50. SAMPSON vs. WILLOUGHBY
"SAMPSON vs. WILLOUGHBY"
«Oh mio Dio, guardali quanto sono carini» udirono le mie orecchie durante il sonno.
«Ma che gli è saltato in testa a Sam per scavalcare la cancellata?» percepii come risposta da una voce maschile.
«Ma smettila Xavier, è così romantico.»
«Romantico o meno io mi sentirei scomodo a dormire su un puff.»
«Guarda che è comodo invece» battibeccò la prima voce.
«Finiscila di difenderli Danielle. Invece che facciamo? Gli svegliamo? Sono le undici, Matt mi ha chiamato per chiederci se volevamo passare la giornata in spiaggia.»
A quel punto mi tirai su di scatto. «Spiaggia?»
Sotto di me sentii Samuel muoversi per poi percepire il suo sbadiglio sulla mia pelle. «Che succede Scar?» domandò con voce impastata dal sonno, stropicciandosi gli occhi.
«Scusate, non volevamo disturbarvi, eravate così carini e coccolosi» commentò Danielle quasi saltellando sul posto.
È un'altra Brooke per caso?
No ti prego, ne basta una.
«Invece io sì, passiamo la giornata in spiaggia, fate colazione e andiamo.»
E uscendo dalla porta si sentirono soltanto le sgridate che Danielle lanciava a mio fratello.
Tornando invece a guardare Sammy, lui fece un sorriso smagliante come quelli che faceva ogni mattina. Forse più bello.
Forse perché siete fidanzati.
Ma non credo.
Certo, sembrate due scemi da come vi sorridete, dovrei scattarvi una foto e farvela vedere.
«Giorno splendore, spero di esser stato comodo» sogghignò accarezzandomi il viso.
Continuai a sorridere e mi sentivo come se avessi la plastica alla faccia talmente i muscoli tiravano. «È stato insolito ma bello.»
Mi sollevai da lui e lo osservai alzarsi e stiracchiarsi, avviandosi ad osservare come fosse il tempo quella mattina. «Ah, che splendida giornata.»
Guardai anche io fuori dalla vetrata e non c'era nemmeno una nuvola. «Già» confermai osservando il cielo.
«Ma non splendida quanto me» si pavoneggiò con quel suo sorriso pieno di sé.
Come se non si è capito che si crede uno gnocco.
E dagli torto, almeno è figo e ne è consapovole, pensa a quelli che sono brutti ma si credono Bradley Cooper. Cioè, anche no.
E quelli belli che si sbalordiscono che le ragazze gli vanno dietro?
Non so se non sopporto più loro o quelli che ti ho già nominato.
Aggiornami, cos'è che non sopporti in questo periodo?
A-ha, simpatica la ragazza.
«Dato che non battibecchi significa che lo sono. Mi fa piacere» e con ciò uscì dalla stanza, probabilmente avviandosi in cucina, e io lo seguii.
Finito di fare la colazione, che si propose di cucinare facendo delle crepes alla crema di nocciole, ci avviammo tutti e quattro verso la spiaggia. Per come era Matt sicuramente era già con l'ombrellone piantato nella sabbia assieme a Brooke, Suwa invece sarebbe arrivato senza ombra di dubbio in ritardo. Ma in fin dei conti non c'era un orario preciso, quindi non potevo nemmeno tirargli le orecchie come invece mi sarebbe piaciuto fare.
Mentre camminavamo per strada, Sammy mi prese per mano e una scarica elettrica mi percosse tutto il corpo. Doveva essere normale tenergliela stretta tra le mie dita dato che ci eravamo messi insieme, però era altamente imbarazzante, specialmente perché non eravamo da soli. Era anche difficile starsene tranquilli con Xavier che ci osservava come se fossimo degli alieni, ma grazie a Danielle si distraeva da noi, il suo principale pensiero senza ombra di dubbio. Quando Sam mi chiamò facendomi alzare la testa, mostrandogli così il lieve rossore delle mie guance, mi sorrise dolcemente e ritornò sui suoi passi, e stranamente mi sentivo più tranquilla. Come ci riusciva ancora non capivo.
