. Il ritorno delle Allydia
"Dimmi Chris. Se è qualcosa di importante vieni a scuola, io sto andando proprio lì adesso".
E' quello che Lydia mi scrive, o meglio scrive a mio padre, credendo che io sia lui. Decido di darle appuntamento proprio nel parcheggio della scuola e spero con tutta me stessa, che il fatto che lei sia una banshee, nonché mia migliore amica dal giorno uno, le permetta di vedermi. Resto con i vestiti con cui sono andata da Scott qualche ora fa, cerco di risistemarmi dopo ore e ore di pianti incessanti e mi avvio. Fortunatamente, in giro non ci sono molte persone e il rischio che qualcuno si ricordi di me è davvero molto basso, ma in ogni caso ho portato con me un cappello, se ne dovessi aver bisogno per nascondermi. Raggiungo l'edificio in men che non si dica e mi dirigo verso il luogo dell'incontro. Da lontano riesco a scorgere Lydia che ha già parcheggiato la macchina e discute con Stiles e gli altri. Sono un bel po' distanti da me e un essere umano normale non riuscirebbe ad ascoltare a così lunga distanza, ma cercando di prendere dimestichezza con la nuova me, provo ad usare i miei poteri. E funziona. Riesco a sentire L. che dice di dover aspettare la madre lì, perchè non è ancora arrivata e sento tutti gli altri che, non credendoci, iniziano uno dei soliti interrogatori di circostanza. Ad un tratto però, Lydia cambia improvvisamente espressione in volto, si gira verso di me e subito manda gli altri via, senza continuare a rispondere alle insulse domande di Stiles ingelosito.
E così la vedo correre nella mia direzione, io corro nella sua e non posso fare altro che scoppiare in uno sdolcinato pianto infantile. Quando la raggiungo, la abbraccio più forte che posso, lei ricambia e mi stringe allo stesso modo. Nell'istante in cui il triste e nostalgico momento finisce, ci sediamo per terra a chiacchierare. "E' come se me lo sentissi. Normalmente avrei permesso agli altri di restare con me a parlare con tuo padre, se si fosse trattato di noi e della nostra salute, per quanto riguarda ciò che sta accadendo. Ma oggi...oggi sentivo qualcosa di diverso. In realtà, io non ci ho mai creduto che la mia stupenda e forte migliore amica fosse morta in quelle circostanze. La mia parte da banshee mi ha sempre detto qualcosa che, però, non riuscivo a decifrare. Sai, non sono ancora molto brava e per di più tutti gli altri ne erano fermamente convinti. Così ho lasciato perdere, fino a stamattina. Non sai che gioia io ho provato nel vederti da lontano, dopo così tanto tempo...ma ora, bando alle ciance, raccontami di te: dove sei stata in tutto questo tempo? Che ti è successo? Come stai?" mi dice Lydia con gli occhi lucidi. Non posso fare a meno di raccontarle tutto, in ogni minimo particolare e lei ascolta interessata, senza rendersi conto dell'inizio delle lezioni, e con un sorriso che le disegna due fantastiche fossette ai lati delle guance. Le racconto dei poteri, seppur sorvolando su alcune cose, per arrivare alla ragione per cui questa mattina l'ho contattata. Le dico di Scott. Le dico che sono corsa a casa sua, in piena notte, per raccontargli del mio ritorno e le dico che dopo Deaton e mio padre, lei è la prima a riconoscermi e a vedermi. Infine, le chiedo in che modo potrei risolvere la situazione, ritornando gloriosamente tra di loro come una normale adolescente e, soprattutto, ritornando dal mio più grande amore.
"Beh io non so molto su questa creatura, la 'saykitsune' che è in te...ma da quanto mi hai detto dipende tutto da quel muro che le persone contrappongono al ricordo di una persona che non c'è più. Quindi, se indossando gli stessi abiti del vostro primo incontro e parlandogli a lungo, non ci sei riuscita, secondo te cosa potresti fare per oltrepassare l'ostacolo e riuscire a raggiungere Scott?" mi dice.
Mi mancava tutto questo: Lydia è una di quelle persone che non ti dà consigli, ma ti aiuta a ragionare sulle cose per farti raggiungere una conclusione da sola. Ed è così brava nel farlo. Così, riflettendoci un attimo su, le rispondo dicendo che molto probabilmente, se le parole e qualche oggetto legato al mio ricordo non sono servite poi a molto, forse non dovrei più concentrare le mie forze per cercare di rinvigorire un qualcosa di passato. Forse dovrei riconquistarlo, riconquistare il cuore di Scott, a maggior ragione ora che inizia a legarsi a Kira. Gli scriverò ogni giorno una frase, un messaggio o una lettera, che possa farlo innamorare della persona che li scrive e, quando avrò esaurito le idee, gli darò un appuntamento, sperando che il nostro amore possa superare qualsiasi timore, paura ed ostacolo.
Lydia mi dice che sperava proprio in questa soluzione e che mi avrebbe di certo aiutata a scrivere la prima. Così prendiamo carta e penna e ci mettiamo a lavoro, per redigere il primo passo che mi porterà, si spera, di nuovo alla felicità.
Spazio autrice:
Ciao ragazzi, scusatemi per il lungo periodo di silenzio! Purtroppo c'è stato un momento in cui ero bloccata e non riuscivo più a trovare delle idee avvincenti e del tempo per buttare giù qualche riga...ma ora sono tornata! Cercherò di continuare a scrivere un nuovo capitolo non appena io riesca a trovare del tempo e delle nuove intuizioni. Grazie per il vostro supporto: continuate a leggere, condividere e votare i capitoli, xx.
trxyesoulmate
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