capitolo 24 - the end
"dovremmo fare qualcosa Albus" mormorò Piton "calma Severus, la nostra priorità sono gli studenti e per il momento non ci son state vittime della pietrificazione tra i ragazzi" replicò Albus "si ma non possiamo starcene con le mani in mano, mentre uno di loro pietrifica tutti i suoi compagni" rispose Piton (cosa posso fare?...) io fissavo la tavolata rosso-gialla, stavo riflettendo sulla serata prima, non mi spiegavo ancora cosa fosse quell'ammasso di... ... ... cose! iniziai a sbattere a ritmo le dita sul tavolo, innervosito dal tutto "disturbiamo sua maestà con le nostre chiacchiere forse?" (e se invece fosse tutto vero?... no assolutamente no, è impossibile che mi sia lasciato andare cosi tanto, so ancora contenermi... credo) "ehi! ti sto parlando" (ora mi sento una merda a pensare che non mi cambierebbe molto se lo avessi fatto davvero...) "EHI!" gli bloccai la mano a mezz'aria, mi girai a guardarlo male, "non sai che è maleducazione interrompere le persone?" gli scacciai la mano e tornai a fissare neville "se vi da tanto da bisbiglire quel sacco di pulci di pietra, annotate entrate e uscite dalla classe degli studenti con i rispettivi nomi cosi controllando i vari professori potrete avere una lista di sospetti" sospirai, "e per il ratto col pelo datele la pozione di mandragora, cosi ritorna normale... altro??" li guardai annoiato "bene, lo prendo come un no".
(in testa ho tre versioni, tutte e tre diverse e tutte e tre combacianti, non per forza tutte e tre vere, ma non per forza tutte e tre false... quindi posso tranquillamente aver toccato un mio studente, averlo sbattuto violentemente sul letto, giocato al martello pneumatico tutta la notte e poi averci dormito insieme...) ripensai alle parole appena pensate, (nooo! non è possibile...) alzai lo sguardo in direzione di Neville, (il biglietto però non è suo, quindi o potter o malfoy son passati di la), mi immaginai la scena appena citata con Harry, (no, non è possibile, non è il mio tipo...) scartai l'idea dello sfregiato, fu il turno di Malfoy, (un po tanto tirata, ma potrebbe essere...) rabbrividii al solo pensiero di aver fatto cose con lui, (no! la piu probabile è e resta quella con neville, però quel biglietto...) la sola idea di aver fatto cose con uno dei due mi mandava ai matti, (come diamine faccio? non posso dicerto andare la e 'ehi neville ieri sera te l'ho buttato ar culo?' come non posso andare a dirlo al biondo... è una mezza sega ma sa sfruttare i punti deboli altrui...) mi stava venendo il malditesta a furia di pensarci (BASTA COSI! è deciso...) mi alzai e mi diressi verso l'uscita, ¦vi voglio nel mio ufficio entro 5 minuti¦ disse a tutti e tre i ragazzi.
"cosa stiamo aspettano?" disse spazientito "la scodella sbeccata" risposi "che?" "Potter e il suo taglio di merda" risposi seccato, era in ritardo e la cosa cominciava a darmi fastidio ¦POTTER MUOVI IL CULO... ... ORA!¦ arrivò da li a poco col fiatone, si doveva esser scordato che gli avevo detto di venire, "scusate il ritardo" "bene siamo tutti qui" "perche ci ha fatto venire tutti insieme?" io presi fiato "per via di ieri sera" potter e Neville arrossirono, il biondo si limitò a distogliere lo sguardo "il mio ultimo ricordo ero io che rientravo sbattendo la porta, poi..." *coff coff* "beh diciamo che mi son risvegliato stamattina con questo biglietto" gli passai il biglietto, loro lo guardarono "questo non è mio era gia la quando son passato" disse Neville "è mio" guardai il biondo sorpreso e sconcertato, cosa mi significava quel 'grazie per la bella serata'? voleva dire che ho fatto... ... ... naaah non era possibile, ma allora cosa? (3 scene e 3 ragazzi, vuol forse dire che...) morii in quello stesso istante, (non posso averlo fatto... se l'ordine è corretto avrei scopato con potter, fatto un segotto al biondo e dormito con Neville...) sbiancai al solo pensiero, "professore... professore..." "esattamente..." chiesi terrorizzato con un filo di voce "...cosa abbiamo fatto..." li guardai negli occhi "...ieri sera?".
Potter e Malfoy si guardarono, mentre neville abbassò lo sguardo imbarazzato, io mi sentii svenire, per mia fortuna caddi sul divano "PROFESSORE!" corsero vicini a me preoccupati "si sente bene?" "è..." si guardarono "cosa professore?" "una catastrofe..." "cosa professore?" "uso improprio della magia, abuso dell'autorità, abuso d'ufficio, abuso di uno studente..." si guardarono confusi, non capivano cosa stessi mormorando, "sono fottuto..." "perche? cosa sta dicendo?" "l'aver avuto un rapporto con uno studente è punito severamente dalla scuola gia solo se è maggiorenne, se invece è un ragazzino..." rabbrividii sbiancando ancor di, potevo esser scambiato per un fantasma del castello, "se lo studente è come voi... giovane... la pena è..." mi portai le mani nei capelli il solo pensare alla pena mi terrorizzava, iniziai a tremare, Neville mi coprì con una coperta che era nell'armadio "si calmi professore" disse lui, cercando di calmarmi, "la tortura" "come?" mi guardarono confusi, io urlai, urlai a pieni polmoni, pieni di terrore, di paura, di... di tutti quei sentimenti che, nell'insieme, formavano il puro terrore, neville mi prese tra le braccia cercando di calmarmi "su si calmi professore, non succederà nulla".
Riuscii a calmarmi un po, riprendendo aprte del controllo perduto, avevo ancora il respiro affannato, il cuore che batteva velocemente, le mani e le gambe che mi tremavano, ero di un bianco cadaverico "si sente bene professore?" chiese Malfoy "non si preoccupi non succederà nulla" "tse... forse non succederà nulla a voi..." li guardai "ma per quelli come me la pena è quella capitale" iniziai a dondolarmi, ero completamente andato, la mia testa era ko, "16 agosto 1660 Theodoore e Thomass Nott, accusati di abuso d'ufficio, uso improprio della magia, con le aggravanti di aver approfittato degli studenti, furono condannati al massimo della pena, morte tramite tortura, fu il primo caso... ... ... ... solo il primo di una lunga lista, da allora fu istituita la legge sangue blu, chiamata cosi in 'onore' di Armand Malfoy, che nonostante fu implicato in quelle cose se la cavò grazie ai soldi e agli agganci" mi guardarono confusi, esterrefatti e incuriositi, "da allora la legge non è ancora cambiata, è sempre quella e sempre utilizzata".
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