Appena arrivammo in spiaggia, staccai la mano da quella di Samuel e salutai gli altri.
«Scar!» mi chiamò Brooke, correndomi incontro e abbracciandomi, per non dire stritolandomi, con le sue braccia.
«Così la uccidi» le fece notare Matt ridacchiando.
Lei si scostò con un sorrisone stampato in viso, tenendomi per le spalle. «No che si è appena messa insieme al suo tesorino. Guarda che ho notato che vi tenevate per mano, cosa pensi di nascondermi furbetta?» continuò ad ammiccare dandomi piccole gomitate al fianco.
«Sta notte hanno dormito insieme» intervenne con entusiasmo Danielle.
Non stanno per cominciare, vero?
Mi sa di sì, e vorrei unirmi.
Tu sta calma che quelle due foreranno i limiti della pazienza.
«Oh. Mio. Dio» disse la riccia non volendoci credere.
«Guarda che a Sydney dormiamo nello stesso letto e non eravamo fidanzati. E comunque stavamo sonnecchiando sul puff, non è che sia chissà tutta questa gran cosa» precisai cercando di calmarle, ma non mi diedero ascolto.
Era ufficiale, quelle due erano sorelle separate dalla nascita per Dio sapeva quale motivo. Non avrei mai pensato che Danielle le potesse assomigliare in questo, e dire che non aveva mai manifestato tutto quell'entusiasmo fino a quel giorno. Avevo la seria paura che si potesse trasformare in Brooke, un incubo.
«Tu non puoi capire!» tornò la mia migliore amica su di me, prendendomi per le spalle e scrollandomi. «È romanticissimo, dimmi com'è andata! Raccontami tutto!»
«Ehm, mi sa che io vado a farmi un bagno» ci interruppe Sam, indicando col pollice l'oceano.
«No no no,» lo prese per il polso Brooke, «scusami carissimo ma devi partecipare anche tu al racconto.»
«Cosa?» dicemmo all'unisono.
«Queste sono cose da ragazze, non mi va di fare gossip, per di più su di me» continuò la frase schifato dalla cosa.
«Parleresti volentieri di te, egocentrico come sei» gli feci presente, ma qualcuno fermò quella che poteva essere una nuova discussione.
«Ieri sera lui era tornato a casa sua e sta mattina, appena siamo andati a svegliare Scar, erano lì sul puff a dormire!» buttò fuori tutto d'un fiato Danielle, facendo urlecchiare la riccia.
Io roteai gli occhi, mentre Samuel le guardava con stupore. Sì, erano esagerate e vederle così amiche mi spaventava da morire.
«Oh mio Dio!» sentii urlare da dietro di me, e riconobbi la voce in un battibaleno.
Il rosso comparve all'improvviso e, con un sorrisone a trentadue denti che gli ornava il viso, cominciò a saltare come un canguro insieme a quelle due. Quei tre erano fuori di testa, ognuno a modo suo.
«Perché stiamo esultando?» domandò successivamente Suwa, guardandole con curiosità.
«Perché hanno passato la notte insieme!» gli rispose la nostra migliore amica.
Smettendo di saltare, cominciò a pensare ad alta voce con tono serio e confuso. «Ma non dormivano già insieme? Insomma, anche se non erano fidanzati stavano abbracciati, no?»
Sammy si voltò verso di me e inarcò un sopracciglio. «Hai detto a loro che dormiamo abbracciati?» ammiccò.
Sbuffai. «Sai come sono quei due, ti tirano fuori le cose di bocca» mi giustificai.
«Quindi quando faremo l'amore tu racconterai a loro ogni dettaglio?» continuò a indagare, con una nota mezza divertita e mezza maliziosa.
Diventai paonazza nel sentirglielo dire. «No! Oddio, sarebbe imbarazzante!»
«Beh, se vuoi far sapere delle mie prestazioni sessuali non mi vergogno, modestamente sono molto dotato.»
