1: Goodbye, home
Marinette
Ero al settimo cielo. Quando il giorno prima avevo ricevuto la lettera avevo cominciato a saltellare e urlare. Non potevo credere di essere stata ammessa! Era un sogno che si avverava. Sarebbe stata anche la prima volta che avrei passato un anno intero lontano dalla mia famiglia. Certo, avevo già frequentato uno stage estivo, ma non sarebbe stata la stessa cosa.
Stavo ricontrollando di aver preso tutto quando i miei genitori mi chiamarono.
"Tesoro! Il taxi è qui che ti aspetta!!"
Li raggiunsi in cucina.
"Ma mamma! Avevo detto che potevo tranquillamente prendere l'autobus!"
"Cosa dici! Ma se è dall'altra parte della città! E poi hai le borse pesanti!"
Mia madre aveva ragione: era molto lontano, mi conveniva prendere un taxi.
Presi i miei bagagli e salutai mia madre e mio padre.
Li strinsi forse, mentre mia mamma aveva le lacrime agli occhi e mio padre mi guardava felice.
"La nostra bambina si è fatta grande..." Disse Sabine.
"Dai, smettetela o farete piangere anche me"
Mio papà mi diede un bacio sulla fronte e mi lasciarono andare. Li salutai dal finestrino della macchina, fino a quando non li vidi più.
Mi sentivo davvero felice. Sapevo che stavo iniziando un nuovo capitolo della mia vita e che sarebbe stato fantastico. L'esperienza liceale non era stata delle migliori: La scuola era piena di bambine viziate; non ero riuscita a stringere amicizie, tranne ovviamente Nathaniel. Lui era da sempre il mio migliore amico: Ci conoscevano da quando ne avevamo ricordo... Con lui avevo passato i giorni migliori della mia infanzia e adolescenza.
Un velo di malinconia cadde sui miei pensieri.
Nathaniel...
Ormai erano più di due anni e mezzo che non ci vedevamo, perché aveva cambiato scuola e città, senza farsi più sentire.
Ricordo bene l'ultimo giorno che ci vedemmo.
Era un sabato mattina molto freddo. La brina ricopriva le auto e i lampioni, probabilmente più tardi avrebbe nevicato.
Anche se erano le sette di mattina, ero già sveglia e vestita. Avevo dormito da Nath, per sfruttare al meglio gli ultimi momenti che avremmo passato insieme, almeno per I prossimi anni.
Quella notte non avevamo dormito: le ore erano passate velocemente, mentre parlavamo. C'era sempre stata tristezza, però. Quella tristezza che solo chi si separa da una persona indispensabile nella propria vita può capire.
Avevo un cappotto invernale, ma avevo dei piccoli brividi lungo tutte le braccia.
Il sole, mentre si innalzava ad est, era coperto dal grande camion traslochi davanti alla casa.
Eravamo seduti su una panchina, mentre tre signori caricavano il veicolo con scatoloni e mobili. Avevo la testa nell'incavo del collo di Nath. Avremmo voluto dire tante cose, ma nessuno parlò.
Solo quando ebbero finito, circa un'ora dopo, Nathaniel si girò, guardandomi negli occhi.
-Mari...- aveva gli occhi lucidi, ma le lacrime ancora non gli scendevano.
-Perdonami- mi disse. Lo abbracciai forte e lasciai che le lacrime solcassero silenziose le mie guance.
-Nath, mi mancherai tantissimo-
-Anche tu...- sussurrò accarezzandomi i capelli -Ma devi essere forte. Fai vedere a quelle ochette chi sei. Segui i tuoi sogni e non lasciarti scoraggiare da nessuno. Ci rivedremo, te lo giuro. Probabilmente non ci sentiremo per qualche tempo, ma non pensare mai che ti dimenticherò ok? Io sono con te, anche se siamo a chilometri di distanza, io ti starò a fianco, SEMPRE.-
-Giuro che non ti dimenticherò mai.
Non dissi nient'altro, un po' perché non ne avevo le forze, un po' perché non ce n'era bisogno.
Dopo quel giorno ero cambiata molto, mi ero dedicata solo a migliorare, mantenendo la promessa fatta a Nath.
Ed ora il mio sogno si stava avverando, stavo per entrare nella più importante e prestigiosa Accademia della Francia!
La voce del tassista mi fece svegliare dai miei pensieri.
-Signorina, mi scusi, ma siamo quasi arrivati... l'Accademia ha tre entrate... Dove vuole che la lasci?-
-Oh... 'sì... All'ingresso principale. Grazie mille.-
-Questo è il suo primo anno?- mi domandò.
-Sì.... Sarà anche la prima volta che passerò un anno lontano da casa-
-I suoi genitori dovranno essere fieri di lei, signorina... Entrare così giovane in un'accademia così famosa, deve avere un talento straordinario.
-Lei è molto gentile, signore. Io spero di renderli fieri... Posso chiederle come si chiama?
-Luis Blanc, ma può chiamarmi solo Luis.
-Io sono Marinette... Posso farle un'altra domanda, Luis?
-Certamente- mi rispose sorridendo allo specchietto retrovisore.
-Lei ha figli?
-Ho una bambina di 6 anni e un maschio di 13... ma perché me lo chiede?
-Se facessero ciò che hanno sempre desiderato... Lei sarebbe orgoglioso di loro?-
Lui annuì.
-Allora si è risposto da solo.
-Lei è molto intelligente, Marinette. Vorrebbe diventare un'artista?
-In realtà mi piacerebbe essere una stilista- risposi.
-ah... Molto bello. Siamo arrivati-
-Grazie mille, Luis- dissi dandogli i soldi.
-Stia tranquilla, signorina, non serve.
-Ma... La devo pagare- esclamai stupita.
Lui mi ridiede le banconote.
-Buona Fortuna, Marinette, spero che un giorno, magari tra anni, vedrò mia figlia Alice indossare un suo vestito- mi disse mentre stavo per scendere.
-Sicuramente tra anni si sarà dimenticato di me-
-Io non dimentico nessuno che viaggi sul mio taxi. Il primo passeggero fu un americano esuberante e con I capelli biondo platino, Philip Jackson-
Scoppiai a ridere e recuperai i miei bagagli.
-Grazie di tutto, Louis. Auguri ad Alice e al resto della tua famiglia-
Così chiusi la portiera e guardai l'auto allontanarsi.
Mi girai, trovandomi di fronte ad un enorme edificio. Era incredibilmente bello, I raggi di sole brillavano sulle scale di marmo bianco.
Sembrava un sogno.
Salii le scale e, prima di aprire il portone, trattenni il fiato.
-Eccomi. Ora inizia la mia nuova vita-
Ed entrai.
ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Eccomi con una nuovo storia, questa volta Adrienette.
Che ne pensate del primo capitolo? La storia vi ispira?
Mi scuso per eventuali errori di grammatica o di battitura :)
Il capitolo è un po' corto, ma se li volete più estesi, potete scriverlo qui sotto.
In questa nuova fanfiction non ci saranno Ladybug e Chat Noir, ma in qualche modo I pensieri filosofici di Plagg e Tikki ce li ho fatti entrare ^-^
Se vi è piaciuto e lasciate una stellina, sarò tanto felice =^.^=
Buona giornata,
Elizabeth
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