42. RICORDALO
"RICORDALO"
«Adesso mi devi spiegare cosa c'è tra di voi» ripeté mio fratello.
Le braccia conserte e la sua espressione dura sul viso non promettevano nulla di buono, e io mi sentivo come in trappola.
«Fratellone, davvero, non penso che sia il momento e il luogo adatto per parlarne» cercai di deviare il discorso, ma lui non sembrò cedere.
«E invece è proprio il momento. Cosa ti fa pensare che io non debba avere delle spiegazioni?»
«Per lo stesso motivo per cui tu fino ad ora non mi hai spiegato la ragione per cui vi odiate» ribattei sicura.
Lui fece una mezza risata guardandosi attorno, per poi tornare serio su di me. «Ma se te lo hanno già detto i cugini Lee.»
«Sì, loro mi hanno detto in grandi linee il perché tu lo odi, ma tu non mi hai mai spiegato nulla di tua spontanea volontà. E anche se ti avessi chiesto, non avresti aperto bocca, dì che mento e che non è vero.»
In quel moment o sembrò esplodere. «Cosa ti devo dire in più? Che Danielle era innamorata di lui, che lui se ne è approfittato, che ci è andato a letto rubandole la verginità, che l'ha mollata e che ci giocava quando aveva voglia? Cosa devi sapere in più, eh? I dettagli? Che la usava solo come giocattolo per divertire le sue voglie sessuali? Oh, ti posso assicurare che quando aveva voglia di fare sesso la chiamava dicendole che le mancava e che gli sarebbe piaciuto rimettersi con lei. E lei sai che faceva? Ci andava perché se ne era innamorata. E poi sai cosa ha fatto quel pezzo di merda?! L'ha messa incinta! Lei ha dovuto abortire per questo gesto irresponsabile e gli unici a saperlo eravamo io, Hugh e Jensen! Siamo andati con lei all'ospedale per aiutarla senza farlo sapere ai suoi familiari perché si sentiva uno schifo e perché si vergognava! È questo che vuoi sapere?! Io ero stracotto di lei e mi faceva imbestialire vederla andare tra le braccia di uno che non la meritava, e per questo ci siamo picchiati! Quindi automaticamente mi scazza vedere mia sorella che parla con quel figlio di puttana come se nulla fosse, a colui che ha fatto del male a Danielle, la mia fidanzata, e non voglio assolutamente che lui usi anche te! Sono stato esaustivo?!»
Si fermò con le braccia aperte nel guardarmi intensamente aspettando una mia risposta, che ovviamente non arrivò. Mi aveva praticamente vomitato tutto addosso e mi sentivo una schifezza. Lui ci stava male ed io lo facevo sentire peggio. Ma non era colpa mia se con me Jake non sembrava così cattivo. Certo, non lo sopportavo, ma comunque mi aveva dimostrato in qualche modo che poteva essere una persona migliore di quello che era stato. Mi aveva aiutata in diverse occasioni, a modo suo dovevo ammettere, ma era riuscito a dimostrarmi di poter essere anche gentile e non solo pervertito e cafone.
Successivamente Xavier addolcì lo sguardo vedendo la mia espressione sconvolta e mi strinse a sé. «Scarlett... sono tuo fratello maggiore, ti voglio un bene infinito, non voglio vederti con qualcuno che ti faccia soffrire.»
Portai le mie mani sul suo petto e leggermente lo spinsi via da me, facendogli così capire che mi stava dando fastidio. Sì, perché tutti fraintendevano tutto. «Xavier, io non sono innamorata di Jake, quindi non farò assolutamente l'errore che ha commesso Danielle» e i miei occhi caddero su Samuel che stava ascoltando ancora tra le braccia di Hugh.
Mi faceva un po' ridere quella scena, uno scimmione che teneva un altro suo simile bloccato dalle sue possenti braccia, nonostante credessi che non ce ne fosse più il bisogno. Dal suo sguardo Sam sembrava aver cambiato pensieri, non aveva più quella voglia di spaccare tutto come Hulk o come Wolverine, stava seguendo il discorso tra me e il suo migliore amico con la bocca semiaperta e lo zigomo che aveva smesso di sanguinare.
