15. Guarda, soldato, guarda

Sfortunatamente, le speranze di Lily crollarono in maniera definitiva quando, quella sera, il gruppo fu costretto ad accamparsi per la notte.
Aveva cercato di evitare Jack per tutto il giorno, lottando contro il ricordo ancora vivido del bacio che si erano scambiati, delle intense emozioni che quel semplice contatto era riuscito a provocare dentro di lei, ma più di una volta si era ritrovata a sbirciare i suoi movimenti.
Era stato inevitabile.

Lui si era tenuto non troppo distante, ma solo una volta si erano sorpresi a fissarsi a vicenda, quando Jack l'aveva guardata con la coda dell'occhio.

Lily si era sentita riscaldare da una vampata di calore, ed era stato come vivere di solo fuoco.
Era bastato essere guardata per la frazione di un secondo perché il sapore della bocca di Jack riemergesse.

Jack fece fermare il seguito sollevando un braccio. Grata, ma non troppo, per la sosta, Lily scivolò giù dal suo cavallo e per poco le gambe non le cedettero. Avevano cavalcato fino al tramonto, senza mettere niente nello stomaco e senza fermarsi neanche una volta. Era sfinita, non essendo abituata a lunghe cavalcate su territori prevalentemente dissestati e crepati.

Dovette appoggiare le mani sulla groppa dell'animale per evitare di cadere.
Sollevando lo sguardo, si accorse che il resto dei soldati era smontato da cavallo e che alcuni uomini si stavano dirigendo al carro. Dopo che Lena, Meggie e le altre ragazze furono scivolate via dal carro, cominciarono a trasportare varie coperte poco distante e le stesero sulla superficie dura della foresta.

Lily si accorse che Jack era sparito, assieme a Edwin e Gareth, il giovane che l'aveva accolta al suo arrivo al cottage.

-Sono andati a procurarsi della legna per il fuoco- le disse Maggie quando chiese spiegazioni, incuriosita. La donna appariva stanca, le sembrò che ansimasse più del dovuto.

-Ti senti bene?-le chiese Lily, sinceramente preoccupata.

Meggie le sorrise, rassicurante.

-Ma certo, signorina. Sto bene.-

-Signorina Ferguson, spostatevi- le ingiunse Lena stendendo poi una coperta dove si trovavano i suoi piedi.

-O preferite riposare in piedi?-

Lily scelse di ignorare il tono beffardo della donna, limitandosi ad indietreggiare. Scrutò il cielo che andava scurendosi ogni secondo di più, e cominciò ad avvertire una scia di brividi lungo le braccia scoperte.

Istintivamente se le strofinò con le mani.
-Non preoccupatevi, signorina, gli uomini non tarderanno a tornare con la legna- la rassicurò Evelyn, la giovane che le aveva portato la colazione il giorno dopo essere giunta al cottage.

Lily le sorrise, e in quel momento vide la grossa e snella figura di Jack stagliarsi contro l'orizzonte, seguito da Gareth e Edwin. Tutti e tre trasportavano dei grossi pezzi di legno sotto le braccia, ma solo Jack stringeva tre grossi ceppi.

Lily si meravigliò della forza di cui quell'uomo era capace. Nemmeno suo padre, che per stazza e corporatura riusciva più o meno ad eguagliarlo, aveva muscoli tanto sviluppati e una forza tanto pronunciata.

-Questi dovrebbero bastare- commentò lui, lasciando scivolare la legna in un punto abbastanza centrale accanto alle coperte.
Le donne si sedettero da una parte, gli uomini proprio di fronte. Alcuni rimasero di guardia; due in sella ai cavalli, due con le schiene appoggiate a due grossi tronchi con le spade ben in vista. Uno di loro era il primo dei due che avevano cercato di usarle violenza. Pur non volendo, Lily si sentì attraversare da un brivido.

Mentre Jack accatastava la legna, lei si concentrò sui movimenti delle sue braccia, dei muscoli tesi al di sotto della camicia umida di sudore.
Si stava facendo buio e le temperature diventavano sempre più basse. Eppure Lily avvertì all'improvviso caldo, al ricordo di come quelle braccia l'avevano stretta nel loro cerchio. O di come quegli occhi l'avevano guardata...

-Jules e Malcom sono andati a cacciare, tra poco torneranno con la cena- Jack informò il gruppo e la sua voce risuonò alta, ma profonda al tempo stesso.
-Sono i nostri migliori cacciatori- precisò a un'occhiata curiosa di Lily. Quando la vide sorridere, appena un po', sentì un'ondata di calore avviluppargli l'interno delle cosce.
Dannazione, no.

