In The Lair Of The Evil Witch.
Nina.
Mi alzo di scatto colpendo Derek con un gomito.
-Derek, so dove possiamo trovare la cura.- dico sorridente e alzandomi di scatto. Recupero una maglietta dal mio zaino per poi metterla e quindi prendere la giacca. Derek si sta mettendo il jeans per poi guardarmi. Arrossisco pensando alla notte scorsa.
Ci incamminiamo e spalanco gli occhi quando vedo i ragazzi dall'altra parte.
-Cazzo.- dico coprendomi dietro le spalle di Derek.
-Ci stanno guardando e credo che mi stiano per uccidere.- dice Derek per farsi sentire da me che mi trovo ancora dietro la sua schiena come se fosse uno scudo.
-Oddio.- dico sospirando e chiudendo gli occhi per contare fino a 10 poi mi metto al fianco di Derek sobbalzando quando trovo i ragazzi vicino a noi.
Guardo Harry negli occhi e lui fa lo stesso. Damon mi guarda con disprezzo mentre si allontana. Ha scoperto cosa ho fatto con Derek.
-Damon, aspetta!- urlo correndogli dietro. Stiamo per entrare nella tana della strega cattiva quando essa esplode.
Harry.
Mi accascio per terra con gli occhi sporchi di terra.
-Nina!- urlo cercandola in mezzo al gran casino. Lei è umana e potrebbe essere ferita ma sono sicuro che non lo è visto che non sento odore di sangue.
-Nina!- sento un'altra voce urlare. Derek.
Sbatto Derek contro un albero pronto a tirargli un pugno quando apre bocca.
-Sai, è stato divertente scoparmi la tua ragazza ieri.- dice e io lo lascio andare incredulo. Nina non può averlo fatto. Lei non mi ha tradito! Adesso so come si sentirà Nina quando le dirò di essere andato a letto con Cleo.
-Dio!- sento la sua voce parlare in mezzo al grande chiasso. Mi giro verso di lei che alza lo sguardo dai suoi jeans sporchi di terra.
-Harry mi...
-Ti dispiace? Sul serio? Vaffanculo, tu e lui!- urlo spingendola mentre le passo accanto.
-Tu non sei meglio di me. Sei andato a letto con Cleo.- urla e io mi giro verso di lei chiudendo e aprendo le mani in pugni.
-Sono molto peggio di te, Nina, e tu lo sapevi.
-Io ti ho amato con tutta me stessa. Anzi, io ti amo con tutta me stessa ma... ma sono stanca di soffrire ogni volta per colpa tua.- urla con le lacrime che le rigano le guance. Si avvicina a me mettendo una sua mano sulla mia spalla.
Finalmente si dorme. Mi stendo sul letto e Harry entra. Non so perché deva stare sempre dove sono io.
Mi metto a sedere guardandolo togliersi la felpa.
-Harry?- chiedo togliendomi gli stivali e buttandoli per terra. Non mi interessa dove vanno a finire.
-Sì?- chiede girandosi verso di me e guardandomi con una sopracciglia aggrottata. Lo bacio senza pensarci due volte, non so perché ma ne avevo un bisogno che non so spiegare.
Mette le sue mani sulla mia vita trascinandomi più vicina a lui, le mie mani vanno a finire sul suo collo.
Mi prende in braccio perciò incrocio le mie gambe intorno al suo bacino, arriviamo al letto dove mi appoggia delicatamente e il tutto senza mai staccare le nostre labbra.
-Lo vuoi?- chiede guardandomi negli occhi e appoggiando la sua fronte sulla mia. Riprendo fiato prima di annuire.
-Sì.- dico dando vita ai miei pensieri per poi unire di nuovo le nostre labbra in un bacio più appassionato.
Mi toglie la maglietta e si siede a cavalcioni su di me per togliersi la maglietta bianca che porta. Sorrido mentre ritorna giù verso di me. Si alza da me per poi togliermi il jeans facendo il tutto senza mai staccare gli occhi dai miei. Si toglie il suo jeans mentre io ho la bella visuale del suo corpo nudo davanti a me, l'unica cosa a coprirlo è solo il boxer.
Gli prendo un braccio tirandolo giù verso di me per poi unire di nuovo le sue labbra con le mie. Mette le mie gambe intorno al suo bacino mentre mi bacia il collo. Gli tiro i capelli gemendo perché adesso sta baciando il mio seno.
-Pronta?- chiede guardandomi negli occhi mentre anche il resto dei nostri vestiti sono stati buttati da qualche parte nella stanza.
-Sì.- dico sorridendo e lui entra dentro di me con movimenti lenti.
-Dio.- geme appoggiando la fronte sulla mia per poi baciarmi. Vorrei che tutto questo non finisse, è una sensazione bella.