Poi tornai a guardare mio fratello che non mi aveva tolto gli occhi di dosso. «Lo trovo solo un ragazzo leggermente simpatico ma allo stesso tempo irritante e insopportabile, è un po' come Sammy» dissi senza pensare indicandolo.
«Ehi!» sbottò quell'altro con aria offesa.
«Cosa?!» sputò fuori mio fratello, ma con un cenno della mano lo fermai.
«Solo che Sammy a differenza sua» mi piace «è una persona a cui non posso rinunciare, ha sempre fatto parte della mia vita ed è un idiota a cui voglio un bene dall'anima. Non sono assolutamente amica di Jake, mettitelo bene in testa, lo incontro solo per caso per Sydney. E comunque so ragionare con la mia testa Xavier, so che è un soggetto di cui è meglio non fidarsi, specialmente ora che mi hai vomitato tutto addosso, ma mi fa imbestialire che tu ti debba preoccupare così tanto per me. Ti dirò la verità nonostante credo che sia davvero molto brutto e pessimo dirlo a te, ma ho notato che anche lui sa essere gentile con le persone. Non capisco come faccia ad aver fatto del male a Dani dopo avermi mostrato di aver anche un lato meno stomachevole, voglio solo capire che gli passa per la testa e cosa lo ha portato a fare azioni orribili, perché lei non se lo meritava affatto.»
Averlo detto ad alta voce mi aveva liberata, ma allo stesso tempo mi sentii come un'egoista. Ma se fosse cambiato? Se si fosse pentito di quello che le aveva fatto?
Credi troppo nelle persone.
Ma lo hai visto anche tu, mi ha aiutata quando volevo scappare da Sammy, anche se stronzo mi ha accompagnata all'albergo, insomma, sa essere anche gentile.
Ma magari fa così con te solo perché ha in mente qualcosa.
E cosa scusa?
Sei la sorella della sua nemesi, potrebbe, non so, "vendicarsi" di Xavier tramite te.
E se lo stessimo pregiudicando? In fin dei conti sono passati anni da quando è successo quel casino, le persone cambiano. Guarda Sammy, non era così pervertito ed egocentrico.
Aveva tredici anni.
Vabbeh.
Trovati un'altra scusa rossa.
«Scarlett, se ti ho detto di starci alla larga è per un motivo fondato» interruppe il mio discorso mentale con tono serio.
«Lo so questo, però la gente può cambiare.»
«Persone come lui non cambieranno mai.»
«E tu che ne sai? Magari si è pentito-»
«Ma figurati» mi fermò schioccando la lingua scocciato. «A lui piace divertirsi e basta, ancora non lo capisci?! Danielle è un esempio vivente di quello che è capace di fare!»
«Ma insomma, credi davvero che voleva metterla incinta?!» sbraitai. «È l'ultima cosa che farebbe uno a cui piace divertirsi! Andiamo Xavier, questo è troppo anche per Jake.»
Voleva ribattere, ma rimase zitto guardandomi fisso negli occhi. Finalmente si era calmato. Forse.
«In qualsiasi caso se ne è fregato!»
«Ah certo, perché sicuramente Dani è andata da Jake a dire "ehi, mi hai messo incinta, che facciamo, lo teniamo?"»
«Certo che no!»
«E allora che cazzo di ragionamenti fai?!»
«Ragazzi, volete calmarvi?» si intromise Suwa.
«No!» gli urlammo contemporaneamente e lui rimase a bocca aperta.
«E quando diceva che vi siete baciati cosa intendeva?» intervenne stavolta Samuel, ricevendo in cambio una mia occhiataccia. Lui però sembrò più infastidito da quello che era successo che da come lo avevo guardato.
«COSA?!» ruggì Xavier nel sentire quelle parole.
Ecco che la bomba ad orologeria era stata innescata, di nuovo. Dannato Watusso.
«Per questo posso spiegare» cominciai a difendermi portando le mani avanti come se servissero a proteggermi. Certo, come se mio fratello non riuscisse a mettermi al tappeto con una mossa.
