Always Capitolo 3 - primi lavoretti
Mi risvegliai di soprassalto cadendo dalla finestra dove mi ero appisolatto, il mio cervello come una vecchia panda a diesel ci mise qualche minuto ad accendersi ed a carburare quel tanto che bastava a far aprire gli occhi ed a capire cosa stesse succedendo,
- cazzo che male... ... ... - mi alzai massaggiandomi la faccia
- perche ogni volta che sogno armando qualcosa deve farmi male... ... ... - mi guardai attorno vedendo la mia attuale camera, ero, di nuovo, nella mia stanza... da solo! mi sedetti sul bordo del letto dandomi dei buffetti sulle guance per svegliarmi,
- (che palle!) - mi alzai di pessimo umore , per via del sogno ed anche per via della botta cadendo
- (apertis portal) - schioccai le dita ed apparì una un portone in legno, con le rifiniture in oro e acciaio, che portava alla sala grande, passai la porta chiudendomela alle spalle, schioccai le dita, facendola sparire e andai diretto al tavolo dei professori, tutti gli studenti mi guardarono come a chiedersi come mi fossi vestito, ero in vestaglia, una stupenda vestaglia bordeaux con dei fenicotteri disegnati sopra, sotto avevo dei pantaloni azzurri del pigiama, che negli anni persero il loro elastico, e una canotta biancastra senza maniche, gli studenti si goderono tutto il mio defilé sulla passerella centrale, non mi interessava più di molto il avere gli sguardi di tutti puntati addosso, negli anni imparai a non dar troppo peso al pensiero degli altri, volevo solo andarmi a sedere al mio posto, a quel lungo e largo tavolo di platani picchiatori
- ¦bel vestito¦ - disse sarcastico Piton
- ¦bel taglio di capelli¦ - risposi sorridendo per quel mezzo secondo, per dare maggior caricatura al fastidioso ed acido commento,
- (capulus amiculos) - aggiunsi latte e zucchero, tanto zucchero, e iniziai a sorseggiare il mio caffè rannicchiato su quella sedia che con la magia feci arrotondare sempre di piu per farla assomigliare ad una di quelle poltrone sospese, dall'aspetto tondeggiante, Albus entrò da li a poco, era gia vestito con il classico tendone da circo, non mi era mai piaciuto il suo modo di vestire e non glielo mandavo a dire,
- oh! vedo che siete tutti qui - mi guardò e si diresse verso di me, mi fissò intensamente negli occhi
- ¦so di esser magnifico alla vista, ma immagino tu voglia dirmi qualcosa e non solo fissarmi¦ - tossì
- certo certo, oggi sostituirai Rolanda - lo guardai confuso
- come prego? -
- ¦per quanto io conosca bene le tue capacità, come mago e come insegnante, alcuni professori hanno alzato alcune obbiezioni che non posso ignorare¦ - lanciai un occhiataccia a Piton, sapevo che era quell'omuncolo che provava a rovinarmi la permanenza
- il programma? -
- a tua libera scelta - sospirai sconfortato, in pratica mi mandavano al macello,
- ¦tranquillo, so che ti inventerai qualcosa¦ - sbuffai.
Mi alzai dal tavolo dirigendomi nella mia stanza, avrei dovuto inventarmi qualcosa dal nulla, questo perche oggi avrei avuto la mia prima lezione, Albus mi aveva ceduto l'ora e non sapevo esattamente cosa fare,
- (me lo inventerò al momento, credo) - presi la mia tracolla e corsi al campo di allenamento, dove avrebbe tenuto la lezione la Bumb, i ragazzi arrivarono da li a poco, tutti mi guardarono mentre venivano verso di me, chiedendosi come mai non ci fosse madama Bumb, ma io, si misero tutti a semicerchio
- bene ragazzi - si zittirono tutti e mi guardarono
- penso sia ovvio che io non sia Rolanda - alcuni serpeverde risero
- mi chiamo Markus Purkiss e per quest'ora sarò io il vostro professore - sospirai nervosamente
- si lo so, volevate imparare a volare, ma state tranquilli che riprenderete la lezione piu in la - dissi io cercando di iniziare la lezione
- per chi si chiede come mai non c'è la Bumb, beh sappiate che potrete giocare a 'trotta trotta cavallucci', cavalcando selvaggiamente la povera scopa, dopo pranzo; hanno deciso di farmi fare una lezione di prova e... ... ... si ehm... ... Grenger? - abbassò il braccio, che tanto spasmodicamente, stava sventolando, non appena la chiamai
- cos'è successo a madama Bumb? -
- come stavo dicendo prima che iniziassi a sventolare il braccio manco fosse na banderuola durane un uragano di classe 5, questa è solo una lezione di prova - schioccai le dita
- come vedete attraverso il portale qui davanti, sia il preside che i capi delle 4 case ci osservano - indicai dietro di me un portale che collegai allo specchio della professoressa Cooman, dal quale eravamo tenuti d'occhio
- non è il piu elegante dei modi, ma è sicuramente il piu discreto - schioccai le dita chiudendo il portale
- bene... ... - mi grattai il capo pensando a cosa poter fare in quella singola ora di lezione.
