Klaus Michealson [Tvd]
Immagina per -Izzy-__
Spero ti piaccia 💚
Entro nel mio studio, e la prima cosa che vedo sono un paio di scarpe eleganti e costose appoggiate sulla mia scrivania.
Risalgo con lo sguardo lungo le gambe muscolose fino a incontrare il volto di Klaus, seduto sulla mia sedia con un sorriso sghembo che riesce a essere contemporaneamente affascinante e irritante.
-Klaus- lo saluto, cercando di mantenere la calma -Sai che non puoi stare qui. Se qualcuno ti vede, siamo fritti-
-Oh, t/n- risponde, togliendo lentamente i piedi dalla scrivania -Sei sempre così preoccupata per le apparenze-
Prima che possa rispondere, si alza in un lampo e in un attimo è davanti a me.
Il suo sguardo intenso mi brucia sulla pelle mentre mi prende il viso tra le mani.
E poi mi bacia.
Il suo bacio è un'esplosione di fuoco e passione, le sue labbra morbide ma decise che si muovono sulle mie con una sicurezza che solo lui può avere.
Sento il calore irradiarsi dal punto di contatto, scendendo lungo il collo, scorrendo nelle vene fino a raggiungere ogni angolo del mio corpo.
La sua lingua sfiora la mia, in un gioco di potere e seduzione che mi fa perdere ogni briciolo di razionalità.
Il tempo sembra fermarsi mentre le sue mani scivolano dietro la mia nuca, intrecciandosi nei miei capelli, tirandomi più vicino, come se volesse fondere le nostre anime insieme.
Mi aggrappo a lui, le mie dita che si stringono al tessuto della sua camicia, sentendo il suo cuore battere veloce contro il mio petto.
Quando finalmente si stacca, il suo respiro caldo e affannato si mescola al mio.
I suoi occhi mi scrutano, pieni di desiderio e qualcosa di più profondo, qualcosa che so di essere l'unica a vedere.
-Adesso- dico, cercando di riprendermi e allontanare l’effetto magnetico del suo sguardo -dobbiamo parlare. Chiudi la porta-
Klaus si allontana di un passo e chiude la porta del mio studio, sigillando fuori il mondo esterno.
Ci sediamo, io sulla poltrona e lui di nuovo sulla mia sedia, questa volta con un’aria leggermente più seria.
-Stiamo insieme da mesi, Klaus- inizio, guardandolo negli occhi -E ogni volta che sei qui, rischio tutto-
-Sai che farei qualsiasi cosa per proteggerti- dice, il tono della sua voce diventando più morbido -Ma dobbiamo essere realistici. Non possiamo nasconderci per sempre-
Lo so, e il pensiero mi spaventa più di quanto voglia ammettere.
Klaus è una forza della natura, un uomo abituato a ottenere sempre ciò che vuole.
Eppure, qui siamo noi due, uniti da qualcosa di incredibilmente potente e fragile allo stesso tempo.
-Ma finché possiamo- dico, prendendo la sua mano -dobbiamo continuare a essere cauti. Nessuno deve sapere di noi-
-Capisco- risponde, stringendo la mia mano -Eppure ogni volta che ti vedo, ogni volta che sono con te, mi rendo conto di quanto sia difficile-
-Sai che anche per me è difficile- confesso, il mio sguardo che si ammorbidisce -Ogni volta che sei lontano, ogni volta che devo fingere che non significhi niente per me... è una tortura-
Klaus mi guarda con una tale intensità che sento il cuore battere più forte -Allora dimmi, t/n. Quanto ancora possiamo continuare così?-
-Sai che non posso darti una risposta definitiva- dico, sentendo un nodo formarsi alla gola -Ma so che non voglio perderti-
-Non mi perderai- dice con fermezza -Non lo permetterò-
Per un momento, restiamo in silenzio, le nostre mani ancora intrecciate.
Il mondo esterno sembra lontano, quasi irreale.
Qui, nel mio studio, siamo solo noi due, e nient'altro conta.