Mio fratello gli passò da dietro e gli diede un calcio sulle gambe. Era il minimo. «Smettila Sam, siete fidanzati da nemmeno un giorno e già spari stronzate a raffica. Le tue porcate almeno tienitele per te prima che ti uccida.»
Lui lo guardò scocciato per poi scimmiottargli dietro cercando si non farsi beccare.
Improvvisamente sentii qualcosa che prima mi leccò la gamba, poi cominciò a zampettare su di essa come per cercare attenzione, e abbassando lo sguardo notai il bel pastore australiano di Suwa. «Nevada, ciao!» esultai felice di rivederla.
Era una matta, proprio come il suo padrone, aveva preso letteralmente tutto da lui, persino l'adorazione per l'acqua e le piscine. Ricordo ancora quelle volte in cui la portavamo a passeggio dopo giorni di pioggia e puntualmente si poggiava sulle pozzanghere e nel fango, era esasperante. Infatti, dopo averla accarezzata, la guardai precipitarsi in acqua con Matt dietro per tenerla d'occhio. Sapeva perfettamente cosa sarebbe potuto succedere se la si lasciava da sola.
Non sapendo cosa fare, e non volendomi intromettere nei vari discorsi che si erano creati, presi il mio telo mare e lo stesi per bene sulla sabbia. Mi ci sedetti sopra e Sammy, abbassandosi, sistemò un'orecchietta piegata prima di venirmi incontro gattonando. Io, accorgendomi che era senza maglia, osservai il suo fisico e il modo in cui si muoveva sembrava come se si stesse avvicinando al rallentatore, era come una di quelle scene da film o da cartone animato con il sottofondo di una canzone che evidenziava il fatto che era sexy.
Perché deve fare queste cose?
Perché non farle direi, ti lamenti pure.
Davanti a tutti poi, che vergogna.
Che goduria, stupida ragazza, c'è un mondo intero che ci sbava sopra e tu ti lamenti della visuale.
Stava per baciarmi con le sue perfette labbra, quando mi bisbigliò qualcosa a pochi millimetri dalle mie. «Noto con piacere che per te sono un bel vedere.»
«Stupido» risi e lo spinsi via.
«Eddai, che male c'è ad ammetterlo?» continuò divertito.
«Ce ne è invece, alimenterei il tuo ego» ed era tutto vero.
«Beh, se sono sexy non è un male no?» e sistemandosi su un fianco, assunse la posizione classica da imperatore romano che mangia l'uva. Mamma quant'era bello. «Almeno le fantasie notturne hanno una bella visuale e pensa se non fossero fantasie come sarebbe entusiasmante e soprattutto ec-»
Un piede gli si posò sul viso, sbattendo la sua faccia sulla sabbia. «Ti ho detto di darci un taglio, Sampson!» sbottò il suo proprietario guardandolo male.
Anche se doveva fare male, cercai di trattenermi dal ridere, tappandomi la bocca dato che ai miei occhi sembrava una scena da Anime giapponese.
«Xavier! Levagli quel piede dalla faccia!» lo sgridò Danielle.
«E quindi sarei io il problema?!» si lamentò, dando però ascolto alla sua fidanzata.
«Ma non è normale, gli avrai fatto sicuramente del male!»
«Andiamo tesoro-»
«Chiedigli scusa» si impose lei, ma mio fratello fece il muso credendo di aver ragione.
Nel frattempo Sammy si massaggiò il viso togliendosi la sabbia di dosso, poi guardò me come se gli fosse venuta un'idea. «Dato che sei la mia ragazza potresti anche aiutarmi a pulirmi.»
Sospirai e mi alzai in piedi sotto la sua leggera risata. Se lo aspettava. «Puoi benissimo arrangiarti, Xavier ha tutte le ragioni per averti spalmato sabbia addosso» giustificai il mio fratellone e fiero di sentirmelo dire mi fece un occhiolino.
«Sono le parole più dolci che mi abbiano mai dedicato, grazie» mi rispose, ma senza sentirti offeso.
«Prego» e togliendomi i vestiti di dosso, rimanendo così in costume, mi avviai verso la riva, ma non prima di aver buttato un occhio sul mio ragazzo.