- (e mo che gli faccio fare? non conosco nulla di adatto ai marmocchi) -
- Pff... -
- si, signor Malfoy? - mi girai a guardarlo negli occhi, lui si guradò bene dal rispondermi
- immagino stesse per dire qualcosa del tipo.... Se ci fosse stato mio padre, non avrebbero mai assunto quest'incapace - sorrisi e lo fissai
- corretto signor Malfoy? - mi guardò con rabbia e disgusto,
- beh sappia signor Malfoy che suo padre è il piu grosso coglione mezza sega che conosca - prima che lui potesse cruciarmi con lo sguardo, un ragazzo alzò la mano
- si... ehm... -
- Nevile, Neville Longbottom, Signore -
- ehm... si dimmi Neville - aveva uno sguardo inquietante, pur non facendo nulla di male, mi metteva ansia
- ecco... è vero che ha evocato un patronus? - lo guardo cercando di capire dove volesse andare a parare, ma nella sua testa sentivo solo i miei pensieri e la cosa era agghiacciante, perche o aveva un enorme potenziale o era tremendamente stupido
- e..? -
- e mi chiedevo.. se potesse mostrarcelo - io continuai a guardarlo confuso
- tutto qui? -
- eh? -
- tu vorresti che te lo tiri fuori? - vi fu un istante di silenzio misto imbarazzo
- vuoi vedere il mio patronus insomma, corretto? - mi fissava in modo molto inquietante e strano
- OOOH! CORRETTO? - alzai il tono della voce
- eh.. s..s..si - io sospirai esasperato,
- (mi ci mancavano i fanboy) -
- che scatole... - mi tolsi gli occhiali e feci levitare davanti a me il mio libro
- terra mota sunt - la terra sotto ai ragazzi si illuminò e inizò a disgregarsi in blocchi, sollevandosi e spostandosi al posto di una zolla dietro, sigillandosi al terreno come nulla fosse successo
- bene ora che ho piu spazio, posso lavorare - tracciai con la magia un cerchio alchemico sotto di me, per facilitarmi la concentrazione del potere nel libro, il tempo mutò, da soleggiato divenne grigio pieno di nuvole, i lampi cominciarono a manifestarsi e il vento si alzò,
- (ancoras terram) - feci crescere delle piante magiche sotto ai ragazzi cosi da tenerli ancorati a terra visto il forte vento, il cerchio si illuminò in contemporanea col libro, lo alzai al cielo
- EXPECTO PATRONUM - dalla forte luce e dal forte vento uscì il mio patronus, una volpe artica, si sedette sulle zampe posteriori accanto a me, il vento si calmò, pur restando nuvoloso
- ecco, questo è un patronus, è essenzialmente un miscuglio, di ricordi felici ed energia magica, quindi crescendo dovreste esser in grado di farlo anche voi - accarezzai la volpe venendo invaso dai ricordi.
[flash back]
[- Markus... Markus... - sentii qualcuno scorlarmi, mi trovavo nella sala grande, con davanti una tavola imbandita con ogni leccornia di un po ogni dove,
- (devo essere tornato indietro di qualche tempo, anche se non so cosa sia, visto che questa volta a dispetto della scorsa notte ho mantenuto la mia coscenza) - era il mio secondo anno l'1 settembre 1650, il giorno in cui avrebbero smistato i nuovi primini ed in cui tutto sarebbe radicalmente cambiatoil giorno in cui conobbi Nicholas, stavano smistando il nuovo primo anno, noi avevamo dei primini inquietanti e brutti come la morte, alcuni faticavo a guardarli in faccia, mi ero messo piu in disparte possibile, anche se volevo essere sempre piu forte, non volevo avere niente a che fare con gli esseri umani... ... ... ... non piu del necessario almeno.
