Carl Grimes‼️[Twd]

Immagina per PriscillaRos1
Spero ti piaccia 💚


Mi stiracchio pigramente sul letto, le coperte incastrate sotto il mio corpo come una prigione soffice che non ho intenzione di lasciare.

La luce del mattino filtra attraverso le tende di Alexandria, creando un'atmosfera dorata e calda.

Accanto a me, Carl Grimes, il mio ragazzo da un anno ormai, dorme ancora profondamente.

Lui è un casino incasinato, con i capelli scompigliati che gli cadono sugli occhi chiusi e la cicatrice sull'occhio sinistro che, a questo punto, mi è diventata stranamente cara.

Potrebbe essere l'unica persona al mondo che riesce a essere sexy anche mentre russa leggermente.

Mi sporgo per guardarlo meglio, mordendomi leggermente il labbro.

I suoi lineamenti si sono induriti negli ultimi tempi, soprattutto dopo la guerra con i Salvatori.

Ma nonostante tutto, quando è con me, riesco ancora a scorgere il ragazzino spavaldo che ho conosciuto a Oceanside, quello che mi aveva fatto rotolare gli occhi al cielo per la sua arroganza, prima di rubarmi il cuore senza che me ne rendessi conto.

Mi ricordo ancora il giorno in cui è arrivato con il suo gruppo, chiedendo aiuto per combattere Negan e i suoi scagnozzi.

Ricordo il modo in cui mi aveva guardata - non con lo sguardo di qualcuno che stava cercando di fare colpo, ma con una sorta di sincero interesse che mi aveva colto di sorpresa.

E ora, eccoci qua, un anno dopo, a dividere il tempo tra Alexandria e Oceanside.

E, con mia grande sorpresa, anche Rachel, la mia piccola e fastidiosa sorella, sembra aver accettato il fatto che io stia con un "forestiero".

Cosa che mi aspettavo avrebbe causato il caos.

Mi rigiro sul fianco, scrutando il soffitto.

La guerra è finita.

Negan è stato sconfitto.

Ma con la fine della guerra arriva un nuovo inizio uno che include anche altre sfide, tipo capire cosa fare con la nostra relazione adesso che non abbiamo più la scusa della sopravvivenza quotidiana per distrarci.

Mentre perdo tempo nei miei pensieri, Carl si muove accanto a me, sbadigliando sonoramente prima di aprire lentamente l'unico occhio buono.

-Buongiorno, principessa- dice con un tono sonnolento e un sorriso sghembo, allungando una mano per toccarmi il fianco.

-Principessa?- ribatto, alzando un sopracciglio -Sicuro che non stai parlando di te stesso, dormiglione?-

Mi risponde con un grugnito pigro prima di tirarmi verso di lui -Non fare la sarcastica così presto al mattino. Non sono pronto-

Sbuffo, ma non faccio resistenza mentre mi avvolge con le braccia.

Mi piace quando fa così: mi stringe come se avesse paura di lasciarmi andare, come se in questo mondo incasinato fossi l'unica cosa che gli impedisce di cadere a pezzi.

Siamo rimasti in silenzio per un po', ascoltando i suoni soffusi della comunità che si sveglia fuori.

Il mondo sembra... normale, per una volta.

Niente Salvatori, niente guerra.

Solo noi due.

-Ho pensato a una cosa- dico dopo un po', rompendo il silenzio -Perché non rimani qui ancora qualche giorno? Ne ho parlato con Rachel, per le va bene... Credo-

Carl ridacchia -Mi sorprende che non stia ancora tentando di cacciarmi via con una lancia-

-Oh, ci ha provato- rispondo con un sorriso malizioso -Ma poi ha capito che se lo fa non la smetterò di nasconderle il coltello preferito. È un compromesso-

-Un'ottima strategia- commenta lui, accarezzandomi la schiena con gesti lenti e pensierosi -Sai che ci sto, no? Mi piace Oceanside. E poi mi piace come sei quando sei qui. Come se fossi a casa tua. Più libera-

La mia gola si stringe un po' a quelle parole.

Carl sa esattamente come colpire nel segno senza neanche rendersene conto.

Ma invece di rispondere subito, mi avvicino ancora di più a lui, cercando il suo contatto, il calore del suo corpo.

Le sue mani si fermano sui miei fianchi, i suoi pollici tracciano cerchi pigri sulla mia pelle.

E in un attimo, il momento intimo si trasforma in qualcosa di più.

Non ho bisogno di guardarlo negli occhi per sapere cosa sta pensando.

Posso sentirlo nel modo in cui le sue mani scivolano lungo la mia schiena, esplorando la mia pelle con una lentezza che mi fa impazzire.

