<9> David non è poi cosí stupido
Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia
Dove eravamo rimasti?
Ah si, avevamo finito l'amichevole contro la Raimon dove noi abbiamo abbandonato, dato che dovevamo solamente vedere in azione il Bomber di Fuoco: Axel Blaze.
Mentre tornavamo verso la Royal Academy David si è sporto dai sedili davanti a quelli miei e di Sharp, dicendoci che dovevamo parlare.
Cosa abbiamo fatto io e Sharp?
Siamo scappati via.
Okey, detta così è brutta.
In realtà David si è perso a parlare con gli altri ragazzi quando siamo finalmente arrivati, io e Sharp avevamo fame quindi siamo andati al Burger King.
Adesso siamo ancora qui seduti, non mi interessa di tornare a casa del moscone, la partita non è stata per nulla difficile e poi ho lasciato fare tutto agli altri.
«Quindi mio padre ora è soddisfatto?» Chiedo rompendo il silenzio creatosi.
Sharp alza le spalle addentando il suo panino.
«Penso di si, Blaze alla fine è sceso in campo e ha usato la sua tecnica.»
Alzo anch'io le spalle perché onestamente non saprei come continuare il discorso.
«Però...-Parlo non appena un dubbio mi si presenta nella mente- Non riesco proprio a capire perché mio padre l'abbia fatto, se voleva semplicemente osservare Blaze perché non ha usato i filmati delle partite di quando ancora giocava alla Kirkwood?»
Sharp sembra pensarci guardando il vassoio, poi alza la testa e mi guarda parecchio perplesso.
«Onestamente non lo so...e questa cosa non mi piace per niente.»
Da quello che ho potuto vedere in questi giorni ho capito che il moscone odia essere tenuto all'oscuro delle cose e deve avere tutto sotto controllo; questa è un'altra caratteristica che non ci accumuna, al contrario suo, io il controllo non lo riesco a tenere neanche 2 minuti.
«Tutto ciò mi insospettisce molto...sarebbe meglio tenere d'occhio Dark per qualche giorno.» Dice infine.
Non so perché ma le sue parole mi suonano strane, "tenere d'occhio Dark", insomma è mio padre e ho sempre appoggiato le sue decisioni senza contestualizzare...perché adesso dovrei stalkerarlo?
Mi limito a stare zitta e prendere un altro morso del mio panino.
🍔🍔🍔
La mattina dopo arrivo al cancello della Royal avvolta nella grande sciarpa rossa di Sharp...si la sto sniffando come se non ci fosse un domani.
In lontananza vedo Joe e il ragazzo dentro al mio corpo parlare.
Sharp ha la sua classica espressione seria, che alla mia faccia non si addice molto, e Joe sembra...imbarazzato?
La mano destra è appoggiata al suo fianco mentre l'altra si tocca più volte i capelli marroni sempre arruffati.
Alzo un sopracciglio e mi avvicino ai due.
«Buongiorno.» Li saluto fermandomi a pochi passi e alzando la mano destra.
«Ciao Jude.» Joe mi si avvicina e mi tira un pugno sul braccio, lo fa ogni mattina.
«Come mai qui?» Mi chiede facendo un sorriso tirato.
«Sai devo andare a scuola.» rispondo indicando l'edificio.
«Ahahaha, ma non dovevi finire di copiare i compiti che ti ho mandato l'altra sera?»
«No, li ho copiati tutti subito.»
«Che compiti?» L'ex moscone si intromette.
«Gli ho lasciato copiare i miei compiti di matematica. Sono un ragazzo generoso, lo so.»
Sharp storge la bocca e mi guarda in fare di predica.
«Dobbiamo andare.» Dice subito dopo.
«Perché?» Chiedo non capendo la sua reazione.
«Già, perché?» Mi fa eco Joe.
«David sta arrivando a gran velocità.» Dice il capitano della Royal indicando qualcosa alle nostre spalle.
Ci giriamo ed effettivamente è vero.
La Fata Turchina sta correndo verso di noi, alzando un po' di polvere, gli studenti attorno a noi lo guardano abbastanza confusi e si spostano per non essere travolti.
«EMILYYYY! JUDEEEE!» Urla.
«CORRI!» Urlo prendendo la mano di quello che dovrebbe essere il mio corpo e scappando dentro scuola.
«EI! VI SIETE DIMENTICATI DI ME!» Urla Joe e il secondo dopo viene travolto da David, cadendo entrambi a terra come due imbecilli.