Non ero timido, ma gli esseri umani, maghi o meno, mi disgustavano, ero cresciuto nella parte piu malfamata della zona, Knockturn Alley, erano piu le volte che entravo e uscivo da Azkaban che quelle che ero libero, venni trovato da Theodoor Lupin, che con molta fatica, mi convinse a venire qui ad Hogwarts, per studiare e migliorarmi, non ne ero convintissimo e quando poi alla fine lo hanno mandato via verso metà semestre, la mia voglia di socializzare si smorzò completamente.
'Perche lo hanno allontanato?' 'perche tutti mi stanno alla larga e mi fissano con pietà?' erano le due domande che piu spesso mi ponevo, non capivo perche avessero dovuto allontanare Ted,
- ci sarà da divertirsi quest'anno - lui è Armando Dippet, è arrivato con me ed è il solo con cui abbia legato, il che sorprendeva tutti, lui era il mio esatto opposto, era socievole, educato, simpatico, sempre sorridente e con molta voglia di ridere e sorridere, era una persona stupenda, io invece... ... ... non amavo le persone, ero asociale, quello da evitare, ero molto ingenuo al tempo, ai limiti dell'essere l'appestato della scuola, io non avevo mai avuto una ragazza, a malapena mi si guardava attraverso un cannocchiale per evitare il contatto diretto, lui invece era molto ricercato, il primo anno si guadagnò il soprannome di 'latin lover' per via della voce che diceva avesse avuto almeno tre ragazze e che se la intendesse bene anche con i ragazzi, avevo sempre sospettato che fosse strano, mai però immaginai cosa mi sarebbe capitato quell'anno].
D'improvviso si rifece tutto nuovamente buio ed incominciai a sentire una vocetta lontana chiamarmi
- professore - sentii una mano toccarmi la spalla, il mio corpo si irrigidì e per un singolo istante scordai di essere a scuola durante una lezione, spinsi via la mano, la volpe iniziò a ringhiare, quando tornai coi piedi per terra mi accorsi di essermi distratto, ripresi coscenza di dove mi trovassi e mi girai per far sparire la volpe, vidi che c'era Neville a terra, terrorizzato dal patronus che gli ringhiava contro, schioccai le dita facendo cosi sparire la volpe, mi avvicinai a lui rimattendomi gli occhiali, mi sedetti sui talloni e allungai la mano, lui la prese terrorizzato e titubante, ci alzammo e lui andò a rimettersi nel gruppo,
- altre domande? - draco alzò la mano, con quel suo sorrisetto che mi dava gia fastidio
- si, mi dica signor Malfoy -
- esattamente oggi cosa faremo? -
- lavoreremo a maglia - lui mi fissò alzando un spracciglio
- va bene, va bene... ... - sbuffai
- avete un umorismo di merda voi sangue blu - dissi annoiato
- o forse è lei che è un incapace - in quel momento ammetto che avrei voluto scordare di essere un insegnante, solo per mettergli le mani addosso ed ammazzarlo io stesso, ma sfortunatamente trovai un'idea decisamente migliore
- (videris) - feci apparire un ragno, abbastanza grande e lontano da me, tanto quanto basta per esser visto e non farmi venire i conati di vomito
- (imperio) - il ragno se dapprima sembrava avvicinarsi, si era irrigidito al mio comando
- (saltella sul posto) - il ragno anche se cercava di resistere, iniziò a saltellare sul posto, guardai Malfoy con aria superiore
- signorino Malfoy, sapreste enunciarmi quale incanttesimo ho usato su quella creatura? - la Grenger alza sbandierando spasmodicamente la mano, mentre il biondo mi scruta negli occhi provando a leggermi nel pensiero, guardai il ragno saltare,
- (crucio) - smise di saltare e si rotolava a terra contorcendosi dal dolore causato dell'incantesimo, mi girai di nuovo a guardarlo negli occhi, era disturbato dal lamento del ragno, ma continuava a guardarmi con aria di sfida senza mai distogliere lo sguardo, sembrava quasi non gli interessasse dare la risposta, ma piu sfidare me
- ed ora? - la Grenger abbassò la mano pur conoscendo la risposta era intimidita, quasi impaurita dal mio non batter ciglio lanciando maledizioni proibite, o quantomeno dal'uso che ne facevo senza batter ciglio, guardai di nuovo il ragno contorcersi, sospirai bisbigliando
- povera bestia... -
- (Avada kedavra) - dal libro uscì una luce verde, che colpendo l'animale ne causò la morte istantanea, i ragazzi erano impauriti, mi girai per l'ennesima volta a guardare il giovane rampollo,
- oso supporre, signorino, che non siate in grado di enunciarmi nemmeno questa volta cosa io abbia usato come incanesimo - mi avvicinai a lui e mi sedetti sui talloni
- ¦vidersi, per farlo apparire, imperio, per dargli l'ordine di saltare, crucio, per torturarlo e avada kedavra, per ucciderlo¦ - mi assicurai che sentisse bene il messaggio e che fosse di facile intesa, io non gli piacevo era evidente cosi mi assicuro che anche lui sappia che il sentimento fosse reciproco.
