F.
Eri sulla soglia:
visti in un istante
i ricordi,
riesumati dal pianto
consumato,
rievocato in quel parcheggio
che ci vide complici e amici.
Nella penombra sei automa
Con animo di fanciullo.
Ti darei
un ultimo pezzo di cioccolata,
un abbraccio.
Accetterei ancora i tuoi doni:
singolari innocenti eterni.
Ti ho visto per l'ultima volta:
Lontana la tua casa,
strappato a forza
da affetti e gioie.
Vittima
di ciò che non vuoi...
Perché ai matti non è concesso
il privilegio della volontà.
I pianti sono sintomi,
Le grida
fastidi da sedare.
Il tuo dolore è niente.
Venduto
per una contabilità da far quadrare.
Ci hai rimesso l'anima,
ma poco importa.
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