Noi due invece corriamo fino al tetto sperando che David non ci segua fin qua.
Perché siamo scappati?
Quando il mio migliore amico si comporta in modo fin troppo serio c'è sicuramente da preoccuparsi e in più non vorrei mai che scoprisse cosa è successo a me e Sharp.
Mi fermo e riprendo fiato, non mi sento realmente stanca; al contrario dell'ex moscone che si è appoggiato alla ringhiera del tetto e sta prendendo dei profondi respiri manco avesse l'asma.
«Hai una resistenza di merda.» Dice tra un respiro e l'altro.
«Ei!» Lo riprendo offesa.
Dopo un lungo sospiro si rimette eretto e si sistema i capelli -i miei capelli per essere precisi- che gli sono finiti in faccia.
Lo guardo con attenzione.
«Ti sei truccato?» Chiedo ad un certo punto.
«Non ne voglio parlare.»
«Sei stato tu o Joyelle?»
«Ti ho detto che non ne voglio parlare.» Le guance iniziano a tingersi di un leggero rosso.
«Joyelle vero?»
«Si...»
Sorrido vittoriosa e devo anche ammettere che la donna ha fatto un buon lavoro: è semplice e molto naturale.
Stiamo in silenzio mentre aspettiamo il suono della campanella.
«Hai chiesto veramente i compiti a Joe?» Mi chiede Sharp voltandosi verso di me.
Ogni volta che lo guardo rimango veramente stupita dalla differenza di altezza che abbiamo, anche se abbiamo la stessa età.
«Ehm si... -Ammetto- Senti, io non sono brava a scuola Okey? La matematica non è il mio forte.»
«E perché non mi hai detto subito dei compiti?»
Guardo da un'altra parte.
«Non...volevo disturbarti.» Mento, in realtà non voglio che pensi che sono stupida.
«Facciamo così: -ritorno a guardarlo- ogni volta che sei insicura su qualcosa o semplicemente non sai, chiamami. Penso che d'ora in poi potremo anche fare i compiti insieme.»
A quelle parole il mio cuore si scalda di gratitudine tanto che abbraccio Sharp d'impulso.
Il mio corpo è così piccolo e sottile, sembra quasi di stringere una bambola di porcellana.
«EMILY! JUDE! DOVE CAVOLO SIETE FINITI?!» Un urlo di David ci fa ritornare alla realtà.
Mi stacco da Sharp -che è completamente rosso peggio di un pomodoro, ma neanch'io sono da meno- e guardo il cortile.
David sta urlando a destra e manca mentre Joe si tiene il naso e urla insulti alla Fata Turchina.
«BRUTTO STRONZO MI HAI ROTTO IL NASO!»
«SEI TE CHE ERI IN MEZZO ALLA STRADA E IN PIÙ LI HAI FATTI SCAPPARE!»
«MA VAFFANCULO!»
«VAFFANCULO TU!»
«Meglio andare in classe.» Dico staccandomi dalla ringhiera.
«S-si...»
«Oooooh che carino sei in imbarazzo per un abbraccio.» Dice Angel beffeggiandolo.
«Non ne voglio parlare!» Strilla.
«Scusa ma da quanto sei qua?» Le chiedo.
«Da abbastanza.» Mi guarda e fa l'occhiolino.
E io ritorno rossa in volto.
⏩⏩⏩
La giornata scolastica passa molto velocemente e senza molti problemi, beh non contando il fatto che David mi ha guardato male tutto il tempo e che sia stato sbattuto fuori dalla classe mentre provava a mandarmi messaggi.
Durante la ricreazione sono riuscita a scappargli per poco, se proprio gli devo parlare allora ci deve essere anche l'ex occhialuto.
In questo momento sto prendendo una pausa dagli allenamenti di calcio, il corpo di Sharp ha una fantastica resistenza ma non è infinita.
Io e il ragazzo dentro al mio corpo abbiamo pensato di far fare al Pinguinomade degli esercizi in più così che non possa disturbarci durante gli allenamenti.
Bevo avidamente dalla borraccia mentre sono stravaccata in panchina, Sharp è al mio fianco mentre smanetta col tablet.
Ci butto un occhio.
«Ma stai giocando a Candy Crush?» Gli chiedo davvero sorpresa.
«Senti, stare qui è noioso.»
Okey, da lui non me lo sarei mai aspettata.
