Chapter Eight

La verità era più vicina di quanto potessimo immaginare; bastava seguire le indicazioni per la strada giusta, e l'avremmo avuta di fronte a noi.
Sarebbe stata amara, difficile da sopportare, ma non c'era altra soluzione che scoprirla.

Era arrivato il momento di trasformare la parole in fatti.
Io e Veronica ci recammo nello studio di sua madre e Jughead avrebbe spaccato la roulotte pur di trovare quei fogli.

Veronica aveva distratto sua madre così da farle dimenticare di chiudere a chiave la porta dello studio, così cercammo subito quei dannati fogli.

Cercammo d'appertutto, con la massima attenzione, e finalmente in mezzo a tanti documenti di affari familiari, trovammo il nostro obiettivo.

Lo capimmo perché le parole erano le stesse scritte sui fogli del padre di Jughead.

«Fai subito le foto V» e lei scattó in men che non si dica.

Dopodiché, lessi ad alta voce ciò che stava scritto.
Le mie mani tremavano agitate e la mia bocca era ormai quasi completamente asciutta.

Restai ad occhi aperti, così come Veronica.

Hiram Lodge era il capo di una fabbrica d'armi, che in passato furono vendute ad un adolescente di Riverdale, ancora sconosciuto, che le usò per commettere un omicidio nel bel mezzo di una rissa.

E sicuramente, quelle stesse armi furono utilizzate per cercare di uccidere Archie.

Veronica mandó subito le foto a Jughead, che ci disse di aver trovato le identiche cose.

Così ci incontrammo subito, senza perdere altro tempo, per le strade di Riverdale.

***

«Chi può esser mai stato a sparare quel giorno?» la voce di Veronica era bassa.

«E perché Sweet Pea avrebbe dovuto prendere le armi da Hiram?» azzardai io.

«Lui non lo sapeva... non l'avrebbe fatto, qualcuno gli ha dato la pistola senza che lui sapesse qualcosa su di essa.»
Se Jughead diceva così, mi fidavo di lui.

«V, Jug... ma se i vostri genitori sanno di tutto ciò è stavano "indagando" su questo... vuol dire che sono a conoscenza di chi abbia sparato.»

Non ci pensai nemmeno a ciò che dissi, lo feci e basta.
E poi a pensarci, aveva senso.

«L'unico modo per scoprirlo è chiederglielo, ora lo sappiamo, non ha senso nasconderci ancora tutto.» continuai.

«Dobbiamo farlo per Archie.»
Veronica era più determinata che mai.

«E per porre fine a questa merda di Riverdale»

***

POV'S JUGHEAD

«Papà, devo parlarti.» mi avvicinai agitato a mio padre.

Lui annuí ed io mi accomodai ad una sedia affianco a lui.

«Abbiamo scoperto cosa dicono quei fogli»

Sbuffó e si coprí la faccia con le mani.

«Perché state "indagando"?»

«Non lo dirò di certo a te.»
Vidi le sue vene sul collo.

«Tanto sai che lo scopriremo, vogliamo solo che tutto questo finisca!»
«Papà, dimmi la verità.»

Mi guardò con volto arreso.
Finalmente.

«Vogliamo capire chi ha dato l'arma a Sweet Pea.»

«E chi ha sparato quella volta?»
Quello che volevo sapere era quello che non mi voleva dire.

Rimase in silenzio, poi strinse le mani in due pugni e sussurrò quelle parole con disprezzo.

«Io.»




•  Spazio autrice
Scusate per il capitolo davvero corto, ma dovevo per forza interromperlo.
Ho capito di non intendermi in storie "gialle", perché fa veramente pena :)
Ma ormai voglio finirla, perciò tra un capitolo o due si concluderanno i misteri e metterò alcune parti solo per  quattro fenomeni e per i Bughead.
A presto, giuro!♡

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