Mi alzai e iniziai a camminare avanti e indietro davanti al gruppo di studenti
- negli anni che passerete qui dovrete imparare a resistergli e inseguito a respingerli, non è impossibile - guardai Potter negli occhi
- ...solo difficile -
- quindi vuole insegnare al primo anno a resistere agli incantesimi proibiti? - scoppiai in una fragorosa risata
- che ho detto di cosi divertente? - sbuffò il biondo
- no babbeo di un sangue ammuffito, non vi insegnerei nemmeno il flipendo, figuriamoci qualcosa come gli incantesimi probiti, poi mi pareva di esser stato abbastanza eplicativo con quel 'in questi anni', devo aver parlato ostrogoto, vista la scarsa comprensione della lingua che hai dimostrato -
- allora cosa ci facciamo qui? - ringhiò ad alta voce
- me lo chiedo pure io, mi è stato chiesto di sostituire la Bumb senza avere un programma - mi sedetti a mezz'aria levitando a gambe incrociate,
- che ne dite se vi tengo in allenamento? - i ragazzi erano tutti elettrizzati, io pensai a cosa potessi insegnarli ed ebbi l'illuminazione,
- il minch... ... ehm... il signor Malfoy ha ragione - sorrise spavaldo al sentir le mie parole
- non potrò insegnarvi cose come l'avada kedavra o il crucio, ma tra gli incantesimi del primo hanno figurano degli incantesimi elementali - sorrisi tra me e me,
- incendio, crea delle fiamme, sphaerae aqueae, crea una goccia d'acqua che cresce in base al potere infuso nella stessa, Germinis , crea delle radici, sono utilizzabili sia in difesa che in attacco, impetus, crea una forte folata di vento, cresce di potenza col crescere del potere del mago, infine il Coruscantis crea un fulmine, tutti questi incantesimi si basano sul potere del mago che lo lancia, se il mago è potente, come me, come Albus, l'incantesimo esce alla massima potenza, mentre se è come voi, ancora agli inizi, la sua potenza sarà minima - mi girai a guardarli
- immagino sia chiaro a tutti... siete al primo anno, quindi i vostri incantesimi non saranno potenti come quelli lanciati al settimo - guardai nuovamente i ragazzi
- siete pronti? - un si concitato si elevò dal gruppo,
- (scopum iterum) - apparvero diversi spaventapasseri con un bersaglio disegnato sopra mi girai verso i ragazzi
- (incendio) - dal libro uscirono delle lingue di fuoco, che a contatto con lo spaventa passeri divamparono in un incendio enorme, che trasformò quel mucchietto di paglia e vernice in cenere, nel giro di pochi secondi
- questo è il risultato di anni di allenamento, da voi mi accontento se riuscirete anche solo a fare una palla di fuoco -
- (magicae circulos) - dei cerchi magici apparvero in fila davanti a me
- posizionatevi uno sopra ogni cerchio -
- a che servono? - chiese diffidente e con insolenza il biondo rampollo di casa Malfoy, doveva essersela presa per prima
- servono ad aiutarvi a contentrare la magia in un solo punto, il concetto di incanalazione è simile all'utilizzare la bacchetta, quindi cio che faremo adesso è imparare ad incanalare l'energia dentro di voi - alzai un dito facendo apparire una palla di energia azzurra,
- questa è l'energia che è dentro ogniuno di voi, chi piu chi meno - ingrandii la sfera fino a farla diventare grande il doppio di una pluffa
- non vi chiedo di crearne una enorme, basta che sappiate incanalare quest'energia, poi passeremo al controllo della stessa ed al dargli una forma - i ragazzi andarono a posizionarsi sopra ai cerchi, che si illuminarono lievemente,
- bene, quanti di voi fanno yoga? - mi guardarono confusi e perplessi
- ah giusto... chi di voi sa cos'è lo yoga? - alzarono la mano solo alcuni ragazzi, tutti per metà babbani, io sospirai
- (sarà piu lungo del previsto) -