Ritorno a bere, ma Herman si avvicina e si siede tra me e il mio corpo.
«Ei Jude, hai saputo le ultime novità sulla Raimon?»
Bevo un altro sorso di acqua. «No, di che cosa si tratta?»
«Da quando hanno giocato contro di noi in giro si è incominciato a dire che effettivamente potrebbero diventare una grande squadra. E poi si dice anche che, in fondo, la Royal ha perso la partita sebbene fosse in vantaggio.»
Wow, è passato un giorno e iniziano già a girare questi pettegolezzi? Che velocità.
«Noi abbiamo già fatto quello che dovevamo fare e abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo.» Sharp interviene mettendo in pausa il gioco e guardando Herman senza nessuna emozione.
Quando fa così mi mette i brividi.
«Certo, hai ragione Emily. Soltanto che ora alla Raimon Jr. High sono arrivate moltissime proposte per partite di allenamento.»
«Onestamente me l'aspettavo.» Intervengo anche se ormai la conversazione sembra svolgersi solo tra loro due.
«Forse dovremo cercare di tenerci informati.» Suggerisce il ragazzo.
«Di questo non ti devi preoccupare, ho già mandato una spia nella loro squadra.»
Sharp sogghigna e ritorna con lo sguardo sul tablet.
«Cosa?!» Chiedo sorpresa.
«Ma stai giocando a Candy Crush?»
«La smettete di farvi gli affari miei? Tornate ad allenarvi!»
Io e Herman ci alziamo e ritorniamo dagli altri in campo, in tutto ciò sento sempre lo sguardo di David addosso; e infatti appena mi giro lo noto guardarmi con l'unico occhio che ha.
«Oh ciclope smettila di osservarmi così! Metti ansia!» Gli urlo.
«Smetterò di guardarti così solo quando mi dirai che cosa succede tra te e Emil...» Non finisce la frase che una palla lo becca sulla tempia sinistra.
Ci giriamo tutti verso la direzione in cui è stata lanciata la palla.
«Tornate. Ad. Allenarvi.» Dice Sharp con un tono che non ammette repliche.
Facciamo come dice senza fiatare e senza aiutare David disteso a terra.
🍬🍬🍬
Finito l'allenamento vado verso gli spogliatoi per prendere il borsone e ritornare velocemente a casa per fare la doccia, mi rifiuto di farla qui.
«JUUUUUUDDDEEEEE!» Oh no...
David sta correndo verso di me proprio come sta mattina solo che sulle spalle riconosco quello che dovrebbe essere il mio vero corpo.
«METTIMI GIÙ IDIOTA!» Sharp continua ad urlare mentre tira dei pugni alla schiena del mio presunto migliore amico.
«Oh cazzo...-Sento dire da Angel- Io me ne vado.» E scompare.
«No lurida aiutami!»
Alla faccia dell'angelo custode.
Il secondo dopo David mi ha afferrato per il colletto della divisa e mi sta trascinando via.
«QUESTO È RAPIMENTO! AIUTO! LA MIA BORSA È ANCORA LÌ STUPIDA FATA TURCHINA!» Gli urlo mentre il mio fondoschiena striscia sul pavimento.
«Te la vieni a prendere domani.» Dice semplicemente.
«Ma domani è sabato...la scuola è chiusa!» Mi lamento.
Guardo Sharp che in tutto ciò non ha smesso di colpirgli la schiena e cerca di tirargli dei calci.
«Come hai fatto a farti prendere?» Gli chiedo.
«Hai un corpo debole.» Sussurra guardandomi male.
«Certo, perché la colpa è sempre del mio corpo.»
«Si, io sono fantastico.»
Non dico niente e assottiglio lo sguardo.
Onestamente odio che dia sempre la colpa al mio corpo sta pur sempre insultando una parte di me, anche se magari non se ne accorge.
Rimaniamo tutti in silenzio fino a quando David non si ferma.
Mi molla il retro della divisa e mentre io mi tiro su in piedi, la Fata Turchina rapitrice mette giù Sharp.
Mi guardo intorno e noto che siamo dietro la scuola coperti da alberi e cespugli.
«Io voglio delle spiegazioni ora.» Dice autoritario David.
Io e Sharp ci guardiamo, Angel sta zitta mentre fluttua sopra le nostre teste.
Dobbiamo dire la verità? Mentire? Perché Angel non ci ha dato anche dei poteri telepatici?!
