Lucciole della notte (parte 2/4)
Qualcosa mi lecca il braccio sinistro. Fa un po' il solletico. È rilassante.
Nell’oltretomba si prendono più cura di te che nel regno dei vivi. Sulla terra ero un numero, anonimo, come tanti altri come me. Ogni giorno mi svegliavo alle 7, mangiavo, sistemavo la camera, facevo esercizi fino allo sfinimento, cenavo e andavo a dormire.
Continuo a sentirmi leccare il braccio. Cosa è? Un angelo sarebbe stato luminoso. E poi gli angeli non leccano le braccia dei morti. Ma nemmeno un diavolo. Un animale? Sì, penso sia un animale. Ma qui ci sono pure tutti gli animali morti quindi? Forse sì. Anche se questo qui non mi sembra poi così morto. Mi spinge. Mi lecca il braccio e mi spinge verso il vuoto. Perché? Non lo so. Forse mi devo lanciare, così posso raggiungere il mio posto nel paradiso. O all’inferno. Non credo di meritare il paradiso. Da viva non sono stata così buona e brava. Non prestavo mai attenzione a quello che facevo o dicevo. E nemmeno a quello che non facevo o non dicevo. Il più delle volte non facevo mai nulla. Mai una posizione, mai un’opinione, mai nulla che potesse farmi risaltare. Alla base ero sempre la ragazza strana, apatica e asociale. Sempre sola.
Uffa, la bestia continua a spingermi. Ma io non voglio buttarmi. Non voglio sapere cosa ci sta sotto. Sono morta. Sto bene qua, sotto le stelle. Le stelle… Prima c’erano? No. Altrimenti avrei visto la bestia che mi sta leccando e mi sta spingendo. Sono comparse ora. Dal nulla. Non ha senso. Non è scientificamente possibile. Le stelle non compaiono dal nulla. E le bestie non spariscono.
Sono di nuovo sola. Ma almeno ora vedo il luogo. Mi sbagliavo non sono vicino ad un dirupo. Sono su una specie di isola, ma piena di alberi, sassi di ogni dimensione, pozzanghere d’acqua e poca sabbia. Che razza di isola è? Non ricordo di aver mai sentito parlare di una cosa del genere.
Il dolore è sparito. Mi alzo. Cerco intorno a me. Ma cosa? Indizi. Ma perché? Sono morta, perché il mio cervello è così attivo da voler cercare qualcosa su quest’isola? Non ci sta nulla di bello. Nulla di entusiasmante. Non ci sta nulla di sensato. Non sono mai stata su un’isola. Soprattutto non su una di quelle che si trasformano. Ora che ci penso meglio non sono mai stata da nessuna parte. Sempre alla base. Ma poi base di cosa? Con chi? Possibile che non ricordo nulla?
Ecco. Mi sale l’ansia. Ho sempre l’ansia. Non respiro. Mi gira la testa. Mi sento male. Vomito. Ma non posso vomitare. Non ho nulla nello stomaco. Non ricordo di aver mangiato nelle ultime ore. O giorni? Quanto tempo è che sono qui? Tanto? Poco? Brontola lo stomaco. Ho fame. Non ha senso. I morti non mangiano. Sono morti. Eppure sto morendo di fame. Mi giro.
Da dove è spuntata quella luce? Cammino. Forse ci sta qualcuno che può aiutarmi.
Voi pensate che Elisa troverà qualcuno che la aiuti?? Stay tuned and follow
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top