Carl mi stringe con più decisione mentre i nostri corpi si muovono in sincronia, le sue mani ferme sui miei fianchi.

Il suo respiro è caldo contro il mio collo mentre le sue dita scivolano lentamente lungo la mia schiena, tracciando una linea di fuoco sulla mia pelle.

I suoi occhi, quel misto di dolcezza e desiderio, mi fissano con intensità mentre io continuo a muovermi sopra di lui, cercando quel contatto, quel punto dove tutto sembra incastrarsi perfettamente.

Mi sollevo leggermente, il mio corpo che si tende in attesa.

Carl sposta una mano verso il basso, le sue dita esperte che trovano facilmente la strada tra le mie gambe.

Un sospiro mi sfugge dalle labbra mentre lui mi accarezza lentamente, il pollice che disegna cerchi languidi e precisi che mi fanno tremare.

Ogni suo tocco sembra aumentare la tensione nel mio ventre, costruendo quell'inevitabile esplosione di piacere.

-Così- mormora, la sua voce roca di desiderio, le sue dita si muovono più veloci, più decise, entrando in me con facilità, allungandosi e trovando quel punto interno che mi fa inarcare la schiena.

Non riesco a trattenere un gemito, la mia testa si getta all’indietro mentre il mio corpo si stringe intorno alle sue dita.

Ogni movimento delle sue mani è preciso, studiato, come se sapesse esattamente come portarmi al limite.

Non riesco a pensare ad altro che a quanto lo desidero, quanto voglio sentirlo dentro di me.

Non ci mette molto a capirlo, perché rimuove le dita, lasciandomi momentaneamente vuota, facendomi quasi lamentare per la mancanza di quel contatto.

Poi, senza dire nulla, si posiziona meglio sotto di me, allinenadosi.

Il momento in cui lo sento spingere dentro di me è come una scarica elettrica.

Lentamente, mi riempio di lui, il suo corpo che si fonde perfettamente col mio.

Lo sento tutto, fino in fondo, e per un attimo non riesco nemmeno a respirare.

È un piacere acuto, quasi travolgente, che mi fa chiudere gli occhi e mordermi il labbro per non urlare.

-Cazzo, sei così bella-sussurra Carl, la sua voce quasi soffocata dal piacere, mentre affonda completamente in me.

Le sue mani si stringono di nuovo sui miei fianchi, e inizia a muoversi, un ritmo lento e profondo, facendomi ondeggiare sopra di lui.

Ogni suo colpo è come un’ondata che mi travolge, e io rispondo muovendomi al suo ritmo, aumentando gradualmente la velocità, lasciandomi andare al piacere che si accumula sempre di più dentro di me.

Le sue mani mi guidano, spingendomi giù ogni volta che lui spinge su, fino a che l’intero letto non sembra muoversi con noi.

-Sì… così…- ansimo, le parole che mi escono senza controllo.

Sento le mie unghie affondare nelle sue spalle, mentre il piacere diventa troppo da gestire.

Carl mi guarda, il suo occhio buono carico di desiderio e devozione, il corpo teso sotto di me, pronto a esplodere.

In quel momento, mi sento persa in lui, persa in ogni tocco, ogni spinta.

La tensione nel mio ventre si rompe improvvisamente, un’ondata di piacere che mi sommerge completamente.

Urlo il suo nome, incapace di controllarmi, mentre il mio corpo si contrae intorno a lui, stringendolo ancora di più.

Carl mi segue poco dopo, il suo respiro spezzato mentre spinge ancora una volta dentro di me, il suo corpo che si inarca mentre raggiunge l'apice, lasciandosi andare completamente.

Crollo sopra di lui, entrambi ansimanti, i nostri corpi ancora tremanti per l’intensità di ciò che abbiamo appena condiviso.

-Sei perfetta- mormora contro la mia pelle, facendomi rabbrividire.

-Lo so- rispondo sarcasticamente, anche se la mia voce trema leggermente.

Ma lui non risponde con parole; mi bacia di nuovo, con più intensità questa volta, e in quell'istante il sarcasmo lascia il posto al desiderio puro e inarrestabile.

Rimango sopra di lui, ansimando, i miei capelli che ricadono sul suo petto mentre cerco di riprendere fiato.

Carl mi guarda con quell'occhio azzurro penetrante e sorride leggermente.

-Sei sicura che Rachel non ci ucciderà se tardiamo ad arrivare?-

Sorrido -Probabile. Ma per te vale la pena rischiare-

Carl ridacchia, tirandomi giù accanto a lui, e io mi sistemo contro il suo petto, il suono del suo cuore che batte forte e regolare sotto la mia guancia.

-Qualunque cosa succeda, Oceanside o Alexandria, la verità è che l'unico posto dove voglio essere è qui. Con te- dice a bassa voce.

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