Jack si concentrò sull'accendere il fuoco. Era un uomo abituato ad agire secondo gelida logica, riflessi d'acciaio, istinto micidiale. Non aveva mai permesso che le emozioni, i sentimenti, avessero un peso importante nella sua vita, ma da quando aveva incontrato quella ragazza, tanto bella quanto, a volte, testarda, nel suo cuore aveva fatto breccia una sensazione nuova. Unita a un insolito desiderio di proteggerla.

Sapeva che, se in quel momento si fosse alzato in piedi, il rigonfiamento nei pantaloni sarebbe stato fin troppo visibile.
Quella ragazza lo stava mandando fuori di testa. Gli stava facendo provare tante emozioni diverse e intense che Jack si sentiva completamente spaesato, di fronte ad esse.
Ma, che Dio l'aiutasse, gli piaceva provare certe sensazioni.

***

-Volete fare un bagno?- ripeté Jack per la seconda volta, mentre Lily si raccoglieva i capelli sulla sommità del capo.

-Sì, esatto. Un bagno.-

Lui non poté fare a meno di pensare a quanto fosse testarda, mentre le sue gote delicate si imporporavano di una leggera eccitazione.
Desiderò accarezzarle, ma represse l'istinto.
Lena e le altre donne, eccetto Maggie, si erano addormentate, e così i soldati più giovani; le braci del fuoco sarebbero sopravvissute per un altro paio d'ore al massimo, fino ai primi albori del giorno.
-È notte fonda- replicò Jack passandosi una mano sul viso. -La notte nasconde pericoli che non potete neanche immaginare, Lily.-

-Oh, vi prego!- fece lei, afferrandogli la mano libera. -Ho urgente bisogno di lavarmi, non impiegherò molto tempo. La notte mi eviterà il rischio di essere vista da qualcuno, tanto meglio! E poi so badare a me stessa, Jack.-

Lui non ne dubitava, ma quei territori erano estremamente pericolosi per una fanciulla ingenua come lei. Non poteva permetterle di cacciarsi in qualche guaio, anche se il fiume non era molto lontano dal loro accampamento.
Tuttavia, gli occhi di Lily mandarono in frantumi ogni sua decisione. Erano così vispi, eccitati, luminosi che gli si scaldò il cuore.

-E va bene- sospirò, allargando le braccia. -Ma tenete gli occhi aperti.-

Mentre Lily si allontanava verso il fiume, lui imprecò a bassa voce. Dannazione no, avrebbe fatto meglio a seguirla. Non voleva che lei si rendesse conto che la stava seguendo, ma voleva comunque tenersi pronto nel caso in cui avesse dovuto trarla d'impaccio.

I suoi pensieri si interruppero bruscamente quando la vide fermarsi sulla riva e togliersi gli abiti di dosso. La luce della luna fece risplendere i suoi capelli, nell'attimo in cui li sciolse facendoli scivolare lungo la schiena. Jack si rese conto che non era stata una buona idea, quella di seguirla, mentre si nascondeva nel fitto sottobosco. Guardarla spogliarsi non lo avrebbe di certo aiutato a disfarsi dei pensieri audaci che si era fatto su di lei...

Vedeva solo i suoi lunghi capelli lucenti, ma, quando si abbassò appena per tastare la temperatura dell'acqua, Jack si ritrovò a fissare i suoi seni piccoli e tondi e si convinse che non sarebbe più riuscito a dormire senza che quella immagine gli balenasse nella mente. Il suo corpo fremette dolorosamente. Non riuscì a distogliere lo sguardo da quella vista proibita. Quel corpo era troppo perfetto, le forme sinuose, morbide sembravano attirarlo verso di lei, ma lui sapeva che, se si fosse spinto oltre, l'avrebbe rovinata per sempre.

Jack sentiva il cuore battere talmente forte che temeva potesse balzargli fuori dal petto da un momento all'altro. Doveva andarsene da lì, subito, ma non ci riusciva. Era come se i suoi piedi fossero trattenuti al suolo con delle catene.

Nascosto tra i cespugli, vide gli schizzi d'acqua infrangersi sulla pelle di Lily, e provò il bollente desiderio di possedere quel corpo, centimetro dopo centimetro. Quella vista suscitò in lui sensazioni che non era in grado di controllare.

Quando lei si girò, Jack trasalì, trovandosi davanti agli occhi i suoi seni perfettamente tondi, dai capezzoli rosei, e si sentì le gambe cedere.
Per la prima volta nella sua vita, era diventato vulnerabile. A causa di una donna.

Facendo appello a tutta la sua forza di volontà, riuscì a staccarsi dal terreno e ad allontanarsi per non doverla più vedere.
Anche se la visione di lei nuda, dei suoi capelli che l'avvolgevano come una candida coperta e della sua pelle di porcellana, continuò a indugiare insistentemente nella sua mente anche quando fu tornato all'accampamento.

***

Un aggiornamento oggi ci stava.
Buona Pasqua!

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