Mi guardai attorno e tutti sembravano volere delle spiegazioni. Suwa, come al suo solito, sembrava in incognito, mangiava patatine come se la cosa non gli interessasse, ma sapevo che lui era uno dei primi a voler sapere tutto. Di Brooke non parliamone, dall'aura che emanava sembrava la versione femminile di mio fratello in quel momento, ma al contrario suo quello che la mia amica voleva dire era "tu e Jake vi siete baciati e io non ne sapevo nulla?!". Poi mi passò per mente che Xavier aveva parlato davanti a lei della sua stracotta per Danielle, e mi sembrò strano non aver sentito il suono del suo cuore spezzarsi. Quella ragazza aveva fatto grandissimi progressi.
«Scarlett Willoughby, come hai potuto non dire nulla a me?! Sono come una sorella, che cavolo! Certi gossip devo saperli, specialmente se riguardano ragazzi! Se non apri bocca giuro che il cerchio dell'amicizia si chiude qua, in questo locale di rockettari, e sai che qua dentro ci ho messo piede solo per colpa tua e di Matthew!»
Roteai gli occhi non volendola sentire.
«'Fanculo ai gossip!» ruggì il mio fratellone, ma la riccia sembrò come non sentirlo.
«Non provare ad alzare gli occhi al cielo bella mia, tu ora parli o taci per sempre.»
«E va bene, parlo, parlo» dissi scocciata.
Raccontai a loro come erano andate le cose a casa Parfit-Parkes e per colpa di Samuel dovetti ammettere anche la questione del garage che aveva nominato Jake prima di ritrovarsi con un labbro spaccato. Brooke a quest'utlima storia sembrò morire dal ridere seguita da Suwa, Matt si sentiva in imbarazzo per me, Hugh cercava di non ridere e gli unici seri erano Xavier e Sam. Che poi, pensavo di dovermi incavolare con quest'ultimo perché mi ero immaginata chissà quale reazione esagerata, invece era serio quanto mio fratello, era da non credere.
Venuto tutto a galla, non restava che sentire il verdetto finale. Xavier cominciò a fare respiri profondi cercando di autocontrollarsi e con la coda dell'occhio potevo vedere Matt stare sull'attenti, pronto a placarlo in caso esplodesse.
«Tu... tu sei incredibile, come fai a fare certe figure?» sbottò il mio fratellone incredulo, ma lo ero più io nel non sentirlo sbraitare come un forsennato.
Da oggi tutti a fare i mantra!
Dacci un taglio.
«Oh mio Dio Scarlett, Jake è stato il primo ragazzo a cui hai palpato il pacco!» starnazzò Brooke continuando a ridere a crepapelle con Suwa che stava cercando di tenersi in piedi appoggiandosi alla parete.
«Zitta che cazzo, vuoi farlo sapere a tutti?!»
«Tu sei la migliore amica migliore al mondo. Dovrei scrivere un libro sulle tue avventure» continuò lei.
«No che poi ci vai a finire di mezzo anche tu Brooke» intervenne il rosso mentre si teneva la pancia dolorante.
Io incrociai le braccia sotto al seno aspettando che quei due la finissero e che Sammy la smettesse di fissarmi in quel modo. Non capivo cosa pensava, sembrava paralizzato, boh, era così strano che avrei voluto urlargli addosso per svegliarlo in un certo senso. Che nervi.
«Dovresti stare più attenta» mi rimproverò Xavier puntandomi con un dito in modo minaccioso. «Non devi dargli confidenza, non devi parlarci, non devi avere nulla a che fare con lui e-»
«Va bene ragazzi,» intervenne Hugh seccato e fermando il suo amico nel tirarla alle lunghe, mollando successivamente la presa su Sam che sembrò aver perso l'equilibro per qualche secondo, «la festa è finita per noi, andiamocene che mi sto stufando di stare qua... e c'è pure puzza di piscio, che schifo.»
······
Entrammo finalmente nei nostri rispettivi appartamenti, io sfinita per la serata sicuramente, Samuel non ne sapevo il motivo. Le uniche volte che aveva aperto bocca pronunciava monosillabi, "sì", "no", "ah", "mmm", cosa che non era da lui.