Mi stava studiando da cima a fondo, come se non mi avesse mai osservata a cambiarmi così attentamente nei mesi precedenti, con la bocca schiusa e un sopracciglio leggermente alzato.
Beh, se ti cambi davanti a lui credo che ne approfitti, sai?
Forse hai ragione, colpa mia.
Finché lo stuzzichi così va più che bene.
Dici?
Certo! Così gli vien voglia di saltarti addosso.
Ecco dove volevi andare a parare.
«Sam!» lo richiamò il suo migliore amico, mentre io toccai finalmente l'acqua con i piedi.
«È la mia ragazza, posso guardarla quanto mi pare e piace!»
«È pur sempre mia sorella, maiale!»
Nevada mi passò davanti tutta bagnata, zampettando sull'acqua, con un sasso a dir poco grande in bocca e sporcandosi le zampe di sabbia, poi pensò bene di dirigersi verso quei due e, mollando la pietra sulla spiaggia, la vidi leccare la guancia di Sam, che al gesto rimase leggermente spiazzato. Ridacchiai nel vedere quella sua espressione, e dopo essersi guardati negli occhi per una manciata di secondi, lui cominciò ad accarezzare il pastore australiano che stranamente sembrò averlo preso in simpatia, continuando a strusciarsi su di lui volendo più coccole.
Stranamente? È sexy anche per i cani quel ragazzo, sono creature molto intelligenti.
Un leggero venticello mi scompigliò i capelli, attirando così l'attenzione sulla grande distesa d'acqua che per di più non era ne troppo fredda, ma nemmeno troppo calda, quindi l'idea di farsi un bagno era più che accettata con entusiasmo. Darwin mi era proprio mancata con il suo clima e i suoi vecchi ricordi, ma allo stesso tempo me ne stava creando di nuovi. Era la città più speciale che esistesse al mondo, amavo questo paese ed era fantastico il fatto che il posto in cui avevo conosciuto Sam, a distanza di anni, fosse diventato anche il luogo in cui mi ci ero pure messa assieme.
Ancora non ci credo.
Comincia a crederci cocca, hai un megafusto come ragazzo, usalo a dovere e non sprecarlo.
Sì, come vuoi tu.
Non fare la sarcastica con me, ingrata.
Guardai verso l'orizzonte e una chioma bionda stava beata in mezzo all'oceano con le spalle rivolte verso la spiaggia. Riconoscendo che quella forma minuta fosse di Lindsey stavo per chiamarla, ma qualcuno mi prese di peso a mo di sposa e cominciò a correre addentrandosi sempre più nell'immenso blu. Sapevo perfettamente chi era, ma presi comunque uno spavento e mi allacciai al suo collo con le braccia. «Samuel!» esclamai. «Mi ha fatto prendere un infarto!»
Lui scoppiò a ridere, e a quel punto notai che la ragazza si era voltata, probabilmente sentendo le nostre voci. «Ciao Scarlett!» mi salutò con entusiasmo.
Stavo per ricambiare, ma Sammy mi precedette. «Ti sto per lanciare, preparati» mi comunicò, facendo il conto alla rovescia dal tre.
«Aspetta, cosa?!» e divertito mi fece fare una sottospecie di tuffo.
Tornata a galla e tolto l'acqua davanti agli occhi, cominciai a schizzargli gocce salate addosso. «Sei un cretino!»
Lui si avvicinò a me con un sorrisetto che gli ornava il volto e che gli mise in evidenza quelle sue dolci fossette, posandomi le mani sui fianchi provocandomi mille brividi, e baciandomi candidamente le labbra. Era così bello sentirle unite, era come stare in un mondo dove ci fossimo soltanto io e lui. Quando però si scostò, mi ricordai di Lindsey e mi girai di scatto, accorgendomi che lei ci stava guardando con un'espressione sorpresa.
«Aspettate un secondo... voi due state... insieme?» domandò quasi incredula.
Imbarazzata annuii, ma a risponderle al posto mio fu Sam. «Sì, da ieri. Colpa mia che sono stupido.»
«Puoi dirlo forte» confermai.
