Capitolo 5: ricordi .
I sogni , brutto affare.
Sono la rappresentazione visiva dei nostri desideri nascosti quelli che devono restare segreti per evitare che li rubino o li critichino, dal tronde quello che a noi esseri umani riesce meglio è rubare e criticare.
Triste ma è così.
Sono con più o meno 3 ore di sonno , è l'alba e il brusco risveglio mi ha offuscato mente e vista facendomi venire le vertigini.
Apro gli occhi e noto che Dan mi sta fissando e dalla sorpresa sobbalzo facendomi uscire un urlo e tirandogli un pugno sul naso .
Io: Dannn!!! Mai più, mi hai fatto prendere un colpo cazzo, io cel'ho ancora il cuore e non vorrei prendermi un infarto.
Dan: Scusa ma ad un certo punto hai iniziato a parlare e stavo ascoltando.
Io: non ti ha fatto male il pugno?
Dan: non sento il dolore ricordi?
Io: giusto , hey! Hai detto che parlavo? e cosa dicevo?
Dan: Parlavi di un certo Rick e urlavi , sì , contro mark perchè avevi paura di perderlo.
Io: tutto questo in 3 ore?
Dan: A quanto pare non hai una cervello ma una sala cinematografica.
Ride.
Forse ricordo, stavo sognando di essere sul cornicione di un grattacielo con mark e uno dei due doveva buttarsi tra i morti di sotto per permettere all'altro di salvarsi e ho iniziato a urlare così forte da squarciarmi la trachea e poi sono stata catapultata a casa di Rick e stavamo suonando il pianoforte di suo padre , nessuno dei due sapeva suonare e ogni volta mettevamo una canzone con base pianoforte e facevamo finta di suonarla , più che un sogno è un ricordo di quando avevamo 14 anni , ad un certo punto mi ero anche innamorata di lui ma l'amore non fa per me e perciò ho stroncato la cosa ancora prima che potesse iniziare, ho solo bei ricordi di lui , l'unica pecca dei bei ricordi è che riaffiorano sempre con un triste alone di malinconia .
Probabilmente di lui non mi è rimasto altro che il suo ricordo , non so se è ancora vivo o se si ricorda di me dopo tutto quello che è successo.
Il sole mi trafigge l'iride ma non fa male .
Di colpo la nostra corsa viene interrotta da un ragazzo che si pianta al centro della strada facendo inchiodare Marcus e facendomi balzare vicino al sedile del passeggero e Dan fino alla mia schiena .
Guardiamo tutti oltre il parabrezza e io mi lancio davanti e spiano la pistola così da fermare l'avanzata del ragazzo che stava per venirci incontro.
Io: chi sei? Che vuoi fare?
Ragazzo: Sono un sopravvissuto, la mia ragazza sta molto male e in quella casa la sotto, non abbiamo medicine , sta morendo credo, abbiamo bisogno di aiuto , per favore potreste aiutarci? Abbiamo del cibo da offrirvi.
È affaticato e si tiene il braccio fasciato da un pezzo di stoffa già zuppo di sangue e sembra in procinto di piangere....di nuovo.
Io: dobbiamo aiutarlo .
Marcus: Ferma! Non sappiamo se è un FH .
Io: Un che?
Marcus: FH sta per False Human, sono dei banditi che uccidono i sopravvissuti per derubarli delle risorse .
Io: Se ci fossero problemi saprei come reagire , tu mi aspetti fuori con il walkie e io e Dan entriamo.
Mi guarda e fa segno di resa alzando le mani dal volante per poi far segno al ragazzo di salire a bordo.
È felice e se pur dolorante riesce a trascinarsi fino al rimorchio e Dan lo aiuta a salire.
Ragazzo: io sono Mike e mia moglie Jane è nella casa la giù , si è ferita alle gambe inciampando su dei rami mentre correvamo per scappare dai morti e nel viaggio sono stato graffiato da uno di loro.
Marcus inchioda di nuovo.
Marcus: Cosa?!!!
Io: Quanto tempo è passato dal graffio?
Mike: 6 ore credo .
Io: Non è infetto , ti ricordo che il virus reagisce un circa 15 minuti dal contatto col sangue dell'infetto , sarebbe già uno di loro.
Riparte poco convinto e arriviamo alla casetta.
