Parte 34
Torno a guardare Matt mentre sento i passi di Elliot allontanarsi lungo il corridoio. Sembra assorto nei suoi pensieri mentre guarda verso un punto imprecisato sulle mattonelle del bagno.
È assente, non pare essere nemmeno qui con me ma, improvvisamente torna a guardarmi ma il suo sembra uno sguardo vacuo, come se stesse meditando qualcosa. Mi stringe non più con passione, come qualche istante fa, ma come un disperato si aggrappa alla sua ancora di salvezza. Tenta un nuovo contatto carnale con me e mi rendo conto che tutto ciò che sta accadendo non solo è assurdo ma anche tremendamente sbagliato. Lui vuole il mio corpo non è minimamente interessato alla mia anima, con tutte le sue sfumature.
La bramosia con la quale ha cercato in ogni modo un contatto fisico con me, rompe tutti gli indugi. Mi desidera con la stessa veemenza con la quale un neonato cerca il primo vagito di vita. Per lui sono necessaria ma non indispensabile, sono l'ultimo goccio d'acqua che colma il bicchiere di chi non è realmente assetato ma brama l'acqua solo per vantarsi di possederla.
Questa consapevolezza spazza via ogni incertezza, ogni dubbio viene fugato, relego in un cantuccio del mio cuore l'illusione di essere apprezzata da questo essere che, in realtà, ha a cuore solo il proprio ego.
«Sparisci dalla mia vita!» gli intimo sperando di dissuaderlo dai suoi propositi nei miei confronti.
Mi rendo conto, con infinita frustrazione, di non essere abbastanza forte, né fisicamente, né psicologicamente, affinché lui prenda sul serio quella mia intimazione fatta con voce tremante e tono incerto. Ciò che realmente vorrei è che mi prendesse fra le braccia ancora una volta e che mi baciasse. Vorrei non aver.... Un nodo mi serra la gola al solo pensiero. Mi ritrovo a pensare a ciò che è successo con James al ballo l'anno scorso. Un desiderio dal sapore agrodolce permea i miei propositi. Insomma avrei voluto che fosse stato lui a prendersi la mia verginità. Se proprio dovevo perdere la cosa più preziosa con uno stronzo almeno avrei potuto scegliere lui.
Sobbalzo sorpresa da ciò che la mia mente ottenebrata sia riuscita a partorire in una situazione del genere.
Matt mi fissa sgomento come se, consapevole di ciò che realmente desidero, non comprendesse quella mia intimazione così fuori luogo.
«Forse hai ragione» asserisce lasciandomi del tutto disorientata.
«Sei troppo....io non posso farti anche questo» continua e vedo il suo volto farsi scuro e triste.
Scuoto la testa rendendomi conto di quanto sia io quella sbagliata, come sempre. Nessuno mai vorrebbe impegnarsi con una come me. Sono meno di niente per chiunque. Perché dovrei contare qualcosa per uno come Mattew De Luca?
Lo spingo via ed apro la porta per uscire da quel posto che mi sta soffocando. Mi sorprende la facilità con cui sono riuscita a spingerlo via da me, dopo come mi ha stretta fino a poco prima. Forse non dovrei meravigliarmi, considerando come si sia tirato subito indietro. Alla fine avrei dovuto uscire di scena soddisfatta ma, in realtà, mi sento sconfitta, ancora una volta.
Torno a tavola e mi siedo sotto gli occhi interrogativi di tutti.
«Tesoro. Va tutto bene?» mi chiede la nonna.
Alzo gli occhi ed incontro lo sguardo inquisitore di Elliot, che alza un sopracciglio quasi a volermi invitare a sputare il rospo.
Annuisco perché non saprei cos'altro dire.
«Avete visto il nostro ospite?» chiede la nonna guardandosi attorno.
«Mi pare di averlo visto in giardino. Credo stesse parlando con qualcuno al telefono» mento spudoratamente, mentre sento il cuore fare una capriola nel petto.
Elliot continua a fissarmi come se riuscisse a leggermi dentro e la cosa mi fa sentire terribilmente a disagio.
Lo so. Sono una frana anche in questo.
Ecco arrivare la causa dei miei problemi e sedersi incurante al mio fianco.
«Scusate. Mi ha chiamato mio padre» afferma sistemandosi sulla sua sedia.
Sussulto pensando a come abbia fatto a sapere della scusa che avevo trovato per non farci scoprire.
Oh. Mio. Dio. Sto parlando e ragionando come se davvero ci fosse qualcosa tra noi da dover tenere segreta. In realtà, a parte qualche bacio appassionato, non c'è stato molto anche se avrei davvero voluto tanto.
Sospiro ed afferro un bicchiere di succo di frutta.
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