La mia amica sorrise come un ebete e mi venne incontro per abbracciarmi. «Sono felicissima per te!» poi si staccò e il suo volto si illuminò maggiormente. «Un attimo... Quindi io avevo ragione l'ultima volta! A te piaceva Samuel e tu al contrario continuavi a dire "per me è come un fratello, sarebbe innaturale" o cose del genere» scimmiottò.
Ci rimasi di stucco, facendo una smorfia e guardando da tutt'altra parte. Ero leggermente offesa.
«E poi ero io quello che ti vedeva come una sorellina, tsk» commentò da dietro di me il Watusso.
Rifilandogli una gomitata lo zittii. «Baka» lo insultai in giapponese.
Lui rise fievolmente e mi abbracciò dalle spalle. «Meglio tardi che mai, anche perché abbiamo così tante cose da fare.»
Un non so che di malizia venne fuori da quella frase, infatti una Lindsey compiaciuta sorrise come avrebbe fatto Brooke. Possibile che lei riusciva a contagiare mezzo mondo?
La Brookite è una brutta malattia, ma allo stesso tempo fantastica, amo quella donna.
Quella pazza vorresti dire.
Fatto sta che l'adoro.
«Sam, hai per caso detto qualcosa?!» sentimmo urlare dalla riva e voltandoci osservammo mio fratello che stava entrando in acqua con gli altri.
Suwa al contrario suo si mise a correre, sollevando tutta l'acqua e bagnando così la nostra migliore amica, ottenendo in immediato delle minacce da parte sua. Povero Matt, per colpa del rosso doveva tener d'occhio quella pulce pestifera.
Sam sbuffò scocciato. «Ora mi spieghi che superpotere usi?! Dico davvero, sono in acqua e tu mi senti fino alla spiaggia. Cosa ho addosso, una cimice?»
«Quindi hai detto qualcosa?!» lo beccò Xavier.
«Pfff no, che dici. Ho solo detto che-» si fermò a riflettere prima di sparare un'altra stronzata, poi con la mano fece cenno di cancellare tutto. «Naaa, se parlo peggioro le cose.»
«Infatti, sta zitto Watusso.»
Sammy mi lanciò un'occhiata infastidita, e non persi tempo a mostrargli la lingua. Poi abbozzò un sorrisetto divertito, osservandomi le labbra. «Fammi la linguaccia tutte le volte che vuoi, tanto poi sappiamo come e dove andrà a finire.»
Ciuf ciuf! Il treno diretto per "perversione" al binario uno. Scarlett, affrettati a prenderlo.
Tu sei... guarda, non so che dire, non ho parole. E per di più ha Xavier a due passi, non dovrebbe, non so, smetterla?
Scar, Scar, Scar... Sammy ha appena iniziato, chi o cosa ti fa credere che si fermerà solo perché Xavier è dietro di lui pronto ad ucciderlo?
Ed ecco che il suo migliore amico, con fare scherzoso, gli circondò la gola con un braccio e fece finta di stringere la presa. «Tu vuoi sfidare la morte Sampson.»
«E tu credi di uccidermi Willoughby, ma io sono immortale» gli fece presente, forgiando una smorfia piena di altezzosità.
«E perché dovresti esserlo?» chiese slacciando la presa.
«Come perché? Per tua sorella da piccolo ero Wolverine e lui è immortale» spiegò con ovvietà.
Mio fratello si voltò verso di me con la fronte corrugata. «Perché gli hai detto sta stronzata? E poi, se lui era Wolverine, io chi dovrei essere?»
Scossi la testa ricordando mesi prima quando stavamo scendendo in spiaggia e dopo aver incontrato Mitchell. A pensarci era strano il fatto di non averlo beccato, avrei potuto sbattergli in faccia Samuel e dire fermamente "sì, è il mio ragazzo, ora smamma bello".
Questa Scarlett mi piace.
Finalmente ti piace qualcosa, wow, aspetta che lo segno sul calendario.
Dopo questa sappi che mi vendicherò.
«Si era definito Superman, ma a me non piace, quindi appena ha detto Wolverine ho acconsentito» la feci breve.