-Dio santo.- borbotto graffiandogli la schiena mentre lui da le ultime spinte. Una volta che siamo venuti tutti e due si lascia andare sopra di me, per poi appoggiarsi suoi gomiti per di pesarmi troppo.
-Stai bene?- chiede lasciandomi un bacio sul naso. Rido perché i suoi capelli mi fanno il solletico.
-Sì, Harry, dovresti smetterla di chiedermelo ogni cinque minuti.- dico accarezzandogli la testa che adesso si trova appoggiata sul mio petto.
-Sono solo preoccupato per te.- dice guardandomi per poi baciarmi.
Si stacca da me. Come ha fatto a farmi rivivere la prima notte in cui siamo stati insieme?
-Voglio ritornare a come eravamo un tempo. Così felici.- dice mentre si allontana da me lasciandomi solo a cercare qualcosa da dire ma semplicemente non mi viene in mente niente.
Odio quando usa i suoi poteri da Banshee con me. Prima mi fa ricordare quando Derek mi ha trasformato e adesso mi fa rivivere la nostra prima notte insieme. Qualcosa si è rotto tra di noi e non capisco cosa.
Seguo gli altri dentro la grotta visto che hanno trovato una via d'accesso per entrare. Perché ci troviamo nella tana del lupo cattivo?
Mi guardo intorno rendendomi conto di aver perso gli altri che mi camminavano davanti fino a cinque secondi fa. Guardo lo specchio davanti a me vedendo un'immagine prendere forma.
-Oh, ma ciao piccolino.- dice una Nina più adulta e tenendo in braccio il bambino che ha appena dato alla luce. Inarco una sopracciglia continuando a vedere.
-Oh, amore, guarda, ha i tuoi stessi occhi.- dice una voce e vicino a Nina compare Derek che prende la manina del piccolo bambino che si trova ancora tra le braccia della mia Nina.
-Ha anche il tuo stesso sorriso, D.- dice Nina alzando il viso verso Derek che la bacia.
Qualcosa dentro di me scatta perciò tiro un pugno allo specchio che si rompe in mille pezzi ferendomi la mano.
Nina.
Mi trovo in una stanza con davanti Evangeline che sorride beffarda. Credo che lo abbia fatto apposta, ad allontanarmi dagli altri. Damon, al mio fianco, mi stringe un braccio mentre guardiamo la ragazza dai capelli neri.
Sento delle urla provenire dalle nostre spalle. Che sta succedendo?
-Cosa sta succedendo?- chiede Damon leggendomi i pensieri. Sono troppo occupata a guardarmi intorno per rimproverarlo.
-Stanno affrontano le loro paure. Sai, cara Nina, la paura del tuo caro Harry? Vederti felice con qualcun altro.- dice Evangeline dietro le mie spalle. Deglutisco cercando un modo per scappare da tutto questo casino.
-Quale la tua paura, cara? Che lui ti tradisca? Ops, già fatto.- urla e io vengo spinta in avanti andando a sbattere la testa contro una roccia. Mi porto la mano sulla fronte dove c'è una ferita dalla quale sta uscendo sangue.
-No, Damon, no!- urlo quando Damon mi sbatte contro il muro mettendo una mano intorno al mio collo. L'aria comincia a mancarmi e in meno di due minuti Damon mette i suoi canini nel mio collo, succhiando via tutto il mio sangue.
Le forze cominciano a mancare e quando me ne rendo conto la mia vista diventa offuscata e dopo il buio.
Harry.
Dove c'era lo specchio si apre perciò mi guardo intorno notando tutti in piena confusione, come se avessero appena finito di lottare.
Sento dei singhiozzi perciò seguo i rumori. Guardo Damon sporco di sangue in un angolo seduto mentre continua a dondolarsi e le lacrime gli bagnano le guance. Seguo il suo sguardo e trovo il corpo di Nina senza vita in un angolo.
-No!- urlo correndo verso Nina per poi prenderla tra le braccia. Mi porto il mio polso alla bocca per poi morderlo, metto il mio polso sulla sua bocca per farsi che prenda il mio sangue ma non succede niente.
-Le ho fatto un incantesimo per farsi che non diventi vampiro.- dice Evangeline che subito dopo viene sbattuta contro la parete della sua stessa caverna.
Quando la guardo di nuovo noto due corpi. La bionda, Amara, e la ragazza dai capelli neri, Evangeline.
Stringo il corpo senza vita di Nina tra le mie braccia per poi appoggiare la fronte sulla sua. Chiudo gli occhi entrando nella sua mente.
Mi guardo intorno per vedere se conosco questo posto. Mi giro e subito mi viene in mente che è il posto in cui io e Nina ci siamo incontrati la prima volta. La trovo seduta allo stesso tavolo. Sposto la sedia sedendomi difronte a lei. Ha gli stessi vestiti e gli stessi capelli del giorno in cui ci siamo conosciuti.