Facendo finta di nulla mi diressi al bagno preparandomi per la notte e una volta finito mi nascosi tra le lenzuola. Che vergogna, avevo detto a tutti della non voluta palpata di pacco, persino davanti a Sammy, credendo che invece non avrebbe mai smesso di prendermi per i fondelli. Era strano. Troppo strano.
Poco dopo si mise pure lui a letto mettendosi come ogni notte al mio fianco. Questa volta però non si era avvicinato per tenermi stretta tra le sue braccia e in me sentii un senso di vuoto.
«Sicuro di stare bene?» domandai girando la testa verso di lui e come risposta ricevetti solo un cenno col capo. Non sopportavo quando stava zitto, preferivo di gran lunga quando mi stuzzicava, almeno sapevo che era tutto a posto. «Dico davvero Sammy.»
Sam si inumidì le labbra senza fiatare, poi si voltò verso di me e decise finalmente ad aprire bocca. «Davvero gli hai palpato il pacco?»
What?!
Oh mio Dio, di tutto ciò che è successo, ti chiede del pacco? Muoio. Sammy vuole che io muoia dal ridere. Ora.
«Con tutto quello che è successo, mi chiedi se davvero gli ho toccato il suo amichetto?»
«Si chiama pene e le biglie che stanno dietro sono le palle» mi corresse, proprio come aveva fatto Jake.
Mmmmm, che nervoso. Perché dovevano fare così?!
Perché sono uomini.
Mio fratello non è così.
«So la anatomia umana, okay? Samuel, io-»
«Mi spiace davvero Scarlett» mi precedette lui guardandomi con sguardo abbattuto e lasciandomi letteralmente di stucco.
Si sollevò dal materasso e si mise seduto davanti a me prendendomi la mano più vicina a lui con le sue. Il suo tocco era delicato e morbido, come se io fossi fatta di cristallo e lui non volesse che mi rompessi. Solo una domanda mi passò per la testa: che cavolo sta facendo?
«Scusami per come mi sono comportato, davvero, non so che mi è preso. Lui insomma, ha iniziato a farneticare cose e mi ha fatto imbestialire. Giuro che non volevo che mi vedessi fare una rissa, solo Dio sa davvero quanto mi senta ora un patetico fallito totale. Mi spiace averti spaventata, non voglio vedere mai più quel tuo sguardo impaurito. Tu non devi avere paura di me. Non voglio che tu ne abbia, io sono qui per proteggerti. Volevo solo che tu stessi bene, il che come posso vedere lo sei fisicamente, ma dentro di te... non lo so, ho il presentimento che tu abbia paura di me. Ti prego Scar, io-»
Mi sollevai anche io dal letto e mi misi davanti a lui portandomi una ciocca dietro all'orecchio per poi accarezzargli il viso. Per un secondo avevo avuto la netta sensazione che Sam avesse smesso di respirare. «È tutto apposto ora Sammy. Io sto bene.»
E io ti amo.
Mi sono già dichiarata.
Infatti puoi dirglielo eh, non c'è scritto da nessuna parte che a Scarlett Willoughby è vietato dichiararsi di nuovo allo splendido Samuel Sampson.
Lui mi prese le mani e le portò dietro alla sua schiena, facendo sicché lo abbracciassi. Poi lui mi strinse a sé, regalandomi un bacio sulla testa e appoggiarci sopra la sua. Ero un po' scomoda a dire la verità, ma se questo lo avesse fatto sentire meglio, beh, lo accontentavo. Il suo profumo era leggero e il suo battito sembrava si stesse stabilizzando poco a poco. Sentirlo tranquillo faceva sentire anche me in quel modo.
Senza pensieri.
C'eravamo solo io e lui.
Nient'altro.
E il sonno talmente era pesante che, con me ancora avvinghiata a lui, si buttò a peso morto sulle coperte, forgiando un sorriso spensierato e bello da vedere. Sembrava come se si fosse levato un peso di dosso. Poi si scostò leggermente guardandomi intensamente negli occhi e successivamente si avvicinò per baciarmi la fronte in modo candido.
