Chapter Five
Se Riverdale avesse dovuto scommettere su ciò di cui fosse sicura, sarebbe stata quella di tenere gli occhi e le orecchie sempre aperte.
L'aveva imparato Archie Andrews, che in quel lettino d'ospedale aveva pensato tanto.
L'aveva imparato Veronica Lodge, che in poco tempo si era trovata senza famiglia.
L'aveva imparato Jughead Jones, che fin da piccolo aveva avuto una percezione per queste cose.
E credevo di averlo imparato anch'io, ma mi sbagliavo.
Avevo pensato che al mondo ci fossero solo il bianco e il nero,il bravo e il cattivo.
E invece di mezzo c'era anche il grigio, e chi non sapeva da che parte stare.
«È... assurdo, non posso crederci»
Non era stato facile dire a Jughead ciò che avevo visto, ma dovevo farlo.
Non era più un bambino, poteva sopportarlo, specialmente se ci fossi stata io accanto a lui.
«Jug... tutto bene?» gli presi la mano e l'accarezzai per dargli conforto.
Sospirò e mi guardò.
«Sì, va tutto bene.»
Tirò su con il naso e mi sorrise.
In qualunqe modo sarebbe andata, io non l'avrei abbandonato.
«Dovremmo dirglielo a Veronica?» chiesi per non parlare più di suo padre.
«Io credo di si, non possiamo andare molto avanti senza lei.»
«Ma con Archie bocca cucita» dissi in fretta.
Lui annuì, d'accordo con me.
Decidemmo di restare alla festa, e che quando sarebbe finita le avremmo parlato.
Avevo detto a mia madre che sarei rimasta a dormire da lei, ma in realtà sarei andata da Jug.
Non le andava ancora molto giù la nostra relazione, ma a me non importava.
Io lo amavo, e questo contava.
***
Se n'erano andati tutti, finalmente.
Veronica, lanciando i suoi tacchi sul pavimento, si era buttata a peso morto sul divano, mentre noi la guardavamo seduti intorno al tavolo.
«Credo sia la prima volta in vita mia in cui non vedevo l'ora che finisse.» disse lei riferendosi alla festa.
«Come mai?»
«Mi manca Archie.»
Sorrise in modo malinconico.
Mancava tanto a tutti noi, era solo difficile farlo notare.
«Veronica, noi dovremmo dirti una cosa» le dissi accomodandomi affianco a lei.
Lei si ricompose.
«Quando mi chiami senza il nomignolo vuol dire che è una cosa seria.»
Vidi i suoi occhi diventare più spenti e lucidi e il cuore mi si ruppe. Non potevo farlo.
Guardai Jughead, implorante, che capí e prese la parola.
«Veronica, Betty ha visto mio padre e tua madre salire di nascosto nello studio di tuo padre» «da una scala nel giardino, per poi entrare dalla finestra.»
Si alzò di scatto e la sua tristezza sembrò svanire.
«Aspetta un attimo, mia madre e tuo padre?»
Jughead annuì, e lei si rinfiló i tacchi velocemente.
«E ora dove vorresti andare?» «A cercare mia madre.»
«Veronica ferma! Non puoi!» esclamai nervosa.
Lei si girò di scatto e mi guardò con il volto rigato dalle lacrime e le guance rosse per la rabbia.
«Betty io sono stanca di tutto questo!» urlò facendomi sbarrare gli occhi.
Le sue lacrime scorrevano senza mai fermarsi.
«Voglio solo una cazzo di risposta da quella stronza di mia madre, e finirla con tutte queste assurdità!»
Rimasi immobilizzata dalle sue parole. Avrei dovuto correre ad abbracciarla, ma non lo feci. Forse perché sapevo bene che non aveva bisogno di un abbraccio mio, ma di uno da parte di sua madre.
Così la lasciai andare, con la testa che scoppiava della sua voce incontrollata, piena di paure e soffocata dal pianto.
Facevo sempre più stento a credere che anche solo una giornata potesse andare bene.
Faceva tutto così schifo.
Ma almeno c'era lui, affianco a me, pronto a tendermi la mano.
«Andiamo a casa.» mi sussurró.
«E cosa facciamo?» chiesi con voce distaccata.
«Nulla, a me basta anche solo averti tra le mie braccia.»
Mi voltai verso di lui e, prendendomi il mento, mi lasciò un dolce bacio sulle labbra.
***
Come aveva detto lui, non facemmo nulla.
Semplicemente ci stendemmo sul suo letto, di fianco, e lui con le sue braccia mi circondó.
Ci addormentammo così, senza dire nulla, con qualche bacio e la mente che voleva scoppiare.
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Spazio autrice
Scusate per la lunga assenza, ma mi era davvero mancata l'ispirazione. Scusate anche per il capitolo corto, ma l'avevo iniziato quando ancora avevo idee, per poi interromperlo e scrivere un po' a caso.
Ma voglio impegnarmi, voglio continuare questa storia per poi portarla al termine.
Lo faccio per me stessa, e per voi.
Sicuramente aspetterete qualche giorno per il nuovo capitolo, ma non più di una settimana, magari anche meno♡
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