ventitré .
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I RAGAZZI ERANO seduti in cerchio sul pavimento del soggiorno di seokjin. avevano giocato a carte nell'ultima mezz'ora; e stava diventando noioso. è allora che seokjin prese un grande mazzo di carte.
"che cazzo sono?" yoongi sollevò un sopracciglio al più grande.
"linguaggio," avvertì seokjin. "comunque, queste sono le carte rompighiaccio, qualcuno prende una carta dalla cima della pila e tutti devono rispondere alla domanda, se non puoi rispondere alla domanda devi fare una penitenza."
yoongi sbuffò. "e dovrebbe essere divertente?"
ridendo, seokjin sorrise al biondo. "oh, credimi, lo è."
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"inizio io!" seokjin mescolò le carte e prese la prima carta. "la domanda è: primo amore?"
"pianoforte." yoongi rispose non appena seokjin finì di dire la domanda. tutti tranne taehyung inarcarono le sopracciglia. "cosa?"
"um..." seokjin trascinò. "okay?"
"non hai detto che doveva essere una persona." scrollò le spalle, bevendo un sorso della sua bevanda. "così ho detto il mio primo amore, il pianoforte, la musica."
seokjin lo guardò. "bene, rispondo io, il mio primo amore è stato il cibo."
namjoon sembrava sconcertato. "e io?"
yoongi rise, colpendogli il ginocchio. "te l'ho detto! ama il cibo più di quanto ami te."
namjoon sembrò un po' abbattuto, gli angoli della bocca si abbassarono. seokjin colpì la testa del biondo.
"yoongi!"
il giovane si limitò a scrollare le spalle. "cosa? da ciò che vedo sembra vero."
seokjin roteò gli occhi e si diresse verso il suo ragazzo. "joonie, sai che non è vero, mh?"
namjoon lanciò un'occhiata al più grande e distolse lo sguardo. "sembra sia così."
yoongi si coprì la bocca per soffocare le risate. hoseok decise di eliminare quella brutta atmosfera e rispondere alla domanda. "quindi, se è così che vanno le cose... il mio primo amore è stato il ballo, amo ballare."
"davvero? è fantastico!" esclamò taehyung, dopo essersi inserito nella conversazione. "puoi farci vedere?"
hoseok sorrise (beh, somigliava più a un ghigno sadico) e annuì. "certo."
dato che il salotto di seokjin era piuttosto grande, non era un problema. i ragazzi formarono un piccolo cerchio, taehyung si appoggiò a yoongi. il biondo sorrise affettuosamente al ragazzo dai capelli castano-verde, poi si ricordò di chiedergli cosa stava succedendo tra lui e jungkook.
"pronto, hyung?" chiese jungkook, tendendo il telefono. hoseok annuì e jungkook fece iniziare la musica.
gli occhi di yoongi si sforzarono di tenere il passo con il più piccolo, mentre girava vorticosamente per la stanza: saltando, girando, voltandosi, tutto. era stupito dall'abilità che possedeva. dannazione, con queste mosse, avrebbe già potuto essere un idol. non c'è da meravigliarsi se è stato accoltellato in una competizione di ballo nell'underground.
hoseok stava arrivando alla fine. si girò e finì con uno split.
"wow." quello fu tutto ciò che uscì dalla sua bocca quando il giovane tornò a sedersi, respirando affannosamente. "solo... wow."
hoseok scrollò le spalle. "posso fare cose più difficili, onestamente... non è stata la migliore esibizione."
yoongi colpì hoseok. "oh, stai zitto, mi stai facendo sentire davvero vecchio e senza talento."
"perché lo sei." jungkook borbottò sottovoce, ma solo yoongi e jimin lo sentirono. alzò un sopracciglio verso il più piccolo, che lo guardò male. jimin guardò con aria di scusa il più grande, che si limitò a scrollare le spalle.
"cos'altro? nessun altro ha parlato del loro primo amore."
"il mio primo amore sei stato tu." jimin e jungkook dissero all'unisono l'un l'altro, facendo aweggiare gli altri. yoongi roteò gli occhi, rabbrividendo, e taehyung rimase in silenzio. il biondo giocò con i capelli castani e verdi del più piccolo, incasinandoli intenzionalmente.
"taehyung, e tu?" chiese.
"seguo seokjin, il cibo." rispose semplicemente. seokjin annuì con orgoglio.
"joonie? qual è il tuo?"
"stavo per dire seokjin, ma chiaramente lui non vuole avere niente a che fare con me." sbuffò. seokjin si avvicinò al suo ragazzo e poggiò il mento sulla sua spalla.
"joonie, sai che non è vero, ti amo, stavo per dire 'solo tu' ma sarebbe stata una bugia, perché amo il cibo e anche me stesso. okay?" baciò delicatamente la guancia del ragazzo dai capelli rosa. "lo sai già, sono onesto con te." namjoon sospirò e si girò verso il suo ragazzo.