«Notte Scar» bisbigliò prima di fare uno sbadiglio.
«Notte Sammy» pronunciai prima di accoccolarmi sul suo petto e facendomi cullare dalle braccia di Morfeo.
Sei anni prima...
«Alastair e Scarlett si amano, Alastair e Scarlett si amano!» continuavano ad urlare quei cretini per tutto il cortile.
«Smettetela, avete rotto le scatole!» sbottai con la faccia tutta rossa dalla rabbia.
Il mio compagno di classe Damon si avvicinò a me e mi guardò dritto negli occhi con un sorriso furbo. Avrei voluto strappargli quella smorfia dalla faccia e calpestarla fino a quando non si sbriciolava. «Se voi due non state insieme allora non avete mai dato un bacio. Si può essere così sfigati?»
A quel punto gli saltai addosso e cominciai a tirargli i capelli. «Smettila stupido scemo, ti faccio diventare calvo se continui!»
«Scarlett!» sentii urlare da dietro e distraendomi quel demonio di un compagno di classe ne approfittò per buttarmi a terra, facendomi sbucciare un gomito.
Gli occhi mi si velarono di lacrime e a quel punto cercai di concentrarmi nel pensare a Sammy. Lui in quel momento sarebbe venuto da me e li avrebbe picchiati prima di medicarmi, tenendoli a distanza. Poi col suo sorriso dolce e le sue fossette mi avrebbe chiesto se stessi bene. I suoi occhi amorevoli avrebbero reso il dolore pari a zero, rendendomi in un millisecondo felice.
E nonostante fossero passati quasi dieci mesi da quando non lo vedevo, speravo con tutto il cuore che sarebbe comparso e che mi avrebbe fatto da eroe. Anche il mio fratellone avrebbe fatto lo stesso, ma se c'era Sammy io ero più tranquilla e felice. Sapevo che a Xavi dava fastidio quella cosa, però se lo chiamavo Onii-chan in qualche modo gli sollevavo il morale.
Da quando io e Suwa eravamo diventati migliori amici invece, tutti i ragazzini della classe credevano che stavamo insieme, ma non era assolutamente vero. Non credevo di riuscire a vederlo come un qualcosa di più, o almeno, fino a quando al posto di Sammy apparì lui a conciarli per le feste e venirmi in soccorso. In quegli istanti nel mio migliore amico avevo visto l'espressione dolce e amorevole di Sammy nonostante fossero completamente diversi.
«Stai bene Scar?» mi domandò e non vedendo quelle fossette che tanto adoravo ritornai alla realtà.
«Sì» annuii, ma poi me ne pentii e scossi la testa. «No, in realtà mi mancano il mio fratellone e Sammy» gli confessai cominciando a singhiozzare.
Lui mi scompigliò i capelli e si girò di spalle rimanendo accovacciato allargando le braccia. «Su sali, ti porto dalla signora che ti curerà il gomito.»
All'inizio esitai sentendomi quasi colpevole dall'andare con lui e non con Sammy, ma alla fine cedetti volendo essere aiutata.
Dopo le cure mediche che mi fece l'infermiera della scuola, andai a casa affiancata dai miei migliori amici.
«Quelli sono degli stupidi Scar, lasciali perdere» aveva detto la riccia mentre trotterellava con la sua cartelletta rosa.
«Brooke?» la chiamai e lei si voltò verso di me avvicinandosi ancor di più, mentre Suwa continuò a mangiare il suo panino alla cioccolata e canticchiando la canzone delle scimmiette che saltavano sul letto. «Mi manca Sammy.»
Lei sorrise e mi abbracciò per qualche secondo per poi riprendere la camminata. «Mi dispiace che non sai più dove sia finito. A me invece manca vedere tua fratello, è così bello. Quando torna?»
Mi passai il dorso della mano sotto il naso. «Per natale penso.»
«Uffa, che scatoline, poteva almeno darmi un bacetto prima di partire» disse col muso.
Io scoppiai a ridere. «Ma se nemmeno gli piaci.»
