capitolo quattro

capitolo quattro
caccia allo svitato



"GESÙ!" Eddie urlò quando Dustin buttò quasi giù la porta della cabina.

"Servizio di consegna." Sorrise.

Eddie guardò le persone davanti a lui che stavano iniziando a tirare fuori la spesa dalle borse.

I suoi occhi si concentrarono quindi su Olivia. 'Dio è bella.' pensò.

"Qui." Robin gli lanciò una scatola di cereali e lui non perse un secondo prima di strappare la confezione e riempirsi la bocca di cereali.

"Dunque, uh, abbiamo una buona notizia e una cattiva notizia." Dustin parlò. "Da dove cominciamo?"

"Sempre prima la cattiva." disse Eddie con la bocca piena.

"D'accordo, quindi le cattiva notizia. Ci siamo collegati alla centrale della polizia di Hawkins con cerebro, e ti stanno cercando. Inoltre, sono abbastanza convinti che tu abbia ucciso Chrissy."

"Diciamo convinti al 100%." Max aggiunse.

"E quella buona?" chiese Eddie.

"Non hanno reso pubblico il tuo nome." Eddie annuì. "Ma se ti abbiamo trovato noi, é ovvio che é solamente questione di tempo, e allora tutti viste le ristrette vedute ti daranno la caccia." Robin continuò.

"Caccia allo svitato, giusto?" chiese Eddie.

"Esattamente." Olivia parlò.

"Merda."

"Quindi, prima che ciò accada, dobbiamo trovare Vecna, ucciderlo e provare la tua innocenza." Dustin assicurò Eddie.

"Tutto qui Dustin? Tutto qui?" Eddie non sembrava molto convinto.

"Sì. No. In pratica sì."

"Ascolta, Eddie. So che quello che ha detto Dustin sembra totalmente delirante, ma in realtà abbiamo già affrontato questo genere di cose prima." Disse Olivia prima di dare un morso al suo Kit-Kat.

"Insomma, loro ci sono passati già paio di volte, e io solo una, la mia riguardava più strani esseri umani e vari mostri di fumo. Ma il punto é che sono convinta che tutti insieme ce la faremo". Robin annuì con la testa.

"Sì, di solito ci affidavamo a questa ragazza con superpoteri, ma le hanno fatto 'ciao ciao' quindi..." Steve incrociò le braccia.

"Quindi tecnicamente siamo più in una fase di..." Robin fu interrotta da Max.

"Elaborazione."

"Elaborazione." Steve annuì.

"Elaborazione?" Olivia li guardò confusa.

"Non c'è niente di cui preoccuparsi." Dustin borbottò ed Eddie si guardò intorno disperato.

Poi le sirene suonarono fuori.

"Merda." sussurrò Olivia.

"Copriti". Robin indicò il telo blu e Eddie ci si coprì immediatamente.

Tutti gli altri si radunarono alla finestra per vedere se l'auto della polizia si stesse avvicinando, ma non fu così. Passò davanti alla casa seguito da un'ambulanza.

"Ora cos'è questo?" chiese Olivia.

"Credo che dovremmo scoprirlo." Steve parlò. "Andiamo." Ordinò e iniziò a uscire.

"Ehi, cosa sta succedendo?" Eddie si scoprì.

"La polizia e un'ambulanza sono appena passate davanti alla casa. Potrebbe essere un altro omicidio. Torneremo presto." Olivia gli disse mentre raccoglieva la sua borsa da terra.

Stava per lasciare la cabina quando Eddie chiamò il suo nome.

"Sì?" Olivia si voltò a guardarlo.

"Hai una sigaretta? Me ne servirebbe proprio una." Le rivolse un sorriso imbarazzato.

"Certo." Gli sorrise e tirò fuori il suo pacchetto di Marlboro insieme al suo accendino.

"Prendi." Gli ha lanciato il pacchetti e l'accendinl.

Tirò fuori una sigaretta e l'accese.

Si sentiva molto più rilassato quando inalava il fumo.

"Qui." Stava per restituirle le sigarette e l'accendino quando lei lo fermò.

"Tienili." Gli fece l'occhiolino e se ne andò.

Questa volta Max era seduta al centro con Dustin alla sua destra e Olivia alla sua sinistra.

Steve iniziò a seguire il suono delle sirene.

"Ad Eddie piaci." sussurrò Max.

"Che cosa?" Interrogò Olivia.

"Gli piaci. Lo vedo nel modo in cui ti guarda." Sussurrò di nuovo.

"Ora di cosa stai parlando?" Olivia stava diventando curiosa.

