Always capitolo 62 - in to the darkness (parte 2)
- come?! -
- oddio che schifo! non lui... -
- ahh! -
- era con il suo bis bis bis nonno, markus era solo un ragazzino al tempo, troppo emotivo, si lasciava trasportare troppo dalle emozioni e cosi ha risolto i suoi problemi da solo... ... ... - sospirai
- e per sempre - mi tolsi gli occhiali, mi massaggiai il naso all'altezza dei gommini degli occhiali, sospirai, il mio passato... o meglio il nostro passato non era qualcosa di cui disquisire davanti ad una tazza di té, ma che anzi ho sempre nascosto a tutti
- a suo tempo ero proprio come te, sai? -
- mmh... - rispose per mugugni, non era interessato all'aver una conversazione con me
- poi tutto cambiò quando harry ed hermione vennero nel mio passato, alterarono abbastanza il mio passato da rovinarlo cosi tanto da farmi odiare gli umani - lui si sedette accanto a me, rinunciando allo sbattere i pugni su una porta ormai scomparsa,
- hermione ed Harry? com'è possibile? loro hanno solo... -
- 15 anni? si in effetti è cosi -
- e allora come? - sorrisi sospirando,
- conosci i giratempo? -
- quell'oggetto che ha la forma di un orologio da taschino che ti permette di viaggiare nel tempo? -
- si esatto, con quello son andati ad immischiarsi in faccende ben piu grandi di loro, cosi ho dovuto eliminare parte dei ricordi ad harry,per evitare cio che poi è successo -
- cosa gli è successo? Ricordo che ci fu un periodo in cui non venne a lezione ne usci dalla camera per un po', quindi era per questo.... -
- diciamo che ha sperimentato in prima persona cosa significa non aver alcuna ragione di vita, ma anzi di voler morire in quel momento per non dover piu ricordare - lui rimase in silenzio
- sai Ned... non sono tutti come te -
- COSA SAREI IO? AVANTI DILLO! VUOI DIRE CHE SONO UNO FACILE? CHE SONO UNA TR... -
- innamorato del tuo professore - si interruppe lui rimanendo in silenzio a bocca aperta
- io non ero innamorato di thomas nott ed Harry non era innamorato di Armand Malfoy, ci siamo trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato ed è andata come è andata - sbuffai, non mi piaceva raccontare questa storia
- lui l'avventura di una sola notte e io di tutti e 7 gli anni qui ad hogwarts, era qualcosa che non riuscivo ad impedire, avevo le conoscenze di molti secoli sulle spalle ma continuavo ad aver paura degli umani... no peggio, ne avevo il terrore - lui rimase in silenzio a guardarmi, mi tremavano le mani a ricordare quegli infausti eventi, erano una parte del mio passato che ancora poteva causarmi forti tremori per la paura
- ma penso tu voglia sapere piu del mio di passato piu che quello del mio contenitore -
- veramente io... -
- Bogdan Boiko tepes Drăculea, questo è il mio vero nome - non disse una parola, rimase in silenzio a bocca aperta
- nacqui a rovine, un piccolo villaggio vicino a reviga nel sud della romania, figlio di un fabbro e di un'insegnante, all'epoca se non ricordo male vi furono i romani ancora per qualche decennio, poi fu il turno dei bulgari, non furono molto accomodanti con la parte povera della popolazione, in seguito vi fu una sorta di regno, ma era sottoposto agli ungheresi, dopo che vi fu una sorta di indipendenda da essi furono i turchi ad invaderci nel... 1393 se ben ricordo, poi bon fu un paese in perenne guerra, fino ai giorni nostri che viene riconosciuto come romania -
- ma tu... ... ... - mi guarda con uno sguardo intriso di paura mista confusione ed incertezza
- cosa sei esattamente? -
- te l'ho detto scemo, Bogdan Boiko tepes Drăculea, romano di nascita, franco nello spirito ed inglesotto nel corpo - mi fissava senza dire nulla, mi stava scrutando cercando l'ombra di una menzogna
- come ti stavo dicendo, nacqui nel 630 nel villaggio di rovine, ero il figlio minore di due cerşetor, due "pezzenti", gente povera ed umile - sospirai come a liberarmi di un peso
- sin dalla mia nascita fui preso di mira da chiunque proprio per via del mio "status", ero figlio di due poveracci quindi dovevo esser trattato come tale, poi il fatto che fossi nato con que male dentro non aiutò la mia integrazione -
