Sorprese
Sul volo di ritorno per New York i due ebbero modo di parlare molto, anche se il ragazzo, sempre molto timido ed impacciato, in primo momento, visto anche quanto successo in hotel, si era limitato a rispondere a monosillabi, ma Tony capita la situazione era riuscito a virare la conversazione su quello che poteva essere un interesse comune: la scienza.
Parlando Stark si accorse di quanto fosse realmente intelligente quel ragazzo e ancor prima di atterrare all'aeroporto della "Grande Mela" aveva già deciso di dargli realmente una borsa di studio alle Stark Industries e soprattutto anche una possibilità tra gli Avengers se avesse accettato di passare almeno il fine settimana al compound per allenarsi con la parte rimanente e non latitante della squadra.
Tutt'ora non sa neanche il la reale motivazione, ma decise di non dirlo subito a spidy, ma di aspettare qualche giorno così da fargli una sorpresa.
Quando prima di scendere dall'auto gli fece le raccomandazioni e gli disse che prima o poi sarebbe stato contattato sapeva di averlo in un certo senso deluso, ma sperava che così la sorpresa sarebbe stata più bella; quando Peter interpretando erroneamente un suo gesto prima di scendere lo abbracciò impacciatamente gli spuntó sul viso un sorriso splendido, non sapeva neanche lui il motivo, ma si stava affezionando davvero molto al giovane.
Passarono diversi giorni dal rientro in patria e Peter continua a destreggiarsi tra la scuola e la sua attività come amichevole Spider-Man di quartiere, il tutto tenendo sempre aggiornato Happy tramite messaggio, ma quello che lui non sapeva e che scoprì solo in un secondo momento era che il numero a cui arrivavano tutti quei messaggi era proprio quello di Tony che però aveva preferito dirgli una piccola bugia a fin di bene.
Fu proprio durante un pomeriggio passato a fare acrobazie tra i grattacieli che ricevette una chiamata dal numero di Happy, ma al telefono era una voce metallica, Friday, che lo informava che il signor Stark lo attendeva l'indomani pomeriggio alla Stark Tower.
E mentre Peter era in camera sua a fare i salti di gioia nella speranza di ricevere una nuova missione l'indomani anche Tony non era più nella pelle dalla voglia di vedere la reazione del ragazzo alla sua duplice sorprese, tanto euforico da aver preferito rimanere a casa a provare un discorso ad effetto per il giorno seguente piuttosto che andare in qualche locale di lusso a rimorchiare qualcuno da portare a letto come faceva tutte le sere.
Il giorno seguente, appena suonata la campanella Peter si precipitò fuori dalla scuola e servendosi delle ragnatele raggiunse la torre in pochissimi minuti, così velocemente che neanche il proprietario di quest'ultima si aspettava di vederlo lì così presto, infatti quando arrivò all'entrata non c'era nessuno e fu costretto ad aspettare che qualcuno avvertisse Tony, il quale lo scortò nel suo appartamento e lo fece accomodare.
Una volta che gli spiegó tutte le sue proposte il ragazzo non stava più nella pelle per la felicità e questo rese felice anche l'uomo che si era fatto innumerevoli paranoie sulla riuscita di quella sorpresa.
Dopo di che lo invitó a salire con lui in auto e raggiungere il compound dove gli mostrò la sua stanza...l'unica su quel piano escludendo quella del filantropo, cosa un po' sospetta alla quale Peter inizialmente non diede minimamente peso.
Ma la vera svolta in tutta questa storia ci fu solo alcuni mesi dopo
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