Lei mi fece la linguaccia e continuò a camminare con la testa alta. «Che ne sai tu? Magari mi ama in segreto.»
«Quella sei tu Brooke» intervenne Suwa con il panino tra i denti mentre si sistemava i pantaloni che gli stavano cadendo.
«Non ti impicciare tu, sei un maschietto, cosa ne vuoi sapere?» sbottò guardandolo male.
«Appunto per questo, io non penso alle bambine e non credo che lo faccia lui.»
«Uffa, l'unica che aveva un fidanzato era Scarlett» disse guardandomi con un sorriso ammiccante.
Le guance cominciarono a riscaldarsi, probabilmente ero diventata rossa come un pomodoro. «Io non ho avuto il fidanzato.»
«Beh, secondo me tu e Samuel facevate una bella coppia, non vedo l'ora di vedervi da grandi» e cominciò a saltellare come un coniglietto dalla felicità.
Io abbassai lo sguardo pensando a lui e a quanto soffrivo per la sua scomparsa improvvisa. «Non so nemmeno se lo rivedrò. Era il mio secondo fratello maggiore, gli voglio un mondo di bene» spiegai calciando un sassolino.
«Il tuo fidanzato si farà vedere solo per te» continuò Brooke. «Secondo me ritorna più figo e alto, ma nessuno supererà tuo fratello Xavier. Lui è bellissimo, ci sposeremo e avremo tanti bambini» si perse a fantasticare.
«Sì sì, certo» risposi sarcastica, ma lei non mi aveva sentito, era troppo occupata a pensare al mio fratellone.
«Invece venite alla gita a Melbourne? Io non vedo l'ora» ci distrasse Suwa con un sorrisone a trentadue denti.
Io annuii. «Farà freddo però.»
«Già, lì d'inverno fa veramente freddo» aggiunse la mia migliore amica facendo finta di avere i brividi.
······
Qualche settimana più tardi eravamo in gita scolastica nella bella Città delle Quattro Stagioni, divertendoci a giocare a ghiaccio con i nostri compagni di classe.
«Presa!» mi urlarono e sbuffando mi fermai sul posto aspettando che qualcuno mi liberasse.
Mi guardai attorno e Brooke l'avevano presa per la quindicesima volta. Scossi la testa non potendo crederci e in quel momento mi si parò davanti il mio migliore amico per liberarmi. Appena cominciai a correre felice di esser stata sghiacciata, sentii Damon canticchiare «Alastair ama Scarlett!»
«Non è vero, zitto!» dissi rossa dalla rabbia.
«Altrimenti?» mi punzecchiò quel cretino. «Non ci sono qui tuo fratello e il suo amico, cosa pensi che mi facciano ora che siamo a Melbourne?»
«Non ho bisogno di loro per strapparti i capelli, demente!» gli urlai contro.
Non lo sopportavo, era antipatico, stupido e rozzo.
«E se Scarlett mi piace allora? C'è qualche problema?» li sfidò il mio migliore amico e ancora una volta al posto suo vidi Sammy.
Con quella frase zittì quello scemo che si guardava attorno come per cercare una battuta per ribattere.
«A-ha, non sai cosa dire adesso testa di cetriolo!» urlò Brooke indicandolo e ridendo allo stesso tempo. «Sei solo uno sfigato senza cervello, e poi parli tu che non sai nemmeno cos'è la papaia!»
Tutti la guardarono senza parole, io compresa, non capendo cosa centrasse la papaia in quel momento. In qualsiasi caso io arrabbiata me ne andai lontano dagli altri, anche se sentivo ancora la voce di Brooke che strillava contro a quegli scemi.
Suwa mi affiancò e mi guardò in faccia. «Tutto bene?» mi chiese.
Io scossi la testa e a quel punto lui mi prese per un polso e mi portò in un posto del parco che si trovava dietro a delle siepi. Era tipico di lui trovare posti insoliti dove stare indisturbati.
Appena mi accovacciai sul terriccio scoppiai a piangere pensando alle parole di quel cretino. Volevo i miei fratelloni al mio fianco, mi mancavano tantissimo e non riuscivo ancora a credere che Sammy era sparito. Mi faceva male il petto, ma non ne capivo il motivo. Con la mano stringevo la felpa al livello del cuore e con lo sguardo basso mentre le lacrime cadevano copiose lungo il mio viso.
