<4> Ambientarsi

Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia

REVISIONATO

«Cosa vuoi sapere?» Chiedo torturandomi le mani.
Jude Sharp, nel mio corpo, continua a fissarmi dalla porta dei bagni maschili della Royal Academy.
«Tutto.» Dice in tono fermo e autoritario anche se la mia voce acuta fa perdere un po' la serietà che ci dovrebbe essere.
«Beh è una lunga storia...» Dico ingoiando il nodo che si era formato a inizio gola.
«E io ho tutto il tempo di ascoltarla.» Continua sempre in tono freddo, onestamente me l'aspettavo, uno dei tratti caratteriali del Moscone è proprio la freddezza.
Prendo un profondo respiro e faccio per parlare ma qualcuno me lo impedisce.

«E tu che ci fai nel bagno maschile?» Chiede un ragazzo dai corti capelli marroni e gli occhi viola, ha una mano sulla maniglia della porta e guarda Sharp nel mio corpo con aria stupita.
Onestamente non so veramente che dire, so solo che se questa storia si diffondesse per tutta la Royal la mia poca dignità ne risentirebbe e in più mio padre non ne sarebbe molto contento.
«Ecco...si vede che ha sbagliato bagno infatti le stavo appunto dicendo che i bagni femminili sono a destra e non a sinistra. Ehehehe.» Rido cercando di non far tramutare la risata divertita in una isterica.

«Si...ehm...che imbarazzo sono davvero distratta, grazie.» Il tono di voce che ha usato è davvero annoiato e per nulla convincente, davvero Sharp fa così schifo a recitare?
Se ne va sgusciando sotto il braccio del ragazzo che stava appunto tenendo aperta la porta.

Quando rimaniamo soli il ragazzo mi guarda e col pollice indica dietro di se.
«Ma quella non è la figlia del comandante Dark?»
«Ma non dire assurdità!» Me ne vado battendo qualche pacca sulla spalla sinistra del ragazzo, ogni mio muscolo è teso.

😥😥😥

«Oggi sei strano.» Dice David addentando il suo panino al tonno.
Dopo due noiose ore di matematica e una di storia, finalmente è arrivata la ricreazione.
Sono seduta sul muretto dove di solito Sharp, David e Joe si siedono ad ogni ricreazione.
Non rispondo all'affermazione troppo intenta a fangirlare mentalmente...insomma: SONO SEDUTA SUL MURETTO DOVE SI SIEDE SEMPRE SHARP!

«OOOOOH, terra chiama Moscone Jude, ci sei?» Joe mi schiocca le sue dita davanti alla faccia.
Sbatto un paio di volte gli occhi e mi giro verso di lui.
«Eh? Si, si, ci sono!»
«E allora mangia.» Dice Joe dando un morso alla sua barretta di cioccolato.
Non dico niente e scarto il panino dalla carta stagnola, è un panino con del prosciutto crudo...peccato che a me non piaccia...

«Non mangi?» Chiede David.
«Ehm...mi sono appena ricordata che non ho fame.»
«Ricordata?» Joe mi guarda con un sopracciglio alzato mentre continua a masticare.
«Mi sono sbagliato, ho un po' di mal di testa oggi.» Per rendere la cosa più realistica inizio a massaggiarmi le tempie con aria stanca.
Diciamocelo: questa giornata è infinita e io non vedo l'ora che finisca.

«CIAO EMILY!» Urla David alzando la mano e iniziando a sbracciarsi.
«No...ti prego fa che ci sia un'altra Emily in sta scuola.» Penso, ma appena guardo nella direzione dove David si sta sbracciando vedo proprio il mio corpo camminare verso di noi.
«MA PORCA DI QUELLA...» Credo sia meglio non continuare.

Sharp con le mie sembianze...cavolo serve un nome più corto; comunque stavamo dicendo: Sharp con le mie sembianze appoggia il bento sul muretto e facendo leva sulle braccia si siede esattamente alla mia destra.

In genere rimango in classe a leggere un libro quindi non passo la ricreazione con loro tre o con altri compagni di classe.

Guardo intensamente il suo pranzo, anche se teoricamente dovrebbe essere il mio dato che viene da casa mia.

«Quello sì che è molto più buono.» Dico ad alta voce invece di pensarlo.
«Jude...stai bene?» Mi chiede Joe, apro la bocca per rispondergli ma...
«Si, benissimo.» Risponde l'occhialuto dentro al mio corpo.
Gli tiro una piccola gomitata e lui alza il suo sguardo dal bento e lo concentra su di me.
«Io avevo chiesto a Jude.» Puntualizza Joe.
«Oh scusa, avevo capito Emily.» Dice in tono pacato per poi sciogliere il fazzoletto contenente il bento.