-Allora- dico infine, cercando di rompere la tensione -Cos'hai fatto oggi? Oltre a farmi venire un infarto entrando nel mio studio senza preavviso-
Ride, un suono profondo che mi fa sorridere -Niente di troppo interessante. Solite cose-
-Ah, le solite cose- ripeto, ironica -Tipo conquistare città e terrorizzare i nemici?-
-Qualcosa del genere- ammette con un sorriso -Ma preferisco di gran lunga stare qui con te-
-E io preferisco che tu stia qui con me- dico, lasciando che la sincerità delle mie parole riempia l'aria -Anche se significa correre rischi-
-Per te, ne vale sempre la pena- risponde Klaus, avvicinandosi di nuovo -E troveremo un modo. Insieme-
Annuisco, sentendo una calma inaspettata -Insieme- ripeto, lasciando che quella parola si depositi dolcemente tra noi.
E mentre ci scambiamo un altro bacio, questa volta dolce e rassicurante, le sue labbra si muovono con una delicatezza che mi fa sciogliere.
La sua mano scivola sulla mia schiena.
Sento il battito del suo cuore contro il mio, un ritmo che mi conforta e mi fa sentire viva.
Quando ci stacchiamo, il mondo sembra tornare lentamente alla realtà.
I suoni della vita quotidiana filtrano attraverso le pareti del mio studio, ma tra noi c'è ancora un’aura di intimità che nessuno può rompere.
-Sai- dico, con un sorriso ironico -se continui a presentarti così all'improvviso, potrei finire per abituarmi-
Klaus ride, e il suono è come musica per le mie orecchie -Non sarebbe poi così male, vero?-
-Probabilmente no- ammetto, ancora un po' stordita dai baci -Ma devi promettermi che sarai più cauto. Non voglio che ci scoprono-
-Prometto- dice Klaus, con una serietà che raramente mostra -Ma sai che la discrezione non è esattamente il mio forte-
-Me ne sono accorta- rispondo, alzando un sopracciglio -Ma ci contiamo. Abbiamo troppo da perdere-
-Lo so- dice, abbassando lo sguardo per un momento.
Mi sorprende sempre la sua capacità di essere così vulnerabile con me, nonostante la sua natura dominante e pericolosa.
-Grazie- dico, stringendo la sua mano -E adesso, perché non parliamo di qualcosa di più leggero? Come il fatto che hai rubato la mia sedia-
Klaus sorride, tornando a mostrare quel suo lato ironico che adoro -Non ho resistito. È una sedia molto comoda-
-Beh, dovresti ringraziarmi- ribatto -L'ho scelta io-
-Lo farò sicuramente- dice, inclinando la testa -Se mi permetti di ripagarti con un altro bacio-
Rido, scuotendo la testa -Sei incorreggibile, Klaus Mikaelson-
-E tu mi adori per questo- risponde, con un sorriso trionfante.
Non posso fare a meno di ammettere che ha ragione.
C'è qualcosa di irresistibile in lui, qualcosa che va oltre il suo fascino e la sua bellezza.
È la sua anima tormentata, la sua vulnerabilità nascosta dietro una facciata di forza.
-Va bene- dico, avvicinandomi di nuovo -Ma solo un altro bacio. Poi dobbiamo davvero parlare di cose serie-
-Affare fatto- risponde Klaus, e le sue labbra trovano di nuovo le mie.
Questa volta, il bacio è lento e pieno di promesse non dette.
Le sue mani scorrono lungo la mia schiena, tracciando linee di fuoco che mi fanno rabbrividire.
Mi perdo nel suo abbraccio, sentendo la sua forza e la sua tenerezza.
Quando ci stacchiamo, il suo sguardo è così intenso che mi sembra di essere l'unica persona al mondo per lui -Ti amo, t/n- sussurra.
-Anch'io ti amo, Klaus- rispondo, sentendo il cuore traboccare di emozioni -Sempre-
Restiamo così per un momento, semplicemente godendoci la presenza l'uno dell'altra.
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