-Quando ti ho visto per la prima volta pensavo che fossi sexy, sì, ma tremendamente arrogante.- dice ridendo e portandosi alla bocca la lattina di Coca-Cola.
-Io invece ho pensato che fossi troppo per me.- dico sussurrando. Nina mette una mano sulla mia costringendomi ad alzare lo sguardo. Guardo i suoi occhi lucidi e neri che mi guardano attentamente a loro volta.
-Sii forte, Harry. Per me! Fallo per me.
-Non sono pronto a lasciarti andare. Non così, almeno! Avevi una vita davanti! Volevi un matrimonio, dei figli, una famiglia e... adesso non la avrai.- dico singhiozzando e togliendo la mia mano dalla sua. Si alza dalla sedia per poi accovacciarsi davanti a me.
-Ma ho capito cos'è l'amore e anche se non mi hai mai portata ad un appuntamento vero io ricorderò ogni singolo momento passato insieme a te perché sei la cosa più importante che ho... che avevo.- dice correggendosi. La alzo, alzandomi a mia volta per poi abbracciarla, stringendola forte a me.
-Ti prometto che troverò un modo per riportarti da me, ok?- sussurro al suo orecchio annusando il suo profumo perché potrebbe essere l'ultima volta che lo sento. Lei sospira senza staccarsi dal mio petto.
-Non ti mettere nei guai. E promettimi che non farai niente a Damon. Evangeline lo ha manipolato, ok? Non voglio che lui...- non la lascio finire perché la bacio. Non c'è la faccio più.
-Ti amo.- dice sulle mie labbra mentre io continuo a piangere.
-Nina!- urla Amara spostandosi i capelli biondi dalla faccia e correndo verso di me che ho ancora tra le mie braccia la mia Nina. Amara mi stringe forte mentre singhiozza sopra la mia spalla.
***
Abbiamo messo Nina in una stanza in cui Amara ha fatto un'incantesimo: nessun essere soprannaturale vi può entrare così lei sarà al sicuro finché non troverò un modo per riportarla indietro.
Chiudo la porta sospirando per poi con tutta la velocità che ho in corpo sbatto Damon contro il muro.
-Sei un fottuto stronzo! So che ho promesso a tua sorella di non ucciderti ma questo non mi vieta di picchiarti.- urlo e Louis mi stacca subito da Damon che mi guarda sorpreso. Forse dopo sette ore non si aspettava che lo avrei fatto.
Mi siedo sul divano guardando il display del cellulare dove c'è una foto mia e di Nina che sorridiamo alla telecamera.
-Lei dov'è?- urla una voce familiare facendomi alzare la testa. La mamma di Nina, insieme al padre, mi guarda preoccupata. Le indico la testa e lei ci entra senza nessun problema. Certo, non è una persona soprannaturale.
-No!- la sento urlare e Damon si avvicina cercando di entrare nella stanza ma poi si ricorda dell'incantesimo.
-Se fossi in te scapperei lontano perché saranno parecchio incazzati, ora come ora.- dico ma Damon non ha il tempo di scappare visto che il padre gli tira un pugno. Gli sta per tirare un altro perciò mi metto in mezzo.
-Hey, hey, signori, calma. Signor Wood, sua figlia non vorrebbe questo.- dico alzando le mani in segno da resa.
-Dovevi proteggerla.- dice rivolgendosi a me. La mamma di Nina si asciuga le lacrime, mi guarda negli occhi per poi tirarmi un pugno. Sospiro chiudendo gli occhi e sento la voce di Nina che mi chiama, sono solo degli stupidi ricordi.
-Neens, i bambini?- chiedo guardando la chioma mora di mia moglie con qualche ciocca bionda qua e là.
-Sono qui di fronte a me, maritino.- dice avvicinandosi per poi abbracciarmi. Le do un bacio suoi capelli mentre guardo i piccoli bambini che giocano a schizzarsi a vicenda.
-Se avessi saputo che una vita così era quello che volevo avrei preso la cura molto tempo prima ma non avrei avuto te e loro.- dico abbracciandola e stringendola forte a me per poi lasciarle un bacio sulla testa.
-Non ti manca essere un vampiro?
-No, per niente.
-Io sono ancora una Banshee, però, e ho come la sensazione che anche nostra figlia lo sarà.
-Due bellissime Banshee.
-Questo è il futuro che dovremo avere.
Mi sveglio visto che qualcuno sta chiamando il mio nome. Mi metto a sedere per terra visto che ho deciso di dormire vicino a Nina.
Guardo Amara che sospira.
-Stiamo andando a cercare Evangeline.
-Andiamo ad uccidere quella figlia di puttana.- esclamo alzandomi e lanciando un'ultima occhiata alla stanza di Nina seguo Amara fuori.
Giuro su Dio che ucciderò io stesso, con le mie mani, quella figlia di puttana ma lo farò dopo che mi avrà detto come riportare indietro Nina.
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