Immagina per luuucedivina
Spero ti piaccia 💚

Sono seduta sul divano, con le gambe sotto di me, fingendo di essere completamente assorbita da un libro che non sto leggendo.

Derek entra nella stanza con una birra in mano, indossa una maglietta grigia che gli fascia le spalle larghe e un paio di jeans che sembrano essere stati cuciti direttamente su di lui.

Non è giusto.

Nessuno dovrebbe essere così dannatamente bello dopo giorni di inseguimenti, interrogatori e zero ore di sonno.

-Okay, T/n, basta- dice, appoggiando la birra sul tavolino.

Mi fissa, con quel misto di preoccupazione e testardaggine che gli si dipinge sul volto ogni volta che sta per lanciarsi in modalità profilatore da divano -Che succede? Sono giorni che sei... strana-

-Strana?- replico, fingendo di non sapere di cosa stia parlando. Un trucco inutile, ma almeno ci provo.

-Sì, strana. Sei silenziosa. Troppo silenziosa. E quando tu sei silenziosa, io mi preoccupo-

Alzo gli occhi al cielo -Non è niente, Derek. Davvero-

Lui si avvicina, si china su di me e mi prende le mani, le sue calde e forti attorno alle mie.

Mi tira su dal divano, ignorando il mio sbuffo -Se non vuoi parlarne, allora facciamo qualcos’altro-

-Tipo?-

Mi sorride, quel sorriso da un milione di watt che potrebbe convincermi a fare qualsiasi cosa -Balliamo-

-Balliamo? Sul serio?-Non posso credere alle mie orecchie.

-È da tanto che non lo facciamo- dice, già dirigendosi verso il mobile per accendere lo stereo.

La musica riempie la stanza: una vecchia ballata soul che mi fa venire voglia di essere una ballerina decente.

Ma no, sono io, quindi probabilmente finirò per calpestargli i piedi.

Lui mi tende la mano, e non riesco a dirgli di no.

Mi tira a sé, le mani salde sui miei fianchi, e inizia a muoversi lentamente.

Io, ovviamente, mi muovo come una marionetta con i fili incrociati.

-Sai che sono pessima- gli dico, guardando in basso per evitare di incontrare i suoi occhi.

-Non mi importa- risponde, stringendomi più forte -Mi piace comunque-

E lo dice con una tale sincerità che, per un momento, dimentico di essere un disastro.

Mi lascio andare, seguendo i suoi movimenti.

I nostri corpi si sincronizzano, e per qualche minuto, il mondo scompare.

Lo guardo, il viso rilassato, il sorriso lieve sulle labbra.

Non so come dirglielo, ma so che devo farlo.

-Derek?-

-Mmm?-

-Posso dirti una cosa?-

-Certo, tesoro. Che c’è?-

Respiro a fondo, cercando di mantenere la calma, ma il cuore mi batte come se avessi appena corso una maratona -Penso che... beh, probabilmente sono incinta.-

Si ferma.

Lo sguardo si blocca sul mio, e per un momento ho paura che stia per andare nel panico.

O peggio, che non dica nulla.

Ma poi... ride. Forte. Così forte che devo allontanarmi un po’.

-Derek! Non è divertente!- esclamo, incrociando le braccia sul petto.

-No, no, scusa!- dice tra una risata e l’altra, avvicinandosi di nuovo a me.

Prima che possa protestare, mi solleva tra le braccia come se non pesassi più di una piuma -Tesoro, sto ridendo perché sono felice! Sei incinta! Questo è... Bellissimo!-

Il mio cuore si scioglie -Davvero? Non sei spaventato? Non stai pianificando di scappare nel bel mezzo della notte?-

-Ma smettila- dice, baciandomi prima sulla fronte, poi sulle guance, e infine sulle labbra -Sono pazzo di te. E ora anche di questa piccola creatura che stiamo per avere-

Mi posa a terra, ma non mi lascia andare -Okay, dobbiamo iniziare a fare dei piani. Dov’è che mettiamo la culla? E come lo chiamiamo? Se è un maschio, potrebbe essere Derek Junior. O no, troppo scontato. E se è una femmina, qualcosa di forte, tipo... Justice-

-Justice? Sul serio?-

-Ci lavoriamo- risponde con un sorriso furbo.