«No, non piangere, ti prego» uscì dalla bocca del mio migliore amico.
Scossi la testa tirando su col naso. «Non ci riesco, voglio Sammy. Voglio il mio fratellone e Sammy. Perché non c'è più? Perché mi ha lasciato da sola?! Io gli volevo bene e pensavo che anche lui me ne volesse» gli dissi quasi urlando e continuando a singhiozzare.
Mi portai le mani sugli occhi e cercai di fermare il pianto, ma non ci riuscivo, erano più forti di me. Pensare che ero da sola e indifesa mi dava davvero un gran fastidio. Io desideravo ancora giocare con loro, abbracciare Sammy ogni giorno appena lo vedevo, volevo sentire il suo profumo innondarmi le narici e beandomi di quella sensazione che solo lui riusciva a regalarmi. Mi mancava così tanto che mi sentivo come se il cuore mi si spezzasse dal dolore.
Le braccia di Suwa mi circondarono e mi strinsero in un caloroso abbraccio prendendomi alla sprovvista. «Ssst, calmati, sono sicuro che ti vuole bene anche lui e che un giorno tornerà da te per giocare insieme» cercò di consolarmi.
A quel punto affondai le mie dita nella sua felpa che pian piano si stava inzuppando per colpa delle mie lacrime.
Quando finalmente il mio pianto cominciò a diminuire, lui mi alzò la testa guardandomi dritto negli occhi e tenendo ai lati della mia faccia le sue grandi mani. I suoi occhi verdi erano totalmente diversi da quelli di Sammy eppure stavano iniziando a piacermi, erano belli da osservare e sembrava di stare in una foresta illuminata dalla luce del sole. «Scarlett, ci siamo qua io e Brooke a farti compagnia, sostituiremo tuo fratello e Sam nel migliore dei modi. Ci prenderemo cura di te perché tu sei la nostra migliore amica. Ricordalo.»
Alle sue parole sorrisi con felicità e a quel punto lui si avvicinò e mi baciò sulla bocca. Da quel suo gesto rimasi sorpresa, eppure non mi aveva dato fastidio, non ne sapevo il motivo. Mi soffermai nel pensare che le sue labbra erano morbide e tenere, ma ero troppo scioccata per riflettere su altro.
Quando si spostò da me sorrise e socchiuse gli occhi, ricordandomi tanto i protagonisti dei nostri amati cartoni animati. «Mia mamma dice che è un modo per far capire ad una persona che ci tieni a lei e che le vuoi bene» mi confessò facendomi capire che lui per me ci sarebbe sempre stato.
Non riuscii a rispondere, annuii soltanto e lo abbracciai forte a me.
«Cosa avete appena fatto?» ci chiese sconcertata Brooke.
Sollevai la testa e le sorrisi facendole capire che io stavo bene. Suwa la guardò negli occhi e si indicò con un dito. «Lo vuoi anche tu?»
Brooke si portò le braccia ai fianchi scuotendo la testa. «No, invece voglio che mi baci il mio amato Xavier, avrò avuto diversi fidanzatini ma nessuno è bello quanto lui, infatti li ho lasciati tutti. Comunque ti ringrazio lo stesso, ti voglio bene anche io gigante.»
······
Mi svegliai aprendo poco a poco gli occhi e girando la testa vidi il volto di Samuel che mi stava osservando. Sembrava che si fosse appena svegliato anche lui. Quanto era bello al mattino e con quel sogno che avevo appena fatto, che era un ricordo a me caro della mia infanzia, capii finalmente che Brooke aveva ragione. A me piaceva Sammy fin da piccola.
«Giorno piccoletta. Fatto un bel sogno?» mi chiese spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Arrossii leggermente e annuii.
Avevo parlato nel sonno?
Capace.
«Su dai, raccontamelo» disse con curiosità e la sua voce era talmente dolce che non riuscii a dirgli di no.