- un male? che tipo di male? -
- non lo seppi mai -
- ma come? -
- beh, cherie* la medicina dell'epoca era basata su una visione della vita in cui il destino, il peccato, e le influenze astrali giocavano un grande ruolo - mi guardava confuso piu di prima
- se avevi le emorroidi ti infilavano un rametto di lavanta su per il culo, per farti un esempio -
- eew! che schifo -
- già - sorrisi cercando di non ridere della sua espressione
- quando nacqui avevo gli occhi rossi, e questo per quello che era la linea di pensiero del tempo stava a significare che ero posseduto dal diavolo o peggio che ero l'equivalente dell'anti cristo odierno -
- (l'anti-cristo... ... già) - una risatina mi sfuggì
- Alin vezyl dimitrescu, vescovo della Diocesi di Bucureşti, una persona molto... ... ... alla mano, quelli come me lo chiamavano "il carnefice di renczi***", si divertiva a far torturare dissidenti politici e religiosi o piu semplicemente chiunque non la pensasse come lui o che non gli piaceva - continuai fissando un punto nel vuoto e lasciandomi andare ai ricordi
- accusò i miei genitori di allevare un demonio in casa loro durante un assemblea del villaggio, che ero un "monstru" che loro lo erano a loro volta -
- dei monstru? -
- dei mostri, diciamo che le leggende dei vampiri son basati su racconti popolari e su i deliri di questo vescovo - sorrisi ricordando quella storia
- da li, cominciarono le vessazzioni nei miei confronti e della mia famiglia, spinte, calci, pugni, una volta mi tirarono er i capelli dopo avermi malmenato e mi hanno lanciato di peso in un canale pieno di fango e... ... ... - cercai delle parole meno disgustose per dirlo,
- diciamo deiezioni, animali e non -
- deiezioni? -
- merda - continuava a fissarmi
- letteralmente una montagna di merda, non sempre degli animali della zona - distolse lo sguardo, potrei giocarmici le palle che stesse per vomitare
- un giorno mio padre mi manda a prendere la legna nel bosco, insistendo molto sul che mi accompagnasse mia sorella , quando finalmente finii era sera, e tornando vidi la casa in fiamme, corsi la per salvare i miei genitori, ma venni bloccato da mia sorella, degli uomini ci stavano cercando per ucciderci -
- perche... ... - stava singhiozzando
- perche era cosi cattivo quella persona? - la sua domanda mi sorprese un po, non era prassi che qualcuno empatizzasse cosi tanto con la mia storia, di solito le persone non sapevano come reagire e di solito rimanevano a testa bassa senza dire nulla, io sorrisi, per una volta ero io a non sapere come rispondere
- era la normalità -
- NO... - urlò singhiozzando
- NON È NORMALE... - aveva uno sguardo serio, piangeva ma era seriamente in disapunto
- lo era per l'epoca, l'isteria collettiva era piu diffusa e facile da scatenare di cio che puo sembrare, l'ignoranza dilagava -
- non è giusto... -
- no hai ragione, non era giusto, ma è cosi che è andata - sospiro
- li cominciai a viaggiare, viaggiai per tutti quei piccoli stati che c'erano dopo che i romani hanno lasciato la zona, io e mia sorella finimmo per stabilirci a nord in una piccola cittadina,Cluj-Napoca, decidemmo di rimanere femi li per un po', finendo per stabilirci ben piu stabilmente, ma... ... ... ma le voci corsero molto velocemente, la gente cominciò nuovamente a guardarci storto ed a mormorare, iniziarono a chiudere al nostro passaggio i negozi, e ricevevo "regali" marci in faccia -
- (eheh... ... regali marci... ... questa era bella Markus, segnatela!) - avevo un sottile umorismo di merda, per restare in tema, il che mi rendeva poco appetibile come compagno di chiacchiere e giochi per chiunque.
*si legge scerì, con l'accento sulla i e senza pronunciare la E, e significa dolcezza, zuccherino, tesoro, amore, insomma tutto in termine affettivo.
*** nome preso da vera renczi killer di inizio '900, ha ucciso tramite arsenico un totale di 35 persone, compresi i suoi mariti, gli amanti e suo figlio. (il carnefice di renczi è un soprannome fittizio usato sfruttando il suo cognome) ah ovviamente rumena per restare in tema europa dell'est.
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