Lucifer Morningstar [Lucifer]
Mi sveglio con il dolce suono di un pianoforte.
Apro gli occhi e il primo pensiero che mi attraversa la mente è: "Dove diavolo mi trovo?"
Mi guardo intorno e mi rendo conto che sono in un attico lussuoso, decisamente troppo per il mio budget.
Poi lo vedo: Lucifer Morningstar, a torso nudo, seduto al pianoforte.
Oh, capisco.
Ora ha tutto più senso.
Lucifer mi nota e mi sorride, quel sorriso che farebbe sciogliere anche il cuore più duro -Buongiorno, t/n. Dormito bene?- dice, continuando a suonare.
-Cosa ci faccio qui?- chiedo, tentando di far sembrare la mia voce meno confusa di quanto mi senta realmente.
-Beh, eri un po'... ehm, sbronza ieri sera. Ho pensato che fosse meglio portarti qui, dove potessi stare al sicuro- risponde con un sorriso malizioso.
-Oh, fantastico. Un'altra notte da ricordare... o dimenticare- dico, alzandomi dal divano -Grazie, suppongo-
Lucifer ride, un suono basso e vibrante che mi fa venire i brividi -Non c'è di che. Vuoi un caffè?-
-Un caffè sarebbe perfetto- rispondo, cercando di ignorare il fatto che sono in pigiama e che lui è lì, a torso nudo, sembrando appena uscito da una pubblicità di biancheria intima.
Mi avvicino al pianoforte, curiosa -Suoni davvero bene- commento, cercando di distogliere l'attenzione dal suo petto scolpito.
-Grazie- risponde Lucifer, spostandosi un po' per farmi spazio accanto a lui -Vuoi provare?-
-Non so suonare- ammetto, sentendomi leggermente imbarazzata.
-Nessun problema- dice lui con un sorriso -Ti insegnerò io-
Mi siedo accanto a lui, sentendo il calore del suo corpo vicino al mio.
Lucifer mi prende le mani e le guida sulla tastiera, facendomi vedere alcuni accordi semplici.
-Vedi? È facile- dice, la sua voce bassa e rassicurante.
Provo a ripetere gli accordi da sola, ma le mie dita sembrano non voler collaborare.
Lucifer ride e mi aiuta di nuovo, le sue mani grandi e forti che guidano le mie.
-Così va meglio- dice, il suo respiro caldo sul mio orecchio.
-Grazie- mormoro, cercando di ignorare il battito accelerato del mio cuore.
-Non c'è di che. Sei un'ottima allieva- risponde lui, i suoi occhi che brillano di divertimento -Sai, t/n, c'è qualcosa di speciale in te-
-Sì? Come cosa?- chiedo, sentendo le guance arrossire.
-Il modo in cui riesci a farmi sorridere- risponde lui, avvicinandosi sempre di più -E il modo in cui il tuo cuore batte più forte quando sei vicino a me-
Non so cosa dire, così rimango in silenzio, il nostro respiro che si mescola.
Poi, prima che me ne renda conto, le sue labbra sono sulle mie, morbide e calde.
Il bacio inizia lento, quasi timido, ma si intensifica rapidamente.
Le sue labbra si muovono con una sicurezza che mi fa perdere la testa, e il sapore di lui è un mix inebriante di caffè e qualcosa di dolce, forse whiskey.
Le sue mani si spostano dalla tastiera alle mie guance, tenendomi il viso con una delicatezza sorprendente.
Rispondo al bacio, sentendo una scarica elettrica attraversarmi tutto il corpo.
Le mie mani, quasi senza volerlo, si intrecciano nei suoi capelli morbidi, tirandolo più vicino.
Quando finalmente ci separiamo, entrambi siamo leggermente senza fiato.
I suoi occhi, normalmente così sicuri di sé, brillano di qualcosa che sembra quasi... tenerezza.
-Forse dovremmo fare colazione- dice lui con un sorriso ironico.
-Sì, forse è meglio- rispondo, sentendo un sorriso sciocco allargarsi sul mio viso.
-Allora, cosa preferisci? Uova strapazzate o toast alla francese?- chiede Lucifer, alzandosi e offrendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
-Sorprendimi- rispondo, accettando la sua mano.
Mi alzo con la sua mano nella mia, la pelle calda e rassicurante.
Non posso fare a meno di sentirmi un po' come in un sogno.
Ma poi, perché diavolo dovrei svegliarmi?
Lucifer mi guida verso la cucina, dove comincia a preparare gli ingredienti per la colazione -Uova strapazzate con un tocco di formaggio, va bene?- chiede, mentre rompe le uova con una destrezza che fa sembrare facile qualsiasi cosa faccia.
-Sì, va benissimo- rispondo, osservando ogni suo movimento.
Non posso fare a meno di notare quanto sia affascinante anche nei gesti più semplici.
Mi appoggio al bancone, incrociando le braccia e mordendomi il labbro inferiore mentre lo guardo -Sai, non mi hai mai detto come fai ad essere così bravo in tutto-
Lucifer sorride, girandosi leggermente verso di me -Beh, quando hai vissuto quanto me, hai tempo di imparare molte cose-
-Oh, certo, il vantaggio dell'immortalità- rispondo con una risata -Devo ammettere, non posso competere con quello-
Lui ride di nuovo, e il suono riempie la stanza come una melodia -Ma tu hai altre qualità- dice, girandosi completamente verso di me e avvicinandosi -Qualità molto attraenti-
La sua voce bassa e sensuale mi fa venire i brividi lungo la schiena.
Lo guardo negli occhi, sentendo il mio cuore battere più forte -Sai, ho pensato al bacio di prima- dico, la mia voce tremante ma decisa.
-Oh, davvero?- chiede lui, con quel suo sorrisetto malizioso -E cosa hai pensato?-
-In realtà, penso che non sia stato abbastanza- rispondo, sentendo il coraggio crescere dentro di me.
Mi avvicino a lui, poggiando una mano sul suo petto nudo, sentendo i muscoli sotto la pelle.
Lucifer solleva un sopracciglio, evidentemente divertito -Non abbastanza, eh?-
-No- sussurro, avvicinandomi ancora di più -Penso che ne serva un altro-
Non aspetto che risponda.
Mi alzo sulle punte dei piedi e lo bacio di nuovo, questa volta con più determinazione.
Le mie mani si spostano dietro il suo collo, tirandolo giù verso di me.
Le sue braccia mi circondano, stringendomi a sé mentre risponde al bacio con la stessa passione.
Le nostre labbra si muovono all'unisono, ed è come se tutto il mondo sparisse.
Non c'è niente al di fuori di questo momento, solo io e lui.
Il sapore del suo bacio è ancora più dolce questa volta, e il calore del suo corpo mi avvolge come una coperta rassicurante.
Il bacio inizia lento, quasi timido, ma si intensifica rapidamente.
La sua lingua scivola contro la mia, provocando un gemito basso e involontario che si perde tra le sue labbra.
Le sue mani si spostano dalla tastiera alle mie guance, tenendomi il viso con una delicatezza sorprendente.
Rispondo al bacio, sentendo una scarica elettrica attraversarmi tutto il corpo.
Le mie mani si intrecciano nei suoi capelli morbidi, tirandolo più vicino.
La sua presa si fa più sicura, le sue dita affondano nei miei capelli, e io mi sento come se stessi per sciogliermi.
Mi spacco leggermente e annuso l'aria -Cos'è?-
Lucifer impreca e guarda i fornelli -Le uova-
-Oh-
-Non importa- mi stringe di nuovo e riprende il bacio interrotto.
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