Le riflessioni continuano

Fermi tutti però! Non vorrei dare la sensazione di essere stata una MDM (= mamma di merda) eh... È che forse avrei dovuto fare più coccole e meno scherzi che, peraltro, mi riuscivano benissimo.

Ad esempio, una volta ho avuto la brillante (e sadica) idea di entrare nella stanza dei bambini, in quel momento assorti davanti ad un film, con le movenze di Frankestein emettendo suoni incomprensibili alternati a risate per niente rassicuranti e con la faccia tutta nera perchè avevo approfittato dei minuti di posa di una maschera al carbone. Le urla sono arrivate in cielo, Marco si è buttato spaventatissimo sotto il letto mentre Davide ha iniziato a lanciarmi contro tutto quello che gli capitava sottomano, perlopiù modellini di macchinine rigorosamente in metallo e che ho fortunosamente schivato, altrimenti un bernoccolo sarebbe stato il minimo. Quando, dopo parecchie rassicurazioni, hanno capito che ero io, hanno iniziato a ridere, sì ma di un riso isterico, chissà come mai...

Tragicomico è stato quando, dopo una settimana, ho ripetuto lo stesso copione e ci sono cascati un'altra vota con tutte le scarpe, quei due fessacchiotti!
"Mamma fai scherzi stupidi!"... Sì sì, vabbè.

Un'altra cosa di cui mi dispiaccio, è di non averli fatti addormentare addosso a me quando era possibile, quando erano piccoli e a rischio di "abituarsi alle braccia materne". Quando ripenso a tutte le smorfiette, alle faccine, ai bronci e ai sorrisi che i miei figli facevano nel sonno ho un moto di nostalgia e tenerezza che non riesco a fermare facilmente. Per non parlare di quando ciucciavano senza avere il ciuccio in bocca (impazzivo letteralmente) o delle posizioni assurde in cui dormivano, con quel sederino puntato verso il cielo o nella posa di una stella marina. Non avrei dovuto ascoltare sempre quando mi dicevano "Devi andare al lavoro, non puoi abituarlo a starti attaccato, diventerà un problema" "Dormire con un bambino equivale a non dormire e tu hai la sveglia presto domani"... Per quanto quest'ultima cosa sia sacrosanta (e i miei bambini si sono a lungo vendicati nelle notti degli anni seguenti del fatto che io abbia seguito il consiglio di cui sopra), capisco che avrei dovuto dare più contatto fisico, invece di pensare in prospettiva a ipotetiche difficolà future per niente insormontabili.

I portatori sani di saggezza universale dovrebbero farsi un po' i fatti propri.

Invece, essendo una mamma inesperta (anche col secondo figlio sì, perché il secondo complica i giochi in un modo inimmaginabile) ho dato ascolto a chi aveva più esperienza di me e ho fatto prevalere il lato pratico e razionale, cosa molto semplice visto che sono sempre stata una donna pragmatica.

Un'altra prevedibile conseguenza è stata che, invece di essere dei "mammoni", i miei figli sono "paponi", con buona pace della mia gelosia... ma mio marito merita un capitolo a sè.

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