In questa parte di strada è strano vedere case , è tutto boschi e pianure desertiche.
Scendiamo e sembra tutto tranquillo , ripasso il da farsi con mark mentre Dan entra con Mike.
Io: qualsiasi cosa accada ti chiamo al walkie se ritardo di 20 minuti prendi le armi e le chiavi dell'auto ed entra.
Mark: questa storia non mi piace.
Io: fidati ogni tanto dai.
Gli rispondo annoiata.
Entro in casa e non trovo la moglie ma un letto vuoto , la porta mi si chiude alle spalle e già sentivo Mark che nella mia testa mi ripeteva : telo avevo detto.... e aveva ragione.
Prima che potesse accadere qualsiasi cosa sfodero le 2 pistole dalle fondine e mi giro di scatto puntandole alla cieca.
Quando vedo Mike e Dan con le mani alzate.
Io: ma siete seri?
Abbasso le armi ed espiro.
Mike: Jane è la dentro nell'altra camera.
Io: cè altro di cui dovrei prendere atto prima di avere un infarto?
Mike : cè tanto sangue a terra.
Io: non sono facilmente impressionabile .
Entro nella camera e trovo 3 cadaveri di zombie spappolati per la camera e la donna con entrambe le gambe fasciate insanguinate.
Sembrava di stare sul set di un film horror.
Io: Iniziamo col levare gli zombie?
Chiedo ironicamente , data l'evidenza che " come cazzo la curo una tizia in mezzo alla trincea dei morti viventi?"
Dan: ci penso io vah.
Dan inizia a levare i corpi e io cerco di capire se la ragazza è più qui che la.
È messa male è messa tanto male noto un dettaglio però , ha il segno di due denti sulla caviglia .
Ha la febbre ed ha la faccia paonazza.
Io: hai detto che sono passate sei ore dalla sua caduta?
Mike: si ma poi gli zombie sono entrati qui e abbiamo lottato non appena ho finito di ucciderli sono corso in strada e ho incontrato voi , saranno passati 25 minuti mezz'ora.
Io: Mi dispiace Mike ma tua moglie è stata infetta , una forma aggressiva di infezione alle gambe per altro estremamente dolorosa temo che....
Mike: ti prego no , non farlo ho solo lei , ho solo lei.
Inizia a irrigidirsi e gli si stanno arrossando gli occhi .
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.
Io: morirà Mike , diventerà un mostro e la uccideremo comunque , fidati , stai avendo la possibilità di vedere la persona che ami nel modo in cui l'hai sempre vista , non sprecarla.
Lo lascio andare e si avvicina alla ragazza che stava avendo le convulsioni e stringeva le coperte piangendo e a intervalli urlando.
Mike: Scusa se non ti ho salvato dai tuoi incubi come ti avevo promesso , scusa per tutti gli appuntamenti mancati , per i compleanni scordati e per non averti dato retta quando avevi palesemente ragione , hai sempre avuto ragione.
Inizia a piangere e la ragazza ha gli occhi sempre più chiari.
Io: basta mike è arrivato il momento di salutarla.
Mike: addio jane , ti aspetto in un altra vita.
Si allontana e mi avvicino a lei , recito un ave o maria e un atto di dolore per la ragazza e dopo aver detto Amen le sparo in testa .
Non si muove più.
È libera.
Nello stesso momento mi vedo Marcus che mi guarda dalla porta.
Mi allontano ed esco, chiudo la porta della casa e salgo in auto.
Mike e Dan ci seguono a ruota e si mettono dietro.
Sento Mike singhiozzare e inizio a pensare quanto schifo fa il mondo adesso , adesso che il fondo è stato toccato.
Io: È strano vero? Un'attimo ci sei e lotti per la tua vita e i tuoi sogni e nemmeno il tempo di sbattere le palpebre che stai già concimando il terreno.
Come in un secondo potresti diventare un ricordo.
Marcus: l'importante è restare vivi nella memoria di qualcuno che ti faccia diventare immortale.
Stiamo proseguendo il viaggio e ormai si riesce a intravedere la città , Ohio , non l'ho mai visitata e a occhio e croce da quel fumo che viene dalla città e i rumori di sirene impazzite , assomiglia molto a una cazzata con vista su un mare di guai.
Nel mio stile direi.
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