"Come il modo in cui i suoi occhi seguono ogni tuo movimento, o come balbetta quando ti parla."

"Non balbetta." Olivia scosse la testa.

"Lo fa." Dustin fece irruzione.

"Penso che voi due sareste carini insieme." Max scrollò le spalle.

"Stai zitta." E appena in tempo arrivarono sulla scena del crimine.

Quando Olivia scese dall'auto, la prima persona che riconobbe fu Nancy.

Nancy rispose ad alcune domande della polizia prima di farsi strada nel gruppo.

Senza preavviso abbracciò Olivia.

"Wow." Olivia sussultò. Era sorpresa dal momento che lei e Nancy non erano più così buone amiche dopo quello che successe con Jonathan.

"Era Fred." sussurrò Nancy.

"Va bene." Olivia strofinò dei cerchi sulla schiena di Nancy.

"Dobbiamo parlare." Steve parlò ad alta voce con Nancy. "È tornato."

Il gruppo andò al parcheggio delle roulotte, Steve, Max, Robin, Dustin e Olivia nell'auto di Steve e Nancy nella sua.

Si sedettero alle panche attorno al tavolo e spiegarono a Nancy tutto ciò che sapevano su Vecna.

"Quindi stai dicendo che questa cosa che ha ucciso Fred e Chrissy, viene dal Sottosopra?" chiese Nancy.

"È da dove sennò?" Steve annuì.

"La nostra teoria di lavoro è che abbia attaccato con una maledizione o... un sortilegio." Dustin parlò. "Ora, che stia eseguendo ordini del Mind Flayer o semplicemente ami uccidere gli adolescenti, non lo sappiamo".

"Sappiamo solo che... è che questo è qualcosa di diverso." Disse Max.

Ci fu silenzio finché Olivia non decise di parlare.

"Ragazzi, pensate che sia sexy?"

"Che cosa?" Steve guardò sua sorella confuso.

"Vecna. Credi che sia sexy?" Chiese di nuovo.

"Olivia, non ho la minima idea di cosa ti passi per la testa, ma sono qui per questo." Robin rise.

"Non ha alcun senso." Nancy scosse la testa.

"Cosa, non posso essere curioso di sapere come appare?" chiese Olivia.

"No. Fred e Chrissy non hanno nessun senso." Nancy guardò le persone intorno al tavolo. "Perché proprio loro?"

"Forse erano nel posto sbagliato. Erano entrambi alla partita". Suggerì Dustin.

"E vicino al campo caravan." Max aggiunse.

"Noi siamo al campo caravan." Steve guardò Max. "Uh, forse non dovremmo essere qui?"

"C'è qualcosa in questo posto." Nancy annuì. "Fred ha iniziato a comportarsi in modo strano nel momento in cui siamo arrivati qui."

"Voglio dire, è Fred. Si comporta sempre in modo strano." Olivia scosse la testa.

"No, questo era diverso. Aveva paura." Si fermò. "Ansioso. Sconvolto."

"Max anche Chrissy era sconvolta." Dustin guardò Max.

"Sì, ma non qui. Stava piangendo nel bagno a scuola."

"Chi non piange nel bagno della scuola?" Olivia chiese, aspettandosi che gli altri fossero d'accordo con lei, ma le diedero solo uno sguardo vuoto.

"I serial killer le vittime prima di colpire, giusto?" chiese Robin. "Quindi, forse, Fred e Chrissy hanno visto questo Vecman..."

"Vecna". Dustin la corresse.

"Non so voi, ma se io vedessi qualche strano mostro stregone ne parlerei con qualcuno." Steve inarcò un sopracciglio.

"Forse l'hanno fatto." Tutti guardarono Max. "Ho visto Chrissy uscire dall'ufficio della Kelly. Se vedessi un mostro non andresti alla polizia, non ti crederebbero. Ma andresti dal tuo-"

"Strizza cervelli" completò Robin.

"Nah amico, se qualche mago fosse appena apparso e mi avesse minacciato, avrei chiamato la polizia." Olivia non era d'accordo con le ragazze.

"Olivia stai zitta." Steve glielo disse prima che il gruppo si alzasse e andasse alla macchina di Steve, tutti tranne Nancy.

"Ehi, Nance!" Steve la chiamò. "Dove vai?"

"Oh, voglio solo controllare una cosa." Indicò la sua macchina.

"che potresti condividere con noi, forse?" Dustin allargò le braccia.

"Nulla di importante. Solo un tentativo alla cieca."

