capitolo 6: il gelato
A me non piace il gelato. Potrà sembrare strano, ma anche solo la vista del gelato mi fa stare male.
Quel mercoledì pomeriggio, girovagando un po' per il mio paese, mi ritrovai davanti alla gelateria più gustosa della zona. Mentre sorpassavo la porta di ingresso, scrutai all'interno e vidi due cose a me non gradite. La prima cosa che notai fu che il gelataio non aveva messo il mio gusto preferito, variegato alla Nutella (che ciona). La seconda, molto meno gradita della prima, furono, come potrete immaginare, la prof di ginnastica in compagnia del prof di arte.
Perché li becco sempre io?, pensai sconsolata.
Per non farmi beccare a farmi gli affari loro, mi nascosi dietro la prima automobile del parcheggio. Vidi i miei insegnanti uscire dalla gelateria con due coni a tre gusti, per me gigantissimi. Ma questi due hanno lo stomaco grande quanto l'Australia?, mi domandai perplessa, sempre nascosta dietro l'automobile.
Poco dopo, iniziai a dubitare della mia postazione di spionaggio, perché i due professori venivano proprio verso di me.
-Cacchio- esclamai a bassa voce -questa non ci voleva.
Infatti la macchina dietro alla quale mi ero nascosta, era esattamente la macchina dello Scaroni.
Decisi allora di farmi coraggio e attivare la modalità ninja che c'era in me.
Con scatto felino arretrai dietro ad una panchina e con movimento da ballerina sulle punte che balla sopra i carboni ardenti, mi spostai dietro al muretto che c'era di fronte alla gelateria.
Mentre mi accomodavo dietro al muretto, sentii una parte del discorso dei miei insegnanti:
-Quindi stasera andiamo a farlo da te?- chiese lei, leccando il suo cono tre gusti.
-Va bene, facciamo per le 21?- rispose lui sgranocchiando il cono.
Io cercavo di non pensarrme male, ma quel discorso metteva inquietudine. Mi domandai COSA si dovevano trovare a fare quella sera, ma la risposta arrivò subito:
-Allora, io porto il mascarpone e il cacao, tu hai i savoiardi?- chiese lo Scaroni.
-Dovrei, guardo poi se mancano vado una scappata al supermercato.- rispose lei.
Aaaah, il tiramisù, sospirai. Insomma, i miei professori si trovano la sera alle 21. Insieme. A fare il tiramisù. Mh, okay.
Vedendoli leccare il gelato, facendo assaggiare all'altro i propri gusti, mi venne il voltastomaco. Per questo ora non mangio più gelato.
Questo fu un altro trauma, che mi segnerà per la vita. Enormemente. Arrivederci e ciao.
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