Con un groppo in gola gli parlai in grandi linee di quel lontano ricordo, togliendo ovviamente la parte in cui Brooke diceva che lui era il mio fidanzato. Notai con piacere che non era affatto cambiata negli anni.
Lo sguardo di Samuel invece era serio durante il racconto fino a quando non gli parlai del mio primo bacio. A quel punto il suo umore sembrava come essersi ribaltato. «Io lo sapevo!» esclamò balzando sul letto. «Lo stra-sapevo che eri tu la prima fidanzata di Alastair!»
«Ma che dici idiota!» gridai infastidita e sollevandomi a mia volta. «Hai frainteso tutto, non siamo mai stati fidanzati, quello sarà pur stato il mio primo bacio, ma era in amicizia! E per tua informazione, se potessi rimuovere dalla mia mente Mitchell sarei più che felice! Pensare che lui è stato il mio primo ragazzo...»
«Sarei meglio io come primo fidanzato, su dai, dillo» commentò con altezzosità.
«Non ti darò questa soddisfazione» sbottai col muso intrecciando le braccia.
Lui si avvicinò a me con il suo viso e facendo bloccare ogni mio tipo di movimento. «Sì, facciamo finta che ti credo.»
Almeno non mi ha tirato fuori Jensen.
Sì, strano però, è da un po' che non parla delle tue probabili relazioni.
E questa su Suwa?
Suonava più come "dammi una conferma intanto che mi elogio" che altro.
Mmm... sarà.
Ci guardammo intensamente negli occhi e mi persi nei suoi. Azzurri e limpidi come sempre, con qualche pagliuzzetta che sfumava il colore di una tonalità leggermente diversa, ma ugualmente spettacolari. La voglia di baciarlo si stava impossessando di me, specialmente quando lui abbassò lo sguardo per pochi secondi a fissarmi le labbra. Porca merda stavo per fare una grossa cazzata. Mi morsi l'interno del labbro appena lui incrociò i suoi occhi con i miei e facendomi palpitare il cuore.
Possibile che mi faceva tutto quell'effetto?
La mia vocina stava per prendere il timone delle mie azioni tanto era gasata, già la sentivo sogghignare con quella sua risata maligna.
Più o meno me la immaginavo così...
«Vestiti» affermò quasi come se fosse un ordine.
Aggrottai la fronte risvegliandomi dalla trance, mentre lui si allontanò da me. «E perché? Oggi è domenica, non ho l'università.»
«Huh?» pronunciò tirandosi via la maglia. Ecco che lo spettacolo di muscoli ebbe inizio, maledizione. «Voglio uscire con te, non possiamo? Tanto non hai nulla da fare.»
Certo, perché sa lui quello che devo fare io. Tsk.
Scarlett.
Che c'è?
Samuel.
Eh, sì, lo vedo.
Vuole uscire con te.
Sì, e allora?
Come "e allora"?! Ti ha chiesto di uscire! È un appuntamento!!!
Un-un app-appunta-men-mento? N-no... che-che dici.
SCARLETT WILLOUGHBY, CAMBIATI IMMEDIATAMENTE!!
Va bene, va bene! ... Oh, cazzarola.
Eh già!
Annuii semplicemente, lui mi sorrise e a quel punto il mio cervello cominciò ad andare in tilt.
Di nuovo.
~~~~~~
Aussiee 💕
Piaciuto il capitolo??
Xavier ha praticamente vomitato sulla nostra povera protagonista...
Maaa come vi è sembrato questo racconto?? E Jake sta sempre a puzzà oppure fa proprio bleeeach?? HAHAHAH
Invece finalmente si è saputo del primo bacio tra Scarlett e Suwa !!
Come ve lo aspettavate, così o diversamente?? (≧▽≦)
Comunqueeee... secondo voi questo è un appuntamento oppure Coscienza ha esagerato?
Samuel quando parlerai?! Sto sclerandooooooo
Basta, sto andando anche io fuori di testa... 😰
Ci vediamo al prossimo aggiornamento - sabato - con l'uscita tra Scar e Sammy, chissà dove la porterà... curiosii??
Bye bye 🐨
~ Niki_Rose
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top