Azriel❗[Acotar]
Immagina per @Grace_C_argent
Spero ti piaccia 💚
Azriel è lì, appoggiato contro la porta, con le braccia incrociate e quello sguardo enigmatico che mi rivolge sempre.
È uno di quegli sguardi che dice tutto e niente, come se potesse scrutarmi fino in fondo, ma fosse perfettamente contento di lasciarmi a indovinare i suoi pensieri.
Le sue ali scure sono distese dietro di lui, imponenti e quasi minacciose, eppure la sua espressione è… tenera, quasi indulgente.
Non che lo ammetterebbe mai, ovviamente.
-Ti sei persa nei miei pensieri, o nei tuoi?- domanda, con quel tono basso e suadente che sa benissimo l’effetto che ha su di me.
Ironico e irresistibile.
Lo fisso, cercando di non mostrare quanto il cuore mi batte forte nel petto -Forse nei tuoi- rispondo, sollevando il mento con un sorriso sfacciato -O forse in entrambi, chi può dirlo?-
Azriel accenna un sorriso, uno di quelli rari e sottili che sembrano sempre nascondere qualcosa di più.
Si stacca dalla porta e si avvicina, camminando con la solita grazia silenziosa -Ah, quindi pensi anche a me, allora- mormora, chinandosi appena, abbastanza vicino da lasciarmi senza via di fuga.
Sento un brivido lungo la schiena, ma mantengo il controllo.
Non mi faccio intimidire – non subito, almeno.
-Forse solo perché non mi lasci altra scelta- replico, alzando lo sguardo verso di lui, anche se sono consapevole che è una battaglia persa in partenza.
Azriel solleva una mano e sfiora delicatamente una ciocca di capelli che mi cade sul viso.
I suoi occhi, di un dorato profondo che sembra quasi incandescente, mi osservano con una dolcezza disarmante, e sento la tensione nell’aria crescere, avvolgerci come una seconda pelle.
Il mondo si riduce a quel momento, a quel tocco lieve che sembra quasi casuale, ma che mi fa tremare più di quanto non voglia ammettere.
-Allora dimmi- sussurra, la sua voce così bassa da farmi venire i brividi -Da quanto tempo pensi a me, veramente?-
Trattengo il respiro.
Lo sguardo di Azriel è così intenso, così penetrante, che mi sembra quasi di stare sotto una lente d’ingrandimento -Abbastanza da non riuscire a liberarmene- confesso, senza poterlo nascondere.
La sua espressione cambia, e per un istante vedo quel guizzo di trionfo, quella scintilla che rivela il lato più oscuro e provocante di lui.
Si avvicina ancora, così vicino che posso sentire il suo respiro sulla pelle.
Le sue dita sfiorano la mia guancia, poi scivolano lungo il mio collo, lente, lasciando una scia di calore.
Ogni piccolo tocco sembra amplificato, come se tutto il mondo fosse concentrato nelle sue mani, in quel contatto.
Mi sento sprofondare, e ogni briciolo di sarcasmo e controllo inizia a sciogliersi sotto il suo sguardo.
-Non dovresti- sussurra, la sua voce come un sussurro di seta -Pensare a me, intendo-
-Non dovrei fare molte cose- rispondo, e la mia voce è un po' più tremante di quanto vorrei.
Mi fissa per un lungo istante, e poi – prima ancora che riesca a capire cosa sta succedendo – mi bacia.
È un bacio che inizia dolce, quasi timido, ma c’è una corrente sotterranea di qualcosa di molto più profondo, qualcosa che fino a quel momento entrambi avevamo cercato di ignorare.
Le sue labbra sono morbide, perfette contro le mie, e in un istante mi sento consumata da quella vicinanza, da quel calore.
Le sue mani mi circondano, sicure e forti, e mi ritrovo premuta contro di lui, il suo corpo che sembra fatto apposta per abbracciare il mio.
Quando ci separiamo per un istante, i suoi occhi sono fiamme vive -Non dovresti nemmeno lasciarti trascinare così da me- dice, ma la sua voce è roca, e io so che è troppo tardi per fingere.
-Sei tu che mi stai trascinando, Azriel- gli mormoro all'orecchio, in un sussurro che mi esce più provocante di quanto volessi.