"bene... però non dire più niente del genere." seokjin sorrise e lo baciò.
yoongi si coprì gli occhi. "ew, no, per favore."
"prendi la prossima carta." gli disse seokjin. "dal più grande al più piccolo."
scrollando le spalle, yoongi prese la carta dalla cima del mucchio e la lesse. "frase o detto preferito?"
tutti lo guardarono con aspettativa. yoongi sospirò e aprì la bocca per parlare. "if you think you're going to crash, step on the pedal harder."
i ragazzi lo guardarono confusi. yoongi roteò gli occhi per l'ennesima volta quel giorno. "cosa? è la verità. non mi è permesso dirlo?"
hoseok fu il prossimo. "se non lavori duramente, non avrai un buon risultato." gli altri annuirono in approvazione.
"me!" disse jungkook. "preferirei morire piuttosto che vivere senza passione."
"allora è già morto." yoongi borbottò con disinvoltura. i ragazzi, anche jimin, risero.
"hyung!" jimin ridacchiò. "è rude!"
yoongi si limitò a scrollare le spalle e appoggiarsi contro il divano. "comunque, chi è il prossimo?"
"io!" jimin alzò la mano. "segui il tuo sentiero, anche se vivi per un giorno."
seokjin decise di parlare. "vivi la vita senza preoccupazioni."
"vado io!" taehyung si intromise. "sei troppo giovane per lasciare che il mondo ti spezzi."
namjoon si schiarì la voce. "a un certo punto un giorno, tutto quello che hai fatto sarà esattamente ciò che sarai."
"profondo." notò taehyung.
"prendo la carta!" urlò hoseok. "dice; quando è stato il vostro primo appuntamento. beh, il mio è stato solamente una settimana fa."
"stai uscendo con qualcuno?" seokjin strillò.
"sì, conosci l'infermiera, sujin?" namjoon e seokjin annuirono. "abbiamo iniziato a parlare, e alla fine le ho chiesto di uscire."
"sei etero !?" seokjin strillò ancora più forte di prima, facendo sì che namjoon e yoongi si coprissero le orecchie. hoseok scosse la testa.
"bisessuale."
jungkook e jimin parlarono allo stesso tempo. "23 novembre 2014."
"non ricordo." yoongi disse chiaramente.
"devi fare una penitenza!" hoseok gridò. "hmm, indossa il rossetto per il resto del gioco."
yoongi sollevò un sopracciglio e scrollò le spalle. "va bene."
hoseok gli diede il tubetto della roba rossa. lo mise velocemente e lo restituì al ragazzo dai capelli scuri.
"taehyung? e il tuo?"
"non sono mai stato ad un appuntamento." disse. gli altri lo guardarono scioccati.
"davvero? ma sembri il tipo di ragazzo al quale tutte le ragazze vanno dietro..."
"ma sono gay." taehyung fece ricordare. "quindi, non ho ancora avuto un appuntamento con nessuno, nessuno a daegu ha catturato la mia attenzione." gli altri annuirono.
"namjoon? seokjin? quando è stato il vostro primo appuntamento?" hoseok si voltò verso di loro.
"uh... è stato nel 2012, 18 giugno, vero?" seokjin disse al suo ragazzo, che annuì.
"siete insieme da un po'." commentò hoseok. "comunque, è il turno di namjoon."
prese la carta e si accigliò. "è noiosa. chiede dei vostri compleanni, il mio è il 12 settembre."
"4 dicembre."
"18 febbraio."
"9 marzo."
"1 settembre."
"30 dicembre."
"13 ottobre."
"il tuo compleanno è fra due giorni!" urlò taehyung. "davvero!"
jimin ridacchiò e nascose il viso sul petto di jungkook.
"dovremmo festeggiare." disse jungkook gentilmente. "andremo fuori per cena o qualcosa del genere, incontrandoci al cafe come prima."
yoongi rimase in silenzio mentre gli altri parlavano allegramente, e di fece una nota mentale di prendere un regalo a jimin.
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era tardi, e taehyung e yoongi erano finalmente tornati nel loro appartamento.
"è stato divertente!" un sorriso si fece spazio sul viso di taehyung. yoongi ghignò appena, chiudendo la porta dietro di sé, e si schiarì la gola.
"tae."
"sì, hyung?"
"cosa c'è tra te e jungkook?"
l'espressione di taehyung cambiò rapidamente, diventando vuota. "non sono affari tuoi."
andò nella sua stanza, sbattendo la porta. yoongi scosse la testa.
qualunque cosa stesse succedendo fra di loro, doveva saperlo. l'avrebbe scoperto in qualche modo; sapeva che l'avrebbe infastidito fino a quel momento.
non voleva che jimin stesse male.
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non ho corretto per niente, scusate.
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