- per farla breve, è un passatempo dei babbani, che ha come scopo principale il rilassamento e la connessione con se stessi, essenzialmente non serve a un tubo, ma prenderemo alcuni movimenti per concentrare l'energia in un punto per poi rilasciarla - assorbii la sfera d'energia e andai a sedermi infondo alla fila, mi sedetti a gambe incrociate fluttuando leggermente,
- chiudete gli occhi e respirate profondamente - alcuni ragazzi mi seguirono mettendosi a meditare, chi meglio chi peggio
- tsk.... non intendo mettermi a fare il babbano, io... -
- tu sei un mago puro sangue e discendi da una lunga stirpe di 'sangue blu', conosco bene quella storia - continuai a meditare senza guardarlo mentre lo riprendevo
- è inutile questa cosa, non diventeremo mai piu forti..... 'meditando' come dei babbani - il vento si alzò sempre piu, fino a creare una tromba d'aria; la torre di vento aveva come epicentro uno dei manichini, io continuai a tenere gli occhi chiusi, iniziando a sbadigliare, una, due, tre volte, nella tromba d'aria si insidiò l'elemento piu caldo, il fuoco, si crearono dei contrasti di colori, e di elementi, fuoco ed aria crearono un bello spettacolo di luci e con non poco rinculo; si aggiunse il 3° elemento, l'acqua, che entrando in contatto col fuoco, diedero vita al 4° elemento, l'elettricità, infine per accelerare i tempi aggiunsi l'ultimo dei 5 elementi, la terra, ora la magia elementale era completa, una tromba d'aria, fuoco, acqua, elettricità e terra, allungai davanti a me le braccia incrociandole, e schioccai le dita aprendole, facendo dissolvere il tornado elementale e facendo cosi risplendere il sole.
mi alzai e mi diressi da Malfoy,
- serve principalmente per mantenere la calma e la conentrazione, se sei davvero cosi idiota da non capirlo Draco non sarai mai nessuno nella vita, ne un buon mago, men che meno un Malfoy - mi girai e me ne andai in direzione del castello non avevo voglia di continuare oltre
- dove se ne va ora? -
- non serve a nulla cio che insegno, no? allora che senso ha continuare? - stava per controbattere
- e poi la mia ora è quasi finita, potete usare i 5 minuti restanti per concentrare le vostre energie, chissà che un giorno non riusciate ad eguagliarmi - io risi a crepapelle, rientrando nel castello, rimasi aggrappato alla loro mente per poter sentire cosa dicevano e pensavano, era per curiosità, volevo sapere se fossero rimasti colpiti dal mio dare spettacolo.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ANGOLO AUTORE
Salve, questa è la prima parte del capitolo, perdonate il ritardo ma è bella lunghetta, e per problemi personali ci ho messo piu del dovuto, spero possa piacere, in caso son aperto a consigli e critiche, quindi se vorrete dare consigli su qualcosa o qualcuno ben venga,
faccio una piccola premessa, come detto da qualcuno in un commento, ognuno se la gioca come vuole, e io ne faccio man bassa delle sue parole, alcuni incantesimi son semplici traslazioni in latino di parole che significano esattamente cio che fanno apparire e alcune cose son prese da altri anime ma che essendo questa una ff su un mondo magico non cozzano.
Presto arriverà la seconda parte, dopo i capitoli delle altre ff.
Buona lettura.
1) apertis portal: dal latino "apriti portale" fa apparire una porta dimnsionale il cui aspetto varia in base alla voglia del mago.
2)capulus amiculos: incantesimo tradotto dal greco, fa apparire un caffè
3) videris: dal latino "mostrati" incantesimo usato per far apparire piccoli oggetti o animaletti, piu l'oggetto è grande piu si rischia che la magia sfugga dalle mani del creatore.
4) scopum iterum: dal latino "bersaglio d'allenamento" fa apparire dei bersagli da allenamento.
5)magicae circulos: dal latino "cerchi magici" crea una sorta di cerchio alchemico alla 'fullmetal alchemist' servono ai principianti o ai mezzi babbani per convogliare l'energia in un punto
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top