Rinuncia

(L'immagine l'ho trovata su pinterest ed è di un artista, Ivana Basevic)

"Io sono ciò che amo, non ciò che ama me. Se mi trovano patetico è un problema loro, non credi?"
~Il ladro di orchidee

°°°°

Oggi ho deciso, per la centesima volta, che rinuncio a te.

Dico basta, scendo da queste montagne russe. Il sesso lo troverò altrove, l'amore anche. E magari accompagnerò il tutto ad una dose di stabilità, che con te è solo un'illusione.

Oggi, per la centesima volta, smetto di chiedermi cosa siamo e cosa non siamo.

Due satelliti che orbitano attorno lo stesso pianeta, che si vedono poche ore al giorno e poi spariscono l'uno per l'altro fino al prossimo giro, fino al prossimo segnale.
Due predatori, due prede, due insicuri, due fuggitivi, due amanti, due traditori.
Basta. Oggi smetto di interrogarmi.

Oggi, per la centesima volta, cancello il tuo nome dalla memoria.

Le tue mani sulla pelle saranno cancellate; la tua lingua, i tuoi baci, tutto. Delle tue labbra scorderò il sapore e mi dirò solo che, forse, erano sottili, ma non ricordo bene..
Della tua passione cancellerò il fuoco, ricorderò solo un movimento ritmico e sconnesso, privo di senso, meccanico.
I tuoi occhi saranno solo un banale marrone, non quel nero impenetrabile che tanto mi emozionava la notte.
Il tuo odore sarà un profumo qualunque, acquistato in un negozio dozzinale, privo di attrattiva. Non sarà più un aroma mistico che mi allarga il petto e il sesso.

Oggi, per la centesima volta, diventi solo un insieme di difetti.

La tua attrazione per il mio culo e per il tuo significa omosessualità.
La tua determinazione è prepotenza.
Le tue parole dolci sono inganni.
Il tuo buonumore è stupidità.
La tua furbizia è un modo per manipolarmi.

Oggi ho deciso, per la centesima volta, che rinuncio a te.

Non ho bisogno di te, dei tuoi fottutissimi giochi, delle tue stupide mezze verità.
Non sopporto più che sia tu a decidere le regole di ogni cosa.
Tu puoi chiamarmi amore, puoi scrivermi, essere gentile e premuroso, chiedermi se ho cenato perché ti preoccupi che io mangi solo fuori dai pasti. Poi appena io ti do un segnale, mi faccio sfuggire una parola di troppo, tu mi dici "evitiamo". Evitiamo cosa? Di innamorarci? Vaffanculo!
Voglio essere sincera, voglio dirlo ad alta voce, senza vergognarmi.
Mi piaci, mi piaci da impazzire! Che c'è di male?
È crollato il mondo? Non mi sembra.
È ancora qui questa lettera che non avrai mai, il tavolo, il pavimento, i miei pensieri. Mi piaci, ti desidero ogni giorno e non desidero nessun altro.
E adesso che l'ho detto posso anche rinunciarci, fingere non sia mai successo.
Non ho mai voluto dormire al tuo fianco, mai voluto guardare un film con te, mai desiderato chiamarti solo per sentire la tua voce, mai immaginato un nostro viaggio assieme.
Non ho mai avuto il batticuore per le tue parole, non ho mai tremato per il desiderio di sentirti sulla mia pelle.
Rinnego ogni cosa oggi.

Oggi, per la centesima volta, mento a me stessa.

So che mi scriverai ancora e che sorriderò alla notifica. So che ci vedremo, che crescerai ancora di più dentro di me.
Non mi ricordo neanche quando le mie difese sono crollate. Ed ero stata così brava a costruire quei muri, così diligente, così disillusa.
Li hai abbattuti, devastati, calpestati. Hai conquistato prima il mio corpo, poi la mia mente ed ora il mio cuore. La tua assenza me lo urla a gran voce. Ed io ti urlo vaffanculo.

Oggi, per la centesima volta, rinuncio a non essere me stessa.

Sono fatta così, sono passionale, e se farà male non me ne curo.
Tanto mi conosco, sono come una foglia in autunno. Basta una lieve brezza a farmi volare e alla prima mancanza crollo giù. Tutto mi tocca e niente mi cambia, almeno non in superficie. Magari quando sparirai davvero, quando sarai tu a decidere che non mi vuoi, quando non avrò una scelta, smetterò di pensarti in poche ore. Sì, volterò pagina e mi aprirò ad un nuovo amore.

Oggi voglio lasciarmi travolgere, ancora una volta, del domani non mi importa.
"E che ci importa di domani? Stringimi le mani.."

Forse domani un nuovo vento la mia passione soffierà via.
Chissà domani quale fuoco ecciterà i peccati miei.
Perché domani non ci sei, perché domani non c'è "noi"
Perché domani c'è solo domani
~Domani, Articolo 31

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