trentatré.
YOONGI LO AVEVA BACIATO.
jimin fu colto di sorpresa, ma si trovò a ricambiare. non era simile a nessun bacio che si era scambiato con jungkook: i baci di jungkook erano sempre pieni di lussuria e mai niente di sincero, ma i baci di yoongi erano passionali, puri, e pieni d'amore. ciò faceva capire a jimin che gli importava molto di lui. fece capire a jimin che l'altro lo adorava. faceva capire a jimin che yoongi lo amava.
le mani dei due ragazzi si intrecciarono lentamente. mentre si separavano, le lacrime uscirono di nuovo dagli occhi di jimin. yoongi lo strinse in un altro abbraccio.
"shh. shh. sfogati, jiminnie." yoongi baciò la fronte del ragazzo.
"h-h-hyung." jimin affondò il viso sul petto del più grande. "mi spiace."
poi si staccò dal ragazzo dai capelli biondi, e corse.
—
si era perso.
"fanculo la mia vita." yoongi grugnì per l'ennesima volta, cliccando il pulsante home del suo telefono ormai morto prima di farlo cadere, attirando l'attenzione dei passanti. alzò gli occhi al cielo, e iniziò a mormorare una fila di imprecazioni nel suo dialetto.
"signore, le devo chiedere di andarsene." un uomo alto con grandi orecchie e una divisa da poliziotto si fermò di fronte a lui. "non è un posto per cercare soldi."
"che cazzo, non sono un senzatetto." yoongi grugnì nel suo dialetto satoori. l'ufficiale lo guardò seriamente. yoongi si sbatté una mano sulla fronte, prima di parlare di nuovo. "scusi, ufficiale. mi sono perso, non vivo da queste parti. il mio amico sì, ma è corso via."
"oh. non poteva usare il telefono?" chiese l'uomo più alto. yoongi lo prese da terra, e lo cliccò, lasciandolo cadere sulle sue gambe.
"è morto. e dato che non mi piace interagire con le persone... mi sono perso mentre cercavo di tornare a casa del mio amico." yoongi sospirò.
l'ufficiale rimase in silenzio. "chi è il tuo amico?"
"park jimin." sentendo questo, l'ufficiale si rianimò.
"sono suo cugino! mi chiamo park chanyeol. piacere di conoscerti." la coppia si strinse le mani. "sai, avresti dovuto nominare jimin fin dall'inizio, avrei potuto portarti a casa sua."
yoongi voleva davvero schiaffeggiare il ragazzo più alto, ma rimase calmo e annuì. perché cazzo avrei dovuto dire, "oh, salve, ufficiale! mi chiamo min yoongi e sono amico di park jimin! le dispiacerebbe portarmi a casa sua?"
chanyeol fece cenno verso la sua macchina, che era parcheggiata a circa ad una sessantina di metri da loro. "ti accompagno. come ufficiale è il mio lavoro aiutare civili come te."
la coppia iniziò a camminare verso la macchina, per poi entrarci dentro. chanyeol cominciò a guidare, prima di cercare di fare conversazione.
"quindi," chanyeol iniziò. "cosa fai per vivere?"
"sono un produttore musicale. e faccio rap." mormorò yoongi. chanyeol si illuminò visibilmente.
"oh! fai rap?" annuì. "io volevo essere un rapper, ma mi sono arreso. parlando di rappers, c'è questo ragazzo che ascolto e si chiama agust d. ne hai mai sentito parlare?"
"sono io agust d...?"
chanyeol rimase in silenzio. "no."
yoongi sospirò e inizio a rappare il secondo verso di agust d.
"i'm the guy who shoves his junior or senior
who copies from copiers
doesn't matter if i'm nasty or if i'm a wack or fack,
i'm the guy that will carve history on the ground
always getting more light
among other hopeless rappers
the racket caused by the jealous hyungs
who are scared i'd take away their source of income with my fame-"
chanyeol si irrigidì, prima di interrompere yoongi con i suoi strilli.
"oh mio dio sono nella stessa macchina di agust d santa merda santa merda santa merda-" prese un respiro profondo. "tu - oh mio dio, sono il tuo più grande fan." yoongi ridacchiò leggermente.
"non capita spesso di incontrare qualcuno che ascolti underground rap, ma," alzò le spalle. "è bello sapere che ti piace la mia musica."
"santa merda," gli occhi di chanyeol si illuminarono. "non mi piace solamente la tua musica, io la amo. è difficile trovare un buon rapper che metta così tante emozioni nelle sue canzoni, come fai tu. santa merda - so far away deve essere la mia preferita. ooh, e tony montana." poi si stoppò, fermando la macchina. "non dovrei dire queste parolacce-"
"nah, è okay." yoongi rise, dando uno schiaffetto sulla spalla del più alto. quindi immagino che la sua parte della famiglia ha ricevuto i geni alti. "lo faccio anch'io, troppo a essere onesti."
chanyeol annuì, togliendosi la cintura e uscendo dall'auto. "vengo con te a far visita a zia jina," disse, grattandosi la testa.
yoongi alzò leggermente le spalle, "va bene allora. grazie per avermi accompagnato, ufficiale."
"nessun problema." chanyeol rispose, camminando dietro yoongi verso la grande porta doppia.
yoongi bussò, e con sua sopresa, invece che youngjae o jaebum, fu jina stessa ad aprire la porta.
"oh, yoongi! sei tornato." jina fece spazio per far entrare il biondo in casa. "jimin è nella sua camera, se ti interessa. è tornato circa dieci minuti fa."
chanyeol si schiarì la gola.
"oh! chanyeollie!" jina abbracciò il ragazzo più alto. "non ti vedo da secoli! sei cresciuto così tanto! come sta jiwoo?"
"mamma sta bene. vuole farti visita." disse chanyeol.
"sei così alto e bello." jina accarezzò il nipote sulla schiena.
"grazie, zia jina." chanyeol guardò in basso. "penso che sia meglio tornare a lavoro. il capo non sarà felice."
"okay, allora, yeol. è stato bello vederti. ciao."
"ciao, zia jina. saluta jimin da parte mia."
chanyeol se ne andò, e jina chiuse la porta. si girò verso il biondo, incrociando le braccia al petto.
"cos'è successo? ho dovuto mandare jaebum a prendere l'auto di jimin. va tutto bene?"
"sì..." yoongi annuì. "io e jimin ci siamo solamente divisi, e io mi sono perso..."
"oh, okay." jina mosse la mano, non bevendosi quella scusa. "comunque, ci sarà una tempesta stasera, e jimin... jimin ne è davvero, davvero, spaventato. potresti stare con lui questa notte?"
"certo, jina." rispose il biondo. "grazie per avermi dato il benvenuto in casa tua, comunque."
"sei sempre il benvenuto qui, yoongi." sorrise, l'eye smile simile a quello di jimin. yoongi sospirò felicemente, e si inchinò gentilmente prima di andare al piano di sopra per andare nella sua stanza e riposare.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top