«Eccoooo...» Inizio a parlare, ma mi fermo subito...non so che dire.
«Vedi, è complicato da spiegare...» Dice Sharp, ma anche lui si ferma non continuando la frase.
David sospira e poi ci sorride.
«Per vostra fortuna ho capito tutto.»
«Aspe che?» Chiedo confusa.
«No è troppo scemo per capire...» Dice Angel cercando di auto convincersi.
«Ragazzi, lo so benissimo che...VI SIETE FIDANZATI!»
«Eh?» Sia io, che Sharp, che Angel non riusciamo a capire cosa ha appena detto il ragazzo davanti a noi.
La Fata Turchina abbraccia di scatto quella che dovrei essere io.
«Congratulazioni Emily! Lo sapevo che prima o poi questo stupido moscone avrebbe ricambiato i tuoi palesi sentimenti!»
Arrossisco all'improvviso, non può averlo seriamente detto.
«E tu -David mi guarda- finalmente ti sei accorto di quanto sia carina Emily, sono così felice per voi!»
«No, David, noi non st...» Cerca di parlare Sharp che ormai sta venendo soffocato dall'abbraccio del mio migliore amico.
«Si! ESATTO! Hai indovinato!» Dico interrompendolo.
«Emily, ma che cavolo hai in mente?» Mi chiede Angel sorpresa, ma io la ignoro.
«Ho indovinato?» Chiede David con un mix di sorpresa e felicità sul volto.
«Si.» Prendo la mano di Sharp e lo avvicino a me, intreccio le nostre mani.
«Noi due stiamo insieme.» Dico in tono deciso e anche trattenendo un sorriso da ebete solo per aver detto quella frase a all'aver pensato a me e Sharp fidanzati.
David inizia a fangirlare e Angel lo guarda basita, in realtà lo stiamo guardando tutti abbastanza basiti.
«Avrei una richiesta. -Dice il turchese quando, finalmente, si calma- Potete baciarvi?»
«COSA?!» Diciamo all'unisono io e Sharp.
«Beh...state insieme, non è che vi ho chiesto di andare dietro quell'albero e fare Fichi Fichi.»
«Fichi Fichi?» Ripeto confusa.
«Ma che cavolo c'entrano i Fichi ora?» Chiede Sharp
«Siamo sicuri che questo qui non si sia fumato qualcosa di forte?»Si aggiunge Angel.
«Dai avete capito.» Continua il mio migliore amico.
Io onestamente non so che fare/dire quindi rimango ferma dove sono con la mente che è in completo breakdown.
«Eh no!» Quella che dovrebbe essere la mia voce mi fa ritornare alla realtà.
«Non c'è l'atmosfera giusta.» Continua.
«Ma ragazzi è solo un bac...» Fa per protestare David ma io lo interrompo.
«L'hai sentita? Noi non ci baciamo se non c'è l'atmosfera giusta.» E incrocio le braccia al petto.
«Tiè.» Dice Angel a caso dandosi un leggero colpo al braccio destro, piegato davanti a lei, con la mano sinistra (n/a : la mossa dell'ombrello, sorry non riuscivo a descriverla bene).
«Uhmmm, sto rivalutando la mia idea sul fatto che voi due siate realmente fidanzati. -Dice assottigliando l'occhio buono- Forse mi nascondete qualcos'altro.»
«No, no, siamo fidanzati e te lo dimostreremo!» Dico sbraitando.
«E come?»
«Si come?» Mi chiedono in contemporanea sia Sharp che Angel.
«Domani alle quattro avremo dovuto incontrarci per il nostro appuntamento al parco. Vieni e assisti.»
Con la coda dell'occhio vedo Sharp quasi strozzarsi con la sua saliva, sposto dinuovo la mia concentrazione su David che è raggiante di felicità.
«VA BENE! A DOMANI ALLORA!» Dice per poi correre via.
«Tu mi devi delle spiegazioni.» Ruoto la testa verso il mio corpo, ha un'espressione molto dura e contraria.
«Oh andiamo! Cos'altro potevo inventarmi?!» Chiedo alzando le braccia al cielo.
«Ti prego Autrice, non farle fare tante figure di merda domani.» Sento sussurrare da Angel.
💑💑💑
*il giorno dopo*
È da più di un'ora che sono chiusa in bagno a guardare il riflesso di quello che non è il mio corpo.
Gli occhi rossi cercano senza sosta il più piccolo difetto.
