La luce che entra dalla finestra mi sveglia lentamente, come se il mondo stesse cercando di farmi riemergere da un sogno profondo.

Non voglio aprire gli occhi, non voglio lasciare andare questa sensazione di calore che mi avvolge, ma il richiamo della realtà è troppo forte.

Jaime è sdraiato accanto a me, la testa appoggiata al cuscino, gli occhi che mi fissano senza distogliere lo sguardo.

Mi congelo per un istante, il cuore che accelera.

La notte prima siamo stati insieme, di nascosto, come se dovessimo nascondere qualcosa di troppo perfetto.

Ma ora, mentre mi sveglio nel suo abbraccio, la sensazione che mi invade non è quella di colpa o di panico, ma di una felicità indescrivibile.

Lui non dice niente, non si muove.

Semplicemente, continua a guardarmi.

Un sorriso sfiora le sue labbra.

È strano, ma mi piace.

Mi fa sentire importante, come se in quel momento ci fossimo solo noi due, niente e nessuno a disturbarci.

Penso a come mi sento bene in questo momento.

Non so cosa sia successo, ma mi sento come se potessi restare qui per sempre.

Senza pensieri, senza paure.

Solo Jaime, con quella sua presenza che è tanto rassicurante quanto travolgente.

Mi sento vulnerabile, ma non ho paura.

Non con lui.

Mi sembra che tutto ciò che è successo, che sta succedendo, abbia un significato.

Un significato che ancora non riesco a comprendere completamente, ma che so, nel profondo, essere esattamente ciò che voglio.

Mi giro lentamente verso di lui, gli occhi che si incrociano con i suoi.

Resto a fissarlo per un altro lungo istante, senza dire niente.

Non servono parole in questi momenti.

C’è qualcosa di silenzioso che ci unisce.

E poi, senza un motivo apparente, mi accarezza il viso con la punta delle dita.

Il gesto è così delicato che mi sembra quasi irreale, come se non potessi essere io la persona che sta ricevendo tutto questo.

Sento il suo tocco leggero, come una carezza, che fa accendere un brivido sulla mia pelle.

I suoi occhi sono dolci, ma anche pieni di qualcosa di più profondo, che non riesco a comprendere.

-Ben svegliata- dice, la sua voce bassa e morbida, come se avesse paura di rovinare il momento.

Non rispondo.

Solo un sorriso.

È tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento.

E come se lo sapesse sorride anche lui.

Quel sorriso che mi fa sentire come se fosse tutto perfetto, come se tutto avesse finalmente un senso.

Le sue dita continuano a sfiorarmi la pelle, accarezzandomi con delicatezza, e mi sembra che il tempo si fermi.

Non c’è nessun altro posto in cui vorrei essere, nessun’altra persona che vorrei accanto a me.

È come se tutto il resto del mondo fosse lontano, la guerra si fosse fermata e l’unico suono che sento è il battito del mio cuore che si allinea al suo.

Poi, senza preavviso, Jaime si avvicina di più.

Il suo sorriso diventa più largo, più sicuro, e prima che io possa dire qualcosa, mi bacia la punta del naso, con quella dolcezza che mi fa venire voglia di rimanere per sempre in questo momento.

Mi metto a ridere, senza un motivo preciso, ma il mio cuore è leggero.

Un’altra risata, un’altra carezza.

Semplicemente, stare qui con lui mi fa sentire completa.

-Perché mi guardi così?- gli chiedo, finalmente rompendo il silenzio.

Jaime si sistema meglio nel letto, si avvicina ancora di più, e con quel suo sorriso che sembra una promessa sussurra: -Perché non credo che tu sappia quanto sei speciale-

Il mio cuore fa un salto, e un'altra parte di me si scioglie.

Non riesco a fare altro che sorridere.

Non ho bisogno di risposte, non ora.

Mi basta essere qui con lui, in silenzio, accarezzata dalla sua presenza.

La sua mano si sposta delicatamente sulla mia guancia, mentre i suoi occhi non mi lasciano mai.