Fisso il pasto con intensità.
«Jude, sul serio, stai bene?» Mi richiede Joe, e ammetto che mi sta davvero urtando il sistema nervoso, insomma: un po' di cavoli suoi no eh?
«Si, certo, perché?» Dico.
«Stai sbavando.» Risponde infine David indicando l'angolo destro della bocca e ridendo.
Mi asciugo il punto indicatomi e cerco di non arrossire.

Sharp mi passa il suo bento, cioè il mio (tutto ciò mi confonde un botto).
Lo guardo perplessa e lo stesso lo fanno anche i due alla mia destra.
«Se non vuoi il panino, facciamo a cambio, a casa si sono dimenticati che sono allergica ai gamberi.»
«Davvero? A me non sembra che tu...» Dice David.
«Allergia nata da poco.» Lo interrompe in tono schietto.

Senza pensarci due volte gli passo il panino e prendo il bento ringraziando.
Mi luccicano gli occhi e l'acquolina sale alla bocca appena prendo un gamberetto con le bacchette e me lo porto alla bocca.

«Ti consiglio di non mangiare quei gamberetti.» La faccia di Angel compare a 5 cm dalla mia e per poco non prendo il 2º infarto della giornata cadendo quasi di schiena dal muretto.
I ragazzi mi guardano straniti, ma io faccio un veloce gesto della mano per scusarmi, mi giro verso Sharp e lo vedo fissare Angel con gli occhi spalancati.

La ignoro, non posso certo iniziare a parlare con il mio angelo custode che solamente io e Sharp vediamo.
«Ti ricordo che sei nel corpo di Jude, hai il suo metabolismo e il suo sistema immunitario, se mangi i gamberetti avrai una reazione allergica.»
Guardo prima Angel e poi il mio corpo, Sharp annuisce piano dando ragione all'angelo.
Mi arrendo e metto il gamberetto in un angolo del bento...anche se io amo i gamberetti.

🦐🦐🦐

Le due ore restanti di scuola passano lentamente...troppo lentamente...
Perché i prof hanno per forza chiesto tutto a me?!
Maledetto Sharp bravo a scuola!

Però con tutte le risposte sbagliate/divertenti (a detta mia) mi sa che non lo chiameranno più...il prof di storia si stava per strappare i capelli dopo che ho detto che i Fenici si chiamavano così perché erano dei fan delle fenici.

La campanella suona, raccolgo le mie cose, anzi, le cose di Sharp e le butto alla cavolo nello zaino.
Seguo la massa di persone che si dirigono all'uscita tirando un sospiro di sollievo sapendo che almeno la scuola è finita.
Appena arrivata in cortile vedo David e Joe che mi fanno segno di avvicinarmi a loro, hanno entrambi i borsoni che portano agli allenamenti...GLI ALLENAMENTI!

«Sei la manager del club e non ti sei ricordata che oggi avevate gli allenamenti?» Mi chiede Angel volandomi affianco.
«Di solito li ho segnati tutti sul tablet, ma dato che non ce l'ho...no, non mi sono ricordata degli allenamenti.» Sussurro piano.

Mi avvicino ai due, David è chino a terra e sta cercando qualcosa nel suo borsone mentre Joe guarda il telefono.
«Pronto per l'allenamento?» Chiede Benda-Boy chiudendo il borsone nero, alzandosi e sistemandoselo sulla spalla destra.

«MENTI, INVENTATI UNA SCUSA!» Strilla Angel.
La ignoro. «Ecco, veramente non vengo è da stamattina che ho mal di testa, quindi vorrei tornare a casa.»
«Strano non perdi mai un allenamento.» Dice Joe.
«C'è sempre una prima volta per tutto, no?» Dico netta sperando che non mi facciano altre domande.

Da dietro la mia schiena spunta fuori il mio corpo alias. Jude Sharp, mi trattengo da lanciare un urletto poco virile.
«Dobbiamo andare, ho già avvisato della nostra assenza agli allenamenti.»

Annuisco, saluto i due ragazzi e alla velocità della luce c'è ne andiamo.
«Ma quello è Jude?» Chiede il pinguino al portiere.
«Non ne sono molto sicuro...»



Sorry per l'assenza!
In questo momento sono a letto con il mal di pancia, quindi è un'ottima occasione per aggiornare le storie! (Si, Certo, non per studiare, ma vi pare?) (non prendete esempio da me che è meglio).
Spero che il capitolo vi sia piaciuto commentate e lasciate una stellina💫

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