Le lettere scomparse della regina Carolina (parte 6/6)

Non potrei descrivere al meglio la scena che si susseguì nel breve istante in cui il postino vide la folla, e quest'ultima squadrò il ragazzo in completo silenzio. Dopo esattamente un attimo il parroco urlò: " Contro il postino!!! Tutti sul postino!!!" Potrete ben immaginare cosa successe dopo: Mattia provò a scappare, ma venne raggiunto in fretta dalla folla urlante, e il parroco, che aveva la maggior premura di ritrovare quanto perso, lo afferrò e di peso lo trascinò in canonica.

Mentre i due si trovarono all'interno, una fila enorme di gente da ogni dove si materializzò davanti l'enorme portone di Don Tonino. C'era chi farfugliava in dialetto di un misero errore, chi condannava il ragazzo a gran voce, e chi lo difendeva sicuro. Tra i volti di tutte quelle persone, si potevano riconoscere anche quelli dei due ignari genitori, rei di aver lasciato al figlio il dovere di guadagnarsi anche lui il vitto e l'alloggio. Quando capirono che il figlio era per certo un ladro di eredità, iniziarono a piangere, urlare e sbraitare che non era da lui, che era un bravo ragazzo, e che al massimo poteva aver rubato qualche centesimo.

Ma nessuno in quella confusione riusciva a seguire il suono di una singola voce, e presto le facce del popolo furono rivolte soltanto verso il parroco, che trascinava Mattia verso casa. La cosa che creò subito allarme fu la decisione del prete di uscire inosservato dalla porta sul retro. E come a loro anche a voi la domanda sarà sorta spontanea: come mai prima tanto baccano, e ora in silenzio cammina da ladro? Ma a differenza loro, noi la risposta la sappiamo: voleva la lettera che conteneva il denaro della Regina Carolina, e di sicuro quel denaro non lo avrebbe usato per fare del bene, ma solo per il suo piacere.

Cercando di fare silenzio, si sparpagliarono con finta noncuranza per le vie del paese, e, con un'intesa perfetta, che neanche nelle migliori squadre d'assalto, si ritrovarono tutti nella zona industriale, davanti al civico 73. Una volta uscito, il disonesto parroco, si ritrovò di fronte le facce buie di tutti i compaesani che prima ciecamente lo avevano seguito. Invano tentò di inventare una storia e nascondere la lettera che nella Bibbia era custodita. Il padre di Mattia, avvicinatosi per chiedere meritate spiegazioni riguardo l'intrusione dello stesso, notò la carta ingiallita dai segni del tempo, e con mano lesta la prese e ad alta voce la lesse.

Tutti furono stupiti del contenuto della lettera, e si sentirono lusingati per aver subito capito che ci fosse qualcosa di losco nello sguardo del parroco, e ringraziarono il postino per aver tenuto con sé la lettera e aver fatto venir fuori la vera natura della persona che, a ragion veduta, dovrebbe essere la più onesta. Chiamarono e osannarono il giovane Mattia per anni, e gli concessero persino targa, onori e rendita a vita, a lui e alla sua discendenza, per il servizio reso alla comunità!

Don Tonino finì al fresco per un po' per aver sottratto soldi pubblici cittadini, senza mai averli davvero usati né posseduti, e, dopo tante sfortune, Mattia divenne il proprietario della villa e del maneggio che il nonno aveva tentato di fargli avere tempo prima.

Alla fine egli non rivelò mai di aver tenuto le altre lettere e nemmeno di averle lette, per paura di vedersi sfumare il sogno di non dover più faticare per mangiare. Nessuno più se ne ricordava, perché nella confusione generale di quel giorno, tutti pensarono alla fortuna ritrovata che a quella perduta. In fondo a loro non importava ricevere quelle lettere, altrimenti le avrebbero cercate.

L'unico lavorò che Mattia non lasciò fu proprio quello di postino, il più sottopagato, ma il più intrigante, l'unico che gli permetteva di leggere qualcosa di interessante nelle notti in cui non riusciva a dormire. Lui custodiva quelle lettere gelosamente nella scatola in fondo all'armadio, perché sapeva che grazie a quelle aveva riavuto ciò che era suo di diritto, ed era intenzionato a tramandarle ai figli, insieme a quella sua passione, non sia mai che trovassero anche loro qualche altro segreto da svelare.

The end 

P.S: domani inizierò a postare una storia d'amore dolcissima.... non scappate, xoxo :)

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