«Stai esagerando.» Dice Angel dalla camera dove è spaparanzata sul letto intenta a leggere una vecchia rivista calcistica.
Non le rispondo e stringo l'elastico attorno ai capelli.
«In più è un finto appuntamento quindi non serve sprecarsi così tanto nel prepararsi... -Angel fa una pausa - O c'è dell'altro?»
Mi allontano dallo specchio ed esco dal bagno.
Angel ha abbassato il giornale e mi guarda, le prendo il giornale dalle mani e lo appoggio sulla scrivania.
«Non c'è nient'altro, è pur sempre un appuntamento e andarci trasandata o in tuta non mi sembra il caso. E stai attenta con quel giornale, David mi ha detto che Sharp ne è molto legato.»
In tutta risposta Angel sbuffa.
«Tra quanto dobbiamo vederci con gli altri due?» Mi chiede.
«Alle 15:30.» Dico abbassandomi per sistemare l'orlo dei pantaloni.
«Beh, congratulazioni! Sono le 16 in punto.»
«COSA?!» Mi alzo di scatto e mi inciampo nei miei stessi piedi (anche se miei non sono) cadendo rovinosamente per terra sbattendo il mento.
Sento Angel cercare di trattenere una risata.
«Te dovresti essere il mio angelo custode, perché mi faccio sempre male?!» Mi lamento rialzandomi mentre massaggio il mento.
«Eeeee...non sono brava nel mio lavoro.»
«Rassicurante.»
Prendo il giubbotto e alla velocità della luce mi metto le scarpe ed esco di casa.
Il ritrovo per l'appuntamento è davanti scuola, infatti vedo già le sagome dell'ex moscone e quelle della Fata Turchina.
«JUDE! ALLA BUONORA!» Strilla David.
«Scusate!»Dico raggiungendoli.
«Guarda che non bisogna mai far aspettare le signore.» Mi sussurra David all'orecchio.
Non rispondo e guardo quello che dovrebbe essere il mio corpo, Sharp non ha per niente una faccia amichevole.
Non dico niente e rimango pietrificata.
David fa passare lo sguardo da me a Sharp in evidente imbarazzo...forse si sta rendendo finalmente conto che fare il terzo incomodo non è divertente e lascerà perdere.
«Allora andiamo al parco?» Chiede sorridendoci.
Come non detto, era troppo bello per essere vero.
Iniziamo a camminare verso il parco più vicino.
Io e Sharp camminiamo abbastanza distanti mentre David ci guarda da dietro.
«Ma perché non vi tenete per mano?» Chiede ad un certo punto.
«E te perché non ti fai gli affari tuoi?» Parla Sharp abbastanza scocciato.
David sta zitto.
Arriviamo al parco, anche se le temperature sono molto basse ci sono comunque dei bambini che giocano sugli scivoli e sulle altalene, dei vecchietti che fanno il pane alle anatre parlando tra loro, mamme che tengono d'occhio i propri figli e coppiette che camminano mano nella mano.
«Ecco! -David si mette tra me e Sharp e indica la coppia di due ragazzi (penso di qualche anno più grande di noi)- Voi dovete fare come quei due! Non vedete quanto sono innamorati?! Si tengono a braccetto!»
I due si guardano , dato che ovviamente hanno sentito la Fata Turchina strillare, e più guardano noi tre.
«Veramente siamo cugini.» Dice il ragazzo.
«Ah...però sarebbe stato un bel esempio.»
«Già.» Conferma sempre il ragazzo.
«Scusatelo.» Sharp prende per il braccio David e fa un piccolo inchino per poi trascinarlo via.
Mi inchino anch'io e li seguo.
«Buona fortuna amico!» Urla il ragazzo.
«Si, fortuna...è quella che mi serve per uscire da questa situazione.» Penso tra me e me.
«Che cavolo smettila di importunare anche le altre persone!» Dice Sharp mentre sgrida il pirata.
«Scusa...ma è vero, non mi sembrate tanto innamorati voi due. Sembra quasi che stiate nascondendo qualcosa.»
«Non stiamo nascondendo nulla!» Intervengo io e dicendolo, forse, a voce un po' troppo alta.
David mi guarda confuso, Angel si sbatte una mano in faccia e io afferro la mano di Sharp e inizio a trascinarlo verso un chiosco dove un signore sta facendo delle crêpes.
«Non sta andando per niente bene.» Dice Angel seguendoci.