Lui mi afferra con una dolcezza che contrasta con l’intensità del momento e mi tira ancora più vicina.
Le sue labbra ritrovano le mie, e questa volta non c’è nessuna esitazione, nessuna dolcezza trattenuta: c’è solo passione, una fiamma che si è accesa e che non vogliamo spegnere.
Sento le sue mani esplorarmi, una carezza che mi accende come una scintilla su una distesa di erba secca, e ogni parte del mio corpo sembra rispondere a quel tocco, a quella vicinanza.
Le sue mani trovano il mio viso, il suo respiro si mescola al mio, e sento che mi sta osservando ancora, come se volesse memorizzare ogni mio respiro, ogni mio sussurro -Ti rendi conto di quello che stiamo facendo?- mormora, con una risata appena accennata, una nota di autoironia che trovo stranamente tenera.
-Molto chiaramente- rispondo, con un sorriso che riflette il suo -E non ho intenzione di fermarmi-
Le sue mani scivolano lungo i miei fianchi, indugiando appena prima di sollevare l'orlo della mia maglia, le dita che sfiorano la mia pelle con un tocco che è allo stesso tempo delicato e famelico.
Sento il respiro che si blocca mentre i suoi occhi si fanno più scuri, quasi colmi di desiderio trattenuto troppo a lungo.
Azriel è lì, vicino a me, così incredibilmente sicuro e dannatamente bello, che mi sembra di essere immersa in un sogno da cui non voglio svegliarmi.
Le sue dita tracciano una linea lungo la mia pelle, la loro leggera pressione che mi fa rabbrividire, ed è come se ogni briciolo di distanza tra di noi fosse ormai solo un ricordo.
-Sei così…- sussurra, la sua voce spezzata, quasi sorpresa, come se le parole stesse gli mancassero mentre i suoi occhi continuano a percorrere ogni dettaglio del mio viso, delle mie espressioni.
Mi sento avvolta in un vortice, le sue labbra sulle mie, le sue mani che esplorano la pelle sotto la mia maglia, e ogni pensiero sembra dissolversi, perso in quel tocco, in quell'intensità che sembra consumarci entrambi.
Siamo lì, sull'orlo di andare oltre, di lasciarci andare del tutto.
Ma proprio quando penso che nulla potrebbe più interrompere quel momento, la porta si spalanca con un fragore che ci strappa dalla nostra trance.
Mi giro di scatto, quasi inciampando indietro nella sorpresa, e trovo Cassian sulla soglia, con uno sguardo che alterna shock e malcelato divertimento.
-Oh, che dolce scena ho appena rovinato- commenta Cassian, gli occhi che brillano di un’allegria quasi crudele mentre osserva la situazione.
Un sorriso ampio e fin troppo soddisfatto si allarga sul suo volto, e con il tono di chi proprio non riesce a resistere: -Scusate, eh… Siete carini quando cercate di essere discreti-
Azriel si irrigidisce e chiude gli occhi per un istante, chiaramente al limite della pazienza -Cassian…- mormora, la voce contenuta ma visibilmente frustrata, il tono che è quasi una minaccia.
-Oh, tranquilli- continua Cassian, facendo un passo indietro e alzando le mani in segno di resa, ma il sorriso non si spegne -Giuro che mi sto già dimenticando tutto. Anzi, mi sforzerò di dimenticare ogni dettaglio-
Prima che possa rispondere, lui è già uscito dalla stanza, la risata che risuona mentre si allontana.
Azriel sospira, abbassa lo sguardo e scuote la testa.
Poi si volta verso di me, il suo sguardo di nuovo intenso ma questa volta con una leggera sfumatura di frustrazione -Mi chiedo a volte se non facciano apposta- borbotta, ma c'è un sorriso che sfiora le sue labbra, e so che anche lui trova l'interruzione ironica, in fondo.
Io rido, sollevata e divertita nonostante la tensione del momento appena passato -Beh, sai com'è… Non sarebbero loro se non si intrufolassero-
Azriel mi guarda e, nonostante tutto, il suo sguardo torna morbido, affettuoso -Abbiamo tutto il tempo del mondo, dopotutto- sussurra, stringendomi le mani.
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