Capitolo 16

Sono dieci minuti che mi rigiro il cellulare tra le mani mentre penso a cosa dire a Yuki, e ovviamente sto trascurando la lezione di inglese. Le mie compagne mi lanciano occhiate curiose e preoccupate, ma non me ne curo. Le parole di Ran continuano a rimbalzare nel mio cervello.

Decido di scrivere al mio amico un messaggio dal tono neutro, giusto per cercare di rompere la barriera che si è creata tra di noi.

"Possiamo vederci?"

La sua risposta non si fa attendere.

"Sono alla nostra panchina. Ti aspetto."

Immediatamente chiudo il libro, raccolgo le mie cose e le butto nello zaino alla rinfusa. Esco dall'aula con un cenno di saluto ai miei compagni e mi sbrigo a raggiungere la nostra panchina.

Non so ancora di preciso che cosa gli dirò, punterò sull'improvvisazione.

Mi avvicino e aspetto che si accorga della mia presenza. Quando succede, si alza di scatto e mi saluta.

《Sono contento che tu mi abbia scritto.》esordisce cercando di apparire tranquillo. Ma capisco che non lo è, perché fa fatica a guardarmi in faccia.

Ci sediamo, una di fianco all'altro, e per alcuni minuti nessuno parla.

Non capisco cosa provo. La sua vicinanza mi fa sempre sentire le farfalle nello stomaco, e in fondo mi tranquillizza, perché so che posso contare su di lui. Da un altro punto di vista, però, mi chiedo se sarò mai capace di saldare la crepa che si è aperta nella fiducia che avevo in lui. Se il mio cervello ha compreso la situazione ed è pronto a perdonarlo e ad andare avanti, il mio cuore sta ancora annaspando alla ricerca di una soluzione.

Tuttavia ho bisogno di ricucire il nostro rapporto: non solo perché sono preoccupata per Yuki, ma anche perché, nonostante tutto, non riesco a immaginare la mia vita senza che lui ne faccia parte.

《Come stai?》

È la prima cosa che voglio sapere.

Lui china il capo e ci mette un po' a rispondere.

《Sono stato meglio.》

Non tenta di nascondersi, e questo mi fa capire che potremo avere una conversazione sincera, fino in fondo.

Lo osservo e, quando lui incontra il mio sguardo, noto le occhiaie che circondano i suoi begli occhi marroni. Non me ne ero accorta in questi giorni, ero troppo concentrata sulla mia sofferenza per vedere la sua.

Mi si stringe il cuore e provo l'impulso di toccarlo, ma resisto e torno a concentrarmi.

《Yuki, mi hai spiegato come sono andate le cose e ti giuro che ho compreso la situazione. Ma avrei voluto che me ne avessi parlato prima, anche se eravamo lontani. Prova a immaginare come mi sono sentita quando sono tornata e l'ho scoperto. Pensavo di conoscere tutto del mio migliore amico, invece mi mancava un pezzo del puzzle.》

《Scusa. Non accadrà più.》si affretta a promettere.

《Mi dirai tutto quello che succede? Sempre?》

Lui annuisce convinto.

《Sia le buone che le cattive notizie? Preferisco mille volte che sia tu a raccontarmele, piuttosto che venirle a sapere da altri, o peggio, scoprirle per caso.》

《Te lo prometto.》

Si gira ancora di più verso di me e mi fissa intensamente.

《Lo farai anche tu, vero? Niente più segreti.》

《Niente più segreti.》concordo, e finalmente sento spuntare un sorriso sincero sulle mie labbra.

Yuki ricambia, e non posso fare altro che pensare che è proprio bello quando sorride, perché gli si illumina tutto il viso.

Una piccola parte di me inizia a rilevare sempre più spesso particolari che da amica non avrei mai notato, ma provo a ignorarla. Questo non posso confessarglielo; mi dispiace, ma non ho altra scelta. Sarà l'unico segreto che terrò per me.

《Mi sei mancata.》

Le sue parole rischiano di rompere l'argine che ho faticato a costruire in questi giorni di lontananza. Ho voglia di mettermi a piangere, ma faccio di tutto per resistere.

《Mi sei mancato anche tu.》rispondo semplicemente, perché è la verità.

E sento che, infine, l'ombra che aveva ricoperto il mio cuore si è dissolta, come neve al sole; spero che anche per Yuki sia lo stesso.

Lui si alza e raccoglie il suo zaino, poi si ferma, girandosi verso di me.

《Devo andare adesso. Sabato c'è la partita. Verrai?》

Non c'è nulla che desidero di più che tornare a tifare per lui durante i match, ma temo che ritrovarmi davanti Saori possa farmi troppo male. Inoltre, non so che cosa Yuki le abbia detto di me, non vorrei creare problemi tra di loro. Per quanto io possa soffrire, voglio comunque che lui sia felice. E se può esserlo insieme a Saori, devo fare di tutto per proteggere la sua felicità.

《Pensi che sia una buona idea?》

Comprendo dal suo sguardo che non capisce a cosa mi riferisco.

《Saori.》inizio a spiegare. 《Sa chi sono? Non voglio che discutiate a causa mia.》

Lui contrae la mascella, ha uno sguardo strano. Ma quando risponde la voce è tranquilla.

《Non devi preoccuparti di Saori. Non la vedrai più. Le ho detto che non potevamo più frequentarci.》

《Ma... perché?》balbetto, stupita.

《È una brava ragazza, non si merita di essere presa in giro. Le ho solo detto la verità: che non sono innamorato di lei.》

Ho la bocca secca e il cuore a mille. Razionalmente so che non devo fare strani pensieri, ma questa notizia mi rende felice.

《Allora? Verrai?》

Yuki sta aspettando la mia risposta, che non può che essere affermativa. Se ne va sorridendo, e io ammetto dentro di me che spegnere questo incendio che ho nel cuore sarà più complicato del previsto.


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