«Non lo avevo notato sai?» Sharp le risponde in maniera sarcastica.
Io semplicemente gli ignoro, onestamente non voglio vedere un litigio tra il mio angelo custode e il ragazzo che è dentro al mio corpo.
«Due crêpes per favore.» Fico al signore
«TRE!» Urla David dal punto in cui l'ho lasciato.
«Tre.» Dico al signore sospirando.
Lui mi passa le crêpes alla nutella e io pago, ne passo una a Sharp e l'altra aspetto che David se la venga a prendere.
«Che gesto carinooo.- Dice la Fata Turchina usando una voce acuta e per nulla piacevole- Hai comprato qualcosa alla tua ragazza!» Vi giuro se si potessero avere gli occhi a forma di cuore David, in questo momento lì avrebbe a tal punto di farli esplodere.
Alzo le spalle non dandoci tanto peso e inizio a camminare verso una panchina con l'ex moscone al mio fianco.
Ci sediamo su una panchina e David ci guarda attentamente.
«Perché sei seduto su quel consolo a forma di macchina?» Gli chiede Sharp.
«Non posso sedermi sulla panchina!» Risponde lui serissimo.
«In realtà si, c'è ancora tantissimo spazio.» Intervengo.
«No! Sarei troppo il terzo incomodo!»
«Ma non lo è già?» Ci chiede Angel.
Gli attimi dopo che si susseguono lì passiamo in completo silenzio.
Fino a quando...
«Allora quando vi baciate?» Ci chiede David dondolando su e giù con alla macchinina rossa.
Lo vorrei prendere tantissimo a pugni, idem per Sharp, ma ci limitiamo ad arrossire e a dire parole o sillabe sconnesse.
David sta volta non ammette scuse, lo si capisce dal suo sguardo.
Mi giri verso Sharp e lui mi guarda spalancando gli occhi.
«Okey.» Dico, non sono mai stata così seria, se c'è un modo per far zittire David è quello di accontentarlo.
Afferrò con le mani quelli che dovrebbe essere il mio viso: così piccolo, delicato e morbido; e mi avvicino.
Socchiudo gli occhi mentre la distanza si accorcia.
Sento David continuare a dire "oddio oddio oddio" sempre con quella voce stridula e Angel che urla "STA SUCCEDENDO REALMENTE?!".
Mancano pochissimi centimetri, ma sento delle mani prendermi per le spalle e mi allontanano da Sharp.
Quest'ultimo si alza completamente rosso in viso.
«David ti abbiamo mentito! Io non sono Emily! Sono Jude intrappolato nel suo corpo!»
Io ed Angel spalanchiamo sia gli occhi che la bocca, David per due secondi guarda sorpreso Sharp, ma poi butta la testa all'indietro e inizia a ridere.
«R-ridi? Per...perché?» Chiede Sharp scombussolato.
«Amico, lo sapevo già.» Dice tirando su la testa e guardandoci.
«COSA?!»
Il turchese indica un punto in alto alla mia destra, il punto in cui si trova Angel.
«Io la vedo. -Dice tranquillamente- E sento tutto quello che vi dice.»
I'M BACK!
Finalmente posso ricominciare a scrivere!
Vi ringrazio tantissimo per la pazienza con cui mi avete aspettato.
Onestamente non so che dire se non che: sto bene, scuola è comunque stressante e tiro avanti cercando di sopravvivere.
Come potete vedere ho cambiato copertina, che ne pensate?
Comunque nel capitolo succedono un po' di cose, soprattutto alla fine, e onestamente non so che dire perché penso che si commenti da solo.
In ogni libro a fine capitolo chiedo a random su chi posso pubblicare una futura storia dopo/ o nel mentre di questa.
Vi lascio i nomi e i titoli ( commentate sul vostro preferito UNA SOLA VOLTA)
- Axel Blaze {Spy}
- Kira Hiroto {Fake Girlfriend}
- Mark Evans {Your Smile}
-Nathan Swift {Coffee}
- Hikaru Ichihoshi {Yōkai}
- Shawn Froste {The heart of the Storm}
- Shawn Froste {Ghost}
- Caleb Stonewall {Mental Disorders}
- Jordan Greenway {My Emotionals}
- Claude Beacons {Passion}
- Bryce Whitingale {Your Mother}
E niente, se il capitolo vi è piaciuto commentare e lasciate una stellina💫💕
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