~1~ RICORDI

Il primo anno di scuola superiore è stato il più emozionante ,
perché con mia grande sorpresa il mio unico fratello Joseph di 25 anni mi portò nella scuola dove io desideravo andare ero sorpresa,
visto che i miei genitori mi avevano iscritto al Liceo Scientifico per iniziare il mio percorso di studi, il loro obiettivo?

Farmi diventare medico proprio come loro .

Devo ammettere che mi ero arresa,  avevano già provato a  distruggere il sogno di mio fratello di diventare ballerino di hip-hop e adesso stavano distruggendo non il mio sogno ,
ma me stessa

<Perché mi hai portata qui Jo ?>non capivo
<il tuo desiderio non era di frequentare questo liceo o mi sbaglio ?>
<Si maaaa...>ero troppo confusa
<Ma cosa ? Scendi nó ? Vai è tardi . Cosa aspetti?>
<Jo aspetta, rifletti ,  non è così semplice non sono iscritta mamma e papà...>cerco di continuare,ma mi interrompe
<Non pensare a tutto ciò,ho risolto ,sei nella classe 1A >
ero ancora sbalordita per tutto quello che stava accadendo, ma infondo Jo ha sempre fatto qualsiasi cosa per me ed è sempre andato contro tutti e tutto,
per farmi realizzare , custodirmi e proteggermi come solo un " vero" fratello può fare .

Subito gli saltai letteralmente addosso anche se era il minimo che in quel momento potessi fare
< ti voglio bene fratellone , come farei senza di te ,sei la mia unica speranza>
<ti voglio bene anch'io piccola Sam e non preoccuparti per nulla a casa ti ho già preparato tutti i libri >
scesi dalla macchina e mi diressi nel mio traguardo raggiunto solo grazie a Jo.

Mi ricordo che avevo un'ansia terribile le mani mi tremavano il cuore mi batteva all'impazzata , ma avevo un sorriso stampato in faccia che nessuno poteva togliermi , adesso l'unica cosa che conta è dimostrare a me stessa e poi ai miei che posso e devo farcela io
AMO DISEGNARE E NIENTE E NESSUNO POTRÀ FERMARMI .

"Once I was seven years old my mamma told me go make your self some friends or you'll be lonely ...." le parole di 7 years old di Lukas Graham mi risvegliano dai miei ricordi portandomi al mondo reale .

Subito scendo dal letto e comincio a prepararmi per il terzo anno scolastico, prendo i vestiti e mi dirigo in bagno. Mi lavo il viso i denti e inizio a vestirmi ho scelto: un paio di jeans neri a vita alta con i strappi alle ginocchia , una camicia quadrettata nera e rossa con le maniche arrotolate e annodata in vita
e le mie solite all star nere di pelle , mi pettino i capelli e li lascio sciolti mi metto un po di matita nera e mascara e sono pronta
<Sam è pronta la colazione>
urla mia madre dal piano di sotto in cucina .

Prendo il mio zaino di pelle con alcune borchie applicate e scendo le scale , mi siedo a tavola pronta a divorare gli ottimi pancakes che ha preparato, di solito non cucina mai perché "troppo impegnata con il lavoro " lo fa solo il primo giorno di scuola poi il resto dell'anno si dimentica pure che esisto .

Mentre mangio è inevitabile che penso a Jo, purtroppo o meglio dire per fortuna è da due anni che vive a Londra per avere uno sbocco nella sua carriera. Ci sentiamo molto spesso, ma la sua assenza al mio fianco è devastante mi fa sentire sola .

Usciamo da casa io e mamma , come ogni anno, ci tiene, o almeno così pare, a lasciarmi a scuola anche se, non  ho mai capito il perché visto che non si è mai interessata di ciò che voglio nella vita ,ma solo di ciò che vuole ottenere lei e papà  .

Ricordo ancora durante le vacanze quando cominciai a cucire il mio primo vestito , ancora a scuola non mi insegnavano questo , ma io già ne ero capace grazie alla mia cara nonna materna Roberta che non c'è più,  ma vive costantemente nel mio cuore era una bravissima sarta cuciva abiti stupendi, adesso ne custodisco due nella mia camera sui manichini . Mi faceva sedere accanto a lei in un piccolo sgabello e la osservavo ,con gli occhi sognanti, cucire con le sue tenere mani segnate dagli anni .

Avevo gli occhi pieni di lacrime e mi sentivo tanto fragile perché come qualsiasi figlia , desideravo il conforto,
i consigli per la scelta del colore , della stoffa ,
del modello , ma lei non c'era per mamma era ed è più importante il lavoro e la carriera che il stare e godersi la presenza dei figli .

L'unico obiettivo dei miei ? Il lavoro non rendendosi conto che la nostra famiglia si stava pian piano distruggendo .

Non capendo e non pensando che la felicità non si trova nell'avere una villa con piscina , oggetti elettronici di ultima generazione ecc...

Ma nelle piccole cose una famiglia che ti ama , qualche buon amico , cibo sulla tavola e un tetto sulla testa con questo siamo più ricchi di quanto pensiamo , abbiamo tutto si ma insieme siamo niente.
<Perché ti interessa così tanto lasciarmi a scuola ? Potevo andare anche con il motorino, come sempre, un giorno non cambia nulla>
mi svuotai voglio sentire cosa pensa , forse avevo esagerato un po',  si leggeva un velo di tristezza nei suoi occhi .

È una caratteristica che lega me è mia madre cerchiamo sempre di nascondere ciò che proviamo , ma i nostri grandi occhi verdi ci tradiscono sempre, cambiano colore e la loro luce in base al tempo e a ciò che proviamo
<Non dire così Sam , sai da piccola mi chiedevi sempre come fossi nata e io ti rispondevo che sei stata un desiderio del nostro cuore >
<Ma questo adesso che c'entra?>
<Aspetta fammi finire . Non pensare che a me e a papà non ci importi di te e di Jo, semplicemente noi ci teniamo al vostro futuro per questo volevamo che freguentaste un'altro istituto >
<Ma non potete obbligare ,anzi ,dovreste interessarvi di quello che vogliamo veramente, non ti sei mai chiesta perché ho desiderato talmente tanto frequentare questa scuola mamma ?>
rimasi a guardarla per qualche secondo senza ottenere nessuna risposta
< io voglio diventare una stilista >
urlai per la prima volta ciò che veramente pensavo e una lacrima mi inganno e rigó il mio viso
< Vuoi fare la fine di tua nonna Roberta ? La sarta ? >
questa volta mi urló lei contro
<come fai a dire una cosa del genere! nonna faceva un lavoro onesto e dignitoso , almeno aveva tempo e attenzioni da dedicare ai suoi figli e nipoti non come te e papà che non ci siete mai stati per me e Jo>
Finalmente sono riuscita a dire tutto ciò
che  da un bel po tenevo dentro di me .

Nel frattempo siamo arrivati a scuola e prima di scendere dall'auto dissi
<Jo non siete più in tempo e con me ?>
Lasciai quelle parole sospese nell'aria .

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