«E comunque a nessuno interessa chi fossi tu, l'importante è sapere chi ero e sono io» si pavoneggiò quell'imbecille del mio fidanzato.
«Egocentrico.»
«Musone.»
«Jerk.»
«Bitch.»
«La volete smettere?» intervenni, stufa di sentirli nonostante fossero divertenti. Due buffoni, ecco cosa erano, e andare in giro col circo avrebbe permesso loro di trovare un lavoro degno della loro demenza. Non che avessi qualcosa contro il circo, per l'amor del cielo, tutt'altro, adoravo andarci.
«Samuel!» lo chiamò Brooke, cercando di arrampicarsi sulla schiena del rosso e probabilmente volendolo assalire in qualche modo per fargliela pagare per averla bagnata. Cosa avesse intenzione di fare esattamente non riuscivo ancora a capirlo. In qualsiasi caso occhietti azzurri si voltò verso di lei aspettando che continuasse. «Mi raccomando, convertila.»
Con un sorrisone stampato in faccia le fece cenno di okay e io ci arrivai poco dopo a cosa intendesse quella disgraziata fetente con convertila.
«Brooke!» dicemmo contemporaneamente io e il mio fratellone.
Samuel ci guardò allibito e successivamente si mosse verso il largo. «No, se iniziate a parlare insieme io me ne vado» e tuffandosi emerse poco dopo cominciando a fare qualche bracciata.
Appena i miei migliori amici arrivarono da me, Brooke scese dalle spalle di Suwa e sorrise in modo sognante, piena di entusiasmo. «Hai visto Lindsey che si sono fidanzati? Non sono carinissimi?»
Vidi la bionda annuire, per poi salutare il rosso. La domanda invece che mi ponevo io era quand'è che quei due si sarebbero messi insieme. Suwa doveva trovarsi la ragazza accidenti, e Lindsey faceva al caso suo, sempre pensato, e Brooke era più che d'accordo con me. Purtroppo non avevamo alcun piano d'azione.
«Che ne dite di fare una partita a Beach Volley?» propose Xavier e quando annuimmo cominciò a nuotare per avvisare così anche Sam.
······
Con la palla tra le mani Brooke fece carta, forbici e sasso con Samuel, pronti a decidere con quali compagni giocare. Come sempre era successo, Sammy perse e la riccia decise le squadre con in viso un'espressione entusiasta. Nevada invece era stata legata alla staccionata lì vicino, in modo da non farla scappare. O almeno così si sperava. «Io con me voglio Matt, Scar e Suwa. Sam, ti tocca stare con Xavier, Danielle e Lindsey, non si discute.»
Lui sbuffò, per poi mettersi sotto rete dove c'ero anche io. «Ti straccerò riccia, così impari a rubarmi la ragazza.»
Lei rise di gusto. «Lei serve a me bello.»
«Ma se non sai giocare a nulla» continuò a battibeccare, ma lei non gli diede retta.
Scuotendo la testa, Matt si mise a battere, dando inizio alla partita. La palla volò dall'altra parte del campo, ma Xavier, prendendola di bagher, la fece tornare nel nostro campo.
«Ma che fai, dovevi passarmela!» si lamentò Samuel.
«Almeno l'ho presa!» gli rispose di getto.
«Suwa!» urlò Brooke prendendo a vantaggio nostro la situazione e fortunatamente lui la prese senza problemi, passandomela.
Con la mia migliore amica ci scambiammo un'occhiata, capendo già quello che dovevamo fare. Lei si mise in posizione e appena la palla arrivò a me la palleggiai, permettendo così alla riccia di saltare e di schiacciare come desiderava. Sam non si era nemmeno preoccupato di fare il muro credendo fermamente della convinzione che sarebbe stato un gioco da ragazzi, ma così facendo ci fece fare il primo punto lasciando tutti perplessi. Tutti tranne noi quattro.
«Evvai!» esultò Brooke, battendomi il cinque. «Alla faccia tua Samuel Sampson, io sono invincibile!»