"Okay, sì, sei fuori di testa? Vai in giro con questo Vecna a piede libero? No, è troppo pericoloso. Devi essere accompagnata." Fece una pausa prima di voltarsi verso Robin e lanciarle le chiavi della macchina.

"Tieni. Vado con Nance, va bene? Voi andate a controllare la strizza cervelli."

"Scusa non vorrai farmi guidare." Robin parlò.

"Perché?"

"Non ho la patente."

"Perché non ce l'hai?" Steve scosse la testa.

"Sono povera." Disse con tono ovvio.

"Io so guidare." Max suggerì.

"No, no! Mai più! Per favore. Tutti tranne te." urlò Steve.

Olivia rise. "Ha appena ricevuto dei flashback di guerra."

"E va bene, okay. È così stupido." Robin si avvicinò a Steve e gli porse le chiavi della macchina. "Noi signore, restiamo insieme."

"State attente!" Steve gli urlò dietro.

"Pulisciti le scarpe." Disse ad Olivia e lei si asciugò gli stivali sul tappeto della sua auto. "Fallo fuori non all'interno!"

Lei rise.

"Sempre il baby sitter." Lui sussurrò.

"Sempre il dannato baby sitter.

. . .

"SBRIGATI." Olivia disse a Max mentre iniziava a camminare verso la casa della Kelly.

"Andrà bene!" La richiamò.

"Allora Steve, quando confesserai il tuo amore per Nancy?" chiese Dustin e Olivia gemette.

"Non lo ascolterò di nuovo." Ouindi indossò le sue cuffie walkman e ascoltò i suoi nastri dei Queen.

Max ci impiegò circa quindici minuti prima che tornasse.

"Cosa ha detto?" chiese Steve.

"Niente, ora parti."

"Che cosa?"

"Parti Steve!" Si scoprì che Max aveva rubato le chiavi dell'ufficio della signora Kelly e il gruppo stava per entrare a scuola.

"Dustin! È Lucas, mi ricevi?" Disse una voce dalla radio di Dustin.

"Lucas? Che diavolo di fine hai fatto?" Dustin parlò alla radio.

"Sentì, ascolta. Ragazzi, state cercando Eddie?"

"L'abbiamo trovato, e non grazie a te." Lucas poi raccontò di come Eddie avesse ucciso Chrissy, il che portò Max ad avere il suo momento tosto.

"Vediamoci a scuola, ti spiegheremo."

Fu abbastanza facile irrompere a scuola dato che non chiudevano mai a chiave le porte sul retro.

"Dustin, mi ricevi?" La voce di Robin risuonò dalla radio.

"Si, ti ricevo."

"Nancy è un genio. La prima vittima di Vecna risale al 1959."

"Okay, é tutto pazzesco, ma non posso parlare adesso."

"Cosa state facendo?"

"Stiamo facendo irruzione a scuola per trovare dei file personali." Parlò alla radio.

"Puoi ripetere?"

"Portate le chiappe qui, subito." Disse seccato.

Max aprì le porte dell'ufficio e andò dritta al cassetto con le cartelle degli studenti.

"Santa merda." Esclamò.

"L'hai trovato?" chiese Dustin.

"Sì, e non solo il fascicolo di Chrissy. Anche Fred andava dalla Kelly." Mostrò le due cartelle.

Olivia prese i file e li aprì.

La prima pagina era piena di sintomi che avevano i ragazz: traumi passati, incubi, difficoltà a dormire, emicranie, sangue dal naso.

Olivia trattenne il respiro.

"Olivia stai bene?" Steve chiese a sua sorella quando notò quanto fosse tranquilla.

Non rispose. Invece tornò al cassetto e cercò il suo fascicolo.

Quando lo trovò, lo aprì e lo mise sul tavolo in modo che tutti potessero leggerlo.

"leri, al Family Video. Io... ho avuto una visione. Era Billy. E poi umh... c'era un orologio. E umh. Billy non sembrava Billy. Sembrava un mostro." Parlò, la sua voce tremante.

"Perché non me l'hai detto?" chiese Steve a sua sorella, spaventato per quello che sarebbe potuto accaderle.

"Pensavo che non fosse niente. Ho avuto visioni di Billy prima."

"Max?" Dustin parlò, rivolgendo l'attenzione del fratello su Max.

"Cosa c'è che non va?" chiese Olivia.

"Lei non risponde."

"Che cosa?" Olivia si avvicinò alla ragazza più giovane. I suoi occhi erano bianchi.

"Max!?" Olivia la scosse.

"Maxine!"

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