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NEI GIORNI SUCCESSIVI non ci furono incidenti. in effetti, erano tutti tranquilli; quei giorni consistevano solamente in seokjin che entrava per dare del cibo a yoongi e controllava che stesse mangiando e dormendo. spesso finivano con yoongi che rovesciava metà delle sue tagliatelle sulla testa di seokjin - se riusciva ad arrivarci - e seokjin che schiaffeggiava yoongi per quel motivo. ma a parte quello, erano abbastanza tranquilli (tranne per il fatto che yoongi ora avesse un occhio nero a causa del gomito di seokjin che l'aveva colpito mentre faceva il suo ballo 'spalla slogata', come lo chiamava yoongi).

yoongi non aveva aperto il telefono in giorni, e cliccò sul pulsante home per scoprire che fosse morto. lo mise in carica ed iniziò a pulire un po'.

c'erano tazze e bicchieri usati ovunque, yoongi decise di lavarli. era stato troppo pigro per farlo prima.

una volta finito, controllò il suo telefono. c'erano nove chiamate perse da jimin e uno spam di messaggi.

jiminnie <3:
hyung

jiminnie <3:
hyunggg

jiminnie <3:
perché mi stai ignorando ):

jiminnie <3:
hyunggggggggggg

jiminnie <3:
ci seiiii

jiminnie <3:
sono passati giorni

jiminnie <3
ti prego rispondi )):

jiminnie <3:
jungkookie dice che non ti piaccio ):

jiminnie <3:
e per questo mi stai ignorando

jiminnie <3:
è vero?? ):

jiminnie <3:
hyung rispondi per favoreeeeee

jiminnie <3:
ho fatto qualcosa di sbagliato?

jiminnie <3:
l'ho fatto?

jiminnie <3:
per favore chiamamiii

jiminnie <3:
hyung ti prego rispondi ):

jiminnie <3:
sono triste )):

yoongi si addolcì per quanto dolce fosse quando inviava messaggi, e rispose.

min suga genius:
jimin dio è tutto ok

min suga genius:
non preoccuparti

min suga genius:
sono stato in ospedale per un po' e ho dimenticato di mettere in carica il telefono

min suga genius:
ma sto bene adesso

jimin rispose quasi subito, sorprendendo yoongi per la sua velocità.

jiminnie <3:
oSPEDALE??

jiminnie <3:
STAI BENE??

jiminnie <3:
STO VENENDO DA TE HYUNG

jiminnie <3:
NON MI IMPORTA CIÒ CHE DICI

jiminnie <3:
MANDAMI IL TUO INDIRIZZO

min suga genius:
*posizione allegata*

jimin non rispose dopo l'ultimo messaggio, quindi yoongi pensò che sarebbe arrivato.

yoongi capì quanto fosse disordinato il suo appartamento. si alzò e camminò in giro, raccogliendo tutte le cose sul pavimento e sistemandole. ci volle un totale di quindici minuti; alla fine, yoongi era completamente esausto.

si accasciò sul divano, poi si rese conto di non essere davvero vestito appropriatamente. a meno che dei pantaloncini da basket e una canottiera nera fossero considerati accettabili.

si sentì bussare alla porta. probabilmente era jimin. yoongi si passò una mano tra i capelli biondi e si alzò, aprendola.

"oh hey yoongi hyung- hyung?"

"jimin, sono io." yoongi sospirò, grattandosi la nuca. "ho deciso di tingere di nuovo i capelli perché il verde stava svanendo."

jimin mise il broncio, entrando nel suo appartamento. con fastidio di yoongi, c'era anche jungkook; sembrava che i due fossero inseparabili. "ma il color menta ti stava bene."

yoongi alzò le spalle, chiudendo la porta dietro la coppia. "mi piace il biondo, e ho avuto colori più strani, sai."

"tipo?"

"ah, c'è stata una volta in cui avevo i capelli rosa, arancioni, marroni, rossi porpora..." yoongi rabbrividì. "i capelli color rosso-viola-marrone sono qualcosa che non voglio ripetere."

"oh." disse jimin. yoongi lo guardò: sembrava che anche la sua tinta arancione stesse sbiadendo, era diventata di un colore brunastro. ma a yoongi non importava; jimin sembrava etereo come sempre.

"sì, mi spiace per il casino," yoongi gesticolò verso il divano. "per favore, sedetevi, dovrei davvero andare a vestirmi."

yoongi lasciò la coppia, strisciando nella sua stanza e prendendo il primo paio di jeans e la prima camicia che vide. erano uno dei suoi (molti) paia di jeans neri strappati e una semplice camicia bianca. terminò l'outfit con una giacca nera e si passò una mano tra i capelli, controllandosi allo specchio per assicurarsi che stesse bene. dopo averci pensato su, si mise un cappello (sempre nero) perché gli andava.

riordinò velocemente alcune cose e chiuse la porta della sua stanza.

"volete qualcosa da bere?" chiese mentre si avvicinava alla coppia, aggiustandosi il cappello.

jungkook scosse la testa e diede un colpetto a jimin. "no grazie, hyung, sto bene."

yoongi si sedette sul bancone della cucina, trovandosi di fronte ai due ragazzi. "perché siete venuti qui?" andò dritto al punto.

"hai detto che eri in ospedale," rispose Jimin. "ma per cosa?"

yoongi rise leggermente. "oh, per quello, ero fuori con namjoon e hoseok e potrei o non potrei essere svenuto... loro hanno reagito in modo eccessivo e mi hanno portato in ospedale, apparentemente sono svenuto a causa della 'mancanza di sonno e sostanze nutritive'," yoongi fece segno con le mani, alzando gli occhi al cielo. "e seokjin hyung mi picchiato, se ti stai chiedendo dell'occhio nero, è stato lui a farlo con il suo ballo della spalla slogata, mi ha colpito nell'occhio con il gomito."

"oh." fu tutto ciò che jimin e jungkook riuscirono a dire. jimin aprì la bocca per parlare di nuovo.

"cosa intendi con 'mancanza di sonno e sostanze nutritive'?"

yoongi sospirò. "beh, ho preso solamente tre ore di sonno negli ultimi giorni... e non ho mangiato in tre, quattro giorni interi? bam. ecco come far svenire qualcuno." yoongi fece gesti con le mani mentre parlava. gli occhi di jungkook li seguirono, senza alzare lo sguardo.

"cosa intendi per 'non aver mangiato'?" jimin spalancò la bocca. "il cibo è vita!"

jungkook si schiarì la voce. jimin diede immediatamente un bacio sulla guancia di jungkook prima di guardare di nuovo verso yoongi, che si stava fissando i piedi. "non mi è passato per la testa." borbottò yoongi, sollevando un po' lo sguardo.

"ma-"

jungkook mise il dito sulle labbra carnose di jimin. "jiminnie, se non vuole dire nulla, allora non vuole." yoongi annuì al più piccolo, grato. jungkook gli vece un cenno.

jimin rimase in silenzio per qualche secondo, prima di spingere via jungkook e andare nella cucina di yoongi.

"hai bisogno di mangiare." aprì gli armadietti e, non trovando nulla, aprì ogni altra cosa possibile: il frigorifero, il freezer, il cassetto, erano tutti vuoti. jimin si rivolse ai due confusi con un'espressione frustrata.

"hyung, andiamo al supermercato, tu vieni con noi, kookie, non prendo un no come risposta."

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