«Tu-» si voltò a scatti Sammy, indicandola come aver appena visto un numero di magia. «Sai fare sport? Cioè, tu davvero hai schiacciato?»
Roteando gli occhi si portò le mani sui fianchi. «Cocco, io ho fatto anni e anni di pallavolo oltre che danza, stento a credere di non saperci giocare.»
«E come fai a fare schifo nel resto?»
Uno sbuffò uscì dalla sua bocca, facendomi ridacchiare. «So solo fare pallavolo, va bene? Posso saper fare almeno una cosa o ho bisogno del tuo consenso? Guarda che non sono Scarlett.»
«Ehi!» sbottai offesa, e sentendomi mi fece l'occhiolino.
Ricomponendosi si stronfinò le mani pronto per la sfida che la riccia gli aveva lanciato indirettamente. «Beh, almeno così ci divertiamo, no? Se Brooke sa giocare il divertimento è assicurato» poi guardò me, ma intenta ad osservare il pallone venire dalla nostra parte di campo, gli diedi le spalle.
Dovevo immaginare cosa potesse succedere, ma presa alla sprovvista sobbalzai appena una mano mi palpò il sedere. «Ma che fai?!» dissi insieme a mio fratello.
Lui cominciò a ridere divertito. «Erano in bella vista, non sono riuscito a trattenermi.»
«Io ti ho avvisato Sampson, adesso ti faccio secco!» gli urlò Xavier dopo l'ennesima avvertenza e, vedendolo andargli contro, Sam con uno scatto cominciò a correre per la spiaggia a tutta birra con il suo migliore amico alle calcagna.
D'un tratto vidi Nevada correrli dietro e come immaginavo era riuscita a slegarsi. Raggiunse Sam mentre correva, ma, piazzandosi davanti a lui, lo vidi cercare di schivarla, cadendo però miseramente a terra. Mio fratello scoppiò a ridere come un matto e senza reggersi in piedi si accasciò sulla sabbia. Nonostante fossi divertita dalla scena, corsi incontro a loro cercando di capire se il mio fidanzato fosse ancora tutto intero.
Lo osservai mentre cercava di rialzarsi, ma lo precedetti volendolo aiutare. «Stai bene?» domandai, portandomi una ciocca dietro all'orecchio e tendendogli una mano.
Lui me la prese, ma invece di farsi aiutare mi tirò a sé, stritolandomi tra le sue braccia. «Se mi dai un bacio allora posso ritenermi apposto.»
Ridendo per la situazione e per la richiesta a parer mio insolita, mi avvicinai al suo sorriso beffardo e lo baciai.
«Uuh, Scarlett non si fa pregare» disse con una nota soddisfatta.
Roteai gli occhi con un sorrisetto che mi tradiva. «Zitto e lasciati baciare.»
«Non me lo farò ripetere due volte» e avvicinandomi gli tappai la bocca.
Poi però arrivò Nevada e leccandoci i visi fece ridere tutti. A quella cagnolina piaceva sempre più mettersi in mezzo.
~~~~~~
G-day Aussiee 🌺
Prima giornata di coppia in spiaggia, come vi è sembrata??
I nostri amici sono sempre più pazzi, Xavier è il solito a voler proteggere Scarlett dalle porcate di Sam e poi la nuova new entry, Nevada ♡,♡
Io la trovo semplicemente bellissima, ma sapendo che è il cane di Suwa direi che ho anche paura HAHAHAH
Invece aussie, ho cambiato la copertina, ditemi cosa ne pensate, io la trovo semplicemente fantastica 😍
Porco puffo, il ragazzo è Sammy, È SAMMY, SONO SCONVOLTAA
Qualcuno lo conosce?? No?? Scusate, ma io ho bisogno di conoscere Samuel nella vita reale HAHAHAHAHA
Domani per di più è il 15 aprile, volevo pubblicare domani, maaa non era giusto far aspettare un giorno inutilmente, quindi tanti auguri a Scarlett in anticipo ❤
Al prossimo aggiornamento carissimi, vi lascio con una meme di Xavier !!
Bye bye 🐨
~ Niki_Rose
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top